Al Friuli un 2-0 nei minuti finali all’Atletico Madrid, primato anche in Europa

Cinismo è la parola giusta. Perché sfruttare nel migliore dei modi le poche occasioni create vuol dire essere cinici. E non è un demerito, anzi. Il match equilibratissimo appena conclusosi ad Udine conferma l’ottimo stato di forma dei bianconeri, la cui peculiarità è la solidità difensiva: solo un gol subito in serie A, con conseguente miglior difesa, 2 gol in tre partite in coppa. Guidolin, schierando Floro Flores avanti, optando per il giovane Pereyra a centrocampo, supportato dai vari titolari Abdi, PInzi e compagnia, dimostra ancora una volta di sapere azzeccare le scelte giuste. Di fronte, un Atletico Madrid che primeggia solo nel possesso palla, coi vari Diego, Pizzi e Juanfran che non riescono ad innescare la punta Falcao. Non a caso le occasioni più pericolose nascono dai piedi di Godin e Perea, due difensori. Per l’Udinese invece, l’unica grossa occasione del primo tempo capita dopo soli 2 minuti a Floro Flores che di testa manda fuori su punizione di Armero. Come a Glasgow, nel secondo tempo Guidolin cambia: serve aumentare la pressione, dunque fuori Pereyra e Abdi, dentro Basta e Fabbrini. Saranno cambi decisivi. Tuttavia è l’Atletico ad avere l’occasione più ghiotta, di nuovo con Godin, che però spreca da due passi. L’Udinese però cresce ne finale e le occasioni non tardano ad arrivare. Sono proprio gli ultimi 5 minuti a segnare la svolta: prima Benatia, al minuto 87, mette dentro da due passi dopo che un tiro di Fabbrini era finito sui suoi piedi in seguito ad una punizione, poi, nel recupero, Floro Flores chiude i conti finalizzando un ottimo contropiede. Il 2-0 finale porta i friulani a 7 punti, in vetta al girone, con l’Atletico fermo a 4 e Rennes e Celtic a quota 2 dopo il pareggio per 1-1 in terra francese. La qualificazione, con 3 match da giocare, è assolutamente alla portata degli uomini di Guidolin.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Dopo l’Andria, la Triestina va k.o. anche col Barletta: Discepoli a rischio

Dall’incidente di percorso al processo a squadra e allenatore. Chi l’avrebbe mai detto. La Triestina ha appena collezionato, con quella di ieri sera, 4 sconfitte negli ultimi 5 incontri, dei quali 2 disputati in casa. Diciamo che quanto sta accadendo non corrisponde pienamente a quanto pianificato o almeno auspicato dalla società. Ed è stato proprio il presidente Aletti, reduce dal tormentato divorzio con l’ex-presidente De Angelis (alla quale è stato addirittura vietato l’accesso al Rocco), ad alzare la voce nel post-partita ieri sera. Facile dedurre con chi se la sia presa. Basta dire che la panchina di Discepoli già, o meglio, ormai, traballa come non mai. Quella di ieri, tra le 4 sconfitte recenti, è stata la più meritata, col Barletta apparentemente guardingo nel primo tempo, che sfiora subito il gol con Infantino, gestendo senza affanni dato che l’Unione non riesce quasi mai ad entrare in area. C’è da dire che il gap dato dal forfait dell’ultimo minuto di capitan Allegretti, uscito durante il riscaldamento, ha pesato e non poco. Al 36′ p.t. esce anche chi l’ha sostituito, Silvestri, per far posto ad un inconcludente Gissi, nato proprio a Barletta, ormai ex titolare. Il Barletta, dal canto suo, passa da guardingo a padrone del campo. Nella ripresa, gli ospiti non tardano a rendersi pericolosi: bastano 11 minuti e Mazzeo colpisce in contropiede per lo 0-1. Discepoli risponde: fuori Evola per il triestino Princivalli. Il cambio sortisce gli effetti sperati e arriva subito un’occasione da gol, con Curiale, imbeccato da Motta, che purtroppo vede la sua conclusione stamparsi sulla traversa. Il pareggio però arriva poco dopo, ed è opera di uno straordinario Godeas. L’aggettivo però, vale solo per il gesto atletico che è valso il gol, perché nei restanti 89 minuti la punta ha praticamente latitato. Un episodio dunque, che come tale, non ha seguito. Anzi il Barletta ripassa in vantaggio dopo solo 4 minuti. Di nuovo Mazzeo, lasciato colpevolmente solissimo da una disastrosa difesa alabardata: è un gioco da ragazzi insaccare a due passi da Viotti. La reazione della Triestina, nei restanti 16 minuti, sta tutta in un velleitario colpo di testa di Godeas che termina fuori. Il Rocco torna a farsi sentire, come Aletti dopo il triplice fischio. E non sono canti di gioia.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Partenza del Torneo Elettra che fa temere la disfatta: sotto 2 a 0 (goal del Sincrotrone di Zamborlini e Cossaro); ma a 5 minuti dalla fine del primo tempo accorcia le distanze con Palcic, che sfrutta una disattenzione della difesa avversaria.

Nel secondo tempo la squadra si organizza e prende in mano la partita segnando prima con Iemma (mvp della partita), fino a chiudere il conto sul 3 a 2 con Francavilla che sfrutta al meglio un tiro-cross dello stesso Iemma.

Vittoria importante che, nonostante la scarsa condizione atletica, esalta lo spirito di gruppo e il feeling che si è creato nella scorsa stagione.

Gli altri risultati:

  • Sissa 3 – 1 Ital Tbs: Franco, Tantutti e Pitrelli affondano i campioni in carica, che vanno a segno con Di vita
  • Icgeb 6 – 1 Ictp: doppiette di Artico e Berti e goal di Puzzi e Grassi portano alla vittoria dilagante dell’Icgeb contro l’Ictp che va a segno con il solo De santo
  • Ogs 9 – 3 Cbm: trascinato dal poker di Biloslavo (capocannoniere), le doppiette di Milton e Perini e il gaol di Sorgo l’Ogs stravince e si piazza in testa alla classifica a spese del Cbm che va a segno con Quaisiya, Santelli, Persi
  • Cnr Iom 1 – 5 Health Robotics: il goal di Zacco non può nulla contro la doppietta Leon e la tripletta di Marinkovic; ammoniti Fiore (Cnr Iom) e Bianco (Health Robotics)

La classifica vede 5 squadre a pari punti, ma in base alla classifica avulsa (risultato scontro diretto, comportamento disciplinare, differenza reti, gol segnati ), l’Ogs è prima, seguita da Icgeb, Sissa, Cus Ts, Health Robotics, Sincrotrone, Ital Tbs, Ictp, Cbm ed ultima il Cnr Iom.

Prossimo turno: http://elettra.forumfree.it/?t=57983608

Emanuele Esposito

 
 
 
 
 

L’annuale torneo amatoriale tra gli enti di ricerca di Trieste ha preso il via martedì 4 Ottobre 2011. Nel campo del A.S.D. Il Trifoglio si scontreranno 10 squadre: Cbm (Cluster in biomedicine), Cnr Iom (Istituto officina dei materiali of the italian national research council), Cus Ts (Centro universitario studentesco di Trieste), Health Robotics, Icgeb (International centre for genetic engineering and biotechnology), Ictp (International Centre for theoretical physics), Ital Tbs (Telematic and biomedical services), Ogs (Istituto nazionale di Ocenografia e di geofisica sperimentale), Sincrotrone, Sissa.

Le squadre si sfideranno in un girone unico, andata e ritorno, con in palio 2 punti a vittoria e 1 per pareggio. Lo spirito del torneo, organizzato dal Cral Sincrotrone, è all’insegna della spirito ricreativo, ma fair play e agonismo dei partecipanti da a vita a partite sempre avvincenti, divertenti e ricche di goal.

L’università e gli studenti sono rappresentanti dal Cus Ts, che l’anno scorsa si è ben presentata vincendo numerose partite e facendo vincere al suo bomber, Ruggiero Francavilla, il titolo di Capocannoniere. Quest’anno la squadra, sempre diretta da Emanuele Esposito, ha mantenuto il 90% dei membri dell’anno scorso e con la grinta e la qualità del capitano Federico Marchione e di tutti i validi elementi della scorsa stagione, a cui si uniranno nuovi e altrettanto validi giocatori, punta a migliorarsi ancora.

Per tutte le altre statistiche e informazioni:
sito ufficiale http://elettra.forumfree.it/

Emanuele Esposito

 
 
 
 
 

A Bergamo l’Udinese strappa un punto resistendo in 10 uomini

Quello che si suole definire un “calo fisiologico” si è abbattuto sugli uomini di Guidolin quest’oggi. La trasferta di Bergamo, si sapeva, sarebbe stata molto complicata. L’Atalanta è una squadra a dir poco in forma, spinta da una rabbia agonistica che in questo momento della stagione non ha pari. I lombardi dovevano infatti colmare il gap dei -6 punti dopo lo scandalo del calcio-scommesse e in queste prime uscite ci sono riusciti in pieno. Senza il -6 infatti sarebbero a quota 11, secondi proprio alle spalle dell’Udinese. Insomma, quello di oggi era il big-match d’alta classifica, che però ha tradito un pò le aspettative. Lo 0-0 finale è l’emblema del poco spettacolo visto in campo. Un primo tempo davvero noioso, in cui bisogna aspettare 39 minuti per vedere la prima occasione pericolosa, ad opera di Denis, l’ex del match, sul quale salva Benatia di testa. Fra tanti falli e tante interruzioni, termina la prima frazione. Nella ripresa il canovaccio sembra non cambiare, Pinzi si fa ammonire dopo un solo minuto. L’ammonizione è determinante, il centrocampista bianconero viene infatti espulso per doppia ammonizione dopo soli 16 minuti. La partita prende un via ben precisa in questo momento: comincia le resistenza dell’Udinese, con i padroni di casa che iniziano a spingere sfruttando la superiorità numerica. Subito una punizione a giro di Denis, con palla che sorvola la traversa, poi è Tiribocchi, appena entrato, a sfiorare il vantaggio per 2 volte: prima con un colpo di testa, poi con una girata al volo. Poco dopo Handanovic salva nuovamente, respingendo nell’angolino basso una conclusione insidiosa di Peluso deviata da Benatia. L’ultima grande occasione è neutralizzata al 40′, con Handanovic decisivo ancora su colpo di testa di Tiribocchi.
Non succede più nulla, finisce 0-0, un punto ciascuno che non arresta la corsa di due squadre protagoniste di un ottimo inizio di stagione.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Dopo i contrasti con Cristina De Angelis, ormai ex presidente, si è riunita oggi l’Assemblea dei Soci in seguito alla quale è stato nominato un nuovo Consiglio d’Amministrazione. La necessità di farlo si è presentata in seguito alle dimissioni che lo stesso Sergio Aletti aveva dato dal precedente CdA, mettendo a rischio la possibilità di proseguire il proprio impegno con la società triestina.
Dopo la formazione di un nuovo CdA, spinto dal sostegno dei soci, Aletti è stato successivamente nominato all’unanimità dall’Assemblea dei Soci presidente dell’U.S. Triestina Calcio S.p.A., mentre la cariche di vicepresidente e di consigliere sono andate, sempre all’unanimità, rispettivamente a Federico Santi e Furio Avanzini.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Grandissima puntata quella di questa mattina al Salotto dello Sport in onda alle ore 10.30 su www.radioincorso.it! Roberto Florean, direttore tecnico dell’Edera Trieste Hockey, sarà ospite ai nostri microfoni per una puntata all’insegna dello sport condotta da Perla Del Sole. Se volete scoprire tutti i segreti di questo sport non perdete questa puntata che andrà in onda anche in replica, sabato dalle ore 17.30 alle 18.30.

 
 
 
 
 

Nella trasferta di ieri quarto ko per gli alabardati

Questa Triestina sembra non conoscere mezze misure. O si vince o si perde. Le prime 7 partite hanno dato segnali nettamente contrastanti fra loro: da un lato le belle prestazioni contro FeralpiSalò, Siracusa e Latina, dall’altro le sconfitte con Andria e Carrarese, le uniche in cui i biancorossi non hanno demeritato, insieme alle ben più brucianti batoste di Lanciano e ultima in ordine cronologico, Frosinone. Al Matusa ieri si è vista nuovamente una squadra incapace di reagire a breve termine, che va in difficoltà se subisce gol per prima e che, inevitabilmente, finisce per svegliarsi troppo tardi. Certo, il Frosinone era sicuramente un osso durissimo ( 12 dei 15 punti dei laziali sono stati ottenuti in casa con 4 vittorie su 4), ma la Triestina non ha mai fatto suo il match, subendo fin dall’inizio e tentando l’assalto solo nel finale. Il fatto che i padroni di casa siano passati in vantaggio solo al 44′p.t. con Frara è solo un caso. Prima, Viotti ha salvato il risultato ben tre volte: al minuto 8 su Artistico, poi più tardi sullo stesso Artistico e su Aurelio. Il parziale dell’intervallo dunque, era sacrosanto. La mazzata, piuttosto, è stata data dal raddoppio, firmato da Aurelio a soli 5 minuti dall’inizio della ripresa. Neanche il tempo di ragionare dunque, che già la strada per l’Unione si era fatta durissima. Gli effetti del colpo si son visti durante tutta la ripresa, con gli alabardati che hanno raramente impensierito la difesa del Frosinone. Facile il compito dei padroni di casa a questo punto, pronti a ripartire in contropiede. Solo lo scorrere del tempo ha scosso gli animi alabardati, facendo sì che Curiale accorciasse le distanze al minuto 43 s.t., prima del vano forcing finale. In realtà l’Unione ha avuto l’occasione per pareggiare con Godeas che ha messo fuori di un soffio a pochi secondi dal fischio finale, ma a voler essere onesti, sarebbe stato un pareggio immeritato. Dunque, cercasi costanza. E maggior concretezza. A partire dal prossimo, serissimo, impegno col Barletta.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Gli azzurri battono 3-0 l’Irlanda del Nord e chiudono primi

26 punti in 10 partite, 8 vittorie e 2 pareggi. Questo il bilancio del cammino di qualificazione degli azzurri verso i campionati europei che si terranno l’anno prossimo in Polonia e Ucraina. Per la nostra nazionale si tratta di un record, che testimonia quanto di buono fatto da Prandelli che aveva l’arduo compito di risollevare l’ambiente azzurro dopo la sconcertante spedizione sudafricana dell’anno scorso. Missione compiuta dunque, con un ultimo atto che ha visto gli azzurri ancora vincitori, stavolta contro un’Irlanda del Nord che aveva poco da chiedere alla classifica. Il secondo posto infatti (alle spalle egli azzurri ovviamente) se lo giocavano Slovenia e Serbia, ma fra le due litiganti ha vinto la terza: l’Estonia, infatti, coi suoi 16 punti, si è aggiudicata il secondo posto rendendo inutile al vittoria della Slovenia sulla Serbia. In quel di Pescara, ha brillato la stella di Antonio Cassano, autore della sua prima doppietta in nazionale. Opaca in realtà la prestazione degli azzurri, ma più che sufficiente considerata la modestia dell’avversario. Oltre all’Italia, hanno ottenuto il pass per gli europei anche Grecia, Russia, Danimarca, Francia e Svezia oltre alle già qualificate Germania, Olanda, Spagna, Inghilterra, Polonia e Ucraina. Agli spareggi, invece oltre alla già citata Estonia, vanno Turchia, Irlanda, Bosnia, Croazia, Portogallo e Repubblica Ceca, che si aggiungono al Montenegro.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Non ce n’è davvero per nessuno nemmeno in questa 43° edizione della Barcolana, Esimit Europa 2 straccia senza mezzi termini le avversarie che nulla possono contro questa barca e questo equipaggio da Coppa America. La mattina si presenta con tempo instabile, era prevista bora leggera tra i 12 e 15 nodi e forse qualche minuto di pioggia ma poco prima della partenza, prevista per le ore 10 da Barcola, il sole cominciava a splendere e bora era circa a 15 nodi. Esimit azzecca sin da subito la partenza sfruttando l’area di campo più battuta dalle raffiche. L’equipaggio di Igor Simcic, con al timone Alberto Bolzan e con la tattica studiata dal campione olimpico Jochen Schumann, macina subito un distacco di sei minuti dalle inseguitrici, Maxi Jena dello sloveno Mitja Kosmina che ha vinto l’edizione 2009 e l’equipaggio croato di Shining Umag di Zeljko Perovic. Un primo giro di boa a 18 minuti che ha fatto tremare il record dello scorso anno di 56′13” con bora che arriva a 22 nodi ma che verso la terza boa, quella all’altezza di Miramare, comincia a calare e che fa concludere la gara a 58′05″.

Igor Simcic all’arrivo non nasconde la sua gioia anche se l’obiettivo era l’abbattimento del record dello scorso anno: “La regata è stata condotta in modo eccezionale da Alberto Bolzan e Jochen Schumann. Ci aspettavamo Bora più forte all’inizio, soprattutto nel primo lato, abbiamo sviluppato 22 nodi di velocità quando potevamo arrivare a 25 con poco vento in più e battere il record, ma siamo felici comunque di un’ottima prestazione. Si tratta della seconda vittoria consecutiva alla Barcolana, un risultato che dimostra la bontà del nostro progetto europeo che ci ha permesso di ospitare in questi giorni a Trieste anche un folto gruppo di rappresentanti dell’Europarlamento”.

Non nasconde la sua gioia anche il tre volte campione olimpico Schumann: “Era la prima volta che partecipavo alla Barcolana ed è stato fantastico, ero già stato a Trieste ma non avevo mai preso parte a questa regata che rappresenta una delle manifestazioni veliche più importanti d’Europa. Incredibile trovarsi sulla linea di partenza con altre 2000 barche. E’ stato splendido girarsi verso la flotta alle nostre spalle e vedere centinaia di spinnaker colorati sul mare con alle spalle la città, le colline dietro e le Alpi sullo sfondo dall’altra parte. Bellissimo regatare con questo panorama attorno. Quanto alla gara, abbiamo fatto un’ottima partenza e sfruttato l’esperienza dei velisti locali, siamo anche andati vicini al record, mancato solo per un paio di minuti. Serviva solo un po’ di vento in più, ma siamo comunque soddisfatti.”

Seconda a un quarto d’ora dalla prima, Maxi Jena, terza Shining Umag, quarta Veliki Viharnik dell’inossidabile Dusan Puh, quinta Idrusa Calvi Network timonata da Paolo Montefusco, sesta E1 Pewag con al timone Tos Skrt Golja, settima Ourdream di Roberto Zambelli, ottavo Campione del Garda di Mauro Pelaschier, nono Red Carpet con al timone Stefano Cherin e decimo Moonshine del pesarese Edoardo Ziccarelli.
Perla Del Sole