È tempo di novità all’Università di Trieste. Dopo la drastica decisione del Rettore Maurizio Fermeglia di eliminare tutte le panche e i tavoli che risiedevano negli atri dell’edificio centrale, ci sarà un ulteriore cambiamento: la biblioteca generale nei week-end non sarà più accessibile.
Una presa di posizione del neo Rettore che lascia in un primo momento spiazzati tutti quegli studenti che approfittano spesso e volentieri del fine settimana per studiare nell’unica aula tenuta aperta dal nostro ateneo. Tuttavia, dietro questo cambiamento c’è un progetto ben preciso: risparmiare per dare la possibilità di creare nuove borse di studio. Tenendo aperta l’aula generale ogni sabato e domenica, infatti, l’ateneo di Trieste sborsa, a detta dello stesso Rettore, circa 3000 euro al mese per pagare elettricità, riscaldamento, personale e pulizie. Una bolletta salata proprio perché, per rendere accessibile l’aula studio, è necessario tenere aperto tutto l’edificio.
Ma dove andranno a studiare gli studenti? La proposta di Fermeglia, che verrà attuata prima della fine del 2013, è quella di tenere aperto l’edificio H3, più moderno e con un sistema di riscaldamento a scaglioni, in grado di stabilire quali piani riscaldare e quali no. Così facendo, sempre secondo il neo Rettore, si potrà risparmiare in modo da creare dieci borse di dottorato l’anno. L’orario d’apertura, inoltre, dovrebbe rimanere invariato. C’è solo un piccolo particolare: basteranno i posti disponibili in H3 a sostituire quelli della biblioteca generale?
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