Sarà Niccolò Ammaniti, fresco autore della raccolta di racconti “Il momento è delicato” (Einaudi), a siglare, mercoledì 19 settembre (ore 18.30, Teatro Verdi) l’inaugurazione di Pordenonelegge 2012 – Festa del Libro con gli Autori in programma fino a domenica 23 settembre, con 340 autori italiani e internazionali per oltre 235 appuntamenti, in 5 giorni e in 45 location del centro storico cittadino. Hanno scelto la 13^ Festa del Libro per presentare al pubblico dei lettori, agli operatori e alla stampa le loro novità, fra gli altri: Almudena Grandes e Jonathan Coe, Tzvetan Todorov e Luigi Zingales, Camilla Lackberg eMohammed Achaari, Masolino D’Amico, Corrado Augias, Pino Roveredo, Michail Elizarov, Giovanna Zucca, Christian Raimo…
l’Invidia, la Gelosia, l’Amore, la Felicità e l’Amicizia - quest’anno con le voci di otto grandi giallisti italiani: Gianni Biondillo, Massimo Carlotto, Donato Carrisi, Maurizio De Giovanni, Giorgio Faletti, Marcello Fois, Alessandro Perissinotto e Francesco Recami. Ancora una volta pordenonelegge.it si occuperà dei linguaggi contigui e comunicanti a quello della letteratura, soffermandosi in particolare sulle parole in scena. Anche qui molte “prime”, legate al teatro e a un reading d’autore – quello di Filippo Timi che per la prima volta porterà in scena il poemetto di Carmelo Bene “Il mal de’ fiori”, nel decennale della scomparsa del grande attore – e quelle legate ai dialoghi fra l’attrice-regista Valeria Golino, che ha appena finito di girare un film tratto dal romanzo “Vi perdono” di Mauro Covacich, e lo stesso scrittore che ha ispirato il suo primo ciak, quello fra il regista Giuseppe Piccioni, in uscita imminente col film “Il rosso e il blu”, e lo scrittore Marco Lodoli che ha firmato il libro da cui è tratto il nuovo lungometraggio. E tornano a grande richiesta tre grandi amici del festival, Dario Vergassola, Natalino Balasso e Massimo Cirri. Ci saranno anche Milo Manara e David Riondino,Michele Mari, Filippo Timi, il grande pianista Enrico Pieranunzi, Giobbe Covatta in una conferenza spettacolo sul “futuro”, e Franca Valeri e Nada in un imperdibile incontro coordinato da Gloria De Antoni, dal titolo “Signore, chi è di scena!”.
Due giovani e profondi conoscitori della rete internet e dei suo strumenti di comunicazione, Ivan Franceschini e Consuelo Cannas, ci fanno conoscere la Cina contemporanea, osservata da dentro e vista dal web. Federico Varese racconterà le evoluzioni delle mafie nell’epoca globale, Fabio Mini analizzerà la guerra, come inganno sottile, nascosto, degli effetti delle guerre, e delle crisi parlerà Suor Eugenia Bonetti, da anni impegnata nella lotta contro la tratta di donne dall’Africa verso il mercato del sesso europeo. Nicola Gasbarro intervisterà Pierluigi Di Piazza sulla possibilità di una Chiesa al servizio dell’umanità, e Vittorino Andreoli ci racconterà per come siamo diventati, senza più sogni, sradicati dalle nostre origini, incapaci di amare, di insegnare ai nostri figli e di imparare dai nostri padri. Il desiderio inappagato di figli sarà il fulcro dell’intervento di Carlo Flamigni, che tratterà una sintesi delle attuali conoscenze in materia di fecondazione assistita, argomento di stringente attualità. Il rapporto dell’uomo con la morte e la malattia come paradossale motivo di speranza e di crescita sarà al centro del dialogo tra Umberto Curi e Concita De Gregorio. Di carattere storico l’incontro con Gennaro Sangiuliano, che traccerà un ritratto del rivoluzionario Lenin visto durante un soggiorno a Capri alla corte di Gorkij. E il direttore di RaiUno, Mauro Mazza, racconterà episodi significativi ma poco noti della Seconda Guerra Mondiale, in dialogo con Mirella Serri. Mentre Roberto Papetti e Omar Monestier dialogheranno sulla tradizione e sul presente delle pagine “provinciali” dei quotidiani. Un grande dell’architettura contemporanea Juhani Pallasmaa, porterà a pordenonelegge la sua lunga esperienza alla ricerca di una architettura “spessa” che parli all’io profondo, lontana da quella effimera e retinica, in grado solo di reclamare l’attenzione degli occhi. Altri sguardi e confronti sull’architettura e le intersezioni tra arte e scrittura vedranno protagonisti, in incontri diversi,Dominique Aris, Tomaso Montanari e Concetto Pozzati. Mentre uno dei grandi protagonisti della cultura italiana, Philippe Daverio, porterà a pordenonelegge il suo prezioso gusto artistico e la sua capacità comunicativa per guidarci in un personalissimo museo immaginato.
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