Sarà consegnato nel corso della XI edizione del festival Vicino/Lontano sabato 9 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine il premio letterario internazionale Terzani 2015. La giuria, riunitasi nei giorni scorsi a Firenze, a casa Terzani, ha selezionato i titoli che andranno in votazione a partire da un elenco di oltre quaranta opere: «Una scrematura difficile – commenta Angela Terzani, presidente della giuria – perché anche quest’anno i libri segnalati dai giurati nella prima fase, evocano o descrivono situazioni e temi attuali, degni di approfondimento e riflessione». La giuria, dopo attente valutazioni e letture, ha così decretato la cinquina di finalisti che si contenderanno l’ambito premio.
La scrittrice e giornalista russa Svetlana Aleksievic, ha presentato la sua ultima opera, Tempo di seconda mano, un vero e proprio dramma corale. Decine di protagonisti, donne e uomini, vittime e carnefici, raccontano in prima persona il crollo dell’Unione Sovietica e la tormentata nascita di una nuova Russia. E’ giornalista anche Gleen Greenwald, da anni in prima fila nella difesa delle libertà civili. No place to hide è il racconto di prima mano della vicenda Snowden e dello scandalo NSA, che fece conoscere al mondo il più gigantesco programma di sorveglianza di massa mai concepito e realizzato. Aleksandar Hemon è invece esclusivamente uno scrittore. Il libro delle mie vite è un’autobiografia in quindici stazioni che racconta il percorso personale dell’autore da Sarajevo a Chicago e narra vicende che hanno a che fare con la sua vita nella ex Jugoslavia, con la guerra, con l’esilio, con il mito e la realtà dell’America.
E’ scrittrice e giornalista Marie-Luise Scherer; con La frontiera dei cani, racconta una storia solo apparentemente inattuale, che si svolge nella zona vietata che per quarant’anni ha separato i tedeschi dai tedeschi, dove vi era una striscia della morte dove abitavano solo i cani. Fa i conti con il passato, e con le pesanti conseguenze che in parte si abbattono sul nostro presente, anche il libro di David Van Reybrouck, giovane laureato in architettura e ricercatore. Autore di numerosi libri, con Congo, un’opera voluminosa di 700 pagine, si muove dal gigantesco estuario del fiume Congo, e, attraverso centinaia di interviste con congolesi, attraverso indagini storiografiche e archeologiche, l’autore ci conduce con una scrittura asciutta e coinvolgente alla scoperta di un paese, di un popolo, di un continente.
Il vincitore sarà annunciato nel mese di aprile e sarà protagonista a Udine sabato 9 maggio in occasione della serata clou del Premio Terzani. Ma già dal 7 maggio, il festival vicino/lontano proporrà un calendario ricco di incontri, eventi, dialoghi, lezioni magistrali, spettacoli, proiezioni, workshop e percorsi espositivi che termineranno domenica 10.
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