Dopo essere stata esposta a Mosca,Bruxelles, Terni e Torino, la collettiva “Comics, Manga & Co. La nuova cultura fumettistica tedesca“ arriva ora anche a Trieste. La mostra, ideata dal Goethe-Institut assieme a Matthias Schneider, dal 7 settembre al 7 ottobre sarà visibile per intero attraverso una specie di tour del fumetto, in due sedi delle Biblioteche Comunali triestine: la Quarantotti Gambini e la Stelio Mattioni.
In mostra ci sono tredici fumettisti tedeschi rappresentativi di due generazioni artistiche: da un lato
l’avanguardia fumettistica, che in Germania ha contribuito a consolidare una produzione indipendente, dall’altro la generazione dei fumettisti più giovani, con pubblicazioni dai nuovi aspetti estetici e narrativi.
Gli artisti esposti sono: Arne Bellstorf, Martin tom Dieck, Anke Feuchtenberger, Flix, Jens Harder, Ulf K., Line Hoven, Sascha Hommer, Isabel Kreitz, Reinhard Kleist, Mawil, Christina Plaka e Henning Wagenbreth. Molti di loro sono pubblicati in Italia.
L’esposizione viene accompagnata da una serie di laboratori di fumetto sia per ragazzi che per adulti a cura dell’Accademia di Fumetto di Trieste. Gli insegnanti saranno Mario Cerne, Paola Ramella, Luca Vergerio e Zivorad Misic che, oltre a trattare con i partecipanti la Storia del fumetto e a spiegare i diversi elementi importanti per la creazione di un personaggio, daranno lezioni pratiche di disegno.
La nuova scena fumettistica tedesca
“Il fumetto tedesco è tornato” - così Andreas Platthaus intitola il suo saggio introduttivo al catalogo della mostra, attribuendo il merito di questa rinascita in parte all’unificazione tedesca. Sono, infatti, soprattutto gli artisti originari dell’ex Repubblica Democratica Tedesca a fornire nuovi impulsi estetici alla scena fumettistica tedesca che da qualche anno a questa parte sta vivendo una vera e propria rinascita.
La nuova scena è estremamente vitale e rifiuta, nella poliedricità delle sue manifestazioni, qualsiasi etichetta stilistica. Accenti autobiografici si trovano accanto ad atmosfere surreali, reportage di viaggio accanto ad adattamenti di opere letterarie; matita, china o computer – tanto le tecniche classiche quanto le più innovative sono rappresentate. Complessivamente emerge una gran voglia di sperimentazione.
Una nuova prosperità produttiva che si accompagna a un mercato e a un pubblico di lettori sempre più vasto. Negli ultimi cinque anni la produzione del genere è andata gradualmente aumentando, attestandosi su una produzione annua di circa 1400 titoli. Alcuni graphic novel sono entrati anche nelle liste dei bestseller e sono nate nuove case editrici specializzate nel fumetto.
Questo momento favorevole dipende anche dal fatto che un’intera generazione di disegnatori ha ottenuto delle cattedre alle università e alle accademie d’arte – Feuchtenberger ad Amburgo, Wagenbreth a Berlino, Dorgathen a Kassel, tom Dieck a Essen, Atak a Halle. Alcuni dei fumetti tedeschi di maggiore successo degli ultimi decenni sono nati come tesi accademiche, tra i quali in particolare vanno citati Held di Felix Görmann alias Flix e Wir können ja Freunde bleiben di Markus Witzel alias Mawil.
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