Si è spento questa mattina, all’età di 61 anni, in una clinica di Roma, Pietro Mennea, ex velocista azzurro e vincitore di tre medaglie olimpiche fra cui l’oro all’edizione di Mosca del 1980.Scomp
Pietro Mennea, lottava da tempo con un male incurabile che lo ha strappato all’affetto della famiglia e all’Italia, quell’Italia che ha vissuto i successi del primatista dei 200m, colui che ancora oggi detiene il record europeo di 19″72.
Pietro Mennea, nato a Barletta, si avvicina alla carriera sportiva nel 1971 debuttando ai campionati europei con un terzo posto nella staffetta 4X100 ed un sesto nei 200m. L’anno successivo Mennea si presenta ai giochi olimpici di Monaco di Baviera e riesce a raggiungere la sua finale, i 200m, dove ottiene un terzo posto dietro al sovietico Valerij Borzov e all’americano Larry Black. Il 1979 è l’anno del record europeo con l’azzurro che, studente di Scienze Politiche, decide di partecipare alle Universiadi di Città del Messico e fa fermare il cronometro a 19″72 siglando il record del mondo che venne poi battuto nel 1996 da Michael Johnson.
La “Freccia del Sud” stabilì un nuovo record nei 150 piani nel 1983, record tutt’ora imbattuto fino a quando la federazione non omologherà il record fatto registrare da Usain Bolt nel maggio del 2009.
Mennea chiuse la sua spettacolare carriera partecipando alle quinte olimpiadi nel 1988 a Seul dove gli venne assegnato il ruolo di portabandiera nella cerimonia d’apertura.
Una carriera significativa anche fuori dalle piste di atletica, laureato in Scienze Politiche, Scienze dell’educazione motoria e in lettere, ha esercitato la professione di avvocato e commercialista, ha pubblicato venti libri, è stato professore alla facoltà di Scienze Motorie dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti e Pescara e eurodeputato dal 1999 al 2005. Nel 2006, insieme alla moglie Manuela, hanno dato vita all’associazione onlus, “Fondazione Pietro Mennea”, con lo scopo di effettuare donazioni costanti nel tempo ed assistenza sociale ad enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive, attraverso progetti specifici e concreti.
In onore ai suoi meriti sportivi, nel marzo 2012, la città di Londra, gli dedicò una stazione della metropolitana in concomitanza con i giochi olimpici che si sono svolti nell’estate 2012 nella capitale inglese.
La camera ardente verrà allestita questo pomeriggio nella sede di Roma del Coni.
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