Damiano Michieletto, regista di fama internazionale, firma l’allestimento de L’ispettore generale di Gogol’: uno dei più attesi titoli ospiti della stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Lo spettacolo è programmato da mercoledì 12 a domenica 16 marzo al Politeama Rossetti, in esclusiva regionale.
Regista fra i più interessanti e ispirati, apprezzato in Italia e all’estero, Damiano Michieletto possiede una poetica ricca di fantasia e di libertà, ma anche profondo rispetto e sensibilità verso il testo su cui lavora.
Per il capolavoro di Gogol’ ha tratto una prima ispirazione per la sua regia da una delle battute della commedia che Gogol ha scritto nel 1863: «Guarda queste banconote, sono tutte sporche!».
È una battuta del presunto Ispettore generale che osserva i soldi con i quali tutti cercano di corromperlo. Chi può avere delle banconote unte?…. Gente che forse un po’ sporca lo è… probabilmente non si lavano molto. I personaggi infatti vengono spesso descritti attraverso i loro odori: puzzano di cavolo, di tabacco, e di vodka… È una storia che puzza di alcool e di gente ubriaca. L’alcool diventa quasi un concetto che perdura nei cinque atti: usato per calmare la paura, per comunicare la propria virilità, per festeggiare e far baldoria, per annegare la propria depressione.
L’ispettore generale di Gogol’ è un testo immaginifico, divertente, livido per il quale l’autore s’ispirò a un fatto di cronaca, perfetto per la satira sociale con cui intendeva denunciare volgarità e corruzione che connotavano il suo come il nostro mondo.
Rappresentato per la prima volta a San Pietroburgo nel 1836 lo spettacolo si ambienta in una cittadina in cui il sindaco e tutti i notabili sono corrotti. Quando si diffonde la voce di una visita in incognito di un Ispettore generale, si fanno prendere dal panico e scambiano per il temuto funzionario un giovane impiegato di passaggio. Corrotti come sono, iniziano a blandirlo: lo invitano a soggiornare in casa del sindaco e lo coprono offerte non solo di denaro. Compreso l’equivoco, il giovane che è anche povero, ne approfitta fin che può e si dilegua appena prima che la sua vera identità sia svelata… ma intanto al sindaco si presenta il vero ispettore.
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