Fragorosi applausi ieri sera al Politeama Rossetti per la prima nazionale di “Elisabeth”, il musical evento della stagione teatrale.
Lo spettacolo austriaco, firmato Michael Kunze e Sylvester Levay, con la regia di Harry Kupfer, era già diventato un cult dopo la sua prima rappresentazione nel 1992 a Vienna. Il suo successo non si è poi arrestato, conquistando 8 milioni di spettatori tra Europa e Giappone, e finalmente in Italia, la nuova edizione di “Elisabeth” non delude di certo.
La vicenda si svolge come un lungo flashback, in cui Luigi Lucheni, l’assassino dell’imperatrice Sissi, ci guida nelle fasi più importanti della vita di Elisabeth, partendo dalla sua infanzia.
L’opera non manca di realismo in quanto l’amata imperatrice viene rappresentata anche per ciò che era veramente: bella, tormentata, egoista e vanitosa.
La novità del musical si trova anche nell’introduzione del personaggio della Morte, giovane innamorato di Sissi, che la seduce e la invita a seguirlo in un mondo dove potrà finalmente essere libera dalle costrizioni che la corte le impone.
La Morte, che sembra essere sempre stata un’attrazione fatale per la protagonista, pare rappresentare una possibilità per Elisabeth, proponendosi nei momenti più critici della sua vita, in un continuo ballo di persuasione verso la libertà, di cui l’imperatrice sente la mancanza sin da quando ha sposato Franz Joseph.
Senza mai annoiare, il musical tiene con lo sguardo attaccato sulla scena, tra scenografie incredibili e musica dal vivo.
Uno spettacolo veramente da non perdere.
Le repliche si svolgeranno al Rossetti fino a domenica 6 maggio.
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