Dopo alcune amichevoli di basso profilo, l’Udinese scende in campo per il primo confronto con una grande del calcio europeo, il Bayer Leverkusen di mister Sami Hyypia. I tedeschi, che a settembre prenderanno parte alla fase a girone della Champions League, partono con i favori del pronostico, sia per l’ottima annata da cui sono reduci (3° posto in Bundesliga dietro a Bayern Monaco e Borussia Dortmund) sia per la fase di preparazione avanzata cui sono giunti, dovendo farsi trovare pronti già per il 9 agosto, data d’inizio del campionato tedesco. Al contrario, i friulani hanno cominciato da poco a “carburare” e non possono giovarsi delle capacità tecnico-tattiche di Francesco Guidolin, che si unirà al suo staff ad Arta Terme soltanto domani.
La gestione della squadra è temporaneamente affidata allo staff del tecnico di Castelfranco Veneto, che sceglie di schierare due diverse formazioni per i primi e i secondi 45′. L’Udinese del primo tempo si dispone con un 3-5-1-1, dando spazio, oltre ai noti titolari, a diversi giovani. A centrocampo, ai lati di Allan, si dispongono Badu e Merkel, con l’intenzione di sfruttare la vetrina di un’amichevole internazionale per attirare i compratori. Sull’out di destra agisce la rivelazione Widmer, al quale viene concessa la possibilità di dimostrare di essere già pronto per una maglia da titolare, stesso trattamento riservato al numero uno Kelava. A guidare l’attacco capitan Totò Di Natale, alla prima apparizione stagionale. Di contro, nel Bayer Leverkusen gioca dal 1′ l’ex Inter Giulio Donati, una delle tante incomprensibili operazioni di svendita del calcio italiano. Spicca, inoltre, l’ariete Kiessling, capocannoniere dell’ultima Bundesliga.
Sin dall’ingresso in campo delle due formazioni, dagli spalti si alzano i cori dei cento e più tifosi friulani al seguito della squadra, che incitano i propri beniamini galvanizzati dalle ultime tre stagioni giocate ad altissimi livelli dai ragazzi di Guidolin. I bianconeri approcciano alla gara con il piglio giusto e durante gli iniziali 10′ mettono alla corde le “aspirine”. La reazione dei virtuali padroni di casi arriva all’11′ con il sinistro di Hegeler respinto da Kelava, replicato pochi secondi più tardi dall’incornata di Kiessling fuori di poco. L’Udinese si rende particolarmente pericolosa sulla fascia destra, dove Widmer è protagonista di alcune notevoli discese, una delle quali non viene per poco finalizzata da Totò Di Natale. Il bomber campano ci riprova pochi minuti più tardi: la sua parabola da corner colpisce il palo, il quale recapita nuovamente la sfera tra i piedi di Totò che con una magia da illusionista alza la palla eludendo l’intervento del marcatore (e lasciando a bocca aperta gli spettatori) per poi confezionare un cross a centro area non sfruttato a dovere dai compagni. L’Udinese è brillante e costringe i tedeschi sulla difensiva. Allan inventa un lob dalla tre-quarti che pesca Badu lanciato a rete: il tiro in corsa del ghanese non è degno delle sue doti balistiche che l’hanno addirittura portato a competere per il premio Puskas 2012. Al 24′ i friulani sfiorano il vantaggio. Domizzi guadagna una punizione a due in area di rigore (gioco pericoloso) e lascia la battuta a Di Natale. Il destro vellutato del cannoniere azzurro bacia la traversa, con l’estremo avversario immobile. Gli ospiti non demordono e confezionano palle da gol. Widmer è incontenibile sulla destra, salta il diretto avversario e cerca il secondo palo con il sinistro ma Badu si interpone tra la sfera e il gol. Quando tutto sembra apparecchiato per il vantaggio bianconero arriva, invece, il gol del Bayer Leverkusen. Kelava sbaglia il tempo d’uscita sul corner battuto dalla destra e, complice anche l’errata marcatura di Heurtaux, permette a Rolfes di depositare in rete a porta sguarnita. Al 27′ è 1-0. Il vantaggio dei rossoneri demoralizza i friulani i quali, con il passare dei minuti, perdono lucidità, in virtù anche del ritardo di preparazione rispetto le “aspirine”. Il Bayer Leverkusen prende così coraggio e raddoppia al 36′ con Kiessling che batte Kelava al secondo tap-in.
La seconda frazione si apre con una nuova Udinese. Il modulo è lo stesso (3-5-1-1) ma cambiano gli interpreti. Tra gli altri, scendono in campi i nuovi Naldo, Bubnijc e Jadson. Nonostante le forze fresche i friulani sembrano pagare mentalmente il risultato negativo e faticano, ad ogni modo, a colmare il differente stato di forma rispetto ai rivali. La prima occasione della seconda frazione è di marca bianconera, con Pinzi che spara addosso al numero uno avversario da posizione favorevole, ma dopodiché il Bayer assume il comando del match. Dopo diverse occasioni firmate Kiessling e Sam, i tedeschi triplicano al 62′ grazie al contropiede finalizzato da Heung-Min Son. Prima del termine, c’è tempo per un’occasionissima sprecata dalla premiata ditta Kiessling-Son (a pochi passi dalla porta) e per la traversa di Boenisch a cui prova a rispondere due volte Lazzari con altrettante conclusioni imprecise, nonostante la buona posizione.
Di questi tempi, la valenza di questo test è unicamente atletica, oltre ad essere una buona occasione per avere alcuni segnali dai nuovi. In tal senso, promosso a pieni voti Widmer, che ha dato la sensazione di avere qualità importanti. Bene anche Bubnijc, il quale ha dimostrato eccelse doti tecniche, seppur impreciso tatticamente in occasione della terza marcatura subita. Al contrario, Kelava è stato penalizzato da un’uscita non impeccabile. Non tradiscono i soliti Allan, dominatore incontrastato del centrocampo per almeno 35′, e Totò Di Natale, che al 10% della forma ha dispensato magie, colpendo un palo e una traversa. Nel week-end, nuova amichevole internazionale contro gli inglesi del Qpr, anche se per avere indicazioni concrete si dovranno aspettare ancora una decina di giorni.
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