Dopo aver trionfato al cinema con il film “Che bella giornata” che ha sbancato i botteghini stabilendo numerosi record (incasso più alto in assoluto nella storia del cinema italiano), Luca Medici alias CHECCO ZALONE torna in scena con un nuovo esilarante show, ricco di canzoni, gag e ovviamente tantissime imitazioni.

L’attesissimo tour dal titolo “Resto Umile World Tour” che debutta mercoledì 14 settembre a Rimini sarà in programmazione sino alla fine di ottobre in oltre 15 città italiane (Verona, Bari, Palermo, Napoli, Firenze, Roma, Trieste, Genova, Milano, Torino e tante altre) tra arene, palasport, stadi e forum.

L’unica tappa prevista in Friuli Venezia Giulia, co-organizzata da Azalea Promotion e il Comune di Trieste – Assessorato allo Sport, è programmata per lunedì 17 ottobre (inizio ore 21:00) al PalaTrieste di Trieste.

Uno spettacolo per capire cos’è meglio fare per la propria vita, rubando i segreti dalle esperienze di grandi personaggi del mondo musicale, della cultura, del calcio, per evitare di fare errori.

Checco proverà a scovare la ricetta della felicità in Antonio Cassano che da genio e sregolatezza è diventato genitore regolare, in Checco dei Modà e il segreto del suo successo, in Nichi Vendola diventato il nuovo Messia, in Albano e i suoi racconti d’estrema povertà, in Roberto Saviano e il difficile rapporto con le donne, in Michele Misseri che fonda una band musicale, e poi nelle “esse” sibilate di Jovanotti, la rinite di Carmen Consoli, le vocali di Vasco Rossi, Giuliano dei Negramaro e tutte le altre cliccatissime hit di CHECCO ZALONE.

 
 
 
 
 

Presentata ieri la stagione 2011/2012 del Teatro Rossetti di Trieste, alla presenza del sindaco Cosolini, dell’assessore alla cultura Mariani, al direttore Stefano Curti e al direttore artistico Antonio Calenda. Quest’ultimo, citando Garcia Lorca, “una città senza teatro è una città di morti, ha sottolineato l’importanza della cultura e del teatro stesso, anche in tempi di crisi economica. Ha voluto poi evidenziare l’importanza dei giovani nel teatro, sia come pubblico, che come parte attiva di quest’arte, sostenendo che “un teatro senza giovani è una città senza futuro”.

Anche il sindaco e l’assessore Mariani hannosostenuto con forza la cultura nella città di Trieste, garantendo, nonostante le difficoltà economiche, investimenti in questo importante settore.

Oltre 50 i titoli in cartellone di Prosa, Musical, Danza, punteggiati dai massimi nomi del teatro italiano, di pluripremiate produzioni e di prestigiosi spettacoli internazionali in esclusiva per l’Italia: questa la stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia firmata da Antonio Calenda. Se la créme del panorama italiano sarà rappresentata da attori del calibro di Eros Pagni, Giorgio Albertazzi, Franca Valeri, Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Alessandro Gassman, Franco Branciaroli, Marco Paolini, Elisabetta Pozzi, Massimo Ghini, Cesare Bocci, Sebastiano Lo Monaco, Geppy Gleijeses e da registi fra cui – oltre a Calenda stesso – Lluis Pasqual, Marco Sciaccaluga, Roberta Torre, Gabriele Lavia, anche la programmazione in ambiti che si supporrebbero più volti all’intrattenimento facile, non è da meno in quanto a eleganza e ricercatezza. Basti pensare, nell’ambito della Danza alle stelle del New York City Ballet, al Lord of the Dance di Michael Flatley, a un’icona del tango come Miguel Angel Zotto allo straordinario Nutcraker di Matthew Bourne (che si vedrà solo a Trieste perl’Italia intera) e nel Musical a eventi del calibro di Elisabeth di Kunze-Levay, Joseph and the amazing Technicolor dreamcoat di Webber-Rice e al ritorno del Rocky Horror Show, tutti a Trieste in esclusiva nazionale.

Ma è nel settore della produzione che lo Stabile esprime le proprie potenzialità appieno: una dozzina di titoli fra riprese e inediti, fra cui spicca Cercando Picasso per la regia di Antonio Calenda, già pluripremiato e interpretato da Giorgio Albertazzi con dieci danzatrici della Martha Graham Dance Company, nome di senso assoluto nella danza moderna internazionale, e coprodotto con il Teatro Vittorio Emanuele di Messina e Orkestra Entertainment. Inaugurazione, l’11 ottobre con Itis Galileo, di Marco Paolini. Fra i musical anche le migliori produzioni italiane con i fuoriclasse Massimo Ghini e Cesare Bocci, diretti da Massimo Romeo Piparo ne La cage aux folles, e I promessi sposi di Michele Guardì e Pippo Flora con Graziano Galatone, Vittorio Matteucci, Rosalia Misseri e Giò Di Tonno.

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, lancia nella Stagione 2011-2012 un’inedita iniziativa, “l’abbonamento a pagamento mensile”: perché, anche in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, il teatro rimanga un bene accessibile. Lo Stabile regionale ha sempre considerato il pubblico quale primo referente del proprio operato: ecco dunque il duplice impegno – quest’anno – di offrire al pubblico ogni possibile chances per non rinunciare all’appuntamento con le serate teatrali, senza però ridimensionare in alcun modo gli standard della programmazione.

Da metà settembre inoltre sarà attivo un punto vendita del Rossetti presso RadioInCorso al quarto piano dell’edifico H3 del Campus Universitario, aperto dal lunedì al giovedì, dalle 11.30 alle 14.30.

 
 
 
 
 

Sono 6 le compagnie selezione sulle 98 in corsa per il Festival Itinerante del Teatro Amatoriale, Premio Nazionale dedicato allo scultore, scenografo e regista Marcello Mascherini. «Alla luce del successo della prima edizione, squadra che vince non si cambia – spiega Franco Segatto, presidente della Federazione italiana teatro amatori di Pordenone che per l’evento ha collaborato con le compagnie locali “Bazar degli strambi”, “Teatrozzo” e “Proscenium teatro” – quindi abbiamo confermato il team che l’anno scorso è riuscito brillantemente a dare vita a questo concorso teatrale che si è fatto in breve conoscere in tutto il territorio nazionale, dando lustro al Friuli Venezia Giulia e, in particolare, alla provincia di Pordenone».

Come nella precedente edizione gli enti locali non si sono tirati indietro: le Amministrazioni comunali di Azzano Decimo, Pasiano di Pordenone e Prata di Pordenone hanno offerto il proprio sostegno logistico (e non solo) per consentire alla Fita di iniziare a mettere in cantiere la seconda edizione. «Le nostre aspettative non sono andate deluse – continua il presidente Segatto - al bando di concorso pubblicato in maggio si sono iscritte così tante compagnie provenienti da tutta Italia da riuscire a mettere in difficoltà la commissione esaminatrice, sia per la qualità degli spettacoli da visionare, che per la quantità (98). Dall’esame di queste rappresentazioni teatrali è emerso un dato molto interessante. Gli sforzi che negli anni la nostra Federazione ha compiuto nel sostenere e spingere le compagnie associate a organizzare attività di perfezionamento e formazione hanno dato i loro frutti. I frequenti corsi di approfondimento e specializzazione hanno consentito di innalzare notevolmente la professionalità degli attori amatoriali, riuscendo così a portare in scena lavori di elevatissima qualità».

Le compagne selezionate per quest’edizione sono: Compagnia “Giorgio Totola” di Verona, Compagnia “Teatro dell’accatto” di Montalcino (Si), Compagnia “Teatronexus” di Rovigo, “Compagnia Filarmonico Drammatica” di Macerata, Compagnia “La bottega dei Rebardò” di Roma, Compagnia “Step” di Ancona. Il Festival, che parte venerdì 14 ottobre, in quanto itinerante si svilupperà nei teatri Marcello Mascherini di Azzano Decimo, Teatro Pileo di Prata di Pordenone, Teatro Gozzi di Pasiano di Pordenone. La serata di gala conclusiva, nel Marcello Mascherini di Azzano Decimo, si svolgerà sabato 5 novembre, alle 21, con la consegna dei premi.

 
 
 
 
 

E’ allestito fino al 27 novembre, al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, il ricco percorso espositivo della Biennale Fvg: visitabile nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì dalle 15 alle 21, giovedì e domenica dalle 10 alle 21, venerdì e sabato dalle 10 alle 23. Negli stessi orari, sempre al magazzino 26 è visitabile la mostra “Signori, si parte! Come viaggiavamo nella Mitteleuropa 1815-1915”, allestita dalla Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia. Info: Ticket point, Corso Italia 6/c, 040 3498276). Tutte le informazioni sul sito www.biennaletrieste.it.

E c’è grande attesa per l’anteprima assoluta che, proprio al Magazzino 26, proporrà l’Accademia della Follia in esclusiva per Biennale Fvg: si tratta della preview dell’allestimento teatrale “La Luce di Dentro - Viva Franco Basaglia”, uno spettacolo di Giuliano Scabia in collaborazione con Claudio Misculin, nella edizione messa in scena appositamente per il pubblico francese, che assisterà alla performance il prossimo 23 settembre, presso Espace Paris Plaine, nell’ambito dell’evento parigino “Rencontres Européennes avec le Futur Composé” – “Culture e Psichiatrie”, che vede la collaborazione di Francia, Italia, Belgio, Portogallo, Croazia e Spagna. A Parigi l’Accademia della Follia proporrà lo spettacolo – che racconta per flash la vicenda della discussione sulla follia e l’apertura e poi chiusura dei manicomi - interamente recitato in francese. Al Magazzino 26 l’anteprima è in programma venerdì 9 settembre, alle 18, e sarà seguita da un incontro con il pubblico. Ulteriori proposte verranno poi organizzate al Magazzino 26 in collaborazione con l’Accademia della Follia, nell’ambito di una sinergia in collaborazione con Biennale Fvg e Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. La performance di Trieste conterà su nuovi inserimenti attoriali nel cast dell’Accademia della Follia: ci saranno anche Giorgio Ferrari, sardo, e Vincenza Viglianesi, ferrarese, che interpreterà Alda Merini. La luce di dentro vede in scena Franco Basaglia insieme ad alcuni “matti”, a un narratore e a Marco Cavallo, il grande animale azzurro costruito nel 1973 nel manicomio appena preso in mano da Basaglia e dai suoi collaboratori durante una famosa e visionaria esperienza di teatro, poesia, pittura, scultura, musica, canto, ballo, chiacchiere, discussioni guidata da Giuliano Scabia e Vittorio Basaglia, e narrata nel libro Marco Cavallo, scritto da Giuliano Scabia e pubblicato da Einaudi nel 1976. Lo spettacolo racconta per flash la vicenda della discussione sulla follia e l’apertura e poi chiusura dei manicomi. Si sentiranno molti dei canti inventati nel 1973 e ci saranno sorprese ed emozioni inaspettate. Per Giuliano Scabia, che ha accompagnato la trasformazione del manicomio con interventi diversi fino ad oggi (Il Teatro Vagante a Barcola nel 1977, Cinghiali al limite del bosco nel 1985, Lettera ai cavalli di Trieste nel 1995, Il Drago di Montelupo incontra Marco Cavallo nel 2003) si tratta di una nuova riflessione, insieme a tante persone (fra cui Franco e Franca Basaglia, Franco Rotelli, Peppe Dell’Acqua, Angela Pianca), sul rapporto fra male della mente, teatro, scrittura, mutamento e cura.

L’Accademia della Follia si occupa di teatro e follia. La ricerca nasce all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste nel periodo in cui le sue mura venivano abbattute da Franco Basaglia. Viene fondata da Claudio Misculin: artista, attore e regista. Claudio Misculin si trova lì, in quel momento, a far parte del grande sogno; e da lì, da dentro, fonda il primo gruppo (1976), apre il primo teatro di matti ed, insieme ad altri, partecipa alla costruzione di quella idea che poi diventerà la legge 180. È un progetto teatrale e culturale. Formato da attori a rischio, è un’esperienza singolare-universale. Si opera ai confini: geografici, culturali, etnici, di generazione, di centralità e marginalità, di rischio personale, di gruppo, di età, di status.

 
 
 
 
 

Si apre domani, sabato 3 settembre la Campagna Abbonamenti per la Stagione 2011/2012 del Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia - firmata dal Direttore Artistico Walter Mramor e promossa dal Comune di Gorizia con il Parco Culturale, la Regione Friuli Venezia Giulia e l’apporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia. Fino a martedì 13 settembre gli abbonati di Prosa, Musica e Balletto, Grandi Eventi e 3 Stelle della passata Stagione potranno confermare il proprio abbonamento (tipo di abbonamento, settore, fila, posto) o cambiare il tipo di abbonamento, il settore e il posto. Sottoscrizione presso la Biglietteria del Verdi in via Garibaldi 2/a (tel. 0481.383602), con i seguenti orari: 3 e 5 settembre dalle 10.00 alle13.00 e dalle 16.00 alle 19.00; dal 6 al 13 settembre dalle 17.00 alle 19.00. Da sabato 17 settembre sarà aperta la campagna per i nuovi abbonamenti mentre da sabato 15 ottobre saranno aperte le prevendite dei singoli biglietti. Da segnalare l’apertura straordinaria della biglietteria venerdì 23 e sabato 24 in occasione della manifestazione “Gusti di frontiera”.

Numerose le formule di abbonamento a questa Stagione Artistica: a quelle più consuete di abbonamento alle singole sezioni (con 8 spettacoli di Prosa, altrettanti di Musica e Balletto e 4 Grandi Eventi), o agli abbonamenti fedeltà con opzioni per 12, 16 fino a 20 spettacoli per chi sceglie di abbonarsi all’intera Stagione, si aggiungono formule più ‘snelle’ come l’abbonamento 3 stelle, classico o contemporaneo; inoltre, prevista una speciale opportunità per gli studenti universitari e i biglietti a Carnet, ovvero abbonamenti non nominali da 6 o 12 ingressi che possono essere utilizzati anche da più persone per volta. L’acquisto dei nuovi abbonamenti potrà essere effettuato fino al giorno del primo spettacolo di ciascuna tipologia di abbonamento.

“La stagione goriziana, che si sta confermando ormai da qualche anno come una delle più interessanti, divertenti e apprezzate del panorama regionale, ha in serbo quest’anno per gli abbonati alcuni eventi eccezionali” – spiega l’Assessore al Parco Culturale Antonio Devetag – “a cominciare dall’inaugurazione (martedì 8 novembre), che vedrà protagonista Gloria Gaynor, un’icona musicale che non ha certo bisogno di presentazioni ma la cui presenza in cartellone rappresenta, insieme ai numerosi artisti di fama nazionale e internazionale che si susseguiranno sul palcoscenico ( Paolo Poli, Franco Branciaroli, Vincenzo Salemme, Paul Young, Uto Ughi, il Circus de Sinne in Mother Africa, il Soweto Gospel Choir…), il valore e la ricchezza di questa decima stagione del Verdi goriziano”, sottolinea ancora Devetag che quest’anno si è particolarmente speso anche per concretizzare collaborazioni con altri enti del territorio e nella moltiplicazione di eventi collegati alla Stagione, come nel caso della sinergia con il CTA, Centro per il Teatro di Figura di Gorizia, per spettacoli rivolti al pubblico dei ragazzi e delle famiglie, al grande jazz, nel ricordo del pianista goriziano Ermi Bombi, e agli “Incontri con l’Autore”, che porteranno ancora a Gorizia autorevoli firme del giornalismo e del panorama culturale italiano.

Anche quest’anno il Teatro comunale Giuseppe Verdi riserverà al pubblico goriziano, e oltre, una Stagione di primo piano nel panorama regionale, con numerosi spettacoli presentati in anteprima o in esclusiva per la regione. Sul palcoscenico del Verdi si alterneranno eventi di musica pop, importanti concerti di musica classica, il grande gospel, protagonisti del genere comico di qualità (Max Giusti, Zuzzurro& Gaspare), del teatro d’attore (Franco Branciaroli, Paolo Poli, Mariano Rigillo), e di regia (Giancarlo Sepe, Paolo Magelli), importanti appuntamenti col musical ed eventi di levatura internazionale (il fenomeno dance mondiale “Tap Dogs”, il Circus from Africa “Mother Africa”, ..) accanto a prestigiosi momenti dedicati al balletto (Balletto di Roma, Balletto dell’Opera di Riga) e attesi protagonisti delle scene di casa nostra (Alessandro Benevenuti, Peppe Servillo, Alice ed Hellen Kessler, Rosita Celentano, Massimiliano Finazzer Flory, Vincenzo Salemme, ..)

Il Direttore Artistico Walter Mramor ha puntato ancora una volta su un cartellone costellato di eventi ‘unici’, con grande spazio a protagonisti della scena mondiale ”ormai Gorizia è una piazza di eventi esclusivi in grado di richiamare protagonisti internazionali, come avviene nei grandi teatri”, spiega Mramor. “Ho voluto ancora una volta concepire il cartellone del Verdi come una successione di eventi unici, certo inseriti in percorsi studiati per offrire al pubblico una proposta varia attraverso i generi, ma che rappresentino ciascuno un’occasione eccezionale per venire a teatro”.

 
 
 
 
 

Seconda parte di Stagione nel segno della grande musica per l’Associazione Chamber Music Trieste, ai nastri di partenza con la decima edizione del Festival Pianistico di Trieste, in programma nella Sala Ridotto del Verdi dal 19 settembre al 3 ottobre con cinque proposte d’eccezione. Ma Chamber Music si prepara anche a celebrare l’evento speciale della Stagione Cameristica 2011: per iniziativa del direttore artistico Fedra Florit e del presidente di Chamber Music Maria Luisa Vaccari, a Trieste lunedì 24 ottobre, al Teatro Verdi in collaborazione con la Fondazione Verdi, farà tappa in prima nazionale il Maestro Uto Ughi, con il nuovo progetto concertistico L’Uomo incontra l’Arte, avviato in questi mesi dal grande musicista: a Trieste Ughi, accompagnato al pianoforte da Alessandro Specchi, offrirà una ‘dedica’ musicale in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e un omaggio all’attività dell’ACM, in un momento difficile per la cultura italiana. Un programma d’eccezione scandirà lo storico concerto (in programma dalle 20.30), con il celebre violinista protagonista sulle corde di un Guarnieri del Gesù del 1744, detto Grumiaux, dal suono caldo e cupo, e con uno Stradivari del 1701, detto Kreutzer, perchè appartenuto a questo musicista al quale Beethoven dedico’ la famosa Sonata. Prevendite da mercoledì 6 luglio al Teatro Verdi, riduzioni per soci ACM info 040.3480598.

E intanto, dal 19 settembre al 3 ottobre cinque concerti sigleranno il Festival Pianistico di Trieste 2011, che festeggia quest’anno la sua 10^ edizione, di scena come sempre nella Sala Ridotto del Teatro Verdi (ore 20.30). Lunedì 19 settembre uno starting d’eccezione e un omaggio a Fryderyk Chopin con il Quintetto d’archi de I Virtuosi Italiani e la pianista Jin Ju, considerata tra i più emozionanti giovani pianisti della scena concertistica internazionale. L’ensemble veronese e la pianista di origine cinese porteranno sulla scena uno Chopin allo stesso tempo noto e sconosciuto. Il programma, infatti, vedrà l’esecuzione dei Concerti per pianoforte e orchestra, il n.1 in mi minore op. 11 e il n. 2 in fa minore op. 21, proposti però nell’originale dell’autore per pianoforte e quintetto d’archi. Una rara quanto originale versione cameristica, in cui il virtuosismo si trasforma in un dialogo musicale intimo e affascinante tra il pianoforte e gli archi. Giovedì 22 settembre il testimone passerà a Markus Schirmer, noto come uno dei più sensibili e stimolanti pianisti della sua generazione, di scena in Tiefer Sehnssucht heil’ges Bangen (Brivido sacro d’anelito profondo). In scaletta musiche di Franz Schubert e Franz Liszt, con un percorso di grande suggestione emotiva. Lunedì 26 settembre, spazio al pianista macedone Simon Trpceski, un nome ormai consolidato nel firmamento di nuovi musicisti emersi negli ultimi anni. In Trpceski la tecnica impeccabile e la delicatezza espressiva si fanno stimare quanto la personalità calorosa e il risaputo coinvolgimento nella valorizzazione dell’immagine culturale della Macedonia. A Trieste si esibirà su pagine da Fryderyk Chopin, Pande Shahov, Johann Sebastian Bach e Franz Liszt. Giovedì 29 settembre, di scena il pianista cagliaritano Giulio Biddau, talento in grande ascesa, per l’occasione impegnato su musiche di Johannes Brahms (Variazioni su un tema di Schumann op. 9 e Sonata in fa minore op. 5), e di Robert Schumann (3 Romanze op. 28). Gran finale di Stagione, lunedì 3 ottobre, con un giovane ma già affermatissimo pianista che gravita fra oriente e occidente, Jue Wang, nativo di Shangai ma negli ultimi anni newyorkese di adozione, vincitore dell’ultimo prestigioso Concorso di Santander. Al pubblico triestino si presenterà con un repertorio che spazia da Maurice Ravel (Sonatina, Miroirs), a Franz Liszt (dai 12 “Etudes d’exécution trascendante”) e Pyotr Ilych Tchaikovsky – Franz Liszt (Polonaise tratta da “Eugene Onegin”).

 
 
 
 
 

Si!Si!Si! Oh,si! È nuovo spettacolo di Sabina Guzzanti che andrà in scena fino al prossimo autunno. Sull’onda dell’entusiasmo referendario che sembra aver ridestato l’Italia dopo anni di torpore, Sabina Guzzanti torna sul palco per riproporre un excursus tra le persone e i personaggi che hanno animato la vita politica e civile di quest’ultimo ventennio. “Sì! Sì! Sì! Oh, sì!” è uno spettacolo liberatorio, nel senso che la sua protagonista - e con lei ci auguriamo anche il pubblico - vorrebbe liberarsi, una volta per tutte, dalle ingombranti presenze che la perseguitano ormai da anni, e iniziare finalmente una nuova vita. Non parliamo solamente del nostro pervadente Presidente del Consiglio, del quale l’attrice ripercorre il tragitto politico e umano a cominciare dal loro, a tutt’oggi inedito, primo incontro ad Arcore in tempi non sospetti, ma anche di Bruno Vespa e del suo salotto televisivo, con le immancabili presenze di Valeria Marini, Clarissa Burt e Barbara Palombelli, naturalmente. O dell’arena di Maria De Filippi e dei suoi improbabili giovani, fino alle migliori menti del centrosinistra, come Lucia Annunziata, Massimo D’Alema e anche Pierluigi Bersani. I ricordi e gli aneddoti, personali e pubblici, raccolti negli oltre vent’anni di carriera da Sabina Guzzanti, intessendosi con le maschere e le parodie che l’hanno resa popolare al pubblico televisivo (dopo tanti anni ritornerà in un cameo anche Moana Pozzi, l’ispiratrice originaria del “Partito dell’Amore”), ricompongono così la storia recente del nostro Paese e del suo resistibile declino, fino a intravedere una flebile luce alla fine del tunnel. Certamente il domani non sarà facile e le speranze di un nuovo risorgimento si scontreranno necessariamente con le difficoltà di un’Italia in profonda crisi e tutta da ricostruire, per molti versi simile a quella del secondo Dopoguerra. Di buono c’è che anche la nostra prima Repubblica nacque da un referendum. Sarà arrivato di nuovo il momento di voltare pagina? Sabina spera che sia il suo pubblico a rispondere “Sì! Sì! Sì! Oh, sì!”

 
 
 
 
 

Sarà di scena la danza più elegante e romantica, martedì 9 agosto alle 21 al Castello di San Giusto: I Grandi Pas de Deux è il prezioso appuntamento di balletto proposto dalla rassegna Serestate 2011 al Castello di San Giusto. Protagonisti i solisti della eccellente compagnia di danza Cosi-Stefanescu.

In lirica li chiameremmo duetti d’amore, in prosa sono quei dialoghi e incontri fra innamorati che ci fanno commuovere e ci stringono il cuore, regalandoci emozioni senza tempo: nella danza questimomenti sono i Pas de Deux.

E la compagnia Cosi-Stefanescu ci regala un’intero programma dedicato ai grandi Pas de deux riportandoci a celebrare la bellezza del balletto classico, attraverso capolavori che non hanno epoca, come gioielli incastonati negli spettacoli più famosi del grande repertorio, quali momenti culmine dell’intero balletto.

Alcuni pas de deux saranno estratti dai balletti più famosi (Corsaro, Don Chisciotte, Coppelia, Fiamme di Parigi, Raymonda) nella loro versione originale, altri riproposti dall’efficace linguaggio coreografico di Marinel Stefanescu, altri ancora creati appositamente da coreografi ispirati da pagine immortali.

Per Grande Pas de deux si intende l’assieme del ‘Passo a due’ con le ‘variazioni’ maschile e femminile e le ‘code’; proprio per questa struttura esso permette agli interpreti di esprimere al meglio la propria tecnica e sensibilità artistica, sia nei brani danzati in coppia che negli ‘a solo’ e nelle ‘code’ piene di virtuosismo.

Il virtuosismo, la tecnica dei Grandi Pas de deux parlano da soli, è arte per se stessa, talmente è alta la preparazione richiesta agli interpreti per poterli affrontare.

Nella serata ammireremo anche altri generi di ‘passi a due’, alcuni ‘duetti’ creati su brani particolarmente espressivi e intensi del repertorio della musica classica come quelli sui Notturni di Chopin o sul Chiaro di Luna di Beethoven, o sul famoso Sogno d’amore di Liszt.

Con questa spettacolo la Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu, con oltre trent’anni di attività, offre al pubblico la sua alta professionalità «quale espressione di arte e di cultura, strumento di elevazione, momento dell’armonia e della bellezza che l’anima di ogni uomo ricerca», come recita il suo Statuto, e allo stesso tempo una serata brillante adatta al pubblico più vario.

Nomi di primo livello nella danza italiana e internazionale la compagnia di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu è sinonimo e garanzia di danza tecnicamente accuratissima, espressiva, profondamente coinvolgente.

A Trieste si sono esibiti più volte, sia come coppia di danzatori, sia con la loro compagnia di cu curano direzione artistica, preparazione e coreografie: in particolare con la cornice suggestiva del Castello di San Giusto la compagnia ha un rapporto di particolare affetto. Vi fa ritorno infatti con questo spettacolo dopo avervi portato grandi balletti dal 1978, per quasi ogni stagione fino agli anni Novanta, quando poi gli spettacoli al Castello sono stati definitivamente sospesi. Fra i titoli va menzionato un Don Chisciotte rimasto memorabile per il successo ottenuto a Trieste e sui palcoscenici di tutta Italia.

Nel 1978 Cosi-Stefanescu hanno preso parte anche allo spettacolo del centenario della fondazione del Politeama Rossetti.

Sul palcoscenico ammireremo Bianca Assad, Alberto Becerra, Elena Casolari, Michela Creston, Beatrice Flaborea, Vittorio Galloro, Dorian Grori, Tiljaus Lukai, Alexandr Serov, Rezart Stafa, Mirei Tanaka, Clara Ventura; danzeranno su musiche di Tchaikovskji, Chopin, Delibes, Minkus, Liszt, Beethoven, Asafiev, Drigo, Glazounov. Le coreografie saranno di Marinel Stefanescu, Gabriel Popescu e classiche russe.

 
 
 
 
 

La Fandango conferma che Il video del TG3, in rete dalla giornata di ieri dove la giornalista Maria Cuffaro riporta la notizia dell’arrivo degli alieni in Italia è in realtà un estratto del film in concorso a Venezia 2011, L’ULTIMO TERRESTRE di Gian Alfonso Pacinotti (Gipi).

Il video ad oggi è stato visualizzato da più di 45.000 utenti Youtube ed è stato condiviso da oltre 68.000 utenti Facebook, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte della Fandango.

La campagna virale del film è iniziata un mese fa sul sito www.esseridiluce.it dove è stato caricato il video di un alieno che si aggirava per i boschi della Toscana. Il video ha avuto circa 10.000 visualizzazioni e l’analisi del video che ne è scaturita successivamente ha registrato più di 15.000 click. Gli esperti ufologi che hanno curato il sito sono in realtà i personaggi del film, Walter Rasini e Joseph Palla.

Il sito ufficiale del film sarà on line a partire da lunedì : www.ultimoterrestre.it

 
 
 
 
 

Da non lasciarsi sfuggire, venerdì 29 luglio, la serata tutta declinata nel segno della danza e del folklore indonesiano con il Nusantara Arts Forum, ospite di Serestate 2011 al Castello di San Giusto.

Il Nusantara Arts Forum è uno dei più rinomati gruppi folcloristici di Giakarta.

Nasce nel 2006 e si propone la promozione delle danze tradizionali indonesiane e della loro cultura. Si è già esibito in Inghilterra, Svizzera, Francia, oltre che in Cina, Corea, Malaysia, Singapore e in altri Paesi.

Durante la tournée europea, l’Ambasciata di Indonesia a Roma ha voluto presentare questo gruppo famoso anche al pubblico italiano.

Nell’ambito di Serestate 2011 al Castello di San Giusto saranno eseguite le danze più significative delle principali isole che compongono l’arcipelago indonesiano.

Lo spettacolo è stato reso possibile grazie alla gentile sponsorizzazione del Comune di Trieste, con la collaborazione del Consolato Onorario di Indonesia.

La rassegna Serestate 2011 al Castello di San Giusto promossa dal Comune di Trieste e gestita dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.

Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.30 e sarà ad ingresso libero.