Udinese-Chievo è la partita che permette al nord-est di dimostrare quanto le due principali realtà siano un piccolo prodigio di economia e calcio. L’Udinese, abituata da un paio di anni a lottare per obiettivi importanti, è alla rincorsa dell’Inter (50 punti), che occupa l’ultima piazza disponibile per l’Europa, distante 8 punti. Il Chievo, a quota 35, ha l’obiettivo di raggiungere la fatidica soglia dei 40 punti, in modo da avere la certezza della salvezza.
All’andata fu spettacolo: 2-2 con l’unica doppietta in Serie A di Gabriele Angella, ma gli interpreti di questa domenica non sono gli stessi.
Guidolin opta per Brkic tra i pali, Benatia, Danilo e Domizzi, Basta, Gabriel Silva, Allan e Lazzari a centrocampo, Maicosuel insieme a Pereyra a supporto di Di Natale.
Nel Chievo, Corini lancia nella mischia Pellissier, lasciando fuori il miglior realizzatore in trasferta Alberto Paloschi, ma deve fare a meno degli indisponibili Andreolli e Dainelli. Il 5-3-2 vede protagonisti Puggioni, Papp, Cesar, Jokic, Acerbi, Frey, Rigoni, Guana e Hetemay, Thereau e Pellissier.
Dopo una prima fase di studio, dove l’unico pericolo arriva da una conclusione di Allan, l’Udinese passa in vantaggio al 20′ su un clamoroso errore di Puggioni, che tenta il dribbling su Di Natale, il quale intercetta palla e realizza la rete dell’1-0. L’esultanza rende omaggio al cantante Franco Califano, da poco scomparso a causa di una brutta malattia.
Passano solo quattro minuti e Di Natale fa doppietta: lancio di Pereyra sulla sinistra e gol al volo del capitano friulano. Sugli spalti applausi a scena aperta e primi paragoni con il celebre gol di Francesco Totti in Sampdoria-Roma del 2006.
Il Chievo, nonostante il doppio vantaggio lampo, non molla e al 35′ minuto accorcia le distanze con Papp, rumeno classe 1989, pronto a sfruttare un assist da terra di Rigoni.
Il gol da fiducia al Chievo, che si rende pericolo in altre due occasioni, prima con Thereau, poi con Pellissier, ma il fortino dell’Udinese regge gli urti sino al fischio di Damato che sancisce la fine del primo tempo.
Nella ripresa il Chievo parte subito forte, Pellissier a tu per tu con Brkic spara sul portiere friulano, abile a rimanere in piedi fino all’ultimo. L’Udinese prova a rendersi pericolosa dalla distanza, con un tentativo di Lazzari sventato da Puggioni in calcio d’angolo. Poi alla mezz’ora ci prova Thereau a sorprendere Brkic, ma senza successo.
La partita la conduce il Chievo, ma l’Udinese, a cinque dal termine, sigla il gol della sicurezza con Benatia, che raccoglie il servizio di Di Natale ed insacca in rete.
Nei tre minuti di recupero l’ultima emozione la regala una parata di Brkic su un tiro di Hetemaj deviato da Paloschi.
L’Udinese ritrova i tre punti e il “Re del Friuli” Antonio Di Natale, con lui la rincorsa all’Inter può continuare, ma sopratutto può realizzarsi.
Per il Chievo, la festa salvezza è rimandata, ma Corini dovrà tenere alta l’attenzione dei suoi giocatori perchè la classifica si sta accorciando pericolosamente e la quota 40 è ancora lontana.
Foto da http://wikipedia.org e http://sportmediaset.mediaset.it
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