Nella settimana dell’accordo fra Triestina e Maurizio Zamparini, presidente dell’U.S. Palermo, la squadra giuliana non riesce a regalare un’ulteriore gioia ai propri tifosi, non andando oltre l’1-1 sull’insidioso campo della Gemonese. A 6 giornate dal termine del torneo, 5 effettive in quanto sia la battistrada UFM sia gli alabardati sono attesi da un turno di riposo, la distanza dalla vetta si allarga a 4 lunghezze, un gap non indifferente considerando il ritmo incalzante mantenuto per tutto il torneo della squadra monfalconese.
LA PARTITA - L’Unione appare sin dalle prime battute confusa e disordinata, sebbene gli undici di mister Costantini non risparmino alcuna energia, né fisica, né mentale, nella “lotta” per la ricerca dei 3 punti. Di contro, i padroni di casa adottano da subito una strategia accorta, fondata sul contenimento e le ripartenze fulminee. Dopo 15′ di studio, sono gli ospiti a mettere per primi il naso nell’area avversaria: Muiesan addomestica la sfera spalle alla porta, si volta e spara un bolide che fa la barba al palo. La risposta della Gemonese è immediata e, soprattutto, spietata: Di Carlo Cuttone viene scippato della palla nei pressi del centrocampo, e l’immediata verticalizzazione rosso-blu premia l’intelligente inserimento di Marco Rossi, che batte Del Mestre; al 18′ i progetti di arrembaggio giuliani si complicano perché i friulani sono avanti 1-0. La reazione di Piscopo&Co. c’è, ma si basa più sui nervi che sul gioco, e la manovra alabardata ne risente. Al 28′ si fanno pericolosi ancora in padroni di casa, con una conclusione di De Baronio ben controllata da Del Mestre. Un giro di lancette più tardi, è Tusini, numero 1 di casa, a mantenere il punteggio sull’1-0, sfiorando quanto basta il colpo di testa a botta sicura di Mueisan. L’ultima chance del primo tempo per la Triestina si materializza al minuto 43: Sangiovanni si incarica di una punizione appena fuori area, in posizione centrale, ma il suo tentativo si spegne sulla barriera, e con lui la prima frazione di gioco.
La ripresa si apre con una Triestina impegnata nel tentativo di togliere ogni spazio agli avversari, attraverso un pressing più avanzato, ma che contemporaneamente fatica a dare fluidità al proprio gioco, mentre la Gemonese ripropone il ben riuscito copione del primo tempo. L’ansia di veder sfuggire 3 punti così importanti nella lotta per la promozione gioca da subito brutti scherzi agli uomini di Costantini, che al 3′ regalano a Cadò la possibilità di raddoppiare, tentativo non concretizzato per un soffio. Scampato il pericolo, i giuliani tornano a spingere a testa bassa e dopo una lunga “battaglia” a metà-campo, al 19′ Sangiovanni inventa un tiro dai 30 metri che si stampa sul palo, lasciando a giocatori e tifosi triestini l’amaro in bocca. La Gemonese non sta a guardare, e trascinata dal suo giocatore di maggior talento, Rossi, si rende nuovamente pericolosa: è il bomber di casa a confezionare la palla gol per De Baronio, il quale, però, sbatte sulla pronta uscita bassa di Del Mestre. Nel recupero, quando neppure gli ottimisti avrebbero coltivato speranze residue, il guizzo di Venturini giunge come un lampo a ciel sereno, e riporta il risultato sul punteggio di parità.
La gioia per il pareggio raggiunto nel finale è uno specchietto per le allodole, poiché nasconde la comprensibile amarezza che aleggia nell’ambiente triestino per aver perso nuovi 2 punti rispetto alla capolista UFM. Ancora una volta è emerso lo spirito combattivo e mai domo di un gruppo di uomini che sta onorando la maglia che indossano, sebbene restano, ancor’oggi, talune difficoltà tecnico-tattiche che rendono faticosa la manovra. Ad ogni modo, sia essa indirizzata alla prima piazza difesa dal team monfalconese, oppure sia rivolta ai play-off promozione, la corsa continua!
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