Terza sconfitta consecutiva: 3-1 a Portogruaro

Piove sul bagnato: il momento era già delicato, i buoni risultati che mancavano ad arrivare, uniti alla crisi societaria, avevano fatto sì che l’aria si facesse pesante. Oggi, la classica goccia che fa traboccare il vaso. Dopo Frosinone e Barletta, è arrivata la terza sconfitta consecutiva, stavolta ad opera del Portogruaro in un derby tutto giuliano. Inevitabile quanto precaria e forse, in una triste ottica futura, inutile, la decisione di esonerare mister Discepoli. Desolante la prestazione degli alabardati, che non si sono mai mostrati seriamente capaci di offendere, che non hanno mai avuto il controllo della situazione, nemmeno dopo il vantaggio raggiunto inaspettatamente grazie ad un lampo di Izzo. Il Portogruaro non ci ha messo molto a sistemare la situazione: in 7 minuti, prima pareggiano con Fado e poi si portano in vantaggio con Pondaco. Infine, ecco il terzo gol al ‘42. Partita chiusa molto prima in realtà. Situazione triste per i giuliani: 14° posto a soli 9 punti (3 vittorie e ben 6 sconfitte), in piena zona retrocessione. Altro che ritorno in B.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

La Carrarese espugna il Rocco

Come se non fosse bastato il duro k.o. di Andria, la Triestina fa il suo esordio in negativo anche al Rocco e e perde in maniera molto simile ad una settimana fa.
La Carrarese vince 3-2 un match che del resto era aperto a qualsiasi risultato, facendo sua la partita negli ultimi minuti.
Dopo il vantaggio ottenuto grazie ad un’altra perla su punizione di capitan Allegretti, la Triestina si fa subito raggiunere: alla Carrarese bastano sei minuti per mettere a segno l’1-1 con Merini al minuto 9. Ma la Triestina non demorde e continua a creare occasioni, riuscendo a tornare in vantaggio al ‘37 con bomber Godeas, ancora a segno.
Si chiude la prima frazione nel migliore dei modi, ma la ripresa è di tutt’altro ritmo. La Carrarese spinge fin da subito e trova il pareggio al’27 ancora con Merini, che sigla la doppietta personale. Nel finale, invece del pressing dei padroni di casa, che dovrebbero portare a casa la vittoria, arriva la beffa: Gaeta si procura prima e trasforma poi un rigore a dir poco contestato. Finisce 2-3, con la seconda sconfitta consecutiva per l’Unione.
Ma le notizie negative non finiscono qui: in settimana sono state annunciate anche la dimissioni del vicepresidente Vittorio Pedicchio, dovute all’aver constatato alcuni contrasti tra il patron Sergio Aletti e la presidentessa De Angelis.
«Ho constatato che ci sono delle incomprensioni tra il presidente e il consigliere delegato e io non ritengo opportuno stare in mezzo a questa situazione. Quindi, a malincuore, ho deciso di lasciare la carica di vicepresidente», queste le parole di Pedicchio, subito seguite dalle rassicurazioni del caso della presidentessa che ha affermato che i piani della società non cambiano e che il progetto Triestina proseguirà da tutti i punti di vista come programmato.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Ad Andria la Triestina rimedia la seconda sconfitta, finisce 2-1

Poteva andare peggio. La sconfitta di Andria è un’altra prova del fatto che in Lega Pro ogni domenica è una battaglia e che nessun avversario può essere sottovalutato, soprattutto nel girone B. Quella di Andria, per di più, già alla vigilia non era considerata una trasferta facile e il campo non ha fatto che confermare le previsioni. Gli sviluppi del match perso dalla Triestina sono emblema del fatto che anche quando le partite si mettono bene, come nel caso odierno, visto il vantaggio ottenuto con Godeas al ‘26 p.t., non ci si può affatto cullare sugli allori.
La Triestina è scesa in campo con la mentalità giusta, ha imposto fin da subito il proprio gioco e ha creato, nella prima metà del primo tempo, più di un’occasione per passare in vantaggio. Il gol, come detto, non ha tardato ad arrivare, con Godeas che ha siglato la rete dello 0-1 sfruttando tutta la sua esperienza da rapace delle aree di rigore. Anche dopo il vantaggio l’Andria non sembrava in grado di rendersi particolarmente pericolosa, tant’è che il match è scivolato via verso l’intervallo senza patemi. Una prima frazione dunque, in cui la Triestina vince e, sul piano del gioco, convince.
Non è tutto, la Triestina ha anche colpito un palo con Allegretti nelle fasi iniziali della ripresa e una traversa con lo stesso Allegretti su punizione. Clamorosa anche l’occasione sprecata da Curiale, sulla quale l’estremo difensore andriese Spadavecchia ha praticamente salvato il risultato. La serie di occasioni dalle quali poteva maturare il raddoppio è stata drasticamente seguita dal pareggio dei padroni di casa. La rete è nata da un calcio da fermo, col laterale argentino Comini (nella foto) che ha svettato mettendo in rete per l’1-1. Il pareggio non ha fatto altro che demoralizzare gli alabardati, che hanno visto applicarsi alla perfezione la regola del “gol mancato, gol subito”, mentre l’Andria si è fortemente galvanizzata e, spinta da un meraviglioso e mai domo pubblico, ha spinto sempre più alla ricerca del sorpasso. Sorpasso puntualmente arrivato a sei minuti dalla fine, col giovane Meccariello, classe ‘91, che punisce gli alabardati, rei di non averlo marcato a dovere sul calcio d’angolo (un’altro calcio da fermo) da cui è nato il vantaggio dell’Andria.
Il tempo per reagire ci sarebbe anche stato, considerati i 5 minuti di recupero concessi dall’arbitro, ma è stata l’Andria a sfiorare addirittura il terzo gol e non la Triestina a reagire. Il finale dal Degli Ulivi dunque deve far riflettere sulla costanza durante le prestazioni: senza nulla togliere all’ottima prestazione dei pugliesi, la cui vittoria alla fine dei 90′ minuti non può affatto dirsi immeritata, il match a due facce di oggi si è rivelato tale anche grazie al calo degli uomini di Discepoli, incapaci e anche sfortunati nel non mettere al sicuro il risultato al momento più opportuno.
Tutti errori da non ripetere, a partire dalla prossima, insidiosissima partita contro la Carrarese.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

L’Unione batte il Siracusa 4-0, gol e spettacolo al Rocco

Settimane, mesi, forse anni. Difficile ricordare l’ultima volta che si è visto uno spettacolo del genere al Rocco. L’odierna vittoria della Triestina ha un sapore che non si gustava veramente da tanto. Seconda vittoria su tre partite, un ottimo rilancio dopo lo stop di Lanciano. Il Siracusa, avversario di quest’oggi, è stato in partita solo per i primi venti minuti, in cui a dire la verità i siciliani si sono espressi persino meglio dei padroni di casa. Ma proprio nel loro momento migliore sono arrivati i gol alabardati che, succedendosi a distanza di pochi minuti, hanno tagliato le gambe agli ospiti. Lo score di fine primo tempo infatti era già sul 3-0, con doppietta di un ottimo Curiale ( prime 2 reti per lui) e gol di Godeas, bravo a ribattere di testa una respinta del portiere ospite su tiro dalla distanza. La ripresa non può che essere fortemente condizionata dal risultato, con il Siracusa tutto in avanti nel vano tentativo di riaprire il match e la Triestina a gestire con calma, sfruttando facili ripartenze. Su una di queste viene fischiato il fallo da cui nasce la magistrale punizione con cui capitan Allegretti firma il poker. Poco dopo, è Godeas, solo davanti al portiere, a sfiorare la cinquina, col pallone che però si stampa sulla traversa. Il Siracusa però non demorde e spinge ancora alla ricerca del gol della bandiera. Baiocco e compagni creano qualche grattacapo alla difesa di casa, ma in tutti i casi Viotti si fa trovare sempre pronto.
Finisce fra gli applausi di un Rocco soddisfatto e evidentemente pieno di speranze per il prosieguo della stagione, una stagione piena di insidie, in una Lega Pro mai così equilibrata. Già domenica prossima, ad attendere gli uomini di Discepoli c’è la dura trasferta di Andria.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Battuto 1-0 il FeralpiSalò, ma c’è tanto da lavorare

Che la squadra fosse ancora in fase di rodaggio lo si sapeva già, del resto il cospicuo numero di nuovi innesti inseriti nella formazione titolare da Discepoli parlava da sé. Ma l’avversario era quel che era e allora, come pronosticato, è arrivata una vittoria facile facile, maturata dopo solo 4 minuti con la rete di Godeas, bravo a ribattere prontamente in rete un pallone uscito da una carambola in area in seguito ad una punizione di Allegretti, prontamente impossessatosi della fascia di capitano proprio ai danni di bomber Godeas. Dopo la partenza a razzo, il ritmo cala lentamente. Il FeralpiSalò non riesce a rendersi pericoloso e agli alabardati basta un buon possesso palla per portare a casa la vittoria, gestendo senza patemi fino alla fine. Viotti è impegnato infatti solo in un paio d’occasioni, mentre la Triestina sfiora il raddoppio con Allegretti su punizione nella ripresa.
La sfida si chiude fra gli applausi dei quasi seimila del Rocco a squadra e presidenza, con Aletti e la presidente De Angelis presenti allo stadio.
Un ottimo inizio insomma. Next stop, Lanciano.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Alle 15 esordio al Nereo Rocco, in cinquemila sulle tribune

La festa è nell’attesa. Macchè, qua il bello deve ancora venire, altro che attesa. “Pulito” il Rocco, fatta la squadra, rivoluzionata la società, ora si aspetta il verdetto più importante, quello del campo. A tal proposito, gli stracciatissimi prezzi lanciati dalla società sono serviti, e molto, a riportare l’entusiasmo in città. Non ci saranno le 10000 persone auspicate dalla neo-presidente De Angelis, ma i quasi 5000 tagliandi distribuiti fino a venti minuti fa, fanno pensare ad uno scenario niente male per la Lega Pro. E Speriamo che gli avversari si lascino intimorire dal tifo della Furlan, altro che teloni. Anche l’avversario di quest’esordio, il neopromosso FeralpiSalò, potrebbe tranquillamente prestarsi al ruolo di vittima sacrificale per una festa d’inizio campionato. Speriamo bene. Intanto mister Discepoli sembre orientato verso il suo 4-3-3, in cui dovrebbero esser presenti ben 5 nuovi acquisti. Questo il probabile undici alabardato:
Viotti, Gissi, Izzo, Thomassen, Tombesi, Rossetti, Allegretti, Princivalli, De Vena, Godeas, Motta.
Certo, sarà difficile ammirare meccanismi ben oleati e assimilati alla perfezione, dato che una settimana fa praticamente mezza squadra non esisteva. Inoltre il serio vantaggio degli ospiti sta proprio nel fatto che si tratta di una squadra poco rimaneggiata che ha svolto unita la preparazione fin dall’inizio.
Speriamo che la voglia di far bene dei neo-alabardati e la carica dei cinquemila abbiano la meglio. Al Rocco l’ardua sentenza.
Buon campionato, Triestina.

Giuseppe Caterino

 
 
 
 
 

Princivalli e Godeas piegano i lombardi

Era necessario cominciare bene: è vero che questa Tim Cup di inizio agosto è un peso praticamente per tutti, è vero che molto probabilmente non si arriverà poi così lontano, ma iniziare la stagione vincendo era necessario. Serve al morale di una squadra che è ancora in balia del proprio destino, che non sa ancora con certezza quale campionato si troverà a disputare tra poche settimane. Intanto però, meglio registrare un buon risultato invece di una sconfitta. Il 2-0 sul Voghera dice che senatori come capitan Godeas sono e restano pilastri sui quali contare. Poi ci sono i giovani da inserire, da Bariti, già lanciato la scorsa stagione con ottimi risultati, tanto che il ragazzo è ormai titolare inamovibile, fino ai nuovi, come il “cinghialotto” Lionetti e i vari Cisotti, De Vena e Villanovich. Le reti sono state realizzate da Princivalli al 23′ p.t. e Godeas al 25′. Il doppio colpo subito dagli ospiti ha praticamente messo la parola fine la partita dopo meno di mezz’ora. Forse si poteva fare qualcosa di più, ma è anche vero che se si fossero concretizzate meglio altre occasioni ora staremmo parlando di un 4-0.
In ogni caso bene così, contava solo vincere e la vittoria è arrivata. Ora bisognerà ripetersi in trasferta domenica 14 agosto contro il Pescara di Zeman.
Intanto sul fronte calciomercato c’è da registrare un’altra cessioni illustre: l’attaccante Ettore Marchi è stato ceduto a titolo definitivo all’U.S. Sassuolo Calcio.
Per quanto riguarda invece lo scandalo sul calcio scommesse, la Commissione disciplinare emetterà tra oggi e domani la sentenza di primo grado sul caso.

Giuseppe Caterino