La Fandango conferma che Il video del TG3, in rete dalla giornata di ieri dove la giornalista Maria Cuffaro riporta la notizia dell’arrivo degli alieni in Italia è in realtà un estratto del film in concorso a Venezia 2011, L’ULTIMO TERRESTRE di Gian Alfonso Pacinotti (Gipi).
Il video ad oggi è stato visualizzato da più di 45.000 utenti Youtube ed è stato condiviso da oltre 68.000 utenti Facebook, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte della Fandango.
La campagna virale del film è iniziata un mese fa sul sito www.esseridiluce.it dove è stato caricato il video di un alieno che si aggirava per i boschi della Toscana. Il video ha avuto circa 10.000 visualizzazioni e l’analisi del video che ne è scaturita successivamente ha registrato più di 15.000 click. Gli esperti ufologi che hanno curato il sito sono in realtà i personaggi del film, Walter Rasini e Joseph Palla.
Che succede quando un gruppo rock incontra il cinema, e il cinema muto in particolare? Ciò che può derivarne è un originalissimo terreno di ardita sperimentazione “audio-video”, in cui le sonorità graffianti del rock inseguono sullo schermo le immagini antiche ed epiche di un classico dei primordi del cinema. E’ ciò che avviene per i Perturbazione, uno dei gruppi di punta del pop-rock indipendente italiano, che mercoledì 3 agosto 2011 alle ore 21.00 saranno a Pordenone, nell’arena estiva di piazza Calderari, ospiti della rassegna “Visioni sonore” di Cinemazero con il loro spettacolo “Perturbazione vs Maciste”, musicazione dal vivo, con brani originali composti dalla band, del film muto del 1915 Maciste. L’ingresso è libero.
Un film diretto da Vincenzo Denizot e Luigi Romano Borgnetto nato come ’spin off’, si direbbe oggi, del più noto Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone, in cui si volle sottolineare la forza straordinaria, la bellissima figura e le singolari attitudini che resero celebre il gigante buono Maciste. Una pellicola recentemente restaurata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna, a cui i Perturbazione hanno dato “voce” su commissione dello stesso Museo del Cinema.
La sonorizzazione del restauro di Maciste è composta ed eseguita dal vivo dai Perturbazione, guidati dal loro leader storico, Tommaso Cerasuolo (voce), accompagnato da Alex Baracco (basso), Rossano Lo Mele (batteria), Cristiano Lo Mele (chitarra), Gigi Giancursi (chitarra), Elena Diana (violoncello). Uno spettacolo perfettamente in linea con la vocazione alla sperimentazione del gruppo torinese. Chiunque abbia visto i Perturbazione live, può testimoniarne infatti l’unicità: nessun concerto è mai uguale a un altro e anche nel caso di questa sonorizzazione la band si conferma maestra delle perfomance dal vivo (non a caso, nel corso della sua carriera, ha vinto per due volte il premio come miglior tour italiano al Meeting delle Etichette Indipendenti).
I Pertubazione, inoltre, non sono nuovi all’incontro musica-immagine: complice l’eclettismo artistico del loro leader Tommaso Cerasuolo, bravissimo illustratore e video-animatore oltre che cantante, nel 2008 inventano il “Concerto per disegnatore e orchestra”, un incontro inedito tra teatro di figura e animazione primordiale dove Cerasuolo disegna in diretta una storia che viene ripresa da una piccola camera e proiettata su uno schermo a beneficio degli spettatori, mentre i componenti della band la sonorizzano dal vivo.
Nati come band adolescenziale a Rivoli, in provincia di Torino, nei tardi anni ’80, figli del rock alternativo (Cure, R.E.M., Smiths), i Perturbazione negli anni ’90 e ‘00 si affermano nel panorama nazionale tra le band più apprezzate del rock indipendente (al loro attivo collaborazioni con personaggi di spicco come Manuel Agnelli, Vasco Brondi, Cristiano Godano), ma si dimostrano capaci di produrre anche suoni pop-rock più orecchiabili, che fanno diventare dei veri e propri tormentoni estivi alcuni loro brani (come il singolo Agosto del 2002, che diventa presenza fissa su MTV e Radio Deejay, o Se mi scrivi tratto dall’album Canzoni allo specchio del 2005, diventato uno dei successi dell’estate di quell’anno). Il loro ultimo, recentissimo album è uscito nel 2010 e si intitola Del nostro tempo rubato.
Prosegue con un imperdibile appuntamento con il grande jazz suonato dal vivo “Visioni sonore”, la kermesse estiva organizzata da Cinemazero nell’ambito dell’Estate in città del Comune di Pordenone che si propone di indagare il fecondo connubio tra cinema e musica: giovedì 28 luglio alle ore 21.30 al Chiostro dell’Ex Convento San Francesco a Pordenone, con ingresso libero, è in programma la proiezione di Il suono instabile della libertà, documentario musicale di Marco Bergamaschi e Giampaolo Gelati che racconta le vicende dell’ Italian Instabile Orchestra, ad oggi il maggiore collettivo di musicisti jazz che il nostro paese abbia mai espresso. Al termine della proiezione in programma la performance live di The Wild Bunch: un significativo nucleo di musicisti membri dell’Italian Instabile Orchestra daranno vita ad un concerto speciale appositamente pensato per l’occasione. Giovanni Maier, Sebi Tramontana, Luca Calabrese, Emanuele Parrini, Daniele Cavallanti, Lauro Rossi, Tiziano Tononi sono tra i protagonisti del jazz italiano di ricerca. In molte occasioni questa “fratellanza” si riunisce con diverse formazioni e i suoi membri spesso e volentieri accorrono a far parte dei progetti solisti di ognuno di loro. Per “Visioni Sonore” hanno dunque ideato un concerto all’insegna della creatività del miglior jazz.
L’Italian Instabile Orchestra, che ha da poco celebrato il ventennale, nasce nel 1990 nell’ambito dell’Europa Jazz Festival di Noci come esperimento destinato a vivere solo per poche esibizioni e diventa nel corso degli anni l’esperienza di maggior peso e successo del jazz italiano nel mondo, con all’attivo nove dischi. Il documentario che ne narra le vicende, Il suono Instabile della Libertà, è un road movie di un’ideale tournée della band tra Istanbul e Londra. Lo spettatore compie un viaggio attraverso interviste, prove, esibizioni e stralci di vita quotidiana dell’Orchestra alla scoperta di questa straordinaria e particolare formazione, unica al mondo. Un documentario fuori dagli schemi, così come la band: diciotto musicisti tra i più significativi per quanto riguarda il panorama del jazz creativo degli ultimi 30 anni, nessun direttore, una gestione corale e democratica del gruppo. Tutto questo si concretizza sul palcoscenico in un perenne incontro – scontro alla ricerca di un equilibrio musicale che rappresenti tutti i musicisti e nessuno in particolare, creando un sound vitale e imprevedibile, ma soprattutto originale.
Il documentario, prodotto da Filmalbatros e Hobofilm, parla di musica, di amore per l’arte, di ricerca del suono e, soprattutto, di democrazia. L’Italian Instabile Orchestra è infatti un esempio unico nella storia per ampiezza dell’organico e durata del progetto.
Sarà Andrea Bosca quest’anno ad essere il prescelto da Maremetraggio, il Festival internazionale del cortometraggio e delle opere prime, nella “prospettiva”: la scommessa che ogni anno il festival offre ad un giovane protagonista del cinema italiano. Ha funzionato con Luca Argentero, con Alba Rohrwacher, e ancora con Michele Riondino lo scorso anno. Andrea Bosca, già famigliare al pubblico triestino per aver girato in città “Si può fare” di Giulio Manfredonia e “Amore, bugie e calcetto” di Luca Lucini. Niente retrospettiva, il dolore dei tagli si fa sentire.
Le location
Maremetraggio si ripropone anche quest’anno al Teatro Miela con le opere prime, e al Giardino Pubblico di via Giulia con i corti. 79 lavori per la precisione. Resiste la sezione “Oltre il muro” che porta alcune opere alla Casa circondariale di via Coroneo, per far diventare i detenuti dei “giudici” per due giornate, avendo la possibilità di visionare e valutare le pellicole. Altri appuntamenti, come gli incontri con i protagonisti e le conferenze, si terranno al Hotel Savoia Excelsior Palace. L’appuntamento è per questa sera alle 20 al Teatro Miela per l’inaugurazione, mentre al Giardino pubblico, più tardi, alle ore 21 con la prima tranche di cortometraggi.
I premi
Anche quest’anno c’è il premio Enel: 10mila euro in palio per il miglior corto assoluto. Per il miglior regista italiano c’è il premio di 5mila euro “Marco Belardi per Lotus Production”. Il premio del pubblico porta il nome di “Lexus Moretto”, al miglior montaggio italiano. All’animazione è dedicato il “premio Trudi”. La Provincia di Trieste firma il premio “Oltre il muro”. Il miglior corto sulla diversità culturale è realizzato in collaborazione con l’Unesco Office of Venice. Infine, Rai News premierà il miglior corto d’attualità. Ci sono anche altri premi che seguendo EventiInCorso Daily quotidianamente scopriremo con interviste e contributi.
“La cultura si misura anche nella capacità di valorizzare la creatività umana” - anonimo.
Il fecondo connubio tra cinema e musica torna nuovamente protagonista a “Visioni sonore”, la kermesse organizzata da Cinemazero nell’ambito dell’Estate in città del Comune di Pordenone, unica nel suo genere a livello nazionale, al via il 6 luglio 2011 con un ampio cartellone di spettacoli all’aperto a ingresso libero nei mesi di luglio e agosto. Piazza Calderari, l’Ex convento San Francesco e piazza Costantini saranno le location del centro città di Pordenone dove prenderanno vita gli otto appuntamenti in cartellone: proiezioni di film a tema musicale, esecuzioni rigorosamente dal vivo di intere orchestre, solisti o band che rimusicano capolavori del cinema o accompagnano film e immagini che scorrono sullo schermo.
Lo spettacolo di apertura è “La mia banda suona…il film” (6 luglio, piazza Calderari): la banda musicale Filarmonica Città di Pordenone diretta dal maestro Didier Ortolan eseguirà dal vivo brani per banda tratti dalle colonne sonore di classici della storia del cinema tra cui Otto e mezzo(1963) di Fellini o L’armata Brancaleone (1966) di Monicelli.
Tra le perfomance dal vivo, lo spettacolo “UNDER CONSTRUCTION”, con protagonista un quintetto jazz d’eccezione, composto dal maestro Bruno Cesselli e da alcuni membri della pordenonese Zerorchestra, che in piazza Costantini il 4 agosto, nel cantiere della nascente corte PUNTO CARDINALE, suonerà sulle immagini di tre spassose comiche del muto con Stanlio e Olio e Buster Keaton, dedicate al tema della costruzione delle case: uno spettacolo reso possibile dal sostegno dell’immobiliare Acquazzurra Srl, per vocazione sensibile all’arte e alla cultura. Attesi ospiti della kermesse il 3 agosto i Perturbazione, uno dei gruppi di punta del pop-rock italiano indipendente, con il loro spettacolo “Perturbazione vs Maciste”, musicazione dal vivo, con brani originali composti dalla band, dell’omonimo film muto del 1925. E ancora, il 10 agosto protagonista il grande jazz con Gianluca Petrella e il suo spettacolo “Exp and Tricks”, in cui il musicista, considerato fra i più dotati trombonisti jazz a livello mondiale, improvvisa dando voce ad alcuni cortometraggi dei primi anni del cinema.
Grande spazio ai film a tema musicale: il 15 luglio Io sono Tony Scott, il film che racconta la vita del siculo-americano Anthony Joseph Sciacca, divenuto alla fine degli anni ‘40 Tony Scott, il più grande clarinettista del jazz moderno. Un film del regista Franco Maresco, qui alla sua opera prima dopo i successi ottenuti con il cinema dissacrante e post-moderno realizzato in coppia con Daniele Ciprì. Il 28 luglio in piazza Calderari altro importante documentario musicale, Il suono instabile della libertà di Marco Bergamaschi e Giampaolo Gelati, che racconta le vicende dell’Italian Instabile Orchestra, ad oggi il maggiore collettivo di musicisti jazz che il nostro paese abbia mai espresso. Saranno ospiti a Pordenone otto dei membri storici dell’orchestra. E ancora, il 17 agosto Time Will Tell, film sulla vita di Bob Marley in prima italiana in occasione del trentennale dalla scomparsa del re del raggae, e il 26 agosto serata speciale in collaborazione con Pordenone Blues Festival, con Cadillac Records, film che racconta la storia della nota casa discografica Blues Chess Records, e che vede la partecipazione straordinaria di Beyoncé come protagonista nei panni della grande Etta James.
A 40 anni dalla scomparsa di JIM MORRISON (3 luglio 1971) verrà ricordato in tutto il mondo attraverso una fitta serie di appuntamenti uno dei miti della musica e della cultura di ogni tempo.
Nelle sale cinematografiche esce martedì 21 giugno “When You’re Strange”, film documentario sulla storia dei THE DOORS diretto da Tom DiCillo e narrato da Morgan nella versione italiana. Nel docu-film il pluripremiato regista e sceneggiatore Tom DiCillo racconta, con immagini inedite e private della band, il percorso artistico e umano del gruppo e del suo leggendario frontman: il lavoro in studio di registrazione, gli incontri con i fan, i concerti, i dietro le quinte e la produzione poetica di Morrison. Non mancano i riferimenti agli eccessi del leggendario leader della band e alla sua complessa personalità.
La pellicola è soprattutto il racconto delle relazioni personali tra i quattro musicisti, che hanno dato un contributo considerevole alla storia della cultura pop, realizzando sei album in soli cinque anni.
Seguirà un tour speciale di RAY MANZAREK E ROBBY KRIEGER, i due musicisti che mettevano in note le poesie maledette del Re Lucertola e finalmente portano i capolavori dei The Doors di nuovo sui palchi europei, con due esclusive e imperdibili tappe in Italia: il 9 luglio al Pistoia Blues Festival e domenica 10 luglio al Grado Festival Ospiti d’Autore.
Le due menti musicali dei The Doors inaugureranno proprio il 10 luglio la quarta edizione del festival (Mauro Ermanno Giovanardi, Niccolò Fabi, Remo Anzovino & Franz Di Cioccio, Il Coro Polifonico di Ruda e Raphael Gualazzi sono gli altri protagonisti) che si terrà nella suggestiva cornice della Diga Nazario Sauro di Grado, organizzato da Azalea Promotion, in collaborazione con il Comune di Grado, la Regione Friuli Venezia Giulia, TurismoFVG “Music&Live” e l’Associazione Culturale Motoperpetuo.
Dopo nomi dal grande impatto mediatico, non ultimo Ian Astbury, voce dei The Cult, sarà DAVE BROCK a prendere in mano il microfono. Vi ricordate il film “Rockstar”, dove il cantante della tribute band viene scelto da quella stessa formazione per sostituire il leader dimissionario? È esattamente quello che succede oggi con i The Doors. DAVE BROCK, letteralmente adorato dai fans della band e da molti anni additato come unico vero possibile erede dell’arte di Jim Morrison, realizza il suo sogno dopo ben vent’anni passati alla guida dei Wild Child, resident band al Whiskey A Go Go di Los Angeles.
Quello a cui assisteremo a Grado sarà un live unico con tutto il repertorio storico della band californiana da “Light My Fire” a “Riders On The Sotrm”, da “Roadhouse Blues”, “Break on Through” fino a “Waiting For The Sun”. Sul palco con Ray Manzarek, Robby Krieger e Dave Brock anche Phil Chen al basso e Ty Dennis alla batteria.
Si conclude la tredicesima edizione del Far East Film festival, l’annuale appuntamento di Udine con il mondo del cinema orientale. Un edizione quella di quest’anno che ha visto protagonista sul palco delle premiazioni la Cina, che si aggiudica primo e secondo premio con: Aftershock, dramma realizzato da Feng Xiaogang, che ci racconta il devastante terremoto che colpì la Cina nel 1976, e al secondo posto con l’altra pellicola Cinese, Under The Hawthorn Tree sempre sulla linea drammatica; il regista Zhang Yimpou ci presenta una difficile storia d’amore tra due giovani durante il periodo della Rivoluzione Culturale. Al terzo posto invece troviamo una commedia di origine Filippina (Here comes the Bride), spiccatamente esilarante, e anch’essa molto applaudita dal pubblico del Far East. Gli altri due premi previsti nel Festival ovvero: il Black Dragon audience award, assegnato dagli spettatori in possesso del pacchetto accrediti Black Dragon, e il My Movie audience award assegnato dai lettori del portale cinematografico italiano, sono stati vinti entrambi dal visionario movie Giapponese: Confessions diretto dal regista Tetsuya Nakashima. Un ulteriore premio, novità assoluta della tredicesima edizione, è il Techinicolor Asian Award, riconosciuto alla pellicola thailandese “A crazy little thing called love”. L’ultima serata del Festival non che quella da sempre più seguita, ha sorpreso gli spettatori con la premiazione di “What women whant” remake di origine Cinese dell’omonimo movie Holliwoodiano, prodotto dalla casa Milkway e diretto da Law Wing-Cheong. In conclusione la tredicesima edizione del Far East Film festival, si piuò considerare una delle meglio riuscite degli ultimi anni, simbolo comunque di un costante impegno per la crescita e la qualità del Festival e dei suoi contenuti.
Saranno due i film italiani in concorso al prossimo Festival del cinema di Cannes, che si terrà dall’11 al 22 maggio nella città francese: “Habemus Papam” di e con Nanni Moretti e “This must be the place” di Paolo Sorrentino. Il film di Moretti è una “commedia dolorosa” (così l’ha definita lo stesso regista), che racconta le paure e le fragilità di un uomo che non si sente pronto a svolgere il ruolo che, contro ogni previsione, gli è stato assegnato. Ma il suo non è un ruolo qualsiasi, è stato infatti eletto Papa della Chiesa di Roma. Per superare i suoi timori e le sue insicurezze si affiderà al miglior psicoanalista in circolazione, interpretato da Moretti. Paolo Sorrentino, invece, proporrà “This must be the place”, suo primo lavoro internazionale, che avrà come protagonista l’attore e regista americano Sean Penn. Il film racconta la storia di una rockstar annoiata e depressa, che decide di impiegare il suo tempo per trovare l’uomo che uccise suo padre in un campo di concentramento, durante la seconda guerra mondiale. Inizierà così un viaggio che gli cambierà la vita e un percorso di riflessione che lo porterà a dover decidere se cercare redenzione o vendetta. Infine, nel corso della cerimonia d’apertura del Festival, Bernardo Bertolucci riceverà la palma d’oro alla carriera dal presidente della giuria Robert De Niro, da lui diretto 35 anni fa in “Novecento”. Per Bertolucci sarà il secondo riconoscimento alla carriera, dopo il Leone d’oro ricevuto quattro anni fa a Venezia.
Ritorna a Pordenone “Le voci dell’inchiesta”, festival cinematografico dedicato in particolare ai documentari di inchiesta. Protagonista di questa V edizione sarà la figura di Pier Paolo Pasolini. Il programma prevede infatti varie proiezioni di film sulla vita, e morte, del grande intellettuale bolognese. In particolare nell’ambito della sezione ‘Oro nero’, verrà proiettato il documentario-inchiesta “Nero petrolio” di Roberto Olla, realizzato da Raicinema, che affronta il legame tra la morte di Pasolini e quello che forse è il suo scritto più controverso: “Petrolio”. Nel romanzo, rimasto incompiuto, Pasolini affronta varie tematiche legate all’Italia delle stragi. Uno dei capitoli, riguardante l’Eni e il caso Mattei, secondo alcune tesi sarebbe stato sottratto a Pasolini a causa dei suoi contenuti. Delle pagine mancati di questo libro si è parlato recentemente, quando Marcello Dell’Utri ha dichiarato di esserne in possesso, in occasione della Fiera del Libro antico di Milano del 2010.
Tra gli altri temi trattati nelle diverse sezioni del festival ci saranno anche immigrazione, ogm e biologico, rifiuti, legalità. La partnership con RaiTre è una delle novità di questa edizione di “Le voci dell’inchiesta”, e porterà a Pordenone alcuni noti volti televisivi. Il festival, che si terrà da mercoledì 13 a domenica 17 aprile, è realizzato dall’Associazione culturale ‘Cinemazero’ e dall’Università di Udine.
E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il bando “Give Hand”, dedicato a tutti gli aspiranti registi triestini. Il progetto, promosso dai Poli di aggregazione Giovanile, dall’Area Educazione Università e Ricerca, dai Servizi Integrati per l’Infanzia, dai Giovani e la Famiglia, del Comune di Trieste, in collaborazione con il Dipartimento della Gioventù, la presidenza del Consiglio dei Ministri, l’ ANCI e la società di produzione Pilgrim, è stato presentato quale occasione per appoggiare la creatività e le iniziative artistiche giovanili. In questo caso, l’ambito in cui si svolgerà Give Hand, è quello che riguarda la produzione di cortometraggi, documentari e opere di animazione. Possono partecipare, singolarmente o in gruppo, ragazzi e ragazze di un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, necessariamente residenti o domiciliati nella città di Trieste.
Il bando prevede due fasi. La prima riguarda la creazione di un prodotto audiovisivo. Durante questa sessione verranno selezionate 5 tra le migliori proposte, le quali potranno ricevere un supporto economico fino a 5.000 euro finalizzato a sviluppare l’idea.
Nella seconda fase verranno scelti altri 3 progetti, a cui verrà destinato un ulteriore finanziamento di somma pari al primo, da destinare alla realizzazione e alla post-produzione. In questa parte, i partecipanti verranno aiutati da veri esperti del settore, che potranno aiutarli e si offriranno di spiegare i trucchi del mestiere.
Parrebbe dunque un’occasione imperdibile per coloro che aspirano ad una professione da regista, o che comunque sono molto interessati all’argomento.
Le iscrizioni verranno chiuse il 18 aprile.
Per ulteriori informazioni e la modulistica consultate il sito www.givehand.it.