E’ stato scoperto uno dei meccanismi che stanno alla base dell’inizio delle malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla, il diabete o l’artrite reumatoide. Lo studio è stato fatto dai ricercatori del gruppo di Immunologia dell’Università di Udine, in collaborazione con l’Istituto tumori di Milano che, come premio, hanno visto pubblicati i loro risultati sulla rivista “Blood”. Il risultato ottenuto dalla ricerca - si legge in una nota - costituisce il primo passo per il proseguimento degli studi verso la definizione delle strategie terapeutiche per il controllo delle componenti infiammatorie responsabili sia dell’inizio delle patologie autoimmuni, sia dell’espansione tumorale, e che sarebbero di fondamentale importanza dal punto di vista della prevenzione e cura di queste malattie. Lo studio, precsano i ricercatori dell’ateneo friulano, è la prosecuzione della ricerca pubblicata sulla rivista Immunity nel novembre 2008.

Sono le 21.48 del 30 luglio, Lenny Kravitz sale sul palco della sua ultima tappa del Let love rule tour 09, partono le chitarre e la rock star a stelle e strisce, si presenta davanti ai quattromila spettatori presenti a Tarvisio in piazza Unità d’Italia. Si aprono le danze con Freedom train per poi proseguire con Bring it on, ma la prima vera esplosione arriva su Where are we running. La serata scivola veloce su riff rock & blues e parti più soul con trombe e sax. Lenny Kravitz si dimostra vero e proprio “animale” da palco, pronto a far cantare gli i fans appena si presenta l’occasione e a lanciarsi sul pubblico per fare le foto, in tutto questo trova anche il momento per ricordare il grande re del pop Micheal Jackson accennando al famosissimo pezzo Billie Jean. Il concerto prosegue in un crescendo di ritmo attraversando un repertorio che spazza via ben 8 album e quasi 40 milioni di copie vendute in tutto il Mondo, dall’album d’esordio Let love rule del 1989, il sex simbol scatena sulla folla in delirio Fly away, Always on the run e American woman, alternandoli a pezzi più tranquilli ma non meno famosi, come I’ll be waiting, Belive e I belong to you. Lenny chiude il tutto con Are you gonna go my way storico pezzo Hard rock del suo repertorio. Una serata di grande rock n’ roll dove la musica vince, la musica fatta con chitarre basso e batteria, libera dalle tecnologie dei computer ed proprio Lenny con i suoi sensuali movimenti a cavalcare i quattordici pezzi presenti in scaletta. I fans di Lenny Kravitz giunti dal triveneto e dai confini vicini si ricorderanno per un bel pezzo di questa serata di fine Luglio.

Prima la parziale bocciatura, poi la smentita, quindi un’altra doccia fredda ieri sera per l’Università di Trieste. Continua la confusione sull’attribuzione della ripartizione della quota del 7% sul Fondo di finanziamento ordinario ministeriale, subordinata a criteri di qualità della ricerca e della didattica, il Ministero dell’Istruzione. Da una procedura informatica del Miur risulta in modo esplicito che l’Università di Trieste è fra gli atenei che riceveranno i finanziamenti ai sensi della Legge n.1 del 2009. “Tutto quello che so, mi proviene dal portale web ufficiale del Ministero. Ora il Ministero smentisce se stesso”: ha detto ieri sera il rettore Francesco Peroni, commentando la conferma, da parte del Ministero dell’Istruzione, dello stop al finanziamento del 7% all’Università di Trieste. “Non faccio polemiche - ha continuato - mi attengo al protocollo di un qualunque pubblico amministratore e attendo un provvedimento ministeriale che chiarisca tutto”.

Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Trieste, riuniti nella seduta congiunta del 29 luglio 2009, preso atto, con profondo sconcerto, delle notizie apparse sugli organi di stampa circa presunti “conti in rosso” dell’Ateneo, manifestano la loro indignazione per il diffondersi di notizie incontrollate, palesemente infondate e gravemente lesive dell’immagine dell’Università di Trieste. Per quanto riguarda lo stato del bilancio dell’Ateneo il conto consuntivo per l’esercizio finanziario 2008, approvato all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione il 30 giugno scorso, presenta un avanzo di amministrazione libero, pari a Euro 1.027.937,66, in ordine al quale, tra l’altro, è già stato deliberato un piano di interventi prioritariamente indirizzati alla sicurezza dei laboratori adibiti a funzioni di didattica e di ricerca scientifica. Alla luce delle considerazioni svolte, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Trieste, con voto unanime, danno mandato al Rettore di intraprendere, nelle sedi istituzionali proprie, anche giudiziarie, tutte le azioni utili a fare chiarezza sulla vicenda e a salvaguardare gli interessi dell’Ateneo sotto il profilo di una corretta valutazione dei suoi risultati, di un pieno riconoscimento delle correlate implicazioni finanziarie e di un’adeguata tutela dell’immagine dell’Università.

Si sta svolgendo in questi giorni (27-31 luglio 2009) la “Scuola estiva di Fisica moderna” per 40 studenti selezionati dell’ultimo biennio delle scuole secondarie superiori di tutta Italia, promossa dall’Università di Udine con la collaborazione dell’Università di Trieste nell’ambito del Progetto Lauree Scientifiche - Orientamento e Formazione Insegnanti – Fisica. Domani giovedì 30 luglio l’attività si tiene presso le strutture scientifiche triestine, con una visita a Elettra guidata dal prof. Giovanni Comelli e con un laboratorio interattivo di fisica computazionale (”Fare fisica con il computer: il moto browniano”) a cura dei prof. Maria Peressi e Giorgio Pastore dalle ore 11 alle ore 15.30 presso le Aule “ISI” UNO e PF (Edificio H2, via Valerio 12) dell’Università di Trieste.