La produzione indipendente e l’industria cinematografica in Friuli Venezia Giulia dovranno fare i conti con i tagli per il sostegno finanziario al cinema previsti dal ddl Bondi. Proprio ieri il segretario regionale ed europarlamentare del Pd Debora Serracchiani ha dichiarato che questa legge, tagliando a livello centrale, impone un insostenibile sovraccarico sugli Enti locali. “Se non si prenderanno provvedimenti urgenti - ha affermato - la situazione e’ destinata sicuramente a peggiorare, con gravi conseguenze per i lavoratori del settore, che in regione sono l’1,3% della forza lavoro, e per le nostre eccellenze - ha aggiunto - come la Friuli Venezia Giulia Film Commission”.
Il Friuli Venezia Giulia è considerata una delle Regione più all’avanguardia nel campo della Cultura Cinematografica. Eventi, mostre, premi, cineteche e mediateche hanno contribuito in maniera significativa alla creazione e diffusione sull’intero territorio di un livello di conoscenza dei prodotti audiovisivi mondiali difficilmente riscontrabile nel resto d’Italia. Sarebbe davvero un peccato non poter proseguire su questa linea a causa della poca importanza data alla cultura, in questo caso particolare a quella cinematografica. Il Pd regionale invita quindi chiunque voglia manifestare sostegno al cinema italiano ad andare a vedere il primo ottobre una pellicola “Made in Italy”, il che, al di la di qualsivoglia schieramento politico, può essere un modo simbolico per sostenere la causa.

 
 
 
 
 

Torna l’appuntamento con il cinema a Trieste, con il festival internazionale “I mille occhi”. Sarà Liliana Cavani la protagonista della serata di apertura della IX edizione della kermesse, in programma presso il Teatro Miela dal 18 al 25 settembre. Quest’anno, gli incontri antemeridiani si terranno presso l’Auditorium dell’ex Pescheria. Quest’edizione del festival, come sempre ideato e realizzato dall’Associazione Anno Uno, avrà come titolo “Maschere e pugnali. Una sinfonia in nero”. Anche quest’anno avrà un’anteprima, il 14 e il 15 settembre, a Roma presso il Cinema Trevi della Cineteca Nazionale. Liliana Cavani presenterà a Trieste, un film maledetto di grande successo come “Il portiere di notte”, proposto in anteprima nella nuova ristampa della Cineteca Nazionale. Della Cavani sarà interessante vedere la trilogia mitteleuropea, alla luce del suo primo film “triestino”, che si appresta a girare. A sottolineare immediatamente l’integrazione e la coerenza della presenza della regista all’interno di un programma come sempre ricco di spunti e sfaccettature, il percorso della serata proseguirà con Wundkanal, film-inchiesta su un’ex-gerarca delle SS diretto da Thomas Harlan, cui quest ‘anno I Mille Occhi assegnano il Premio Anno Uno. Se il protagonista di Notre nazi sta, a sua volta, girando un film-inchiesta su un ex-gerarca delle SS, quello de Il portiere di notte (interpretato da Dirk Bogarde) è proprio un ex ufficiale delle SS: si tratta del primo di una serie di accostamenti ed incroci che hanno caratterizzato fin dalla nascita il programma del festival. Ovviamente il programma è ricco e prosegue, ma per ora ci limitiamo a darvi un assaggio. (Nella Foto: locandina in versione spagnola del film “Il Portiere della Notte”, diretto da Liliana Cavani)

 
 
 
 
 

La giuria del Premio Mattador renderà noti al pubblico i nomi dei finalisti della sezione a soggetto. L’appuntamento è alle 17:30 all’interno del Festival Internazionale del Cortometraggio e delle opere prime Maremetraggio, alle 17.30 nella Terrazza del Grand Hotel Duchi d’Aosta in Piazza Unità a Trieste Il concorso è dedicato a Matteo Caenazzo, giovane talento triestino formatosi al Corso di Laurea in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, scomparso prematuramente il 28 giugno 2009. La Giuria di Mattador composta da Alessandro Angelini (regista), Gianluca Arcopinto (produttore cinematografico), Fulvio Falzarano (attore), Marcello Fois (scrittore e sceneggiatore) e Laura Modolo (vicepresidente Premio Mattador).

 
 
 
 
 

Riunita a Roma la giuria del Premio Amidei. Selezioneranno le pellicole che si contenderanno il prestigioso Premio alla Migliore Sceneggiatura Internazionale “Sergio Amidei” 2010. Composta dagli sceneggiatori Suso Cecchi D’Amico e Francesco Bruni, dai registi Franco Giraldi, Giuseppe Piccioni, Ettore Scola, dall’attrice Giovanna Ralli e dalla produttrice Silvia D’Amico, la giuria di quest’anno vede un nuovo giurato d’eccezione entrare nell’orami consolidato gruppo di lavoro: Marco Risi, vincitore l’anno scorso assieme ad Andrea Purgatori e Jim Carrington dell’omonimo premio con il film Fortapàsc. Un riconoscimento ricevuto per un “film coraggioso che è riuscito a raccontare una pagina drammatica della Storia italiana, un atto di denuncia delle collusioni tra la criminalità organizzata e la politica, della compiacenza della stampa, della rassegnazione del potere giudiziario. Un film caratterizzato da una sceneggiatura che esprime una bruciante urgenza di raccontare e di onorare il coraggio della scrittura.“ Alla riunione hanno partecipato anche il Presidente dell’Associazione di Cultura Cinematografica Sergio Amidei, l’Avvocato Senatore Nereo Battello e il Direttore organizzativo del Premio, Giuseppe Longo. Ed è con questo stesso spirito di ricerca della verità esaltata dalla scrittura che la giuria ha selezionato le dieci pellicole più interessanti della stagione cinematografica 2009-2010, pellicole nelle quali si rintracciano sceneggiature attente a nuove forme narrative unitamente a temi di attualità sociale. Il lavoro dei giurati si è concentrato sia nella selezione dei titoli che si contenderanno il Premio alla migliore XXIX Edizione Premio “Sergio Amidei” che di quelli che si contenderanno il premio all’Opera prima. I due film che lotteranno per ottenere il premio all’Opera Prima, ritirato negli anni precedenti da autori divenuti protagonisti del nostro cinema come Garrone, Sorrentino, Diritti, sono Cosmonauta scritto da Susanna Nicchiarelli e Teresa Ciabatti e diretto da Susanna Nicchiarelli, che si è aggiudicato il Premio “Controcampo Italiano” e il Premio “Lanterna Magica” alla 66° Mostra d’arte cinematografica di Venezia e Dieci Inverni, scritto da Isabella Aguilar, Davide Lantieri e Valerio Mieli e diretto Valerio Mieli. La protagonista del film è Isabella Ragonese che, ricordiamo, inaugurò il Festival del 2008 con il film in concorso Tutta la vita davanti di Paolo Virzì. Sulla rosa dei film in concorso il dibattito è stato molto acceso, data l’importanza che di anno in anno acquisisce questo riconoscimento, diventato un punto di riferimento per gli sceneggiatori del cinema italiano e non solo. Questi alcuni dei titoli che si contenderanno il Premio alla Migliore Sceneggiatura Internazionale: “Perdona e dimentica”, l’ultima fatica di Tod Solondz, ideale seguito di Happiness, e supervisionato, nella versione italiana da Moni Ovadia; “La nostra vita”, scritto dalla premiata coppia Rulli e Petraglia con Daniele Luchetti e vincitore del premio per la miglior interpretazione maschile all’ultimo Festival di Cannes con un sorprendente Elio Germano; “Soul Kitchen”, scritto e diretto da Fatih Akin, e vincitore del Premio Speciale della giuria alla 66° Mostra del Cinema di Venezia, “L’uomo che verrà”, scritto e diretto dal vincitore dell’Opera Prima nel 2008 Giorgio Diritti con il film “Il Vento fa il suo giro” e già vincitore del Festival del cinema di Roma e di una serie di David di Donatello fra cui quello al Miglior film; “Mine vaganti” di Ferzan Özpetek, acclamato da pubblico e critica al Festival di Berlino e vincitore dei David di Donatello per i miglior attore e attrice non protagonisti. La giuria si riserva di comunicare nei prossimi giorni gli altri titoli che entreranno in gara. Come negli scorsi anni, i film in concorso saranno proiettati nel lussureggiante Parco Villa Coronini Cronberg e in caso di pioggia nella storica cornice del Palazzo del Cinema – Hiša Filma di Gorizia.

 
 
 
 
 

Domani (giovedì 27 maggio) alle ore 17.30 presso l’Aula 1A dell’Edificio H3, Campus dell’Università di Trieste in via Valerio 12/2 si terrà la proiezione del film “Albania. Il paese di fonte” di Roland Sejko (giornalista e regista albanese) prodotto per l’Istituto Luce e di Fox Channel Italia racconta un secolo di storia albanese attraverso immagini di archivio italiane e albanesi. Attraverso le immagini e i commenti di storici, personalità della cultura albanese, si racconta la storia del paese delle aquile dalla proclamazione d’indipendenza al crollo del regime comunista, con particolare interesse verso i rapporti con l’Italia. Attraverso il film-documentario si vede l’Albania, questo paese vicino e sconosciuto agli italiani, attraverso i documenti di archvio dell’istituto Luce che conservano la memoria visiva più importante d’Italia, e anche dell’Albania, in particolar modo per quanto riguarda la prima metà del secolo scorso. Illustrare momenti importanti della storia comune italo-albanese: le infrastrutture italiane in Albania, la corte di re Zog, l’invasione dell’Albania da parte dell’Italia, la natura pluri-religiosa dell’Albania, la tremenda situazione dell’Albania degli anni 80. È la vita degli albanesi ad essere raccontata, non solo il regime. L’evento è organizzato dall’ASAT, Associazione degli Studenti Albanesi a Trieste. www.asatrieste.it

 
 
 
 
 

Primo premio all’Italia al Festival del Cinema di Cannes: si tratta del “Palm Dog” assegnato all’interpretazione canina di Vuk, il cane protagonista de “Le quattro volte”. Giunto al suo decimo anniversario, il singolare riconoscimento è stato assegnato ieri all’UK Film Centre. Vuk l’ha spuntata su altri due temibili concorrenti. Ovvero sul cane di Robin Hood e sul boxer di Tamara Drew. Applausi e critiche entusiastiche per il lungometraggio poetico tutto calabrese. Frammartino: “Nel film il protagonista da umano si fa oggetto e lo spettatore da senziente che guarda in immagine”. Godard dà forafait: salta la conferenza stampa di “Film socialisme”. Altra defezione, Sean Penn che non accompagnerà il film in concorso “Fair Game” di Doug Liman. Per ringraziare degli applausi, pare che Vuk abbia fatto “Bau!”.