Straordinario successo di pubblico per la prima del Rossetti. La stagione della prosa viene inaugurata dallo spettacolo ITIS Galileo dell’acclamato attore e drammaturgo bellunese Marco Paolini.

Una serata costellata di particolarità: la platea innanzitutto, le signore impellicciate ci sono ma lasciano gran spazio agli studenti delle superiori. Per iniziativa del Credito Cooperativo del Carso e del quotidiano Il Piccolo, infatti, ben 500 biglietti d’ingresso sono stati donati a studenti che quest’anno compiono 18 anni, come augurio per il futuro.

Lo spettacolo è altrettanto particolare, a cominciare dall’inizio: un minuto di silenzio! Ma nel linguaggio di Paolini questo segno, normalmente di lutto, assume una nuova connotazione: in un minuto la Terra percorre 1800 chilometri nel suo tragitto di rivoluzione attorno al Sole. E’ l’unica rivoluzione che da sempre abbia avuto successo sulla Terra e l’artista chiede che i presenti ne siano consapevoli.

Da qui, Paolini si tuffa immediatamente nello spettacolo, recitato per buona parte in mezzo al pubblico, col quale interagisce e che rende attore partecipante di questa Vita di Galileo, raccontata approfonditamente ma con leggerezza e senza manierismi, come vuol suggerire quell’ “Istituto Tecnico Industriale Statale” presente nel titolo. Marco Paolini dimostra a noi e al suo pubblico che in Italia sia ancora possibile fare cultura, quella vera, e raccontarla al popolo.

Lo spettacolo è in replica fino a Domenica 16 Ottobre.

 
 
 
 
 

Si è svolto ieri sera nella nostra Università il Welcome day, serata organizzata dal Consiglio degli Studenti per dare il benvenuto alle matricole e agli studenti Erasmus. Clima tiepido, da felpina, ma la temperatura tra i ragazzi che affollano il piazzale interno dell’Ateneo è molto più elevata. Tramonta il sole, il banchetto del bar è assaltato da anime desiderose di stappare lattine e bere qualsiasi residuo di inibizione per lanciarsi in nuovi incontri che porteranno, chissà, a passioni o qualche sbadiglio. Pochi minuti dopo le 19 e i “nostri” Enrico Matzeu e Daniele Kovacic salgono sul palco per presentare il primo gruppo che animerà la folla. Kaiser Naif. Andrea Butkovic alla voce, Simon Assi alla chitarra. Musica sincera, viscerale, profonda, forse poco adatta per un aperitivo in musica ma sicuramente da risentire in un club con luci soffuse, fumo di sigaretta e un whisky&soda sulle labbra. Si prosegue. Figli dei Puff sul palco. Non pensate a cinque nanetti blu con mutande bianche, suvvia. Sono in realtà tre chitarre, un violino e una batteria: Niccolò Lillini, Lucy Passante, Michele Blasina, Giovanni Pesce e Matteo Viel. I ragazzotti ci sanno fare, note folk sputate sulle persone. Sono in Irlanda, il parcheggio si trasforma in un prato verde, vorrei improvvisare un ballo Ceili ma la mia dignità mi ferma. Torno a Trieste, la musica si interrompe. Pausa. Prendo una birra, mi guardo intorno. Incrocio sguardi, scambio parole. Che bella atmosfera che si respira tra gli studenti, anzi fuori dall’aula meglio chiamarli ragazzi, c’è voglia di condivisione, di dialogo, di confronto anche tra diverse culture e diverse lingue. Anche questo è Università, non solo lezioni e voti. Spazio di nuovo alla musica e ai Back Door Man, ovvero Kirk Zatarra, Valentino Gino Jr., Oliver Ax, Michael Papugo e Squalo. Concerto divertente il loro tra il rock’n'roll e il rockabilly, cassa dritta, gli accordi della chitarra vibrano nell’aria. In certi momenti, chiudendo gli occhi, la voce di Oliver Ax ricorda Fabrizio de Andrè. Il mood è quello giusto, i piedi si muovono e ci pensano i Barbariga Funky Band a non fermarli. Che botta di energia questo gruppo friulano formato da dieci persone, dieci strumenti tra fiati, percussioni, voci. Mi fanno venir voglia di pantaloni a zampa, basettoni e capelli cotonati. Il ritmo è funky e sexy. La gente salta, balla e si diverte proprio. Dopo questo tuffo nel passato la serata volge al termine ma c’è ancora tempo per muovere e far muovere il corpo: Dj Double G ai piatti e i bassi fanno tremare le casse. Le birre sono ormai troppe e prendo la strada di casa, canticchiando ancora qualche motivetto e ricordando le tante facce incrociate durante la serata.

 
 
 
 
 

Si è aperta venerdì 7 ottobre la mostra documentaria “Libri e immagini di casa Svevo” organizzata in occasione del 150° anniversario della nascita di Italo Svevo. L’esposizione si sviluppa da un frammento della Biblioteca di Antonio Fonda Savio, che comprende una settantina di volumi appartenenti allo scrittore triestino. Si tratta di un gruppo di testi donati da Ettore Schmitz- Italo Svevo al genero e salvati dalla distribuzione di Villa Veneziani durante i bombardamenti del ‘45. Partendo da questo spunto, la mostra si estende da un lato all’esposizione di alcune testimonianze della bibliofilia di Antonio Fonda Savio, dall’altro a quella dei libri donati da autori triestini alle famiglie Svevo e Fonda Savio anche dopo la morte dello scrittore. L’esposizione vuole anche essere una testimonianza degli interessi culturali di Antonio Savio Fonda imprenditore, amministratore, patriota, nonché uomo di elevata cultura. Va inoltre ricordata la generosità di Letizia Svevo Fonda Savio, figlia di Svevo e moglie di Antonio, che donò all’Università di Trieste le collezioni del marito.

Per maggiori informazioni visita il siti http://www.bsts.librari.beniculturali.it/

 
 
 
 
 

Nella trasferta di ieri quarto ko per gli alabardati

Questa Triestina sembra non conoscere mezze misure. O si vince o si perde. Le prime 7 partite hanno dato segnali nettamente contrastanti fra loro: da un lato le belle prestazioni contro FeralpiSalò, Siracusa e Latina, dall’altro le sconfitte con Andria e Carrarese, le uniche in cui i biancorossi non hanno demeritato, insieme alle ben più brucianti batoste di Lanciano e ultima in ordine cronologico, Frosinone. Al Matusa ieri si è vista nuovamente una squadra incapace di reagire a breve termine, che va in difficoltà se subisce gol per prima e che, inevitabilmente, finisce per svegliarsi troppo tardi. Certo, il Frosinone era sicuramente un osso durissimo ( 12 dei 15 punti dei laziali sono stati ottenuti in casa con 4 vittorie su 4), ma la Triestina non ha mai fatto suo il match, subendo fin dall’inizio e tentando l’assalto solo nel finale. Il fatto che i padroni di casa siano passati in vantaggio solo al 44′p.t. con Frara è solo un caso. Prima, Viotti ha salvato il risultato ben tre volte: al minuto 8 su Artistico, poi più tardi sullo stesso Artistico e su Aurelio. Il parziale dell’intervallo dunque, era sacrosanto. La mazzata, piuttosto, è stata data dal raddoppio, firmato da Aurelio a soli 5 minuti dall’inizio della ripresa. Neanche il tempo di ragionare dunque, che già la strada per l’Unione si era fatta durissima. Gli effetti del colpo si son visti durante tutta la ripresa, con gli alabardati che hanno raramente impensierito la difesa del Frosinone. Facile il compito dei padroni di casa a questo punto, pronti a ripartire in contropiede. Solo lo scorrere del tempo ha scosso gli animi alabardati, facendo sì che Curiale accorciasse le distanze al minuto 43 s.t., prima del vano forcing finale. In realtà l’Unione ha avuto l’occasione per pareggiare con Godeas che ha messo fuori di un soffio a pochi secondi dal fischio finale, ma a voler essere onesti, sarebbe stato un pareggio immeritato. Dunque, cercasi costanza. E maggior concretezza. A partire dal prossimo, serissimo, impegno col Barletta.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Brutto periodo per il mondo informatico. Dopo la prematura scomparsa di Steve Jobs, evento che ha intasato tutti i media cartacei e digitali, ieri sera si è spento all’età di 70 anni Dennis Ritchie, padre di UNIX e del linguaggio C.

Non vorrei utilizzare questa rubrica come una pagina di necrologi, ma è giusto secondo me scrivere alcune righe su personaggi del mondo informatico, che nell’ombra dei media generalisti e capaci di risparmiarsi frasi fuori luogo, hanno contribuito ad innovare il mondo dei computer che oggi conosciamo.

Dennis Ritchie è considerato uno dei pionieri dell’informatica moderna, inventore assieme a Ken Thompson del sistema operativo UNIX (la base di sistemi più user friendly e conosciuti come Mac OS, Linux e BSDsolo), e del linguaggio di programmazione C (il linguaggio di programmazione più usato di tutti i tempi).Dopo essersi laureato ad Harvard in Fisica e Matematica Applicata, nel 1967 iniziò a lavorare al Bell Labs Computing Sciences Research Center dove insieme a Thompson diede vita a UNIX. Nel 1983, Ritchie e Thompson ricevettero il premio Turing per il contributo allo sviluppo della teoria generica dei sistemi operativi e specialmente per UNIX.

Nel 1990 con il merito di aver creato il sistema operativo UNIX e il linguaggio C, i due informatici ricevettero l’IEEE Richard W. Hamming Medal dall’ Institute of Electrical and Electronics Engineers. Nel 1998 arriva un altro ambitissimo premio, la Medaglia Nazionale della Tecnologia consegnato dall’allora presidente Bill Clinton come riconoscimento agli enormi passi fatti dall’informatica grazie a UNIX e C. Infine, proprio quest’anno, Ritchie e sono stati insigniti del Japan Prize for Information and Communications per il ruolo di pionieri informatici.

Per concludere volevo condividere un tweet capace (per gli studenti di ingegneria e i geek/nerd) di riassumere in poche righe tutto l’articolo.

/* For Dennis Ritchie */

#include <stdio.h>

void main ( )

{

printf(”Good bye World \n”);

printf(”RIP Denis Ritchie”);

}

Fonte: Gizmodo, Wikipedia
 
 
 
 
 

Sono passati pochi mesi dall’ ultimo appuntamento con la musica dei giovani a Pordenone, e gli organizzatori hanno deciso di offrire un’ultima esibizione live come omaggio alla città che in questi mesi gli ha sostenuti permettendogli di portare avanti, con successo, il progetto Naonian City Music.
L’evento finale, previsto per sabato 15 ottobre, si inserisce all’interno della programmazione “Incontriamoci a Pordenone” e prevede a partire dalle 17:00, l’esibizione dal vivo, in Piazza XX Settembre, di tre gruppi musicali locali che come di consuetudine presenteranno un loro personalissimo repertorio.

Ad aprire la serata saranno per gli amanti del jazz i ragazzi del progetto “Jaxxophones”.
Questo progetto musicale nasce all’interno del Conservatorio G. Tartini di Trieste nel corso tenuto da Klaus Gesing sull’armonizzazione jazz , il quale, verificata l’ampia potenzialità creativa dei giovani musicisti, ha chiesto loro di applicare le nuove conoscenze a brani di loro composizione o comunque scelti da loro, con l’obiettivo di arrivare ad una registrazione al termine del percorso. L’ensemble ha così effettuato una registrazione nel gennaio 2011 presso il Conservatorio, ottenendo diversi passaggi in programmi jazz radiofonici e partecipando al Festival Jazz di Trieste “Le nuove Rotte del Jazz” – nel Maggio 2011.
Nella serata di sabato, verranno quindi proposti da questo “doppio quintetto” una serie di brani (alcuni composti dagli stessi studenti, altri di noti autori jazz) completamente riarrangiati, che attraversano trasversalmente i vari stili del jazz del novecento, dalla classica ballad al modale contemporaneo.

Di seguito si cambia genere completamente, con il power rock trio The Panicles, che per l’occasione proporà brani tratti dall’ Ep auto prodotto “In Denmark” (più di 2.000 copie vendute) e nuovi inediti, in anticipazione del loro prossimo lavoro discografico, alternando canzoni in italiano ed inglese, rigorosamente in puro stile rock. Infatti la band pordenonese dopo un’estate di concerti sulle spiagge del litorale adriatico, sta per fare ritorno allo STUDIO 2 degli Abbey Road Studios di Londra per ultimare le registrazioni del loro doppio album d’esordio, uno in italiano ed uno in inglese.

 
 
 
 
 

Gli azzurri battono 3-0 l’Irlanda del Nord e chiudono primi

26 punti in 10 partite, 8 vittorie e 2 pareggi. Questo il bilancio del cammino di qualificazione degli azzurri verso i campionati europei che si terranno l’anno prossimo in Polonia e Ucraina. Per la nostra nazionale si tratta di un record, che testimonia quanto di buono fatto da Prandelli che aveva l’arduo compito di risollevare l’ambiente azzurro dopo la sconcertante spedizione sudafricana dell’anno scorso. Missione compiuta dunque, con un ultimo atto che ha visto gli azzurri ancora vincitori, stavolta contro un’Irlanda del Nord che aveva poco da chiedere alla classifica. Il secondo posto infatti (alle spalle egli azzurri ovviamente) se lo giocavano Slovenia e Serbia, ma fra le due litiganti ha vinto la terza: l’Estonia, infatti, coi suoi 16 punti, si è aggiudicata il secondo posto rendendo inutile al vittoria della Slovenia sulla Serbia. In quel di Pescara, ha brillato la stella di Antonio Cassano, autore della sua prima doppietta in nazionale. Opaca in realtà la prestazione degli azzurri, ma più che sufficiente considerata la modestia dell’avversario. Oltre all’Italia, hanno ottenuto il pass per gli europei anche Grecia, Russia, Danimarca, Francia e Svezia oltre alle già qualificate Germania, Olanda, Spagna, Inghilterra, Polonia e Ucraina. Agli spareggi, invece oltre alla già citata Estonia, vanno Turchia, Irlanda, Bosnia, Croazia, Portogallo e Repubblica Ceca, che si aggiungono al Montenegro.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

ASAT - Associazione degli Studenti Albanesi a Trieste in collaborazione con IPSIA - Istituto di Pace Sviluppo Innovazione Acli è organizza due interessanti eventi nell’ambito della Settimana della Cultura albanese.

La conferenza intitolata “Una vita in migrazione” (in albanese “Një jetë në migrim”), che si terrà Giovedì 13 ottobre 2011 dalle ore 17:00 Aula Magna dell’Edificio Centrale presso l’Università degli studi di Trieste , tratterà in dettaglio la migrazione del popolo albanese con la partecipazione di ospiti dall’Albania, dal Kosovo e dall’Italia, in particolare un Rappresentante del Ministro della Diaspora della Repubblica del Kosovo, l’Ambasciatore e il vice Console della Repubblica del Kosovo a Roma.
L’obiettivo della conferenza è quello di analizzare il tema della migrazione albanese di Albania e del Kosovo in Italia, con un approfondimento particolare sul processo d’integrazione, avvenuto nel corso degli anni nella società italiana.

La conferenza, che ha il patrocinio della Provincia di Trieste, per gli studenti della Facoltà di Scienze Politiche da la possibilità di avere un CFU di tipologia F.

Lo spettacolo “I bambini inchiodati”, che si terrà venerdì 14 ottobre alle ore 20.30 al Teatro dei Fabbri, in via dei Fabbri 2/a, a Trieste, tratta del fenomeno della vendetta di sangue basata sul Kanun. In particolare pone l’attenzione sui bambini colpiti dalle conseguenze della vendetta di sangue ancora praticata nel nord dell’Albania, reclusi nel perimetro delle loro case e cortili e spesso impossibilitati persino a frequentare la scuola. Vittime innocenti delle faide familiari, sono privati di tutti i diritti che spettano ad ogni bambino. L’intento della performance a lieto fine è quello di guardare al futuro, con la speranza che tale fenomeno non abbia più modo di esistere ai nostri giorni, grazie al ripristino della pace ed all’abbandono di pratiche vendicative inconcepibili e profondamente ingiuste.

 
 
 
 
 

Non ce n’è davvero per nessuno nemmeno in questa 43° edizione della Barcolana, Esimit Europa 2 straccia senza mezzi termini le avversarie che nulla possono contro questa barca e questo equipaggio da Coppa America. La mattina si presenta con tempo instabile, era prevista bora leggera tra i 12 e 15 nodi e forse qualche minuto di pioggia ma poco prima della partenza, prevista per le ore 10 da Barcola, il sole cominciava a splendere e bora era circa a 15 nodi. Esimit azzecca sin da subito la partenza sfruttando l’area di campo più battuta dalle raffiche. L’equipaggio di Igor Simcic, con al timone Alberto Bolzan e con la tattica studiata dal campione olimpico Jochen Schumann, macina subito un distacco di sei minuti dalle inseguitrici, Maxi Jena dello sloveno Mitja Kosmina che ha vinto l’edizione 2009 e l’equipaggio croato di Shining Umag di Zeljko Perovic. Un primo giro di boa a 18 minuti che ha fatto tremare il record dello scorso anno di 56′13” con bora che arriva a 22 nodi ma che verso la terza boa, quella all’altezza di Miramare, comincia a calare e che fa concludere la gara a 58′05″.

Igor Simcic all’arrivo non nasconde la sua gioia anche se l’obiettivo era l’abbattimento del record dello scorso anno: “La regata è stata condotta in modo eccezionale da Alberto Bolzan e Jochen Schumann. Ci aspettavamo Bora più forte all’inizio, soprattutto nel primo lato, abbiamo sviluppato 22 nodi di velocità quando potevamo arrivare a 25 con poco vento in più e battere il record, ma siamo felici comunque di un’ottima prestazione. Si tratta della seconda vittoria consecutiva alla Barcolana, un risultato che dimostra la bontà del nostro progetto europeo che ci ha permesso di ospitare in questi giorni a Trieste anche un folto gruppo di rappresentanti dell’Europarlamento”.

Non nasconde la sua gioia anche il tre volte campione olimpico Schumann: “Era la prima volta che partecipavo alla Barcolana ed è stato fantastico, ero già stato a Trieste ma non avevo mai preso parte a questa regata che rappresenta una delle manifestazioni veliche più importanti d’Europa. Incredibile trovarsi sulla linea di partenza con altre 2000 barche. E’ stato splendido girarsi verso la flotta alle nostre spalle e vedere centinaia di spinnaker colorati sul mare con alle spalle la città, le colline dietro e le Alpi sullo sfondo dall’altra parte. Bellissimo regatare con questo panorama attorno. Quanto alla gara, abbiamo fatto un’ottima partenza e sfruttato l’esperienza dei velisti locali, siamo anche andati vicini al record, mancato solo per un paio di minuti. Serviva solo un po’ di vento in più, ma siamo comunque soddisfatti.”

Seconda a un quarto d’ora dalla prima, Maxi Jena, terza Shining Umag, quarta Veliki Viharnik dell’inossidabile Dusan Puh, quinta Idrusa Calvi Network timonata da Paolo Montefusco, sesta E1 Pewag con al timone Tos Skrt Golja, settima Ourdream di Roberto Zambelli, ottavo Campione del Garda di Mauro Pelaschier, nono Red Carpet con al timone Stefano Cherin e decimo Moonshine del pesarese Edoardo Ziccarelli.
Perla Del Sole

 
 
 
 
 

N.B. La pubblicazione dell’articolo è stata posticipata per esprimere rispetto nei confronti di Steve Jobs, ex CEO di Apple scomparso il 5 ottobre all’età di 56 anni.

La scorsa settimana è stato presentato il nuovo device di casa Apple l’iPhone 4S, e ulteriori funzionalità di iOS5. Questa volta la parte del leone è toccata a Tim Cook, nuovo CEO in carica, oltre che al veterano Scott Forstall (di cui vi segnalo una simpatica presa in giro). I mercati però non apprezzano il semplice upgrade, aspettandosi un nuovo prodotto e portando in calo il titolo Apple di tre punti percentuali.
Fino agli ultimi minuti le speculazioni su di un eventuale presentazione di ben due iPhone hanno contraddistinto i rumour pre evento.
Un processore dual-Core A5, fotocamera completamente nuova da 8MP, registrazione video Full-HD 1080p con stabilizzatore video, assistente vocale “Siri“, supporto HSDPA fino a 14,4Mbps e naturalmente l’ultimo sistema operativo mobile iOS5 affiancato dal servizio iCloud. Queste sono le novità più importanti della nuova creatura di Apple.
In Italia arriverà molto probabilmente entro la fine di ottobre, la data più gettonata è il 28 ottobre.

Andiamo a scoprire nel dettaglio le nuove caratteristiche del nuovo device.

Il nuovo dispositivo avrà il Retina Display e vetro antigraffio sul retro (e naturalmente davanti), stessa tecnologia utilizzata dal predecessore.
Come detto precedentemente, all’interno del iPhone 4S troveremo il chip A5, lo stesso presente sull’iPad 2. Un dual core che sarà due volte più veloce del precedente chip montato sull’iPhone 4 con una grafica fino a sette volte più performante. Sebbene l’upgrade del processore potrebbe far pensare a una durata limitata della batteria, Apple garantisce fino a 8 ore in conversazione sotto rete 3G, oppure 14 ore sotto rete 2G; 6 ore di navigazione web 3G o 9 ore con il WIFI e 10 ore di video o 40 ore di riproduzione musicale.
L’azienda di Cupertino ha imparato dagli errori commessi con l’antenna del modello precedente, risolvendo il problema con la scelta tecnica di inserire due antenne e la capacità di utilizzare l’una o l’altra a seconda della necessità. Gli ingegneri si sono dati da fare per trovare un ottimo metodo di switching automatico tra le due antenne che assicurerà all’utente la massima resa, una migliore ricezione ed il passaggio automatico all’utilizzo della seconda nel caso in cui la mano dovesse ostruirne una, evitando qualsiasi tipo di disagio.

Il nuovo dispositivo supporterà anche la nuova tecnologia dati HSDPA con velocità di download che potrà toccare i 14,4 mbps nelle zone coperte da rete 3G.
Uno delle novità più notevoli è la fotocamera da 8 megapixel (f2,4), il 60% di pixel in più, permettendo di scattare foto di qualità con ancor più dettagli di prima.
Il nuovo smartphone includerà una nuova lente personalizzata a 5 elementi e un filtro IR di tipo ibrido con il quale sarà possibile ottenere immagini più nitide, luminose e precise. Il processore ISP (Image Signal Processor) incluso nel chip A5 dual-core renderà la fotocamera del nuovo iPhone una delle più veloci mai integrate in un telefono. Sull’iPhone 4S, l’app Fotocamera si aprirà molto più rapidamente e la capacità di scatto saranno due volte più veloce rispetto a prima. La nuova fotocamera sarà in grado di registrare video in Full HD 1080p e tramite software interno stabilizzare le immagini, ridurre il rumore ambientale e aumentare la capacità di catturare video in condizioni di scarsa luminosità.

Passiamo alle novità software presentate con iOS5 e viste all’opera nel nuovo device.

Siri è una delle novità più interessanti: è un assistente intelligente che aiuterà a fare tutto tramite controllo vocale (purtroppo attualmente solo in inglese). Il software capirà il contesto in modo tale da permettere all’utente di parlare in maniera del tutto naturale. Se per esempio si chiederà allo smartphone: “Mi servirà l’ombrello questo weekend?”, Siri capirà che all’utente interessano le previsioni meteo. Può sembrare un po’ stupido parlare con il cellulare, però questo, secondo Apple è il futuro. Il software saprà anche utilizzare al meglio le informazioni personali dell’utente: chiedendo “Com’è il traffico qui?” il sistema software comprenderà il significato della parola “qui” semplicemente basandosi sulla posizione attuale data attraverso il GPS.
Oltre questa enorme novità di iOS5 utilizzabile solamente con il nuovo iPhone 4S, il nuovo sistema operativo compatibile con tutti i più recenti device di Apple ha in serbo ulteriori novità.
Il Notification Center rivoluzionerà il sistema delle notifiche in iOS, le notifiche push risulteranno meno invadenti e fastidiose e più semplici da leggere e consultare tanto da integrarsi perfettamente con le funzioni del telefono. Le notifiche saranno richiamabili in modo diretto tramite il Notification Center oppure visibile anche sulla Lockscreen.
Una seconda grande novità è l’integrazione con Twitter, il social network da 140 caratteri sarà integrato sia con la lista dei contatti che con l’applicazione mappe all’interno di iOS per facilitare l’accesso e il tweet rapido a tutti gli utenti.
Altra grandissima novità riguarda gli aggiornamenti software e del sistema operativo via Over The Air, OTA per gli amici. Non servirà più collegare il device al PC ma la sincronizzazione avverrà tramite WIFI, cosa che avviene già con i concorrenti che montano Android. Un grosso passo avanti visto che la maggior parte degli utenti che utilizzano iPhone non hanno mai collegato il device ad iTunes.
Importanti novità anche per quanto riguarda l’applicazione Mail, arricchita dal supporto della formattazione rich-text, ricerca tra il testo della mail e non sono nell’oggetto, gestione più completa dei mittenti e destinatari, dizionario integrato richiamabile in ogni momento e la sincronizzazione delle email importanti con il client per Mac.
Su iPad sarà inoltre disponibile una nuova tastiera. La nuova tastiera sarò posizionata al centro del display divisa in due parti, per un utilizzo più veloce a due mani.
Ultima novità (tra le più importanti) riguarda l’applicazione per gli SMS, infatti sarà possibile sotto rete WIFI (non escludiamo anche sotto rete dati 3G) l’invio di messaggi gratuiti a tutti gli utenti con iPhone, un po’ come accade con FaceTime per le videochiamate. L’applicazione iMessage comparirà anche sugli iPad permettendo l’invio di SMS anche ai tablet di Apple. Una funzione piuttosto rognosa per i carrier, visto l’enorme distribuzione dell’iTelefonino nel mondo. Una previsione per il futuro? Aumento dei costi dei piani internet che andranno a superare come utilizzo le tariffe per gli SMS. Apple per la quarta volta sta rivoluzionando il mondo della comunicazione. iOS5 verrà rilasciato gratuitamente il 12 ottobre.

Per i supercuriosi e i fanboy ecco la registrazione dell’evento. Buona visione!