In risposta ai problemi di sicurezza relativi alla navigazione in rete di bambini e giovani, il Ministero della gioventù e la Polizia postale avviano una collaborazione con Google. I rischi maggiori sono individuati nei fenomeni di cyberbullismo, contenuti violenti e a sfondo sessuale, adescamento online e violazione della privacy. Una prima iniziativa prevede l’inaugurazione del nuovo sistema di parental control, tramite il quale Google mette i genitori in condizione di selezionare i contenuti accessibili e adottare alcuni comportamenti idonei a garantire la sicurezza dei propri figli. Inoltre verranno organizzati incontri e corsi di formazione sull’uso sicuro e responsabile della rete, iniziativa quest’ultima già avviata da YouTube l’anno passato. I temi affrontati saranno tutela della privacy, netiquette e norme delle community, contenuti generati dagli utenti e, cyberbullismo e tutela del copyright.

 
 
 
 
 

Ha destato molte discussioni il servizio del tg5 di domenica sera. Il telegiornale di Mediaset ha infatti attaccato duramente Wikipedia, l’enciclopedia libera, molto usata anche dagli studenti. Secondo il tg, Wikipedia è piena di errori e giudizi sommari poiché le varie voci sono scritte da utenti che non hanno l’obbligo di citare la fonte, non hanno obblighi editoriali o autoriali e proprio per questo è sconsigliata da molti docenti. In effetti, Wikipedia, essendo creata dagli utenti, non può garantire la verità al cento per cento, ma non lo fanno neanche le tradizionali enciclopedie cartacee. Però a favore dell’enciclopedia virtuale era stata pubblicata già nel 2005 un’analisi, da parte della celebre rivista “Nature”, che comparava wiki con l’illustre Enciclopedia Britannica ed i risultati non hanno fatto sfigurare l’enciclopedia libera. Inoltre, continua il tg, l’enciclopedia virtuale è ideologizzata e non veramente libera in quanto, le voci non sono modificabili da chiunque, ma ciò non è vero, basta fare una prova, come consigliato dal telegiornale. Per di più in cima alla pagina, prosegue Mediaset, c’è un link che rimanda all’appello del suo fondatore che chiede una donazione per sostenere questa iniziativa, anche se in realtà è una richiesta come c’è ne sono tante e totalmente legittima per portare avanti un progetto che non conta in nessun modo sulla pubblicità. Evviva il sapere libero!

 
 
 
 
 

E’ compatibile con smartphone, netbook e tablet. Lavora principalmente attraverso una connessione ad internet permettendo la lettura del file direttamente dal broswer, quindi senza la necessità di scaricarlo. E’ questo il carattere innovativo di Google eBooks, la libreria virtuale che Google ha lanciato nei giorni scorsi sul web, dando ufficialmente inizio alla sfida hi-tech con quelli che, fino ad oggi, sono stati i principali players del settore, Amazon e Apple. Il gigante ha siglato accordi di partnership con oltre quattromila case editrici tra cui Random House ed Oxford University Press, tanto che, ad oggi, i titoli disponibili sono oltre tre milioni, dagli ultimi bestseller ai classici. Di questi, circa 300mila sono a pagamento, gli altri gratuiti. Per iniziare o riprendere la lettura da qualunque dispositivo basterà accedere al proprio account Google inserendo nome utente e password. Se poi si volesse leggere in assenza di una connessione, sarà possibile attivare la modalità offline.

Con la tecnologia che avanza a passi da gigante inghiottendoci nelle sue più sorprendenti innovazioni, ci dimenticheremo forse presto di quanto piacevole sia prendere in mano un libro ed assaporarne l’odore delle pagine, di sapere, di cultura. E’ bello però pensare che questo possa essere un buon modo per riavvicinare i giovani al mondo della lettura, immergendosi, anche se attraverso uno schermo piatto, tra le righe di chi ha qualcosa da dire, da raccontare.

 
 
 
 
 

Google, ormai si sa, coglie sempre l’occasione per ricordare anniversari e ricorrenze particolari cambiando la sua immagine con una riguardante l’avvenimento in corso. Ieri e oggi celebra il settantesimo anniversario della nascita di John Lennon. Per la prima volta, il re dei motori di ricerca ha deciso di regalare a tutti i visitatori un primo “video-logo” che rende omaggio all’autore della canzone “Image”. Sui siti europei del motore di ricerca, la pagina principale di Google è impreziosita da un disegno sul quale basta cliccare per far partire un video di 32 secondi. Su alcune note di Image si succedono dei disegni, degli schizzi in bianco e nero che formano le lettere g-o-o-g-l-e ed alcune immagini particolari, come una cascata, fiori e farfalle. La sequenza si conclude con un ritratto del cantante dei Beatles assassinato. John Lennon, ucciso l’8 dicembre 1980 a New York, avrebbe avuto oggi 70 anni. Da Liverpool a New York, passando per Reykjavik, le iniziative dedicate alla sua celebrazione si sono moltiplicate. È la prima volta che Google, abituato a festeggiare più eventi con la personalizzazione del suo logo, trasforma il doodle in un video. Lo scorso maggio, il gruppo californiano aveva offerto agli internauti un logo interattivo che permetteva di giocare a Pac-Mac, per celebrare il 30imo anniversario del piccolo personaggio giappo, pionere dei videogames.

 
 
 
 
 

Google festeggia oggi il suo dodicesimo compleanno. Per l’occasione, il motore di ricerca più visitato del web apre la sua homepage con una torta d’autore: la candelina che sostituisce la ‘L’ del logo è opera di Wayne Thiebaud, noto artista dell’Arizona associato al movimento della Pop art. Google è nato dall’intuizione di due studenti dell’Università di Stanford, Larry Page e Sergey Brin, che diedero vita a un sistema di ricerca basato sull’analisi matematica delle relazioni tra i siti su Internet e fondarono, poi, l’azienda il 27 settembre 1998. Il motore di ricerca è poi diventato così popolare che in inglese c’è un verbo transitivo - “to google” (in italiano ‘googlare’, ndr) - che ha proprio il significato di “fare una ricerca sul web”. Fra le particolarità di Google, c’è proprio quella di rivoluzionare il logo nell’homepage (con i cosiddetti “google doodle”) per celebrare determinate ricorrenze. Fra i più famosi doodle, ci sono quello di Halloween ma anche di festività più originali, come il recente 71esimo anniversario del film ‘Il mago di Oz’ con Judy Garland. Ogni anno Google organizza per gli studenti un concorso per la creazione di nuovi doodle: il vincitore ha diritto all’inserimento del proprio logo nella homepage per un giorno intero.

 
 
 
 
 

È stato presentato questa mattina il ricco calendario di iniziative della “Notte dei Ricercatori” 2010: STAR-Science in Trieste And Researchers. L’iniziativa, promossa dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Researchers in Europe, si presenta con una serie di novità a partire dal mattino con appuntamenti riservati alle scuole e ai ricreatori. Nel pomeriggio di venerdì 24 settembre 2010, dalle 15 alle 23 nella suggestiva cornice di piazza dell’Unità d’Italia e dintorni si accende la lunga notte dei ricercatori: un’occasione per incontrare i protagonisti del mondo della ricerca “triestina” e per condividere momenti di grande divertimento. Oltre 150 i ricercatori coinvolti che scenderanno in piazza per raccontare il loro lavoro e la loro vita dentro e fuori il laboratorio, per proporre spunti di riflessione e interessanti argomenti di dialogo o anche semplicemente per fare una partita al calcio balilla “umano”. Alle 16.45 i rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni che partecipano all’evento saranno presenti in Piazza dell’Unità d’Italia, per condividere un momento celebrativo con i cittadini e dare ufficialmente avvio alla notte.

Laboratori e curiosità scientifiche per tutti accoglieranno il pubblico, dalle 15.00 alle 23.00, negli stand allestiti in Piazza dell’Unità d’Italia.

In occasione di STAR la scienza diventa oggetto e soggetto delle più diverse forme di espressione artistica. Dalle fotografie ai quadri, dalle pagine dei libri alle rappresentazioni grafiche di calcoli complessi. Con la Scienza in Mostra, la Notte dei Ricercatori di Trieste 2010 propone un percorso in cui la scienza e la tecnologia si contaminano con l’arte e la letteratura, dando vita a espressioni capaci di coniugare conoscenza e appagamento estetico-culturale.

Tante situazioni quotidiane hanno implicazioni scientifiche di cui non sempre ci si rende conto. Scopo delle tavole rotonde e delle conferenze è di fornire esempi di come la scienza abbia un’utilità immediata nella nostra vita e di come tante volte se ne prenda buona cura. I luoghi di incontro saranno presso la sala Maggiore della Camera di Commercio, il Salone degli Incanti e Piazza Unità, a partire dalle 16 e fino alle 20, spesso con eventi concomitanti.

Nella percezione di molte persone comuni i ricercatori stanno nella “torre d’avorio” dei loro laboratori. Con Street Science il pubblico li vedrà alla loro altezza e li sentirà parlare in prima persona. Una trentina di ricercatori che lavorano presso vari enti scientifici triestini, inclusi i Musei, parleranno non solo di passione per la ricerca, ma anche di ostacoli e di difficoltà, per far capire che dietro a una scoperta scientifica c’è innanzitutto l’entusiasmo delle donne e degli uomini che la perseguono. Street Science avrà due postazioni: sotto il porticato della Camera di Commercio e in Piazza Unità. L’orario sarà dalle 17 alle 22.

Una serie di laboratori e concerti sono stati organizzati per conoscere la musica e immergersi nel suono. La sera poi, spazio a jazz e rock suonati dai ricercatori. Nell’atrio della Camera di Commercio, dalle 18 alle 23, va in scena EGGS: gestualità, suono, rappresentazione, progetto di ricerca sulla rappresentazione del gesto mediante il suono: un’installazione utilizza tecniche che sono all’avanguardia nel campo del riconoscimento automatico del gesto e della sintesi del suono a cura della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio Tartini.

Al Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”, nella Sala del Ridotto “Victor De Sabata”, alle ore 18, il conservatorio Tartini propone L’idea di musica assoluta, recital della pianista Letizia Michielon, con musiche di L. v. Beethoven, G. Ligeti, L. Michielon e R. Schumann. Laboratori didattici musicali saranno allestiti nella sala verde della Camera di Commercio, dalle 16 alle 23, a cura della Scuola di Didattica del Conservatorio Tartini. Dalle 18 alle 23, in piazza Unità d’Italia, numerose band, spesso formate da ricercatori, suonano musiche jazz e rock. Sono stati invitati a esibirsi anche giovani musicisti di talento che hanno vinto vari concorsi organizzati dalla Provincia e dal Comune di Trieste.

Per scoprire quali tra gli oltre centocinquanta eventi organizzati necessita di prenotazione consulta il sito internet www.nottedeiricercatoritrieste.it e telefona allo Science Centre Immaginario Scientifico (telefono 040 224337 dalle ore 9 alle 13 e, nel pomeriggio dalle 14 alle 17, esclusi sabato e domenica) che raccoglie le adesioni. Il servizio resterà attivo fino al 22 settembre. Il giorno stesso dell’evento invece ci si potrà rivolgere all’InfoPoint attivo in piazza Unità d’Italia, presso la sala Matrimoni del Municipio, per informazioni dalle ore 10.00 e per le prenotazioni a partire dalle 15.00. Info: www.nottedericercatoritrieste.it

 
 
 
 
 

Twitter, il popolare servizio di micro-blogging, diventa più multimediale e attento al mondo pubblicitario. Questi cambiamenti sono stati annunciati a San Francisco, dall’amministratore delegato Evan Williams insieme all’altro co-fondatore Biz Stone. Forte di 90 milioni di “cinguettii”, i messaggi da 140 caratteri, pubblicati ogni giorno dai suoi oltre 145 milioni di utenti - che crescono al ritmo quotidiano di 370 mila nuovi iscritti - Twitter ridisegna il suo aspetto e introduce elementi e funzioni che, già accessibili per alcuni negli Usa, saranno gradualmente disponibili nelle prossime settimane in tutto il mondo. Tra i cambiamenti più significativi, la divisione “in due” del sito: da un lato si continueranno a pubblicare e leggere i ‘tweet’ di testo, con il flusso dei commenti della comunità online. Dall’altra, in modo sempre più simile a Facebook, si aggiunge la possibilità di pubblicare e condividere direttamente nel sito foto e video, propri o presi dalla rete. A tale scopo Twitter ha stretto accordi con diverse piattaforme di contenuti, tra cui You Tube e Flickr. In questa sezione si avrà anche un accesso più veloce agli ‘amici’ più seguiti, agli argomenti più discussi. Nel presentare il nuovo look, Williams ha anche affermato che spera che Twitter diventi sempre di più una risorsa di informazioni e news online: “Twitter - ha detto - sta incalzando ormai giganti del web come Yahoo! o Google per quanto riguarda la quantità di tempo trascorso online”. Le novità strizzano anche l’occhio al mondo pubblicitario, al quale il sito ha aperto alcuni mesi fa. Lo stesso Williams ha ammesso che i cambiamenti “aiuteranno a monetizzare meglio il servizio”.

 
 
 
 
 

Super Mario Bros compie 25 anni. Il videogame fu messo in vendita il 13 settembre del 1985 e per una ventina di anni è stato il videogioco più venduto al mondo, prima di essere sorpassato da Wii Sports, un altro gioco prodotto dalla casa di videogiochi giapponese Nintendo. Mario, il protagonista del videogame, comparve per la prima volta nel 1981 nel titolo Donkey Kong da una idea di Shigeru Miyamoto. Inizialmente, Mario si chiamava Jumpaman ed era un carpentiere e non un idraulico di origini italiane. Nel 1983 ottenne un videogioco tutto per sé, Mario Bros, nel quale compariva anche il fratello Luigi. Il successo del titolo portò Nintendo a progettare un seguito più ricco e ambientato in un mondo fantasy pieno zeppo di tartarughe, funghi mortali e piante carnivore. Così nel 1985 Mario divenne Super e negli anni arrivò a vendere oltre 40 milioni di copie del videogioco. Parte del successo del videogioco è anche dovuta alla colonna sonora di Super Mario Bros. Fu composta da Kojio Kondo e rischiò di non essere compresa nel videogioco. I responsabili di Nintendo volevano una musichetta che si fondesse alla perfezione con i salti e le azioni di Mario sullo schermo e con gli effetti sonori. Inizialmente il brano era lento e poco adatto, così Kondo decise di accelerarlo seguendo il tempo della partita. Reputato uno dei migliori brani per la colonna sonora di un videogioco, il “Ground Theme” di Super Mario Bros. ha ispirato nel tempo artisti, musicisti e semplici appassionati, che hanno cercato di riprodurre la musica del videogioco nei modo più svariati. Altri ancora si sono concentrati sui movimenti di Mario. Quale sarà il motivo di tanto successo di questo omino che catturava monete e dava dei calci a delle tartarughe per riuscire a completare il percorso e salvare la principessa?

 
 
 
 
 

È stata battezzata “garage”, si tratta di una stanza senza finestre, delimitata da armadi e punteggiata da ogni sorta di schermo, computer, iPad, notebook, palmari. Si trova nel palazzo che ospita il Sole 24 Ore. “In quello spazio - scrive Gianni Riotta, direttore del quotidiano di economia - si progetta il futuro del giornale, su carta, web, tablet e ogni genere di dispositivo che consenta ai lettori di fruire dei contenuti proposti. C’è un guru - prosegue il direttore - che definisce questo lavoro «Progetto Giornale Harry Potter»”. Si pensa a un giornale da cui le foto, come nella fiaba del mago bambino, possano animarsi e prendere vita, i titoli mutare con l’attualità, il testo autocorreggersi col fluire del tempo, le pagine offrire contenuti mirati all’anima e al cervello di «quel» lettore. Chi non sa ascoltare i ragazzi del Garage, scrive Riotta, farebbe bene ad ascoltare il capo economista del gigante Google Hal Varian: «Le tre cose più importanti che un giornale quotidiano possa fare sono: sperimentare, sperimentare, sperimentare». Viene da chiedersi a chi si riferisca il direttore de Il Sole 24 Ore. Forse al giornalista Nicola Borzi, che lo ha duramente attaccato proprio in relazione al new journalism che sta prendendo piede in azienda. Forse l’editoriale di Riotta – che si invita a leggere per intero – è una risposta alle polemiche che negli ultimi giorni hanno investito il sistema paywall che non sembra portare risultati soddisfacenti.
Speculazioni a parte, dal «Progetto Giornale Harry Potter» dovrà nascere – spiega Riotta – qualcosa che abbia la magica forza creativa del mago fanciullo e la sua affascinante capacità di trasformarsi. Senza dimenticare che il potere oscuro dello stregone Voldemort – scrive il direttore – è nascosto in ciascuno di noi quando ci ostiniamo a credere in quel che la realtà, magnifica e severa.

 
 
 
 
 

Negli ultimi tre mesi, per ogni 100 libri in edizione rilegata venduti da Amazon, sono stati venduti 143 ebook per il Kindle. E nello scorso mese, per ogni 100 hardcover, sono stati venduti 180 libri digitali per l’ereader di Amazon.
Gli ebook, dunque, hanno iniziato a mettere la freccia e a sorpassare i libri tradizionali in formato cartaceo, anche se – al momento – il confronto è limitato ai libri in edizione rilegata, adottata per le prime edizioni. Secondo Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon, il punto di svolta è stato raggiunto con il nuovo prezzo del Kindle: il tasso di crescita delle vendite dei dispositivi Kindle, infatti, è triplicato da quando il gruppo ha abbassato il prezzo da 259 a 189 dollari. A conferma del trend, i dati forniti dall’Association of American Publishers: nel mese di maggio, le vendite di ebook per il Kindle sono aumentate del 163% e da inizio anno – maggio incluso – del 207%. I lettori, spiega Bezos, dimostrano di apprezzare l’approccio intransigente del Kindle all’esperienza di lettura: con appena 290 grammi di peso, il dispositivo può essere tenuto comodamente in mano per ore, ha uno schermo a inchiostro elettronico che non affatica gli occhi anche all’esposizione di luce solare diretta, è dotato di una batteria della durata di due settimane, consente di acquistare direttamente i libri e leggerli ovunque – sul Kindle, sul Kindle DX, ma anche su iPad, iPod touch, iPhone, Mac, PC, BlackBerry e device Android-based – e dispone di wireless 3G gratuito, senza canoni mensili o contratti annuali. Se il mercato degli ebook e degli ereader appare in forte crescita, persistono, invece, le difficoltà dell’industria editoriale. E le ricette proposte da Rupert Murdoch non sembrano portare buoni risultati. Secondo dati non ufficiali, forniti da Beehive City, a un mese dal lancio del sistema paywall sul Times e sul Sunday Times (News Corp.), a fronte di circa 150.000 utenti registrati, sono solo 15.000 i lettori paganti. Anche in Italia, la proposta paywall sperimentata da Il Sole 24 Ore sembra aver prodotto un calo delle visite al sito Internet del quotidiano.