Nata con il sogno di diventare Whitney Houston, Valerie June si trasferisce a Memphis a 19 anni dove inizia ad esibirsi nelle “Coffehouse Jams” con il suo originario duo folk Bella Sun. Originaria del Tennessee, tre anni fa June ha abbandonato la sua terra natìa per trasferirsi nella mecca dei musicisti Brooklyn, dove ha trovato i collaboratori ideali nei suoi produttori, Dan Auerbach dei The Black Keys e Kevin Augunas, il quale ha lavorato con artisti del calibro di The Lumineers e Florence and the Machine. Insieme hanno assemblato uno splendido gruppo di musicisti, tra cui Richard Swift, Jimbo Mathus, chitarrista emblema delle radici del sound caratteristico del Nord Mississippi e la grande anima soul di Booker T. Jones.
Valerie ha debuttato quest’anno a 31 anni con questo suo primo album intitolato “Pushin’ Against a Stone” dopo anni di gavetta che le ha permesso di affinare ed elaborare uno stile tutto suo riuscendo a mescolare tratti di blues al soul, passando per il folk.Valerie, oltre la sua capigliatura, la riconosci al primo ascolto per la sua voce caratterizzata da tratti fortemente distintivi al pari di Eartha Kitt e Erykah Badu.
Undici tracce più un’ultima traccia in acustico bastano per apprezzare lo stile, calmo e suadente e mai banale. Nella prima traccia, “working woman blues” June manifesta il suo orgoglio di essere “woman in blues”, e da il meglio di sé con la sua chitarra acustica. Ma c’è spazio anche per le ballad più intime come “Somebody To Love” presente anche in acustico o “Shotgun”, e blues più incalzanti come “You Can’t Be Told”.
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