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Insieme per parlare di violenza contro le donne. Rassegna cinematografica

Una rassegna cinematografica per mettere in campo un fenomeno che, seppur antico quanto la storia dell’uomo e, negli ultimi anni, di grandissima attualità mediatica, rimane ancora un ambiente sottovalutato, sconosciuto forse proprio perché tollerato. Parliamo della violenza sulle donne. Quattro proiezioni, una delle quali già avvenuta, come approccio alle forme di violenza nei confronti del genere femminile in chiave di pace. “Violenza sulle donne: è pace questa?” È il titolo dei quattro appuntamenti settimanali organizzati dal Centro di Studi e Ricerche per la Pace dell’Università di Trieste ed il Circolo Lumière di Trieste, ospitati presso l’Aula Magna della Scuola Superiore di Interpreti e Traduttori di via Filzi 14.
Sebbene non esistano chiare sfumature quando si affronta un tema di tale portata, perché la violenza è la violenza, la rassegna si sviluppa in una “escalation” delle forme di abuso, dalle tipologie di violenza “occasionale” alla più comune e meno denunciata violenza “domestica” o intrafamiliare. Brevi proiezioni dall’elevato impatto emotivo, dove l’implicito diventa esplicito attraverso le immagini e l’esplicito è cornice della vicenda, espresso, a volte molto bene, con musiche e silenzi. Ad ogni visione seguirà, in relazione con la traccia filmica, un dibattito aperto dall’intervento di personalità che si dedicano al tema della violenza sulle donne nei diversi ambiti istituzionali e sociali e che quindi si occupano attivamente di questo dramma sociale. Il ciclo, le cui proiezioni sarebbero dovute iniziare mercoledì 19 gennaio, è ufficialmente iniziato mercoledì 26 c.m., con la visione del secondo film in programma: “Sotto accusa” di Jonathan Kaplan, ( Stati Uniti 1988). Ispiratosi ad un fatto realmente accaduto, il film narra la storia di una ragazza vittima di uno stupro di gruppo che fatica ad ottenere giustizia a causa del pregiudizio, delle sue dipendenze e della sua condizione sociale. Il “legal thriller” all’americana concede alla sala un momento di astensione dalla tensione solo nell’happy ending giuridico. Ospiti del dibattito, che ha seguito il film, Natalina Folla, docente del Dipartimento di Scienze Giuridiche e Dennis Visioli, Assessore alle Politiche di Pace e Legalità della Provincia di Trieste. Come spiega la professoressa Folla, la vicenda illustrata nel film è considerato un atto gravissimo anche dal Codice Penale italiano, dove, però, la violenza sessuale è iscritta nella sezione II ”Dei delitti contro la libertà personale” solo dal 1996. Come testimoniato dalla stessa Folla, la casistica giuridica più diffusa trova in vetta gli stupri intrafamiliari, che quindi avvengono per opera di persone conosciute e nella gran parte dei casi si ripetono nel tempo. Che nel labirinto della violenza non possa esservi pace lo spiega molto bene l’Assessore Visioli. ” non è pace - afferma - è anzi una condizione di guerra estrema e cruenta, visto il numero di vittime che vanno ben al di là del numero delle denunce e delle condanne”. “Mancano le condizioni affinché le vittime si riconoscano come tali e - aggiunge - manca la consapevolezza sociale per condannare la violenza, perché le vicende sono lette in chiave di genere”. Brevi commenti per aprire un ricco dibattito sostenuto da uomini e donne di differente età ed estrazione sociale ma con un’idea comune. L’idea del rispetto.
I film, in programma seguiranno la seguente scaletta: mercoledì 2 febbraio proiezione di “Racconti da Stoccolma” di Anders Nilsson (2006), ospiti Hermine Gbedo del Progetto Stella Polare, Laura Pomicino psicologa e ricercatrice e Alessandro Radovini del Circolo Lumiére; mercoledì 9 febbraio visione di Magdalene di Peter Mullan (2002) con l’intervento di Daniela Paci, insegnante e ricercatrice e Pino Roveredo, scrittore.
La proiezione del film “Ti do i miei occhi” di Iciar Bollain, la cui messa in onda è saltata a causa di problemi tecnici proprio nel giorno di apertura del ciclo, verrà recuperata mercoledì 16 febbraio. Interverranno Tania Grimaldi del Centro Anti-Violenza GOAP e Claudio Venza del di Dipartimento di Storia e Culture.

Le Facoltà di Psicologia e Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste riconoscono, inoltre, un credito formativo agli studenti che seguano almeno tre proiezioni e preparino una relazione finale.

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