Il Natale e un raffinato design sul filo dell’ironia arrivano alla piscina “Bianchi” di Trieste, negli spazi di
H2Openspace del Centro Federale Trieste della FIN, grazie alla collaborazione con il Goethe-
Institut Triest. Il progetto “Oh Tannenbaum!” è partito nel 2004 quando i curatori Johannes Marmor e Johannes Müller della agenzia jjoo design ebbero l’idea di collaborare con la Scuola Superiore Statale di
Design di Karlsruhe presentando poi, nella stessa sede dell’ente universitario, i relativi elaborati.
In quella occasione furono invitati artisti e designer a dare una propria interpretazione dell’albero di
Natale.
Dopo essere stata presentata in ben venticinque posti in tutto il mondo questa mostra, nata dalla
stretta collaborazione tra il Goethe-Institut e jjoo design, ora sarà presentata a Trieste negli spazi
di H2Openspace della piscina “Bruno Bianchi” (Passeggio S. Andrea 8) dalle 18.00 di giovedì
29 novembre 2012.
L’esposizione gioca con il famoso elemento natalizio, l’albero di Natale, mettendo in mostra originali opere che si cimentano su questo peculiare soggetto simbolico.
Il fatto che questa pianta abbia messo solide radici nella sfera religiosa, culturale, commerciale,
formale, storica, familiare e sociale, diventando un’icona sempreverde, unica e inconfondibile, ha
fornito agli autori numerosi spunti progettuali per dare una loro propria originale interpretazione
lontana dall’ideale comune che la gente normalmente riserva al totem della festività.
Già il titolo dell’iniziativa declinata in “Oh Tannenbaum!”, piuttosto che nella tradizionale
espressione tedesca “O Tannenbaum” (che significa abete, cioè l’albero di natale), allude di per sé
sia alle reazioni che possono essere provocate nei visitatori dalla visione delle opere proposte, sia
dall’approccio creativo rispetto al tema scelto; entrambi gli aspetti rientrano in un ventaglio di
emozioni che vanno dall’entusiasmo allo sconcerto.
Nessun altro oggetto offre così tante potenzialità: l’albero di Natale è una vera e propria istituzione
universale, dalla tipica forma conica rivestita di aghi verdi, palline rosse e candele bianche.
Segno cristiano e pagano, in base al punto di vista da cui lo si guarda, offre svariate sfaccettature
interpretative perché lo si trova ai mercatini natalizi e nei centri commerciali, rappresenta fertilità e
commercio, è posizionato in un salotto come in una piazza a Stoccolma o Città del Capo, Miami o
Pechino.
Una vera e propria palestra di indagine progettuale applicata all’argomento trattato che ha fornito
agli artisti numerosi spunti per l’idealizzazione, l’ironia, la critica, il collage, l’esame di coscienza,
l’esagerazione, la parodia e altre forme interpretative che stupiranno il visitatore.
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