Con la sessione plenaria di questa mattina nell’Aula Magna della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell’Università di Trieste, si è aperto il IX Forum Mondiale dei Giovani “Diritto di Dialogo” il cui tema quest’anno è “Lavoro: Storie, Culture, Diritti”. A prendervi parte circa cinquanta giovani, provenienti da tutto il mondo, che proporranno i loro contributi sul tema in questione. Le presentazioni saranno poi occasione di dibattito per i partecipanti al Forum, che proseguirà domani e che si concluderà domenica 2 ottobre alla Casa della Musica di via dei Capitelli 3 con “Il gesto e la Genesi”, dialogo sulla poesia tra Gian Mario Villalta (poeta e scrittore) e la professoressa Gabriella Valera (Presidente dell’Associazione Poesia e Solidarietà, promotrice del Forum), seguito da poesie, danze, immagini e canzoni dei partecipanti al Forum.
Accanto ai contributi dei giovani partecipanti, la manifestazione ospita quest’anno alcuni incontri di rilievo. Questa mattina, dopo il saluto delle autorità, in apertura dei lavori, Nicola Lagioia (scrittore ed editor, vincitore del Premio Strega 2015 con il romanzo La ferocia) ha tenuto la conferenza “Raccontare il disagio. Lavoro e giovani nell’Italia del XXI secolo”. Basandosi sul rapporto McKinsey Poorer than their parents? A new perspective of income inequality (Più poveri dei genitori? Una nuova prospettiva sulla disuguaglianza dei redditi), Lagioia traccia un quadro piuttosto lugubre del presente e del futuro dei giovani italiani di oggi. Stando allo studio della McKinsey & Company, il 97% delle famiglie italiane sta oggi peggio di come stava nel 2005. Inoltre, sostiene Lagioia, “le ultime tre generazioni sono quelle che si sono dovute confrontare col fatto di vivere in un mondo del lavoro con meno possibilità rispetto a quelle dei propri genitori”. Questo, unito all’indifferenza e al malgoverno della classe politica, ha portato a delle ripercussioni sociali e civili di cui sono soprattutto i giovani a farne le spese. Lagioia riassume con la formula “tradimento del futuro” questo complesso intrecciarsi di motivi economici e politici che ha reso i giovani di oggi più poveri di prospettive e di speranze rispetto alle generazioni precedenti. L’unica soluzione a questa deriva senza futuro è una nuova intesa intergenerazionale che sappia comprendere e contrastare le problematiche delle nuove generazioni, consentendo loro di costruirsi l’avvenire che meritano.
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