Brutto periodo per il mondo informatico. Dopo la prematura scomparsa di Steve Jobs, evento che ha intasato tutti i media cartacei e digitali, ieri sera si è spento all’età di 70 anni Dennis Ritchie, padre di UNIX e del linguaggio C.

Non vorrei utilizzare questa rubrica come una pagina di necrologi, ma è giusto secondo me scrivere alcune righe su personaggi del mondo informatico, che nell’ombra dei media generalisti e capaci di risparmiarsi frasi fuori luogo, hanno contribuito ad innovare il mondo dei computer che oggi conosciamo.

Dennis Ritchie è considerato uno dei pionieri dell’informatica moderna, inventore assieme a Ken Thompson del sistema operativo UNIX (la base di sistemi più user friendly e conosciuti come Mac OS, Linux e BSDsolo), e del linguaggio di programmazione C (il linguaggio di programmazione più usato di tutti i tempi).Dopo essersi laureato ad Harvard in Fisica e Matematica Applicata, nel 1967 iniziò a lavorare al Bell Labs Computing Sciences Research Center dove insieme a Thompson diede vita a UNIX. Nel 1983, Ritchie e Thompson ricevettero il premio Turing per il contributo allo sviluppo della teoria generica dei sistemi operativi e specialmente per UNIX.

Nel 1990 con il merito di aver creato il sistema operativo UNIX e il linguaggio C, i due informatici ricevettero l’IEEE Richard W. Hamming Medal dall’ Institute of Electrical and Electronics Engineers. Nel 1998 arriva un altro ambitissimo premio, la Medaglia Nazionale della Tecnologia consegnato dall’allora presidente Bill Clinton come riconoscimento agli enormi passi fatti dall’informatica grazie a UNIX e C. Infine, proprio quest’anno, Ritchie e sono stati insigniti del Japan Prize for Information and Communications per il ruolo di pionieri informatici.

Per concludere volevo condividere un tweet capace (per gli studenti di ingegneria e i geek/nerd) di riassumere in poche righe tutto l’articolo.

/* For Dennis Ritchie */

#include <stdio.h>

void main ( )

{

printf(”Good bye World \n”);

printf(”RIP Denis Ritchie”);

}

Fonte: Gizmodo, Wikipedia
 
 
 
 
 

La sera del 25 agosto 1991 Linus Torvalds annunciò la nascita del kernel open source capace di rivoluzionare il mondo dell’informatica. Basato sul progetto GNU di Richard Stallman e UNIX della AT&T Bell Laboratories, il neonato kernel doveva chiamarsi Freax. Il nome fu poi modificato da Ari Lemmke durante il caricamento del progetto sul server ftp dell’Università di Helsinki, che pensò bene di attribuire al nuovo kernel il nome del suo ideatore con un riferimento al sistema operativo d’origine (UNIX). La mascotte capace di spopolare nel web grazie a tante fan arts e caricature, deriva dalla fissazione di Torvalds per l’uccello acquatico.

Cosa significano questi 20 anni per il kernel open source più popolare del mondo?

Nella sua carriera, Linux è riuscito a conquistare Hollywood (pensiamo agli effetti speciali o al post produzione), la Borsa di Wall Street (i server NASDAQ), le agenzie governative, e ha dato un grosso contributo per abbassare i costi della pubblica amministrazione.

Quasi dimenticavo, è perfino il sistema operativo ufficiale di RadioInCorso!

Questo grazie alla facilità di personalizzazione e utilizzo del kernel, che lo ha reso un ottimo punto di partenza per lo sviluppo di sistemi operativi personalizzati. Si contano circa qualche migliaio di distro diverse, di cui la più utilizzata e conosciuta al grande pubblico è Ubuntu.

Una delle aziende che ha sfruttato più di tutti Linux è sicuramente il colosso di Mountain View. Big G è riuscita a erigere il suo impero miliardario sul kernel open source, utilizzandolo per i server che ospitano tutti i suoi servizi e sviluppando uno dei progetti più ambiziosi e redditizi degli ultimi anni, il sistema operativo mobile Android.

In occasione del ventesimo compleanno del kernel Linux, la Linux Foundation ha pubblicato sul proprio sito un simpatico filmato a cartoni animati che ripercorre la storia del sistema operativo. Buona visione!