A Bergamo l’Udinese strappa un punto resistendo in 10 uomini

Quello che si suole definire un “calo fisiologico” si è abbattuto sugli uomini di Guidolin quest’oggi. La trasferta di Bergamo, si sapeva, sarebbe stata molto complicata. L’Atalanta è una squadra a dir poco in forma, spinta da una rabbia agonistica che in questo momento della stagione non ha pari. I lombardi dovevano infatti colmare il gap dei -6 punti dopo lo scandalo del calcio-scommesse e in queste prime uscite ci sono riusciti in pieno. Senza il -6 infatti sarebbero a quota 11, secondi proprio alle spalle dell’Udinese. Insomma, quello di oggi era il big-match d’alta classifica, che però ha tradito un pò le aspettative. Lo 0-0 finale è l’emblema del poco spettacolo visto in campo. Un primo tempo davvero noioso, in cui bisogna aspettare 39 minuti per vedere la prima occasione pericolosa, ad opera di Denis, l’ex del match, sul quale salva Benatia di testa. Fra tanti falli e tante interruzioni, termina la prima frazione. Nella ripresa il canovaccio sembra non cambiare, Pinzi si fa ammonire dopo un solo minuto. L’ammonizione è determinante, il centrocampista bianconero viene infatti espulso per doppia ammonizione dopo soli 16 minuti. La partita prende un via ben precisa in questo momento: comincia le resistenza dell’Udinese, con i padroni di casa che iniziano a spingere sfruttando la superiorità numerica. Subito una punizione a giro di Denis, con palla che sorvola la traversa, poi è Tiribocchi, appena entrato, a sfiorare il vantaggio per 2 volte: prima con un colpo di testa, poi con una girata al volo. Poco dopo Handanovic salva nuovamente, respingendo nell’angolino basso una conclusione insidiosa di Peluso deviata da Benatia. L’ultima grande occasione è neutralizzata al 40′, con Handanovic decisivo ancora su colpo di testa di Tiribocchi.
Non succede più nulla, finisce 0-0, un punto ciascuno che non arresta la corsa di due squadre protagoniste di un ottimo inizio di stagione.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Con la vittoria sul Bologna, è primo posto con la Juve a 11 punti

Dopo la parentesi europea, anche il campionato torna a confermare l’ottimo stato di forma dell’Udinese che infila la vittoria in campionato numero 3, balzando in testa. L’avversario di ieri, il Bologna, si è rivelato modesto, come mostra impietosamente la classifica che lo vede ultimo ad 1 punto.
Il ritmo di partita fa capire fin da subito come andrà: i bianconeri girano intorno al vantaggio per la prima mezzora, per poi centrarlo meritatamente con Benatia al minuto ‘29, quando, su angolo, ha tutto il tempo di stoppare, girarsi e segnare il suo primo gol stagionale che vale il vantaggio, con tanto di dedica alla figlia febbricitante. Tre minuti dopo Di Vaio avrebbe la palla dell’immediato pareggio ma è ancora Benatia protagonista, stavolta salvando sulla punta bolognese. Nel finale del primo tempo, raddoppio annullato a Basta che respinge in rete un tiro di Di Natale finito sul palo, partendo però in fuorigioco.
Nella ripresa ti aspetti la reazione del Bologna, invece riparte forte l’Udinese: punizione di Di Natale al ‘49 con paratona di Agliardi. Al ‘53 è ancor più clamorosa l’occasione fallita ancora da Di Natale, che manca il tap-in vincente a due passi dalla linea. Poi Diamanti impegna Handanovic su punizione ma al minuto ‘71 finisce la partita: fallaccio su Armero appena entrato in area, trasformazione di Di Natale per il 2-0. Quarta rete stagionale per il capitano. Il Bologna non accenna la minima reazione, ed è l’Udinese a sfiorare il terzo gol in almeno due occasioni.
Sperando che la pausa possa solo giovare ad una squadra in condizioni già ottime, l’appuntamento è fra due settimane a Bergamo, in casa della sorpresa Atalanta.
Da difendere c’è un primo posto.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

A Cagliari solo un punto, che però vale il primo posto

Molto probabilmente ci avrebbero scommesso in pochi, ma la classifica parla chiaro. L’Udinese, dopo 4 partite, è in testa alla classifica di serie A con 8 punti, insieme alla Juventus. Non male, considerando che un anno fa dopo 4 giornate si era ancora a quota zero. Dopo il preziosissimo punto ottenuto in settimana in quel di Milano, dalla trasferta di Cagliari i friulani tornano con un altro pareggio, stavolta frutto di un match giocato a ritmi molto più bassi, con tanta, tanta noia a dire il vero, soprattutto nella ripresa, dopo che il primo tempo aveva fatto registrare un paio d’occasioni, una con Torje per i friulani, e una per Nenè per i sardi.
L’avvio di gara promette bene, con Di Natale che scalda subito i guantoni ad Agazzi. Ma resterà l’unico squillo dei friulani, mentre l’occasione più pericolosa per il Cagliari nasce da una conclusione di Thiago Ribeiro, sulla quale Handanovic si distende e neutralizza. Per il resto, tanto possesso palla per i bianconeri, senza che però venga creata qualche azione degna di nota. Nella ripresa, il copione resta lo stesso, anche se a parti invertite: è infatti il Cagliari a gestire il pallone, ma il ritmo di gara si abbassa gradualmente, come se le due squadre non volessero farsi del male. Ci prova solo Fabbrini, subentrato a Torje, che sfiora la traversa con un tiro dalla distanza. Non succede nient’altro e si materializza uno 0-0 che evidentemente tiene tutti contenti.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Seconda vittoria, punteggio pieno: l’Udinese c’è

Chissà che non accada il contrario dell’anno scorso, con l’Udinese partita malissimo e finita in Champions. Naturalmente speriamo di no. Speriamo nella continuità. L’Udinese infatti non sbaglia all’esordio interno e affonda la Fiorentina con un secco 2-0. L’incontro si decide praticamente nei primi trenta minuti, dato il gol che sblocca l’incontro arriva al nono minuto e il raddoppio al ‘29. Ovviamente non manca la firma di antonio Di Natale, a segno ancora una volta dopo le reti di Lecce e di giovedì contro il Rennes. Se il rigore nasce da un fallo di mano di Gamberini su un colpo di testa di Benatia, il raddoppio è dovuto a un rimpallo fortuito che mette Isla in condizione di battere Boruc con un bel diagonale sul secondo palo. Il Friuli è in festa, probabilmente sorpreso da questo brillante avvio di stagione nonostante le cessioni illustri, i mancati reinvestimenti e l’eliminazione dal preliminare di Champions.
La Fiorentina, dal canto suo, non è affatto in una delle sue giornate migliori, i terzini spingono poco, davanti Cerci non trova il bandolo della matassa e Jovetic riesce a farsi notare solo con qualche spunto personale . Ne consegue che Gilardino, che resta isolato, diventa innocuo. Anzi, è anche sfortunato quando nella ripresa, nel tentativo di anticipare Handanovic, si fa male e resta a terra, per poi uscire in barella. Saranno poi gli accertamenti a rivelare l’entità dell’infortunio al ginocchio.
La ripresa non offre spunti particolari, a parte un’occasione al 22′ con cui Gilardino rischia di accorciare le distanze. Ma è solo una fiammata, l’Udinese gestisce bene con un Di Natale in grande spolvero e col “Messi di Romania”, Torje, autore di un’ottima prestazione, che esce fra gli applausi.
Sarà la trasferta di S. Siro, contro il Milan campione d’Italia, a misurare le reali ambizioni di questa squadra.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

A Lecce i friulani si impongono 2-0 con le reti di Basta e Di Natale

Si ricomincia da dove si era terminato, dall’unica certezza: Antonio Di Natale. Il capocannoniere delle ultime due stagioni regala all’Udinese la prima vittoria di questa stagione facendo quello che ha sempre saputo fare: segnare. L’avversario di oggi, il Lecce del neo-tecnico Di Francesco, alla sua prima panchina in A, ha mostrato gravi lacune in fase difensiva, consentendo all’Udinese un facile controllo del match. Un match che per i friulani si è messo subito in discesa, dato che al minuto 16 il tabellone segnava già 0-2. Dopo il primo gol di Basta, arrivato come un fulmine a ciel sereno sul Via del mare, ecco il raddoppio di Di Natale che mette praticamente in cassaforte il risultato. Il Lecce infatti non riesce a rendersi pericoloso fino al 90′, anzi, è l’Udinese che va più volte vicina al terzo gol, con Torje e ancora Di Natale. E tutto ciò, nonostante le assenze di due pedine fondamentali come Isla e Armero, indisponibili. Nel finale, spazio al rientrante Barreto, che potrà dare un cospicuo apporto alla causa friulana. Anche se, con un Di Natale così, si possono dormire sonni tranquilli.
Buona la prima, Guidolin.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Con il breve comunicato che segue, la società friulana informa sul proprio sito (udinese.it) della chiusura della campagna abbonamenti:

Udinese Calcio comunica che al termine della Campagna Abbonamenti al Campionato di Serie A Tim - Stagione Sportiva 2011/2012 sono stati 13 mila 725 i sostenitori friulani che hanno deciso di sottoscrivere, o rinnovare, la propria tessera stagionale allo stadio “Friuli”.

Udinese Calcio, infine, ricorda che nella passata stagione sportiva il dato finale era stato di 11 mila 121 abbonati e che il differenziale sui due campionati fa segnare, quindi, un +23,4% di tessere sottoscritte in quest’ultima campagna.

Giuseppe Caterino