Tingeltanz ovvero: Essere diversamente scemi in tempi di forte idiozia percepita è un viaggio giocoso e impertinente nell’assurdo dell’Italia di oggi, tra improbabili pusher di nuovi partiti politici, barboni filosofi, giornalisti-censori, politici da avanspettacolo, donne in carriera che sfogano le loro voglie di maternità con sconosciuti e altro ancora. Insomma un grottesco inventario degli anni vuoti e demenziali in cui stiamo vivendo e dei paradossali personaggi che li animano. O che li animeranno tra non molto… Come la neo eletta Miss Città del Vaticano 2012, un disgraziato lavoratore interinale zombie, attricette-robot chirurgicamente modificate e demenziali corpi paramilitari inviati dal governo a presidiare i teatri. Tutto questo in un bizzarro cabaret (molto poco televisivo) che è anche uno scatenato gioco teatrale sulla storia di una strampalata compagnia di attori e musicisti alle prese con uno spettacolo che sembra farsi e disfarsi continuamente di fronte agli occhi del pubblico.
Tingeltanz è scritto e interpretato da Laura Bussani, Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi e Ivan Zerbinati ed è ospite della Stagione altripercorsi dello Stabile regionale dal 6 all’11 marzo. È stata inserita anche una recita straordinaria dello spettacolo sabato 10 marzo alle ore 17, i cui biglietti sono in vendita.
In scena ammireremo anche l’Orchestrina Tingeltanz composta da Riccardo Morpurgo (piano) e Antonio Kozina (violino) mentre la voce off sarà quella di Giuseppe Battiston.
«Fanno il cabaret come lo intendo io: un luogo che, più che una trovata seriale di tre minuti con battute-tormentone, è una palestra di originalità e di follia dal gusto mitteleuropeo» ha detto di loro Paolo Rossi.
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