Le cinque band più promettenti del Fvg

Il Friuli-Venezia Giulia è terra di musicisti, si sa. A partire dagli Amari, passando per Elisa, Mellow Mood, Prozac +, Francesco Renga, Sick Tamburo, Tre Allegri Ragazzi Morti, solo per citare alcuni dei nomi più celebri.
Radioincorso ha pensato, per l’inizio della nuova stagione, di selezionare le cinque migliori band emergenti della Regione, che secondo noi meritano di essere seguite e incoraggiate.

1. Le Bistrot Illégal
È un simpatico quartetto composto da tre donzelle (Serena - vocals, Irena - chitarra/basso, Silvia - piano) e un gentleman (Andrea - batteria). Nasce nel 2013 senza grandi pretese, con la voglia di mettersi in gioco e suonare per soddisfazione personale.
Genere: classical jazz, country blues, jazz, swing, rhytm & blues, blues rock, blues. Le Bistrot si concentra prevalentemente su cover di Ella Fitzgerald, Pink Martini, Zaz, Cole Porter, Amy Winehouse e simili.
Charme e stile non mancano, perciò speriamo riusciranno a non farsi divorare dal buco nero di “solo cover”.

2. The Academy
Si definiscono una indie-rock-electro band e, comme d’habitude, cantano in inglese. Nel 2012 i cinque giovani che compongono la band decidono di lasciarsi influenzare a vicenda dallo stile musicale di ciascuno, per crearne uno nuovo. Nel 2014 presentano il primo full-lenght album “Meaning of Dance” realizzato tra Trieste, la Sardegna e Bologna e arrangiato completamente dai magnifici cinque. Sempre nel 2014 i The Academy rappresentano il Friuli-Venezia Giulia all’Arezzo Wave Festival.
Genere: indie-rock-electro-pop con influenze mutate dalla disco anni ’70, dall’elettronica francese, dalla new wave e dal punk con una buona dose di pop. Un sound deciso e pulito con una discreta pronuncia inglese (non è così scontata), ma ancora alla ricerca di un’ identità esclusiva, un po’ in bilico tra le varie influenze.

3. Wooddrops
Per chi ama il sound dub/reggae i Wooddrops possono essere una bella rivelazione. Sono un piacevole mélange di culture e sensibilità diverse che vengono trasferite nella loro musica e nei testi cantati in inglese e wolof (Senegal). Nel 2014 esce il primo EP omonimo composto da cinque brani co-prodotti da AbbaZabba, cantautore italiano e sound engineer dei Mellow Mood.
Genere: mescolano la semplicità del reggae ai sintetizzatori che, al giorno d’oggi, non possono mancare e a cui affiancano toni hip-hop, dub e rock.

4. Brazos - Black Suit Trio
Dal fare i buskers in strada sono finiti a suonare in giacca e cravatta e da trio sono diventati quartetto. Se volete tornare indietro agli anni d’oro della rockabilly e del rock’n’roll i Brazos fanno al caso vostro. Sono giovani, ma hanno già la loro cerchia di groupie con cui sono arrivati a suonare in Germania, nella vicina Slovenia e perfino a qualche matrimonio. Si destreggiano tra pezzi originali e cover, in italiano e in inglese, li caratterizza un entusiasmo coinvolgente, a tratti sconvolgente.
Genere: rockabilly, rock ‘n’ roll, swing, blues. Si ispirano a Stray Cats, Eddie Cochran, Gene Vincent, Gov’t Mule, Allman Brothers Band, Sugar Blue.

5. Levisit
Meritano una menzione speciale come band giovanissima emergente, vincitori del G.A.S.P.(Giornata dell’Arte StudentescaProvinciale) 2015 di Trieste. Hanno cominciato a suonare con cover di band della scena inglese anni ’80 come i Cure, Joy Division, New Order e Smiths, ma ben presto hanno deciso di attivare l’ingegno e rischiare con i propri pezzi. “Fiumi” è il primo e ultimo EP.
Genere: alternative/indie, un po’ pop (anche se loro non lo dicono).

About Roberta Strazzella

Studentessa non modello della Scuola per Interpreti e Traduttori di Trieste, ma originaria del profondo Sud. Sono appassionata delle più svariate forme d'arte che accordano o scordano (a seconda dei gusti) l'anima e faccio parte del team di Radioncorso.it dal 2013 in qualità di giornalista e speaker.