Al via giovedì 20 ottobre la XIV edizione del Festival “Jazz & Wine of peace”, che avrà come scenario Cormons e Nova Gorica, e che offrirà a tutti gli ospiti un interessante miscela di Musica ed enogastronomia. Sarà possibile infatti ascoltare i grandi jazzisti internazionali da Bobby Previte, che con la sua band giovedì alle 20.30 aprirà la rassegna, a Steve Swallow, degustando i piatti tipici della regione e sorseggiando i vini del Collio. Il Festival parlerà anche agli occhi e alle menti dei tanti “jazzomani”, nella Sala Civica di Palazzo Locatelli, per le mostre Nella libertà del segno, a cura di Stefano Sabo, artista che si muove tra disegno e pittura, e Come nasce l’opera in armonia, in cui Claudio Gallo illustrerà come il reale e la percezione si fondono sulle note del sassofono di Enrico di Stefano. Improvvisare l’eterno invece sarà il titolo di un incontro organizzato per compiere un viaggio sulla filosofia dell’improvvisazione, nel Jazz e non solo.
Il programma completo e le prevendite per i concerti su www.controtempo.org

 
 
 
 
 

Sono passati pochi mesi dall’ ultimo appuntamento con la musica dei giovani a Pordenone, e gli organizzatori hanno deciso di offrire un’ultima esibizione live come omaggio alla città che in questi mesi gli ha sostenuti permettendogli di portare avanti, con successo, il progetto Naonian City Music.
L’evento finale, previsto per sabato 15 ottobre, si inserisce all’interno della programmazione “Incontriamoci a Pordenone” e prevede a partire dalle 17:00, l’esibizione dal vivo, in Piazza XX Settembre, di tre gruppi musicali locali che come di consuetudine presenteranno un loro personalissimo repertorio.

Ad aprire la serata saranno per gli amanti del jazz i ragazzi del progetto “Jaxxophones”.
Questo progetto musicale nasce all’interno del Conservatorio G. Tartini di Trieste nel corso tenuto da Klaus Gesing sull’armonizzazione jazz , il quale, verificata l’ampia potenzialità creativa dei giovani musicisti, ha chiesto loro di applicare le nuove conoscenze a brani di loro composizione o comunque scelti da loro, con l’obiettivo di arrivare ad una registrazione al termine del percorso. L’ensemble ha così effettuato una registrazione nel gennaio 2011 presso il Conservatorio, ottenendo diversi passaggi in programmi jazz radiofonici e partecipando al Festival Jazz di Trieste “Le nuove Rotte del Jazz” – nel Maggio 2011.
Nella serata di sabato, verranno quindi proposti da questo “doppio quintetto” una serie di brani (alcuni composti dagli stessi studenti, altri di noti autori jazz) completamente riarrangiati, che attraversano trasversalmente i vari stili del jazz del novecento, dalla classica ballad al modale contemporaneo.

Di seguito si cambia genere completamente, con il power rock trio The Panicles, che per l’occasione proporà brani tratti dall’ Ep auto prodotto “In Denmark” (più di 2.000 copie vendute) e nuovi inediti, in anticipazione del loro prossimo lavoro discografico, alternando canzoni in italiano ed inglese, rigorosamente in puro stile rock. Infatti la band pordenonese dopo un’estate di concerti sulle spiagge del litorale adriatico, sta per fare ritorno allo STUDIO 2 degli Abbey Road Studios di Londra per ultimare le registrazioni del loro doppio album d’esordio, uno in italiano ed uno in inglese.

 
 
 
 
 

Una città che si muove nella città, il ritmo sinuoso del jazz, il denso profumo dello swing d’oltreoceano, il gusto ritmato ed energico della bossa nova carioca: saranno questi alcuni preziosi ingredienti che accompagneranno la 43esima edizione della Barcolana, la prestigiosa regata velica internazionale con il maggior numero di barche iscritte nel Mediterraneo.

Per quest’importante occasione nasce “Barcolana Jazz”, un percorso parallelo alle Rive di Trieste, da via San Nicolò passando per piazza Cavana, piazza Hortis, fino ad arrivare alla fine di via Torino, delle “stazioni musicali” ospiteranno, a partire dal tardo pomeriggio del 30 settembre e del 1 ottobre, i concerti di alcuni tra i gruppi più interessanti e vivaci della regione Friuli Venezia Giulia, alternandoli a nomi di spicco del panorama internazionale come la cantante afrocubana Jayla Brown.
Una sferzata di energia contagiosa investirà le vie triestine domenica 2 ottobre quando la Barcolana Brass Marching Band sfilerà suonando per le strade, animandole di irresistibile swing.

Da segnalare anche l’appuntamento previsto per la serata di mercoledì 5 ottobre all’Arena Gas Natural: un tuffo nelle antiche atmosfere di New Orleans con la B.F. Dixieland Jazz Band che proporrà marce, blues e canzoni popolari in omaggio ai grandi maestri delle origini del jazz (Louis Armstrong, Sidney Bechet, Joe King Oliver, etc.). La rassegna si concluderà nel pomeriggio di domenica 9 ottobre, giornata di punta della manifestazione triestina, con il raffinato repertorio dei Musique Boutique.

 
 
 
 
 

Mercoledì 10 agosto 2011 alle ore 21.00 in piazza Calderari a Pordenone la rassegna tra cinema e musica “Visioni sonore” riserva un imperdibile appuntamento con il grande jazz: in programma infatti, con ingresso libero, il cineconcerto “Exp and Tricks”, in cui il musicista Gianluca Petrella, considerato fra i più dotati trombonisti jazz a livello mondiale, improvvisa dando voce ad alcuni cortometraggi dei primi anni del cinema, mischiando jazz ed elettronica.

Lo spettacolo “Exp and Tricks” nasce in collaborazione con la Cineteca Nazionale di Bologna e Ater Modena e vede l’esibizione di Petrella (impegnato al trombone e agli strumenti elettronici) durante la proiezione sullo schermo dei cortometraggi. Ciò che ne deriva è una perfomance originalissima in cui Petrella elabora fondali elettronici, in cui la dimensione percussiva o rumoristica funge da base per le sue improvvisazioni al trombone. Tra i cortometraggi presentati autentici capolavori della storia del cinema come Le ballet mécanique diretto da Léger e Duchamp con Kiki de Montparnasse, Un Chien Andalou de1 1929 di Luis Buñuel con la sceneggiatura di Salvador Dalí e The Rounders del 1914, una delle prime comiche di Chaplin.

Uno spettacolo in cui Petrella riesce ad esprimere in maniera superba l’esperienza acquisita sui palchi nazionali ed internazionali, chiave di volta della sua evoluzione artistica: sulle scene sin dal ‘93 con il sassofonista Roberto Ottaviano, ha poi affinato e maturato il talento naturale attraverso numerose collaborazioni con jazzisti italiani e stranieri, tra cui Roberto Gatto, Paolino Della Porta, Greg Osby, Steve Coleman. Ha partecipato ad alcuni dei più importanti festival jazz del mondo tra i quali spiccano i festival di Montreal, Toronto, San Francisco, Chicago, Rio De Janeiro, Oslo, Londra, Berlino, Umbria Jazz e i Blue Note Jazz Club di Tokyo e New York. Il suo esordio discografico risale al 2001 (X-Ray, Auand Records AU9001). Nel 2002 ha vinto il referendum Top Jazz (del giornale specialistico Musica Jazz) come miglior talento e nel 2005 come miglior jazzista italiano dell’anno. Conosciuto al grande pubblico per le sue collaborazioni con Nicola Conte, è da oltre 10 anni tra i principali collaboratori di Enrico Rava e frequenta attualmente la scena jazzistica internazionale con grande seguito di pubblico. Artista originale ed eclettico, è attivo anche in territori extra-jazzistici (come dimostra anche il suo coinvolgimento in molti progetti dedicati all’elettronica). Nel corso della sua carriera, ha collaborato anche con Manu Di Bango, Jhon De Leo, Giovanni Lindo Ferretti.

 
 
 
 
 

And the winner is….Franco D’Andrea. E’ infatto il jazzista italiano, nativo di Merano, ad aggiudicarsi il premio istituito dalla Académie du Jazz di “Miglior Jazzista Europeo dell’Anno”, che gli verrà consegnato oggi a Parigi. L’artista, nato nel 1941, aveva cominciato presto a mostrare interesse per la musica suonando tromba e sax. Ma è il piano, a cui presta le sue attenzioni a partire dai 17 anni, che gli conferisce il prestigio, sino a portarlo a questa soddisfazione professionale. Ricordiamo che il jazzista era già stato apprezzato nel suo campo dalla rivista “Musica Jazz”, che l’aveva insignito del titolo di miglior jazzista italiano nel 1982 e nel 1984.

 
 
 
 
 

Quindici concerti di grande Jazz, a cavallo tra Italia e Slovenia, da giovedì 21 a domenica 25 ottobre 2010, riportano come ogni anno Cormòns al centro del mondo con la XIII edizione del Festival Jazz & Wine of Peace, consueto appuntamento per un pubblico ormai internazionale (), organizzato dal Circolo Controtempo con il contributo del Comune di Cormòns - Assessorato alla Cultura, Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, con il sostegno di FriulAdria - Crédit Agricole, Kulturni Dom di Nova Gorica, Mestna Obcina, Obcina Brda, Opoka, Agenzia Jota, Goethe - Institut Trieste, ed Enoteca di Cormòns, in collaborazione con il Conservatorio di Musica G.Tartini di Trieste e la rivista JazzIt.

Ghiotte le situazioni culturalmente stimolanti, golose le escursioni enogastronomiche, per gustare le eccellenze dei vini bianchi e la cucina tipica del Collio, tra convegni e incontri con gli artisti, esposizioni d’arte e di sassofoni vintage “in movimento”, degustazioni e naturalmente musica non-stop.

Il programma dei concerti, che offrono un’ampia veduta sul panorama internazionale della musica jazz, con artisti provenienti da Stati Uniti, Bulgaria, Romania, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Marocco, Austria e Italia, si estende dalle 11 del mattino fino a tarda notte, senza sosta, a partire dal Teatro Comunale di Cormòns (Gorizia), passando per la piccola chiesa di S. Giovanni, per poi spingersi a Medana e Nova Gorica (Slovenia), fino al Conservatorio G. Tartini di Trieste, con il concerto/lezione aperto al pubblico che il pianista inglese Keith Tippett terrà anche alla presenza degli allievi dei Corsi di Jazz, il 25 ottobre.

Sono previsti Strang&Meetings, ovvero strani (ma piacevoli) incontri, con gli artisti, il 22 ottobre alle ore 13, nell’Azienda Agricola Borgo San Daniele, dove Giovanni Maier e Rosario Bonaccorso saranno protagonisti di un Dialogo tra contrabbassi, con degustazione gratuita; strani incontri anche con la fotografia, sabato 23, alle 15.30, nella Sala Civica di piazza XXIV Maggio, con il critico e studioso di jazz Flavio Massarutto e il fotografo Luca d’Agostino, che cureranno anche la mostra itinerante Gesti di jazz, che a ogni giornata del Festival dedicherà una particolare tela tematica. Il jazz incontra infine anche la filosofia, domenica 24 ottobre, alle 16, per Sulla Soglia - Tra vino, musica e filosofia, incontro che vedrà Massimo Donà in dialogo con Andrea Tagliapietra.