Torna l’arte contemporanea al Museo Revoltella. Dal 30 settembre al 4 dicembre l’appuntamento è in via Diaz 27 con “Corrispondenze d’arte - Interventi d’arte contemporanea a colloquio con il Museo Revoltella”. Il vernissage è un vero e proprio evento dove performance di danza verticale, arte e musica contemporanea si fondono per offrire agli ospiti divertimento e cultura. Ideata dal Museo Revoltella e dall’Assessorato alla Cultura del comune di Trieste, la mostra è stata curata da Lorenzo Michelli e Maria Masau Dan, offrendo una nuova relazione tra la prestigiosa istituzione e alcune delle ricerche artistiche più stimolanti del territorio. Il percorso di Corrispondenze d’arte ha inizio nel vasto atrio del Museo, per continuare poi fino ai piani alti dell’edificio, proponendo, lungo l’itinerario, l’incontro con molti artisti di fama internazionale, tra cui Sarah Revoltella che conferma, con la sua presenza, il suo lontano legame con il Museo stesso. Maggiori informazioni sul sito www.museorevoltella.it

 
 
 
 
 

La sera del 25 agosto 1991 Linus Torvalds annunciò la nascita del kernel open source capace di rivoluzionare il mondo dell’informatica. Basato sul progetto GNU di Richard Stallman e UNIX della AT&T Bell Laboratories, il neonato kernel doveva chiamarsi Freax. Il nome fu poi modificato da Ari Lemmke durante il caricamento del progetto sul server ftp dell’Università di Helsinki, che pensò bene di attribuire al nuovo kernel il nome del suo ideatore con un riferimento al sistema operativo d’origine (UNIX). La mascotte capace di spopolare nel web grazie a tante fan arts e caricature, deriva dalla fissazione di Torvalds per l’uccello acquatico.

Cosa significano questi 20 anni per il kernel open source più popolare del mondo?

Nella sua carriera, Linux è riuscito a conquistare Hollywood (pensiamo agli effetti speciali o al post produzione), la Borsa di Wall Street (i server NASDAQ), le agenzie governative, e ha dato un grosso contributo per abbassare i costi della pubblica amministrazione.

Quasi dimenticavo, è perfino il sistema operativo ufficiale di RadioInCorso!

Questo grazie alla facilità di personalizzazione e utilizzo del kernel, che lo ha reso un ottimo punto di partenza per lo sviluppo di sistemi operativi personalizzati. Si contano circa qualche migliaio di distro diverse, di cui la più utilizzata e conosciuta al grande pubblico è Ubuntu.

Una delle aziende che ha sfruttato più di tutti Linux è sicuramente il colosso di Mountain View. Big G è riuscita a erigere il suo impero miliardario sul kernel open source, utilizzandolo per i server che ospitano tutti i suoi servizi e sviluppando uno dei progetti più ambiziosi e redditizi degli ultimi anni, il sistema operativo mobile Android.

In occasione del ventesimo compleanno del kernel Linux, la Linux Foundation ha pubblicato sul proprio sito un simpatico filmato a cartoni animati che ripercorre la storia del sistema operativo. Buona visione!

 
 
 
 
 

Una lunga passerella fluttuante accoglie le collezioni degli undici finalisti di ITS#FASHION, la sezione dedicata al fashion design della decima edizione dell’International Talent Support. Il Salone degli Incanti è come sempre luogo ideale per ospitare tutta la creatività, che è letteralmente esplosa in questi giorni a Trieste.

Le proposte dei giovani talenti, provenienti dalle scuole di moda più prestigiose del globo, sembrano voler guardare la realtà da una prospettiva diversa, cercando di annullare le forme, le linee e le convenzioni della moda, reinventando la tradizione. E’ così per la thailandese Fah Chakshuvej, che propone una collezione uomo dove le giacche con taglio a vivo hanno le maniche a uovo, sono rigorosamente sagomate e i cromatismi che vanno dal beige all’ocra e dal bianco all’argento, le fanno guadagnare il “Maison Martin Margiela Award”, che le permetterà di lavorare nel prestigioso laboratorio di Parigi.

Non sembra più esistere la distinzione tra uomo e donna. Entrambi infatti sembrano poter portare con semplicità gli stessi abiti. Il vincitore della “Collection of the Year”, Shaun Samson, infatti ha pensato per l’uomo a delle lunghe tuniche al polpaccio, in lana, portare rigorosamente sopra i pantaloni (nella foto). Quadri scozzesi e fantasie check in rosso, blu e arancio, scemano gradualmente nei grigi e neri in tinta unita. Il taglio è rigoroso e lineare, annulla le linee del corpo e spesso il panno di lana diventa di maglia, creando suggestivi intrecci materici.

Il tricot sembra spopolare in quasi tutte le collezioni. La magia del patchwork si ripresenta infatti anche dall’inglese Ruth Green, vincitrice del “Skunkfunk Sotainbility Award”, che veste le sue donne con lunghe tuniche di lana, dalle maniche a martello, bombate e sagomate. Lunghe vesti dai colori caldi del rosso, dell’arancio e del giallo, sapientemente mescolati al blu elettrico e al nero, che suggeriscono visioni cromatiche cubiste. Anche qui il tricotage non manca, reso con enormi colli in maglia, che letteralmente avvolgono le modelle.

Ma a utilizzare unicamente la maglia, intrecciata e annodata in ogni modo è l’americano Kevin Kramp, che sommerge i modelli in ampi capi in lana di tutti i colori e le fantasie. Una vera e propria fusione di generi, una contaminazione di lavorazioni diverse. Bellissimo il maxi cardigan traforato, realizzato con catene in maglia melange. Il suo estro viene premiato con il “Modateca Award”.

Tra gli undici finalisti un unico italiano in gara, Kristian Guerra, che si aggiudica però ben due premi: “D-Repubblica Award” e il “Fashion Special Prize”. Il giovane designer padovano si è immaginato degli uomini molto simili ad astronauti, con maxi piumini imbottiti e cappucci che coprono il volto. La collazione è decisamente sportiva e i modelli camminano su curiose scarpe ginniche con zeppa, quasi a volersi sopraelevare dalla vita terrena. I colori scelti da Guerra per i tessuti tecnici di questa collezione sono il grigio piombo, il nero e il color fango.

Come ogni anno anche Diesel, il celebre marchio di Renzo Rosso, è stato presente e ha assegnato il “Diesel Award” all’israeliano Niran Avisar, per come ha saputo reinventare il denim nella sua collezione. Avisar ha proposto abiti quasi unisex, con pantaloni molto attillati, camicie e maglie aderenti e trasparenti. Caban in nappa beige, camicie in jeans e uomini con zainetti in pelle gialla. Una collezione armoniosa, che getta addosso un’inconsueta serenità.

Da segnalare anche la sud coreana Sol Ahn, che ha creato in chiave moderna il lupo di mare d’altri tempi. Lunghi pastrani blu con alamari e moschettoni, maglie a righe e maglioni oversize color corda, che fanno pensare a una battuta di pesca in mari lontani.

Originale il progetto dell’olandese Jantine van Peski, che per la collezione donna ha scelto degli abiti – struttura con mini frange avvolte su sagome tubolari. Una visione materica interessante, in cui la seta rossa, blu Cina e rosa antico crea fluidi abiti, sormontati da giacchini in frangia.

Emozioni bucoliche ci arrivano invece da Tabith Osler, dove i colori sono neutri e le sue donne sfilano con drappeggi in seta, nappa e rigorosamente coperte in volto con enormi e svolazzanti foglie di carta. Dagli abiti spuntano fasci di grano, le scarpe sono avvolte dalla paglia e le modelle armeggiano scope di saggina.

Anche quest’anno ITS ha regalato emozioni forti e spunti interessanti per quelli che saranno i designer del domani. La creatività e il talento sono magicamente esplosi per il decimo anno di fila e speriamo che questa esplosione si ripeta ancora per molti anni.

L’inviato Enrico Matzeu

 
 
 
 
 

E’quasi tutto pronto al Salone degli Incanti di Trieste per la decima edizione di ITS, l’International Talent Support, il concorso internazionale dedicato ai giovani talenti della moda, degli accessori e della fotografia, arrivato questa’anno alla sua decima edizione. Dieci anni dunque in cui moltissimi artisti, provenienti dalle migliori scuole di design di tutto il mondo, hanno avuto la possibilità di farsi conoscere dal pubblico, ma soprattutto dagli addetti ai lavori. Un’occasione importante dunque per trovare poi uno spazio nel tanto ambito fashion system.

Sono stati però anche dieci anni di grandi collaborazioni, tra Barbara Franchin, direttrice dell’evento e i grandi marchi, che negli anni hanno contribuito alla realizzazione del concorso. Uno tra tutti è sicuramente Diesel, che grazie alla passione del suo fondatore Renzo Rosso (nella foto), è stata sempre presente in questi dieci anni. Proprio Renzo Rosso infatti riceverà questo pomeriggio, per mano del sindaco di Trieste Roberto Cosolini, il Sigillo Trecentesco della Città quale “simbolico riconoscimento per il decennale sostegno offerto dall’imprenditore a una coraggiosa iniziativa economica e culturale sorta a Trieste quale è ITS, manifestazione che da sempre ha l’obiettivo di formare nuove generazioni di designer di moda, accessori e gioielli e di fotografi specializzati nel settore, proiettando contemporaneamente a livello internazionale l’immagine della città come centro della creatività”.

Un’importante attestazione istituzionale dunque che corona il sodalizio professionale tra Rosso e ITS.

Questa sera intanto verranno inaugurate, con una cerimonia riservata a pochi fortunati invitati, per lo più giornalisti ed esperti internazionali, le sezioni Accessori, Gioielli e Fotografia, che occupano con le loro esposizioni, buona parte della prestigiosa location dell’evento.

Le giurie intanto sono già al lavoro da questa mattina per esaminare i lavori dei 44 finalisti delle quattro sezioni in concorso. A presiederle anche quest’anno il celebre duo di stilisti Viktor & Rolf, affiancati da nomi illustri del mondo del fashion system, come lo stilista Antonio Berardi, la giornalista Giusy Ferrè e la fashion editor di Vogue Sara Maino.

L’attenzione però è puntata tutta sulla serata finale, che si terrà domani alle 21.00, durante la quale oltre ad assistere al fashion show, che come ogni anno regalerà forti emozioni, i fortunati spettatori assisteranno alle premiazioni dei vincitori.

 
 
 
 
 

Siamo a 100 candeline per IBM, colosso statunitense del settore informatico, che oggi conta un capitale di ben 197 miliardi di dollari alla pari con Microsoft.
Nata il 16 giugno 1911 ad Armonk da un’idea di Herman Hollerith, la piccola azienda newyorkese iniziò con la produzione di orologi e bilance per poi passare allo sviluppo delle prime schede per calcolatrici meccaniche.
La scalata al vero successo parte nel 1956, anno del primo hard disk seguita nel 1971 dal lancio del floppy disk e dieci anni dopo, nel 1981, arriva l’IBM Personal Computer, che segnerà una vera e propria rivoluzione dell’era digitale. Attualmente i prodotti che l’IBM sforna con tanta passione passano dall’hardware (server, CPU per console come Xbox360 e PS3), servizi informatici per le aziende e software Open Source (HTTP Apache e l’ambiente di sviluppo software Eclipse).
La grande forza di IBM, o per gli amici Big Blue, sta nella capacità di reinventarsi e trasformarsi, puntando sempre nella realizzazione di nuovi progetti e assecondando la richiesta del mercato. È questo quindi il segreto della longevità dell’azienda, oppure sotto c’è dell’altro?

Per concludere, vi segnalo la pagina ufficiale nel sito dell’IBM dedicata ai 100 anni.

 
 
 
 
 

A 40 anni dalla scomparsa di JIM MORRISON (3 luglio 1971) verrà ricordato in tutto il mondo attraverso una fitta serie di appuntamenti uno dei miti della musica e della cultura di ogni tempo.

Nelle sale cinematografiche esce martedì 21 giugno “When You’re Strange”, film documentario sulla storia dei THE DOORS diretto da Tom DiCillo e narrato da Morgan nella versione italiana. Nel docu-film il pluripremiato regista e sceneggiatore Tom DiCillo racconta, con immagini inedite e private della band, il percorso artistico e umano del gruppo e del suo leggendario frontman: il lavoro in studio di registrazione, gli incontri con i fan, i concerti, i dietro le quinte e la produzione poetica di Morrison. Non mancano i riferimenti agli eccessi del leggendario leader della band e alla sua complessa personalità.

La pellicola è soprattutto il racconto delle relazioni personali tra i quattro musicisti, che hanno dato un contributo considerevole alla storia della cultura pop, realizzando sei album in soli cinque anni.

Seguirà un tour speciale di RAY MANZAREK E ROBBY KRIEGER, i due musicisti che mettevano in note le poesie maledette del Re Lucertola e finalmente portano i capolavori dei The Doors di nuovo sui palchi europei, con due esclusive e imperdibili tappe in Italia: il 9 luglio al Pistoia Blues Festival e domenica 10 luglio al Grado Festival Ospiti d’Autore.

Le due menti musicali dei The Doors inaugureranno proprio il 10 luglio la quarta edizione del festival (Mauro Ermanno Giovanardi, Niccolò Fabi, Remo Anzovino & Franz Di Cioccio, Il Coro Polifonico di Ruda e Raphael Gualazzi sono gli altri protagonisti) che si terrà nella suggestiva cornice della Diga Nazario Sauro di Grado, organizzato da Azalea Promotion, in collaborazione con il Comune di Grado, la Regione Friuli Venezia Giulia, TurismoFVG “Music&Live” e l’Associazione Culturale Motoperpetuo.

Dopo nomi dal grande impatto mediatico, non ultimo Ian Astbury, voce dei The Cult, sarà DAVE BROCK a prendere in mano il microfono. Vi ricordate il film “Rockstar”, dove il cantante della tribute band viene scelto da quella stessa formazione per sostituire il leader dimissionario? È esattamente quello che succede oggi con i The Doors. DAVE BROCK, letteralmente adorato dai fans della band e da molti anni additato come unico vero possibile erede dell’arte di Jim Morrison, realizza il suo sogno dopo ben vent’anni passati alla guida dei Wild Child, resident band al Whiskey A Go Go di Los Angeles.

Quello a cui assisteremo a Grado sarà un live unico con tutto il repertorio storico della band californiana da “Light My Fire” a “Riders On The Sotrm”, da “Roadhouse Blues”, “Break on Through” fino a “Waiting For The Sun”. Sul palco con Ray Manzarek, Robby Krieger e Dave Brock anche Phil Chen al basso e Ty Dennis alla batteria.

 
 
 
 
 

Erano precisamente le 17.19 del 13 maggio 1981 quando il Papa, uscito in Piazza San Pietro per l’udienza generale, a bordo della Papamobile scoperta, che avanzava tra due transenne dietro cui i fedeli si sporgevano per poter toccare la mano del Pontefice, fu colpito da due pallottole provenienti dall’arma di Ali Agca, poi scoperto terrorista turco facente parte di un gruppo chiamato “Lupi grigi”. Il primo proiettile raggiunge il Papa all’altezza dell’addome mentre il secondo gli ferisce la mano sinistra. Dopo i colpi si accascia sorretto dal segretario Stanislao Dziwisz e, in gravissime condizioni, venne trasportato d’urgenza al Gemelli ed operato. Si pensava al peggio ma, miracolosamente, si salva. Il 13 maggio,infatti, ricorreva la Festa della Madonna di Fatima,e secondo il Papa fu proprio lei ad intercedere per deviare quei colpi che potavano essere mortali.

Due anni dopo Papa Wojtyla si reca nel carcere di Rebibbia, dove l’attentatore era recluso, e gli rivolge il suo perdono, dopo un lungo discorso privato di cui non si conosco, ancora oggi, gli argomenti.

 
 
 
 
 

Alzi la mano chi non ha mai visto uno di questi personaggi sulla maglietta di un amico o in giro per l’università? Ieri il creatore di quei simpatici personaggi compiva 76 anni. Roger Hergreaves, inglese, è stato uno dei più importanti scrittori ed illustratori di storie per bambini, non solo in patria ma anche all’estero. L’illustre personaggio, di umili origini, nacque il 9 maggio 1935 a Cleckheaton, ridente cittadina nel West Yorkshire, per poi finire i suoi giorni l’11 settembre 1988, stroncato da un infarto sull’isola di Guernsey dove si era trasferito con la famiglia. Inizia la sua carriera artistica come pubblicitario riuscendo poi a diventare un fumettista, vera vocazione della sua vita. I libri da lui redatti e illustrati ottengono subito un immediato successo planetario. La serie più famosa è sicuramente “Mr. Man”, che consiste in una serie di 48 libri. Ognuno di essi parla di un personaggio diverso, in possesso di una caratteristica peculiare che diventa sia la trama centrale della storia che il titolo del libro. Ed ecco a voi Mr. Tickle, Mr. Perfect o Mr.Lazy. Dal 1981 vennero inserite le signorine con la serie di “Little Miss”,strutturalmente simile ma basata su personaggi femminili.
Anche Google ha deciso di festeggiare questo importante artista. Per tutta la giornata, a rotazione, comparivano i famosi “Doodle”. È una scelta originale e nuova nel suo genere, da parte del colosso informatico, di pubblicare dei “doodle” multipli a rotazione casuale.

 
 
 
 
 

Manca ormai poco al tradizionale concerto del primo Maggio, che si svolge come ogni anno a Roma. L’evento che riunisce giovani da tutta Italia in Piazza S.Giovani, volge quest’anno alla sua 22esima edizione, che puntualmente coinciderà con anche un altro grande evento nella città di Roma, ovvero la beatificazione dell’ex papa Wojtyla. L’evento musicale organizzato da CISL, CGIL e UIL rappresenterà anche un modo per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia. Il tema artistico da essi scelto per quest’occasione sarà ” La storia siamo noi “, per il quale il premio oscar Ennio Morricone dirigerà in anteprima in occasione dell’evento il brano ” Elegia per l’Italia” composto appositamente per il gran concerto. Non mancheranno anche quest’anno i grandi nomi della musica Italiana sul palco di Piazza S.Giovanni, tra cui: Subsonica, Caparezza, Edoardo Bennato, Lucio Dalla, Gino Paoli e molti altri ancora. Il concerto che quest’anno sarà presentato dall’attore Neri Marcorè, andrà in onda a partire dalle 15:15 su Raitre fino alle ore 24:00 osservando una pausa tra le 19:00 e le 20:00.

 
 
 
 
 

Ieri si sono svolte le celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia in tutto lo stivale, inaugurando l’inizio di una serie di manifestazioni che si svolgeranno durante tutto l’anno. A Trieste, in consiglio comunale è risuonato l’inno di Mameli, unica nota stonata l’assenza dei consiglieri della Lega Nord. Il consiglio ha anche osservato un minuto di silenzio per il terremoto del Giappone, dopodiché, tutti in Piazza Unità, dove si è svolto il solenne alzabandiera alla presenza di numerosi cittadini e autorità.

A Gorizia, sono state intitolate quattro nuove strade ad altrettanti eroi risorgimentali, si tratta di via Antonio Morassi, piazzale del Risorgimento italiano, largo Cesare Michieli e via Giuseppe Antonio Cordon. La manifestazione è stata accompagnata dalle note della fanfara della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli.

Anche a Udine il sindaco Furio Honsell è intervenuto durante le celebrazioni per il 150° anno dell’Unità d’Italia. “Chiamatevi l’un l’altro cittadini e auguratevi buona Unità d’Italia”, è l’appello del sindaco di Udine. Alla cerimonia ufficiale in piazza Libertà, la banda di Cividale ha poi suonato l’inno nazionale e il picchetto d’onore interforze ha accompagnato l’alzabandiera. Le cerimonie per il 150° non sono finite e continueranno nei prossimi mesi.

Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, sarà domani in Friuli Venezia Giulia per partecipare ad alcune cerimonie in occasione dei 150 anni dell’Unità. Fini giungerà all’aerobase delle Frecce tricolori a Rivolto (Udine), poi in tarda mattinata sarà a Medea dove, all’Ara Pacis Mundi, deporrà una corona d’alloro in ricordo dei caduti di tutte le guerre. Il presidente della Camera raggiungerà quindi a Tolmezzo, dove terrà un intervento ufficiale davanti ad autorità civili e militari e alla popolazione locale.