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Daria Bignardi e la sua storia famigliare

Daria Bignardi, ospite sabato a Pordenonelegge.it, si presenta al suo pubblico intima e famigliare, così come il suo libro “Non vi lascerò orfani”. Un libro che parla appunto di cose intime, un libro intriso di un linguaggio famigliare, che racchiude in sé la storia di una famiglia ferrarese, di un padre, ma soprattutto di una madre e delle loro due figlie. Una di queste due è proprio la Bignardi, che ripercorre in un sentiero di ricordi ed emozioni la sua vita e quella dei suoi cari. Sullo sfondo spesso nebbioso di una Ferrara anni ’60 vengono gettate le abitudini di un padre contadino, che deve “stare commodo per andare nelle stalle” e di una madre maestra, descritta come una donna bella, non amante delle faccende domestiche, che cucina però un ottimo arrosto “ad occhi chiusi”. Una donna però che col tempo matura ansie e pessimismo, descritte in modo ironico e affettuoso dalla figlia, che porterà con se fino alla morte. E’ proprio da qui infatti, dalla scomparsa della madre che la Bignardi si rende realmente conto di ciò che ha perso, dell’amore che nonostante il conflitto sempre acceso la madre ha saputo trasmetterle. Un amore forte e presente ancor di più dopo la scomparsa ed è proprio da qui che ne viene il titolo. Rimanere orfani a quarant’anni è forse più difficile che ha venti, perché non si hanno le stesse prospettive per reagire e anche se paradossalmente si è più forti, ci si trova impreparati alla mancanza di qualcuno che è stato felice solo per il fatto che tu esistevi. L’amore continua dunque anche dopo la morte, descritta dalla scrittrice come un momento di esaltazione, in cui ci rendiamo conto di ciò che abbiamo perso, e ne accresciamo il nostro affetto.
Un libro quello della conduttrice televisiva sincero, fatto di un linguaggio intimo ma universale, di frasi celebri come “babbo la freccia” o “micione la coda” che rimandano a ricordi d’infanzia, a momenti di calore, a luoghi di cui si ricorda ogni particolare e di particolari che rendono vivo ogni luogo. In molti tra i presenti si rivedono in quella figlia o in quella madre, e comunque in ogni caso in quella intimità, che Daria Bignardi riesce a trasmetter in modo naturale e vero.

L’inviato Enrico Matzeu

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