L’1, 2 e 3 aprile ritorna il Triestebookfest con il suo terzo appuntamento, Lettura, scrittura e dintorni. Dodici appuntamenti con scrittori ed illustratori si susseguiranno all’interno della Sala Piccola Fenice di via S. Francesco 5. Presentazioni di libri ed incontri con gli autori con i quali si approfondirà il tema dell’importanza dell’esperienza della lettura. Un incontro speciale sarà quello riservato ad alcune classi del Liceo Francesco Petrarca di Trieste: Romano Montroni, Presidente del Centro per il Libro e la Lettura, incontrerà gli studenti per raccontare la sua importante esperienza nella promozione del libro e della lettura.

Venerdì 1 l’evento inizierà alle ore 17 con Nuccio Ordine, professore di letteratura italiana noto a livello internazionale per i suoi lavori sul Rinascimento e Giordano Bruno. L’incontro, dal
titolo “Elogio dei saperi inutili” sarà, introdotto da Tatjana Rojc, e sarà dedicato al saggio di Ordine “L’utilità dell’inutile”, un manifesto contro il liberismo selvaggio che riduce tutto a un grande supermercato di consumo. Alle ore 18 “Il cantiere di un romanzo”: lo scrittore Paolo di Paolo dialogherà assieme al giornalista Pietro Spirito, per capire come nasce e si struttura un romanzo, dall’ideazione dei personaggi allo sviluppo della trama.

Sabato 2 la mattina sarà dedicata ad Andrea Molesini autore di “Non tutti i bastardi sono di Vienna” - premio Campiello 2011, dialogherà assieme a Sergia Adamo, professoressa dell’Università di Trieste
nell’incontro dal titolo “Leggere, inventare, scrivere: il particolare è inflessibile”. Alle 11.30 Fulvio Ervas con Nicoletta Romeo presenterà il suo ultimo libro “Tu non tacere”, dove si affrontano i temi del diritto alla salute e della professionalità e responsabilità del medici in un sistema a volte complicato e contraddittorio.
Alle 16 lo scrittore Massimo Palma e l’illustre fumettista Tuono Pettinato presenteranno il loro libro “Happy Diaz”. Il libro racconta la formazione musicale della generazione che partecipò al G8 di Genova nel 2001 ed è impreziosito da 13 ritratti realizzati da Tuono Pettinato. Alle 17, invece, il fumettista Tito Faraci assieme alla giornalista e voce di Radio2 Francesca Fornario, presenteranno i loro libri: “La vita in generale” e “La banda della culla”, due opere che si confrontano sui temi dell’adozione e del tradimento. Alle 18 la scrittrice Giovanna Zucca, introdotta da Loriana Ursich presenterà “Assassinio
all’Ikea”: un giallo divertente in cui le riflessioni sull’amore delle due protagoniste condiscono un
intreccio vivace e piccante fatto di ricordi, avventure e segreti.

Domenica 3 il Triestebookfest si apre alle 10.30 con Romano Montroni, Presidente del Centro per il Libro e la Lettura, responsabile delle librerie Feltrinelli per più di 40 anni e fondatore delle librerie Coop. Durante l’incontro, dal titolo “Vendere libri e leggere libri” Montroni dialogherà con l’editore Simone Volpato sul l’importanza dell’esperienza della lettura nella sua formazione di libraio e del ruolo fondamentale di questa professione nella trasmissione dell’amore per i libri. Alle 11.30 Luca Bianchini, scrittore e giornalista per Vanity Fair racconterà, dialogando con Patrizia Piccione, il suo ultimo romanzo “Dimmi che credi al destino” storia di una giovane libraia italiana e della sua piccola libreria londinese. Alle 16.30 Lo scrittore Tiziano Scarpa, vincitore del premio Strega 2009 racconterà assieme all’editorialista Roberto Morelli “Il brevetto del geco” dove i temi dell’arte, dell’amore e della religione sono raccontati in un vorticante crescendo di mistero e di suspance. Alle 17.30 Tim Parks, scrittore e giornalista inglese, racconterà il suo saggio “Di cosa parliamo quando parliamo di libri” un resoconto ironico e provocatorio sul mondo dell’editoria e delle manifestazioni letterarie. Concluderà il festival il reading non convenzionale di Giuseppe Culicchia, scrittore torinese che proporrà un’inedita ANTIpresentazione intitolata “Mi sono perso in un luogo comune”; una lettura di alcune definizioni di luoghi comuni e banalità raccolte in giro per il Paese e delle quali ci dovremmo liberare.