Scialbo pareggio un quel di Udine, dove una buona Atalanta strappa un punto importante in chiave salvezza. Al di là della retorica, i bergamaschi si sono dimostrati squadra attenta e ordinata, mai scomposta, che in rare occasioni ha lasciato l’iniziativa ai padroni di casa, quest’oggi non nella loro miglior domenica. Doveva essere la sfida fra i bomber Di Natale e Denis, che arrivavano allo scontro diretto rispettivamente con 18 e 15 reti. Invece è stata la partita della difesa: quella atalantina, sempre attenta a bloccare le iniziative sulle fasce di Pasquale e Basta, mentre al centro, raramente i vari Pazienza e Fabbini riuscivano ad essere incisivi. La miglior arma friulana insomma, la ripartenza, è stata puntualmente bloccata sul nascere. Non a caso le occasioni da gol nette sono state pochissime: tutto il primo tempo è scivolato via con gli ospiti arroccati nella propria metà campo e con le due punte, Denis e Marilungo, isolatissime là davanti. Nella ripresa la musica non è cambiata, solo gli ingressi di Armero e Floro Flores hanno dato maggiore spinta alla manovra offensiva dei bianconeri che hanno impegnato Consigli proprio con Floro Flores prima e con Fernandes di testa poi. Nel finale, l’occasionissima per Di Natale che, solo a tu per tu con Consigli si è visto parare dall’estremo difensore avversario una botta a colpo sicuro. Grande il riflesso del portiere ospite, che ha salvato un risultato fin lì giustissimo. I tre punti infatti sarebbero stati, per l’Udinese, un premio decisamente esagerato per quanto fatto in campo. Si complica cosi la corsa al terzo posto: data la contemporanea vittoria della Lazio, i friulani sono infatti quarti a quota 46, a due lunghezze dai biancocelesti.
Giuseppe Caterino
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