Mauro Covacich, Tullio Avoledo, Gian Mario Villalta, Federica Manzon, Alberto Garlini, Simone Marcuzzi, Massimiliano Santarossa: basterebbero i nomi di questi sette scrittori - sette talenti letterari fioriti negli ultimi quindici anni, nella stessa città – per restituire l’inarrestabile vivacità culturale di Pordenone, non solo motore e polo “autorale” per generazioni di scrittori, ma a sua volta realtà raccontata, indagata e rappresentata, oggi senz’altro carismatica capitale della scrittura narrativa dell’Italia nord-orientale. Pordenone, a tutti gli effetti, è diventata il cuore pulsante di progetti, fermenti e iniziative che si estendono al vicino Veneto e trovano un’importante eco nazionale: basti pensare che, solo negli ultimi due mesi, Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge.it, ha vinto il premio Viareggio-Repaci per la poesia, Federica Manzon ha sfiorato la vittoria del Premio Campiello, e Simone Marcuzzi si è aggiudicato il Premio “Zocca Giovani”. Proprio al sorprendente fenomeno della Pordenone letteraria, Casa Zanussi dedica ora un ciclo di incontri curato dal docente Piervincenzo Di Terlizzi, “Autori in casa. Vent’anni di scrittura di/su/a Pordenone”: sette dialoghi settimanali – da venerdì 28 ottobre a venerdì 16 dicembre, sempre alle 15.30 - con protagonisti emergenti e affermati della letteratura italiana, tutti “esplosi” dall’humus fecondo di questa città.
25/10/11, 13:10, Postato da: Enrico Matzeu
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La Barcolana riscopre la passione per i libri con la terza edizione di “BARCOLANA DI CARTA”, la straordinaria rassegna culturale che permette di scoprire e conoscere da vicino grandi firme del mondo letterario italiano legate dalla passione per il mare e la vela, inserita nel ricco programma di attività collaterali alla regata vera e propria che si terrà domenica 9 ottobre.
La rassegna, nata con l’intento di divulgare la cultura del mare prende il via domani sera, mercoledì 5 ottobre. Dopo il grande successo dell’edizione passata, viene riproposta nella Stazione Marittima, la Mostra Istituzionale della Marina Militare, rinnovato partner della manifestazione, che espone modelli statici di navi, sommergibili, aerei ed elicotteri (scala 1:100), riproduzioni fedeli dei mezzi attualmente in servizio. Alle ore 18:00 nella Gas Natural Arena Barcolana, invece si terrà la presentazione da parte del Capitano di Fregata, Francesco Maugeri, del libro “Portaerei Cavour presidio di libertà sui mari” insieme all’autore Giovanni Lattanzi, scrittore e giornalista noto soprattutto agli appassionati di fotografia.
“BARCOLANA DI CARTA” apre una finestra al cinema e dalla nuova prestigiosa collaborazione con Maremetraggio, festival internazionale del cortometraggio e delle opere prime, nasce l’appuntamento fissato per giovedì sera alla Gas Natural Arena Barcolana, l’imponente tensostruttura posizionata davanti alla Stazione Marittima. Alle ore 18:00 sarà proiettato il film documentario “Stretti al vento – Storie di navigazioni in solitario”, diretto da Francesco Del Grosso e Daniele Guarnera: piccole-grandi odissee umane raccontate dai più importanti velisti solitari italiani, protagonisti della scena marittima nazionale e internazionale, con età, idee, e fini di navigazione differenti.
La rassegna entra nel vivo venerdì 7 ottobre al Civico Museo del Mare, in via di Campo Marzio, con la presentazione del libro “Mario Marzari. Il Fondo del Civico Museo del Mare” e delle pagine web per la consultazione del catalogo del Fondo stesso. Il progetto promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste mira a rendere disponibile al pubblico la consultazione dell’immenso catalogo con il materiale di Mario Marzari, giornalista e fotografo esperto di marineria tradizionale adriatico che nel corso di una vita (scomparso nel 2000) ha raccolto una ricca biblioteca specialistica sull’argomento.
A seguire, dalle ore 18:00, il giornalista Claudio Ernè e la ricercatrice Tiziana Oselladore illustrano “La Sacchetta. Storie e immagini del cuore marinaro di Trieste”, un’opera che attraverso una serie di inedite immagini ricostruisce le vicende di questo microcosmo dove la città vive sul mare e dove il mare è più vivo. Gli autori tracciano anche un’attenta analisi dello sviluppo storico di questo contesto urbanistico triestino così particolare, imperdibile per chi ama il mare. A pochi metri di distanza, nello Stand Mursia lungo le Rive, il giornalista e storico della navigazione Donatello Bellomo (vicepresidente della Fondazione vedetta sul Mediterraneo di Giovinazzo) presenta “La settima onda”, intrigante storia di un grande uomo di mare alla ricerca di un tesoro nascosto negli abissi oceanici. Lo scrittore lombardo ricostruisce la straordinaria avventura di Sir. William Phips (1651 – 1695) e del suo ritrovamento del più grande tesoro di sempre, quello stivato nel galeone spagnolo Nuestra Senora de la Pura y Limpia Concepcion, affondato sulla scogliera di Silver Shoal, al largo di Santo Domingo, il 31 ottobre 1641.
“BARCOLANA DI CARTA” raggiunge il culmine sabato pomeriggio quando nel Villaggio della regata lungo le Rive arriveranno tre personaggi di spicco delle scene letterarie nazionali: la gallerista contemporanea Ambra Gaudenzi con “Amiche in alto mare”, il romanzo ironico e fulminante sui vizi e le virtù dell’amicizia femminile che racconta l’avventura di otto donne in barca a vela, lo scrittore ligure Mario Dentone con “Il Padrone delle onde”, il libro che raccontando le avventure di predoni e naviganti, di miseria e amore si è aggiudicato la seconda edizione dell’ambito Premio Marincovich per la sezione narrativa di mare.
La chiusura della rassegna, prevista alle ore 18:00, è affidata all’ospite più atteso dell’intera terza edizione: Enzo Maiorca, uno tra i più grandi apneisti italiani di tutti i tempi per diversi anni detentore del record di immersione, che presenterà “Sotto il segno di Tanit”, una storia vissuta sul mare con protagonisti i misteri e le fantasie che ispirano l’uomo.
(Comunicato stampa)
4/10/11, 19:05, Postato da: Enrico Matzeu
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Cinque giorni “ufficiali” di festival siglati da pieno successo, sotto ogni aspetto: hanno registrato il tutto esaurito, come sempre, gli oltre 250 incontri di Pordenonelegge 2011, organizzati in 32 diverse location della città con oltre 300 ospiti italiani e internazionali - scrittori, editori, giornalisti, filosofi, sociologi, artisti, scienziati - e ventuno prime letterarie. «Pubblico straordinario – tengono a sottolineare Gian Mario Villalta, direttore artistico del festival, e i curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet - non solo per la “quantità” degli spettatori, ma anche per la “qualità” della partecipazione agli eventi. La macchina organizzativa ha confermato la sua efficacia in ogni tassello dell’ingranaggio, e tutto si è svolto con grande ordine. Al tempo stesso gli spettatori hanno dimostrato grande consapevolezza e maturità di scelta rispetto a temi, eventi e protagonisti che sulla carta potevano sembrare “di nicchia”, e che invece sono stati presi d’assalto proprio come gli appuntamenti “di cartello” con i personaggi di vastissima notorietà». «Scende il sipario – precisa il presidente della Camera di Commercio Giovanni Pavan – su un’altra grande edizione di pordenonelegge. Sono estremamente soddisfatto di come è stata organizzata, della proposta culturale, del grande lavoro di squadra di istituzioni e di persone. Il mio grazie va a tutti coloro che ogni anno ci regalano una meravigliosa manifestazione che attira sul nostro territorio l’attenzione da tutto il mondo. E’ ora di guardare al 2012, ma lo facciamo con la certezza di avere lavorato bene e di voler continuare su questa strada».
Alessandro Baricco, VS Naipaul, Jeffery Deaver, Zachar Prilepin, Mariapia Veladiano, Zygmunt Bauman, Niles Eldredge, Giorgio Agamben, Eugenio Scalfari, Mauro Corona, Antonio Scurati, Pietrangelo Buttafuoco, Mauro Covacich, Alicia Gimenez Brtlett, Giancarlo De Cataldo, Margherita Hack, Allan Bay, Dino Zoff, Giuseppe Battiston, Arrigo Cipriani, Gene Gnocchi e Mauro Corona sono solo alcuni dei protagonisti che si sono avvicendati in cinque giornate che si sono aperte nel segno dei 150 anni dell’unità nazionale, con lo storico Paolo Mieli, e si sono idealmente concluse sullo stesso filo conduttore con il recital di David Riondino “Cavour, mon amour”. «Ma al di là della proposta capillare a articolata in percorsi che vanno dalla poesia allo spettacolo, dalla storia all’attualità del nostro tempo, dalla scienza al dibattito filosofico, dal cibo allo sport alle proposte della letteratura per l’infanzia, elemento caratterizzante del festival - spiegano i tre curatori – è la possibilità di offrire al pubblico una visione “altra” e possibilmente interattiva di aspetti e dinamiche legate alla letteratura. Fight reading, fight writing, il laboratorio Roland, scritture emergenti, il divertente rave carne-di-romanzo con Massimo Cirri e Natalino Balasso sono eventi che implicano la partecipazione attiva degli spettatori. E soprattutto, pordenonelegge è un festival che non si esaurisce nei cinque giorni di meta’ settembre: il testimone passa infatti alla molteplicità di eventi che, nel corso dell’anno, alimenteranno di energia e idee la prossima edizione della manifestazione, da Dedalus a Roland, a pordenonescrive».
Sul versante dei dati, l’affluenza del pubblico si attesta certamente al di sopra delle precedenti edizioni, proprio perché il festival poteva contare quest’anno su una trentina di appuntamenti aggiuntivi, tutti con pubblico al gran completo. I rilievi legati al sito (www.pordenonelegge.it ) hanno registrato 52961 contatti on line, per 5.852.402 pagine complessivamente visitate dai navigatori in rete, e 31445 contatti solo nella settimana del festival, mentre il pdf del programma è stato cliccato e quindi scaricato ben 318.000 volte, un dato eccezionalmente oltre la media per questo tipo di rilievi. Decisamente positivo è il bilancio della visibilità mediatica del festival, seguito capillarmente dalle testate giornalistiche italiane, con inviati e resoconti. Quest’anno erano 154 gli “Angeli” di pordenonelegge chiamati ad affiancare una ventina di organizzatori attivi nel festival: a testimonianza di un’adesione manifestata concretamente ed entusiasticamente dalla città, che anche quest’anno ha fatto sistema con pordenonelegge, in perfetto asse fra pubblico, organizzazione, esercizi commerciali, strutture ricettive, punti di ristorazione e intrattenimento che hanno vestito i colori, i loghi e l’immagine della manifestazione.
(Comunicato stampa)
Torna il consueto appuntamento con il Bookcrossing alla Stazione Rogers. Questa volta, però, cambiano i protagonisti. Per il Bookcrossing Kids, lo dice la parola stessa, i protagonisti saranno i più piccoli. L’evento, infatti, interesserà i bambini dai 5 ai 10 anni. E durerà ben tre giorni, a partire da questo pomeriggio alle 17,30 fino a domenica 19.
La ricetta è la stessa dell’ormai conosciuto Free Bookcrossing, ovvero i piccoli dovranno portare con loro un libro che hanno letto, che gli è piaciuto e che avranno il piacere di far conoscere ai compagni d’avventura e, dopo essersi conosciuti, via allo scambio!
Questa volta però i libri, parte importante dell’evento, non saranno gli unici a farla da padrone. Sabato, infatti, dalle 10,30 alle 12,30, le pareti della Stazione Rogers saranno ricoperte di carta da disegno e i bambini avranno la possibilità di dare sfogo alla fantasia disegnando, colorando e pitturando, prendendo spunto anche dai libri.
Domenica dalle 10,30 alle 12,30 il divertente appuntamento dedicato all’infanzia si concluderà in festa!
La tecnologia avanza, gli e-book spiazzano le pagine di carta eppure, in Friuli Venezia Giulia, si sfogliano libri in grande quantità. L’ultima statistica Istat sui lettori di libri nella penisola - basata su un campione di 100 intervistati per argomento - posiziona la nostra regione al secondo posto per la lettura di almeno un libro negli ultimi 12 mesi e al primo, invece, per le famiglie che, in casa, possiedono almeno cento volumi.
Il Friuli Venezia Giulia è, dunque, terra di grandi lettori. E l’ultima statistica dell’Istat si allinea ai dati già lusinghieri riguardanti i lettori di quotidiani, pubblicati all’inizio del 2011.
Riguardo alle differenze territoriali, invece, si legge di più al Nord e nel Centro, con percentuali di lettori superiori al 50% della popolazione. Livelli di lettura superiori alla media si riscontrano tra laureati, impiegati, dirigenti, imprenditori, liberi professionisti e studenti; quelli più bassi tra chi possiede la licenza elementare o nessun titolo di studio, gli operai, i ritirati dal lavoro e le casalinghe. Diminuiscono leggermente le differenze di genere, perché le donne leggono più degli uomini, infatti, sono il 53,1% rispetto al 40,1% dei lettori maschi. Avere, inoltre, tanti libri in casa e vivere con genitori che leggono libri, in particolare quando sono entrambi i genitori a leggere, rappresenta un fattore di forte influenza sui comportamenti di lettura dei figli.
12/05/11, 15:34, Postato da: Elisa Silvestrin
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Verrà esposto in Inghilterra un libro di poesie di John Milton. Un’edizione risalente al 1830, per la precisione.
Parrebbe niente di sorprendente, ma la vera caratteristica a rendere questo libello degno di essere mostrato al pubblico, è quella di essere rilegato in pelle umana. Il donatore, per così dire, risulta essere tale George Cudmore, condannato all’impiccagione nel 1830 per aver ucciso la moglie.
Questa pratica piuttosto macabra non è poi una rarità. Infatti in Francia, prima della rivoluzione, si usava rilegare gli atti dei processi con la pelle dei detenuti; oppure capitava anche che ricchi gentiluomini offrissero volontariamente la propria pelle, al fine di creare una copertina alle raccolte delle loro memorie, per tramandarne ai posteri il ricordo. Nemmeno in medicina si buttava via nulla: infatti si impiegava la pelle dei cadaveri utilizzati per rilegare eventuali libri, al fine di rendere omaggio ai defunti per aver servito la scienza medica.
Anche in America sono stati rinvenuti volumi simili. Corre voce che alcuni si trovino tuttora nelle biblioteche di alcune tra le più facoltose università della Ivy League.
4/03/11, 14:43, Postato da: Marta Zannoner
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E’ compatibile con smartphone, netbook e tablet. Lavora principalmente attraverso una connessione ad internet permettendo la lettura del file direttamente dal broswer, quindi senza la necessità di scaricarlo. E’ questo il carattere innovativo di Google eBooks, la libreria virtuale che Google ha lanciato nei giorni scorsi sul web, dando ufficialmente inizio alla sfida hi-tech con quelli che, fino ad oggi, sono stati i principali players del settore, Amazon e Apple. Il gigante ha siglato accordi di partnership con oltre quattromila case editrici tra cui Random House ed Oxford University Press, tanto che, ad oggi, i titoli disponibili sono oltre tre milioni, dagli ultimi bestseller ai classici. Di questi, circa 300mila sono a pagamento, gli altri gratuiti. Per iniziare o riprendere la lettura da qualunque dispositivo basterà accedere al proprio account Google inserendo nome utente e password. Se poi si volesse leggere in assenza di una connessione, sarà possibile attivare la modalità offline.
Con la tecnologia che avanza a passi da gigante inghiottendoci nelle sue più sorprendenti innovazioni, ci dimenticheremo forse presto di quanto piacevole sia prendere in mano un libro ed assaporarne l’odore delle pagine, di sapere, di cultura. E’ bello però pensare che questo possa essere un buon modo per riavvicinare i giovani al mondo della lettura, immergendosi, anche se attraverso uno schermo piatto, tra le righe di chi ha qualcosa da dire, da raccontare.
11/12/10, 01:18, Postato da: Giulia Bombieri
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Negli ultimi tre mesi, per ogni 100 libri in edizione rilegata venduti da Amazon, sono stati venduti 143 ebook per il Kindle. E nello scorso mese, per ogni 100 hardcover, sono stati venduti 180 libri digitali per l’ereader di Amazon.
Gli ebook, dunque, hanno iniziato a mettere la freccia e a sorpassare i libri tradizionali in formato cartaceo, anche se – al momento – il confronto è limitato ai libri in edizione rilegata, adottata per le prime edizioni. Secondo Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon, il punto di svolta è stato raggiunto con il nuovo prezzo del Kindle: il tasso di crescita delle vendite dei dispositivi Kindle, infatti, è triplicato da quando il gruppo ha abbassato il prezzo da 259 a 189 dollari. A conferma del trend, i dati forniti dall’Association of American Publishers: nel mese di maggio, le vendite di ebook per il Kindle sono aumentate del 163% e da inizio anno – maggio incluso – del 207%. I lettori, spiega Bezos, dimostrano di apprezzare l’approccio intransigente del Kindle all’esperienza di lettura: con appena 290 grammi di peso, il dispositivo può essere tenuto comodamente in mano per ore, ha uno schermo a inchiostro elettronico che non affatica gli occhi anche all’esposizione di luce solare diretta, è dotato di una batteria della durata di due settimane, consente di acquistare direttamente i libri e leggerli ovunque – sul Kindle, sul Kindle DX, ma anche su iPad, iPod touch, iPhone, Mac, PC, BlackBerry e device Android-based – e dispone di wireless 3G gratuito, senza canoni mensili o contratti annuali. Se il mercato degli ebook e degli ereader appare in forte crescita, persistono, invece, le difficoltà dell’industria editoriale. E le ricette proposte da Rupert Murdoch non sembrano portare buoni risultati. Secondo dati non ufficiali, forniti da Beehive City, a un mese dal lancio del sistema paywall sul Times e sul Sunday Times (News Corp.), a fronte di circa 150.000 utenti registrati, sono solo 15.000 i lettori paganti. Anche in Italia, la proposta paywall sperimentata da Il Sole 24 Ore sembra aver prodotto un calo delle visite al sito Internet del quotidiano.
26/07/10, 16:21, Postato da: Daniele Kovacic
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