“L’amore è una cosa semplice” tour 2012 prenderà il via il 10 aprile e porterà TIZIANO FERRO, tra aprile e maggio, nelle principali città italiane, per concludersi all’Hallenstadion di Zurigo.
La tournee che si preannuncia già come uno degli appuntamenti più importanti della prossima primavera farà tappa il 7 maggio al Palaverde di Treviso che aggiunge così un nuovo significativo evento, dopo quelli di Lenny Kravitz , Zucchero Fornaciari e Laura Pausini , annunciati nelle settimane scorse da Azalea Promotion.

Il tour seguirà la pubblicazione del nuovo attesissimo album di Tiziano, “L’amore è una cosa semplice” (che uscirà a fine novembre su etichetta EMI Music Italy), anticipato dal primo singolo “La differenza tra me e te”, già il brano più suonato dalle radio italiane. “La differenza tra me e te”, brano che cattura sin dal primo ascolto, è l’assaggio di un album in perfetta sintonia con la sensibilità artistica di TIZIANO FERRO.
Un disco tutto da ascoltare, con il cuore e… con la mente.

 
 
 
 
 

È Mattia Fadel il nuovo presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università di Trieste. Riccardo Spina sarà invece il suo vice fino alla fine del mandato che ha visto nei mesi precedenti Gianpaolo Di Prisco ed Elena Guercia, rispettivamente Presidente e Vice presidente uscenti. Hanno concluso in anticipo il loro mandato dal momento che hanno terminato il percorso di studi. Alla seduta del consiglio stesso, lunedì scorso, non era stata raggiunta la maggioranza assoluta, come vuole il regolamento, per cui si è andati al ballottaggio tra Fadel, già senatore accademico, e il consigliere Spina.

Siccome erano gli unici due candidati “non c’è stata molta competizione politica - hanno dichiarato gli eletti - sarebbe stata inutile in un contesto di collaborazione nel quale viviamo”. I due si sono dimostrati intenti a sostituire in maniera degna i due uscenti Di Prisco e Guercia.
Nei prossimi giorni approfondiremo l’argomento, per ora è possibile ascoltare le dichiarazioni della nuova presidenza: Mattia Fadel e Riccardo Spina.

 
 
 
 
 

Promosso dalla Provincia di Trieste e pensato per riqualificare professionalmente le donne
L’assessorato alle Politiche attive del Lavoro della Provincia di Trieste ha dedicato una giornata di approfondimento sul sostegno all’occupazione femminile e in particolare al progetto DIONE (Donne Impiego Opportunità Nuove con l’E-learning). Il progetto ha impegnato la Regione per un anno allo scopo di incrementare e sviluppare le opportunità di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale delle donne. L’aspetto innovativo è determinato dall’utilizzo di una piattaforma di e-learning accessibile attraverso internet dal sito dell’Ente. Sono stati realizzati due corsi, uno dedicato ai Consulenti del Lavoro sui temi della certificazione dei contratti e un altro dedicato ai lavoratori iscritti nelle liste di mobilità sulla sicurezza del lavoro. È intenzione dell’assessore provinciale alle Politiche attive del Lavoro, Adele Pino, proseguire con il progetto implementando la piattaforma che si è rivelata un utile strumento per raggiungere una platea più ampia di utenti.

 
 
 
 
 

Si apre nel nome del New York Citi Ballet il cartellone Danza dello Stabile regionale: il 26 ottobre una serata unica e da non perdere con i “principals” della compagnia.

George Balanchine era esigente con i danzatori, un insegnante formidabile, ma anche un attento e sensibile teorico, capace di imporre alla coreografia una corretta dimensione filosofica e culturale. Grande innovatore della danza, fu il fondatore e l’anima del New York City Ballet, fra le poche compagnie al mondo entrate nella leggenda, per l’eccellenza dei suoi ballerini, la raffinatezza del repertorio, la bellezza assoluta – fisica e artistica – dei suoi solisti.
Proprio le stelle del New York City Ballet saranno protagoniste dello spettacolo di assoluto prestigio, che sembrava il miglior incipit, il miglior augurio per una stagione brillante.

Al pubblico di Trieste, proporranno un programma esclusivo e ricco di suggestioni che alternerà pregevoli classici della coreografia a numeri più moderni. U programma che fa omaggio alle tre grandi personalità che hanno guidato la compagnia negli oltre sessant’anni della sua storia: oltre al già citato George Balanchine, Jerome Robbins e Christopher Wheeldon. Attraverso la partecipe, intesa interpretazione delle loro coreografie da parte dei “principals”, riceveremo un saggio “del meglio” del New York City Ballet.

Enorme è l’importanza della figura di Georges Balanchine nella storia della danza: nato a San Pietroburgo, approdato nella Parigi di Diaghilev e dei Ballets Russes, si è imposto immediatamente come uno dei più generosi e possenti talenti del Novecento. Al repertorio del balletto mondiale ha dato nella sua vita l’inestimabile contributo di oltre 460 coreografie, per la maggior parte splendide. Fu un innovatore, un creativo, un sottile teorico, un valorizzatore della figura e delle qualità del ballerino e incanta ancora per la limpidezza, l’imprevedibilità, l’armonia di ogni sua opera.

Informazioni dettagliate sulla stagione ¬nonché su tutte le formule di abbonamento con i relativi prezzi, sono disponibili in tutti i punti d’informazione e vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: assolutamente nuovo e dedicato agli studenti universitari, dal 2011-2012 parte il punto vendita di Radio Incorso, nel campus universitario.
Tutta la stagione e le possibilità di adesione ai diversi cartelloni sono illustrate anche sul sito www.ilrossetti.it; inoltre il Teatro può essere contattato telefonicamente al centralino 040.3593511.

 
 
 
 
 

Tragica incidente in moto Gp che ha portato alla morte di Marco Simoncelli. Il pilota di 24 anni dopo una caduta senza gravi conseguenze viene travolto dalle moto di Edwards e di Rossi, perde il casco e rimane inerme sulla pista.
L’incidente accaduto un’ora fa, ha lasciato tutti con il fiato sospeso, nessuna notizia trapelava fino a poci minuti fa con la notizia ufficiale. Lutto in tutto il mondo sportivo, Rossi e Capirossi non riescono a trattenere le lacrime ai box.

 
 
 
 
 

Ieri dalle 21.30 si è celebrato il decennale di “KETCHUP SUICIDE”, l’album d’esordio del LINEA 77, la prima band crossover in Italia con un concerto arrabbiato che rilancia il gruppo sulla scena musicale nazione. L’atmosfera si scalda già dalle prime note con energia fluida che incanta una band quasi dimenticata nella polvere dei cd dell’adolescenza che ieri ha dimostrato che nei vicoli di Torino e non solo, c’è chi ancora sa animare un palco, in modo potente, un po’ sporco che ha fatto dei linea qualcosa di unico, un mix perfetto tra rock, rap e chitarre urlanti. Ma cominciamo dall’inizio, si intonano parole inglesi che arrivano dal materiale degli anni di festival Oltre Manica a cui hanno preso parte e si scivola giù da noi, in un Italia fatta di gente stufa delle prese in giro che intona in coro un basta! il cantante Emo cattura, con le sue occhiaie, anche me cosi scettica, il fascino del tormentato ha fatto centro; il cantante Nitto c’è, e si vede, ma soprattutto si sente perché nella durezza di una voce affamata di nicotina emerge una spiritualità musicale da gospel, mettici pure un bassista che rischia di spaccare chitarre “who style” ogni fine pezzo e una batteria e una chitarra che ti fanno saltare. I brani che ti fanno salire il cuore in gola come “Fantasma”, “il Mostro” e “66-Diabolus di musica” che esalta tutti, con il rapper della radio, Nos sotto palco a fare bordello! Si passa al Backstage su una poltrona, una birra e scarpe slacciate e si discorre di quello che succede in giro e quale sia il modo giusto per farsi sentire, gli scontri di Roma, città a cui sono legati dicono. Si continua parlando di noi come radio, ammettono che non ne sentono molta o comunque non italiana, ma apprezzano un’emittente losangelina “Radio” visto che hanno registrato lì, di collaborazioni, dalla più conosciuta con i Subsonica, a Tiziano Ferro, cantante che loro non discriminano perché melodico, ma anzi che stimano dopo aver reinterpretato una loro canzone. Nell’intervista è emerso, inoltre, una dura critica all’attuale politica, ai da loro definiti “nani del…, ex politici violenti, che oggi fanno il ‘pippone’, dei loro 97 pezzi e soprattutto di musica”. Da parte di chi sta cliccando ’sti pulsanti, manco fosse una macchina da scrivere, la serata ha meritato, la linea di trasporto 77 di Torino ha trasportato grande energia! Questi ragazzi un po’ cresciuti hanno il sacro spirito del sound che spacca di brutto!

 
 
 
 
 

A distanza di un anno dall’enorme successo che ha investito MARCO MENGONI, vincitore della terza edizione di X Factor e terzo classificato al Festival di Sanremo 2010, questo giovane artista torna alla ribalta delle cronache confermandosi al grande pubblico anche con il nuovo album “Solo 2.0”, uscito a inizio ottobre e ancora ai vertici delle classifiche di vendita e gradimento, sbaragliando la nutrita concorrenza italiana e internazionale.

Dopo il successo del singolo “Solo” che ha anticipato l’uscita del disco, balzando immediatamente al primo posto della classifica di iTunes, arriva il nuovo brano “Tanto il resta cambia”. Un’intensa ballata che racconta di un rapporto finito, di un addio vissuto con passione, d’amore. Anche qui ritorna come un fil rouge il tema della solitudine come un’emozione da vivere appieno, con trasporto, non necessariamente come una perdita.
“Solo 2.0” è un vero e proprio concept album, che oltre alle tracce del disco, a un contenuto virtuale speciale (il Comic 2.0), contaminerà anche l’atteso tour. Una tournee straordinaria che debutterà a fine novembre con due date evento a Milano e Roma, venerdì 3 febbraio 2012 farà tappa a Udine, sul palco del Palasport Carnera.
Sul palco insieme a Marco, oltre alla band storica, si alterneranno, in un gioco di luci e colori, figure e personaggi dai nomi strani il cui ruolo lo si capirà strada facendo… proprio come in un racconto.

 
 
 
 
 

La guerra si può raccontare anche in rima, in dialetto restituendone l’atrocità: lo dimostra appieno Li romani in Russia, che – protagonista Simone Cristicchi – apre nel segno del teatro civile il cartellone altripercorsi dello Stabile regionale: appuntamento il 25 ottobre con repliche fino a domenica 30.

Le ottave in dialetto romanesco che ascolteremo sono di Elia Marcelli, poeta vissuto fra il 1915 e il 1998, che dopo aver preso parte a quattro campagne di guerra – in Francia, Jugoslavia, sul fronte greco-albanese e in Russia – dopo essere rimasto ferito, aver ricevuto la croce al merito ed essere stato decorato al valor militare, ha deciso di testimoniare la sua drammatica esperienza in Russia. Nasce così Li romani in Russia, un affresco epico che attraverso un linguaggio sincero, diretto, racconta una storia che «pare fasulla perché è troppo vera».

Una storia che è scomoda, crudele e dunque viene troppo poco ricordata, anche se alla nostra gente è costata il prezzo inestimabile di oltre 200.000 italiani.
Un artista carismatico e coraggioso come Simone Cristicchi – noto al grande pubblico per la sua brillante carriera di cantautore e per le vittorie a Sanremo, ma in realtà artista completo e di rara sensibilità – sceglie ora di dare voce alla tragedia di quei giovani soldati. Alessandro Benvenuti, regista (ma anche sceneggiatore, drammaturgo, attore teatrale e cinematografico…) condivide con lui l’avventura di questo singolare esempio di “teatro civile”, nuovo sul piano formale per l’uso del dialetto e della metrica classica, e necessario sul piano dei contenuti, per riflettere su un episodio fra i più dolorosi del nostro passato e averlo presente oggi, quando con troppa facilità si parla di bombe intelligenti e guerre umanitarie.

Informazioni dettagliate sulla stagione ¬nonché su tutte le formule di abbonamento con i relativi prezzi, sono disponibili in tutti i punti d’informazione e vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: assolutamente nuovo e dedicato agli studenti universitari, dal 2011-2012 parte il punto vendita di Radio Incorso, nel campus universitario.

 
 
 
 
 

E’ uscito l’ultimo album dei Radiohead: “TKOL RMX” per l’etichetta “XL recordings”, label inglese specializzata in musica elettronica. In realtà è un doppio disco che comprende 19 remix delle tracce dell’album della band di Oxford “The king of limbs”. I fans intransigenti legati ancora al trittico sperimentale “Ok computer”, “Kid A”, “Amnesiac” potrebbero storcere il naso per questa produzione forse troppo poco alternative. Ma ascoltando le tracce ci troviamo di fronte a Dj di fama internazionale: Caribou, Four Tet, Nathan Fake, Blawan, Modeselektor, Shed sono solo alcuni dei nomi di questi professionisti della consolle che prendono le tracce dei Radiohead, le scompongono, le vivisezionano e le trasformano in pezzi unici e di alta qualità per l’ambiente del clubbing. La forza di queste tracce è racchiusa proprio nella distanza che prendono da quelle originali, nel sentire in ognuna di queste l’influenza sonora che i diversi dj riescono a trasmettere. Si apre con “Little by little” remixato da Caribou alla quale regala un loop minimal e suoni di arpa, i dancefloor parigini ringraziano. Blawan dà alla traccia “Bloom” un suono decisamente techno che se ballata farà sicuramente scendere qualche goccia di sudere. Anche Jamie XX affronta “Bloom”. Ci ipnotizza con un suond industrial-ambient e ci scaglia in un officina siderurgica, ricca di suoni metallici e algidi. Natahan Fake si dimostra un mago della house nel remixare “Morning Mr Magpie”. Ed ecco Jaques Greene che accelera i battiti di “Lotus Flower” creando 7 minuti di pura two-step. Lone ci invita a un rave-party con “Feral”. Modeselektor introduce percussioni e bassi groovosi a “Good evening mrs Magpie”. Four Tet con la classe che lo contraddistingue lascia quasi intatta “Separetor”, aggiungendo la giusta dose di beat senza strafare con i bassi. Una passeggiata nello spazio questa traccia, accompagnata dalla voce malinconica di Thom Yorke. I ritmi dell’album sono eterogenei, attraversano tutte le sonorità della club culture ma nel complesso il mood compatto, omogeneo, i ritmi non sono mai ripetitivi, l’album non giunge mai a un punto morto e i suoni tra di loro si mescolano bene come in un lungo dj set a un festival berlinese. E proprio con un djset è stato lanciato il disco. Al Boiler room, un club underground londinese che è anche una webradio, Thom Yorke si è alternato alla consolle con Jamie XX, Caribou, Lone e Illum Sphere. Alla serata si partecipava solamente su inviato ma si poteva seguire l’evento in streaming da tutto il mondo tranquillamente da casa propria. Dopo l’album “In rainbows” acquistabile con un’offerta su internet e le sonorità elettroniche di “The king of limbs”, i Radiohead ci fanno capire che sanno maneggiare con familiarità le nuove tecnologie e sanno muoversi nel mercato della musica. Attendiamo con trepidazione le novità che ci regalerà sicuramente la band inglese nella tournee mondiale che affronterà nel 2012.

 
 
 
 
 

Si terrà venerdì 21 ottobre la presentazione dell’associazione ‘Blooperslab’ - Giovani produzioni video. È un progetto nato all’interno del laboratorio audiovisivo del Polo di Aggregazione Giovanile Toti del Comune di Trieste. Si inserisce nel Progetto “Piani Locali Giovani – Città Metropolitane”, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. L’obiettivo principale dell’associazione è quello di facilitare il rapporto tra giovani filmaker, promuovere e favorirne la reciproca collaborazione, anche grazie al supporto tecnico e di competenze, facendo in modo che l’esperienza appena nata possa essere una risorsa per tutti i giovani di Trieste, in continuità con quanto fatto fin ora dai Poli di Aggregazione Giovanile.

L’evento
Venerdì 21 dalle ore 10 presso la Sala Oceania in Stazione Marittima, dopo l’introduzione delle autorità, verrà presentata l’Associazione Blooperslab, illustrando i percorsi istituzionali che hanno sostenuto la creatività giovanile in ambito audiovisivo. Sarà inoltre un’occasione per ospitare tutte le realtà associative e non, con le quali la Blooperslab ha allacciato rapporti di collaborazione e visionare tutte le produzioni video realizzate. La giornata è stata organizzata in collaborazione con l’Associazione Radio in Corso, che si occuperà anche della presentazione e moderazione dell’evento.

L’associazione
Blooperslab è un progetto del Comune, pensato come un luogo di incontro e scambio tra giovani interessati al settore audiovisivo anche secondo una prospettiva di investimento dal punto di vista professionale. Per questo, l’attività del progetto è stata basata su workshop e incontri tra giovani aspiranti film-maker e professionisti già impegnati nel campo della produzione audiovisiva. Alla fine del 2010, alcuni ragazzi coinvolti nel progetto hanno deciso di investire nelle opportunità offerte costituendosi in associazione, la Blooperslab. L’Associazione usufruisce di una sala attrezzata per la produzione e la post produzione di progetti audiovisivi con sede al Polo di Aggregazione Giovanile Toti. Per l’utilizzo di spazi e attrezzature, Blooperslab si impegna a fornire gratuitamente la propria operatività al Comune per un monte orario annuale pari a 180, per l’attuazione di percorsi formativi in ambito audiovisivo, e per la realizzazione prodotti audio-video a favore dell’Area Educazione, Università e Ricerca.