Gli azzurri battono 3-0 l’Irlanda del Nord e chiudono primi
26 punti in 10 partite, 8 vittorie e 2 pareggi. Questo il bilancio del cammino di qualificazione degli azzurri verso i campionati europei che si terranno l’anno prossimo in Polonia e Ucraina. Per la nostra nazionale si tratta di un record, che testimonia quanto di buono fatto da Prandelli che aveva l’arduo compito di risollevare l’ambiente azzurro dopo la sconcertante spedizione sudafricana dell’anno scorso. Missione compiuta dunque, con un ultimo atto che ha visto gli azzurri ancora vincitori, stavolta contro un’Irlanda del Nord che aveva poco da chiedere alla classifica. Il secondo posto infatti (alle spalle egli azzurri ovviamente) se lo giocavano Slovenia e Serbia, ma fra le due litiganti ha vinto la terza: l’Estonia, infatti, coi suoi 16 punti, si è aggiudicata il secondo posto rendendo inutile al vittoria della Slovenia sulla Serbia. In quel di Pescara, ha brillato la stella di Antonio Cassano, autore della sua prima doppietta in nazionale. Opaca in realtà la prestazione degli azzurri, ma più che sufficiente considerata la modestia dell’avversario. Oltre all’Italia, hanno ottenuto il pass per gli europei anche Grecia, Russia, Danimarca, Francia e Svezia oltre alle già qualificate Germania, Olanda, Spagna, Inghilterra, Polonia e Ucraina. Agli spareggi, invece oltre alla già citata Estonia, vanno Turchia, Irlanda, Bosnia, Croazia, Portogallo e Repubblica Ceca, che si aggiungono al Montenegro.
Giuseppe Caterino
11/10/11, 22:56, Postato da: Giuseppe Caterino
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Già certa della qualificazione, l’Italia fa 1-1 in Serbia
Una buona prestazione nell’infuocato ma corretto Marakana di Belgrado. Ecco quanto visto in terra serba, dove molti occhi erano puntati più sugli spalti che sul campo, visto che i supporters di casa erano chiamati alla prova del nove dopo lo scempio del Marassi dell’andata. Nel complesso, la prova è stata superata, niente guai. Dovrà darsi molto più da fare, invece, la rappresentativa locale, che cercava affannosamente i 3 punti che le avrebbero permesso di piazzarsi momentaneamente al secondo posto del girone. Dato il solo punto ottenuto e in virtù della contemporanea vittoria dell’Estonia, i serbi dovranno ora vincere obbligatoriamente in Slovenia. Per gli azzurri invece, passerella finale contro l’Irlanda del nord.
Il match odierno vede l’Italia partire a razzo e passare in vantaggio dopo soli 54 secondi con Marchisio. Pur giocando un buon primo tempo, al ‘25 arriva il pareggio con un tocco di Ivanovic in mischia. Nella ripresa gli azzurri pensano più al controllo del match, tentando ripartenze per pungere in contropiede. Il pressing dei padroni di casa, per i quali sarebbe stata necessaria una vittoria, costringe gli azzurri a non poter fare diversamente. Ma non ci sono grossi pericoli e il match scivola lentamente verso il ‘90. Martedì ultimo atto, poi, ci si vede in Polonia e Ucraina.
Giuseppe Caterino
7/10/11, 22:21, Postato da: Giuseppe Caterino
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Un dato preoccupante che riguarda l’istruzione e il sistema educativo italiano giunge dalla Gran Bretagna e farà sicuramente rabbrividire gli universitari del Bel Paese. Il magazine britannico “Times Higher Education”, che si occupa da anni di notizie e problemi inerenti all’università, ha stilato la classifica dei 200 migliori atenei del mondo: al primo posto c’è Harvard, al secondo California Institute of Technology e al gradino più bassa del podio il Massachusetts Institute of Technology.
Gli Stati Uniti posizionano 72 istituti in classifica, il secondo sistema educativo è quello britannico mentre l’intera Europa tra le 200 università ne piazza 82. Tra gli atenei europei solo uno si trova tra i primi 20: l’istituto federale svizzero di Tecnologia di Zurigo.
E l’Italia? Non pervenuta. Encefalogramma piatto. Neanche un’università tra le prime 200. Un encefalogramma piatto che rischia di esserlo anche per i futuri ragazzi italiani se qualcuno non si deciderà finalmente ad investire sui giovani e sull’istruzione. Se vogliamo competere a livello internazionale e se vogliamo bloccare la fuga di cervelli verso università più prestigiose questa sembra essere l’unica soluzione. (Nella foto: Harvard University)
Un gol di Pazzini all’84′ regala agli azzurri la qualificazione matematica
Mai successo prima, un cammino quasi perfetto. Dopo sette vittorie in otto partite, con la bellezza di 22 punti, l’Italia si qualifica ai prossimi campionati europei di calcio che si svolgeranno in Polonia e Ucraina l’anno prossimo.
L’avversario di questa sera, la Slovenia, ha dato sicuramente più problemi ad un’Italia che per nove undicesimi era la stessa che ha battuto le Far Oer: Prandelli ha cambiato infatti solo i terzini, inserendo Balzaretti e Cassani al post di Criscito e Maggio. In attacco, confermata la coppia Cassano-Rossi. Proprio quest’ultimo si rende pericoloso dopo pochi minuti. L’avvio dell’Italia è deciso, ma la Slovenia resiste bene e cerca di ripartire in contropiede. Ma dopo il bell’inizio, la manovra azzurra inizia a sciogliersi sul più bello negli ultimi venti metri. Cassano si muove troppo lontano dalla porta e spesso non riesce l’ultimo scambio con Rossi prima di concludere. Così, gli azzurri diventano via via meno pericolosi.
Prandelli si rende conto della situazione a metà della ripresa, quando decide di stravolgere l’attacco, inserendo prima Pazzini per Cassano e poi Balotelli per Montolivo, anche lui vicino al gol di testa nel primo tempo. E proprio Pazzini, su lancio di Marchisio al 39′ s.t., sfrutta un rimpallo favorevole e batte di sinistro l’estremo difensore sloveno Handanovic (Jasmin, cugino del portiere dell’Udinese Samir). Terzo gol azzurro per Pazzini, gol numero 700 segnato in terra italiana nella storia della nazionale, qualificazione in cassaforte. Il pass era già pronto, bisognava solo prenderlo al volo.
Adesso, si può tranquillamente aspettare giugno.
Giuseppe Caterino
6/09/11, 23:54, Postato da: Giuseppe Caterino
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Con le Far Oer gli azzurri segnano poi calano, ma finisce 1-0
Non è stata affatto una passeggiata, tanto che a detta di molti, la cosa più buona sono solo i tre punti. Sarà che le temperature favorivano i padroni di casa, sarà che il maledetto sciopero non ha messo minuti nelle gambe dei giocatori, fatto sta che a Torshavn (capitale dell’arcipelago) si è vista una buona Italia solo nei primi venti minuti. Parte a razzo la nostra nazionale, che schiera quasi in blocco gli stessi undici che hanno battuto la Spagna in amichevole a Bari. Rossi e Cassano davanti duettano fin da subito e le occasioni infatti non mancano, tanto che il gol arriva dopo soli dieci minuti: è Pirlo ad innescare il barese con un lancio dei suoi, Cassano controlla, salta il portiere vincendo un rimpallo e mette dentro. Inutili le proteste per una presunta posizione irregolare che in realtà si rivela molto difficile da constatare: il barese scatta infatti sul filo del fuorigioco. Ma l’arbitro non ha dubbi e convalida. Seguono altri dieci minuti di possesso palla, in cui il la superiorità del nostro centrocampo è tale che tutto lascia pensare ad una goleada. Invece i padroni di casa resistono con ben dieci uomini dietro la linea della palla e vengono fuori piano piano, inizialmente sfruttando il contropiede, poi tentando addirittura di costruire palla a terra. Il pericolo massimo per Buffon arriva al 23′ col palo colpito da Olsen su una conclusione dalla distanza. L’Italia non riesce più a sfondare e non si registrano occasioni degne di nota fino all’intervallo. Nella ripresa il tema della gara resta lo stesso: i padroni di casa, compatti più che mai, provano a spingere in contropiede, l’Italia gestisce un possesso palla fine a sé stesso. Nemmeno l’ingresso di Pazzini per Rossi riesce a dar profondità alla manovra azzurra. La pioggia ci mette del suo e i meccanismi degli azzurri sembrano impantanati più che mai, al punto che gli avversari tornano a farsi pericolosi e colpiscono un altro palo, stavolta con Holst che si mangia un gol praticamente già fatto. Sarebbe stato curioso vedere quale sarebbe stata la reazione degli azzurri ad un eventuale pareggio. Ma la fortuna li ha assistiti fino al 90′, dentro e fuori dal campo, perchè anche gli altri risultati hanno favorito gli uomini di Prandelli. Infatti, complice la clamorosa sconfitta casalinga della Slovenia (prossimo avversario martedì a Firenze nonchè attuale seconda nel girone) con L’Estonia, l’Italia potrebbe già festeggiare martedì la matematica qualificazione agli Europei.
Giuseppe Caterino
3/09/11, 09:09, Postato da: Giuseppe Caterino
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A Siauliai (Lituania), la Serbia vince 80 a 68
Lo schiaffo tanto atteso per l’esordio europeo degli azzurri non è arrivato. Anzi, i ragazzi di Pianigiani, sono stati in grado di stare avanti ai campioni uscenti della Serbia. Segnali positivi, che ammorbidiscono una sconfitta che potrebbe sembrare netta.
Il cinque iniziale italiano vede Bellinelli, Gallinari, Cusin, Hackett e Mancinelli. E proprio quest’ultimo ha aperto le marcature per l’ottima Italia, che grazie ad una difesa perfetta annulla le prime tre azioni offensive serbe, si porta sul 4 a 0. Ma gli azzurri poi sbagliano troppo, rischiando di perdere l’occasione di guadagnare più possibile su questa Serbia non ancora in partita. Grazie ad un Gallinari in palla gli azzurri allungano sugli avversari, mentre la perfetta partita di Hackett deve arrestarsi momentaneamente quando nella costante pressione sul play avversario, Teodosic, commette il secondo fallo e viene prontamente sostituito dal tecnico Pianigiani. Al 5′ fa l’esordio in partita Bargnani al posto di Fusin. L’allenatore Avversario Ivkovic è costretto a chiamare un time-out per correre ai ripari, ma alla fine del primo tempo, l’italia può vantare un vantaggio di 8 punti.
I serbi cominciano il secondo quarto con una forte pressione sin dalle riprese di gioco dal fondo. L’ingresso di Markovic e Macvan sta portando punti alla loro nazionale: Serbia a -2 a metà del quarto e bonus perso. La situazione porta all’inevitabile ritorno in campo Mancinelli e Hackett. L’rgoglio del capitano Mordente lo porta a sbloccarsi con una tripla dall’angolo, che riporta in vantaggio l’italia, che per la prima volta era finita sotto nel punteggio. I serbi hanno saputo invertire le sorti della partita: l’italia è calata agevolando fin troppo gli avversari che sono saliti in cattedra e hanno concluso il secondo quarto con un punteggio di 35-29.
Il terzo periodo ricomincia purtroppo con lo stesso copione con cui si era concluso il secondo: la Serbia raggiunge un vantaggio di +12 punti. E Pianigiani è costretto a chiamare il timeout dopo 1 solo minuto dalla ripresa. Una timida reazione italiana, guidata dal solito Gallinari, porta i serbi a commettere 5 falli nel giro di 2 minuti, ma la Serbia continua a fare quello che vuole in fase offensiva e dopo 4 minuti si trova a +17. I tiri liberi potrebbero dare una boccata d’ossigeno ai nostri connazionali e l’iniezione di fiducia ci porta a recuperare in quattro azioni ben 8 punti. Anche Bellinelli e Bargnani finalmente si fanno vedere, facendo accumulare molti falli agli avversari, che potrebbero condizionarli nell’ultimo quarti. Infatti Ivcovic è costretto a mettere dentro le secondo linee che in un attimo subiscono un parziale di 6 a 0 e l’Italia si presenterà a -4 all’inizio dell’ultimo quarto.
Inizia male l’ultimo quarto con un fallo antisportivo fischiato contro gli azzurri, ma molti dubbi rimangono su questa decisione arbitrale, che regala un gioco da +4 alla serbia. Teodosic sembra un altro giocatore rispetto a quello del primo tempo e le sue prodezze, insieme con i tiri da 3 punti dei serbi (italiani davvero nulli in questo fondamentale), lasciano gli azzurri a -13. Gli italiani crollano e sono in balia degli avversari. Gallinari è l’ultimo della nostra squadra a resistere, ma per ogni suo canestro arrivano prodezze dei serbi che aumentano il distacco.
A 3 minuti dalla fine, sostituiti Gallinari e Mancinelli, in vista della Germania, e Bargnani prende per mano l’Italia e continua a fare punti, diventando topscorer della partita (22 punti alla fine), facendo salire il rammarico dei primi due tempi in cui è stato poco incisivo.
Il risultato finale, Serbia 80-68 Italia, mostra un divario che in partita si è visto solo nei momenti di calo delle rispettive formazioni: quando i serbi non erano in partita, gli azzurri non hanno saputo ottimizzare il momento come invece hanno fatto gli avversari.
Emanuele Esposito
31/08/11, 15:21, Postato da: Emanuele_Esposito
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Bella vittoria contro la Spagna campione del mondo
Nella splendida cornice del San Nicola di Bari, l’Italia ha fatto la sua bella figura. I progressi visti nei precedenti match sono stati confermati da un’ottima prestazione contro un avversario decisamente più serio, non ce ne vogliano i nostri rivali del girone. Siamo pur sempre ad agosto, gli abbagli del calcio estivo possono essere ingannevoli, si trattava di un’amichevole: tutto ciò è da tenere in considerazione, ma il ritmo visto in campo, l’intesa tra quelli che saranno, con ogni probabilità, i protagonisti dell’europeo in Polonia e Ucraina tra 10 mesi, sono segnali che lasciano ben sperare. Prandelli regala a Cassano una serata da capitano nella sua Bari, città che si conferma talismano per gli azzurri, che vi hanno vinto ben 8 volte su 9 incontri disputati. Il barese è schierato in avanti con Giuseppe Rossi e Montolivo a supporto. Proprio da questi ultimi due arrivano le note più positive: altro che catenaccio, l’Italia gioca un gran bel primo tempo sfoggiando ottimi fraseggi di fronte ai quali i maestri spagnoli restano a guardare. Il dominio iniziale si materializza dopo soli 11 minuti, quando Montolivo finalizza una bella verticalizzazione di Criscito e supera Casillas con un tocco morbido. La prima frazione si conclude in parità solo grazie a un rigore concesso molto generosamente agli ospiti e trasformato da Xabi Alonso.
Nella ripresa, il caldo e la girandola delle sostituzioni in entrambre le squadre fanno sì che il ritmo cali leggermente. Successivamente è la Spanga a salire in cattedra, ed è in questa fase che l’Italia si affida per lo più a ripartenze veloci, con Balotelli, subentrato con Pazzini a Cassano e Rossi, che non concretizza un paio di occasioni che avrebbero reso il successo più rotondo, forse oltre i meriti. A otto minuti dalla fine, ecco le rete di Aquilani che con una botta dalla distanza, deviata, beffa Victor Valdés e sancisce il definitivo 2-1.
In attesa della definitiva e matematica qualificazione per gli europei e soprattutto delle altre amichevoli di lusso che gli azzurri disputeranno con Uruguay e Olanda in inverno, il bilancio è decisamente positivo.
Giuseppe Caterino
11/08/11, 12:43, Postato da: Giuseppe Caterino
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Etichette: amichevoli, Calcio, Italia
Il caldo non ci lascia respirare neanche questa settimana. Dopo le alte temperature registrate quasi in tutta Italia durante il fine settimana appena chiuso, è ancora emergenza caldo. Oggi, infatti, è bollino rosso, ovvero il livello 3 di allerta, per il quale è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio: Le città più colpite dall’ondata di calore sono Bolzano, Bologna, Genova e Torino mentre al livello inferiore, contrassegnato dal bollino arancione ci sono Perugia e Roma. Queste le località segnalate dalla Protezione Civile. Martedì invece il record spetta a Roma che raggiungerà i 38 gradi di temperatura. Dalle 9 città a rischio di martedì si passerà alle 13 di mercoledì, la giornata più calda della settimana: Brescia, Firenze, Perugia e Roma si aggiungeranno alla lista marchiata in rosso, mentre appena sotto ci saranno Campobasso, Frosinone, Milano, Pescara, Rieti e Trieste.
I consigli? I soliti: bere tanta acqua, non esporsi al sole nelle ore di punta, in cui il sole picchia più forte e, non potendolo evitare, un cappellino per evitare una brutta insolazione è l’ideale.
11/07/11, 14:12, Postato da: Daniela Smarrella
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Cominica con un successo tutto italiano il quinto weekend di Word League battendo con un 3-0 (25-18, 25-21, 25-20) la Corea del Sud al PalaTrieste. Gli azzurri ottengono l’ottavo successo avvicinandosi sempre di più alla qualificazione delle Final Eight di Danzica in programma dal 4 al 10 luglio.
In campo l’Italia ritrova capitan Saviani, assente per un problema muscolare alla spalla destra la scorsa settimana, e come titolare Rocco Barone al posto di Birarelli.
Contro i sudcoreani, battuti due volte in trasferta, la squadra di Mauro Berruto è partita bene: 12-9 nel primo set, poi due muri consecutivi su Savani riportano sotto i sudcoreani di Park Ki Won (che ha allenato anche in Italia). L’accelerazione decisiva è firmata Zaytsev (best scorer con 17 punti) e l’Italia chiude il primo set 25-18.
E’ sempre il solito Zaytsev ad allungare a inizio del secondo set, in cui l’Italia fa male a muro con Barone, Buti e Savani, in attacco Lasko diventa imprendibile (12-8), mentre dall’altra parte brilla soprattutto lo schiacciatore Jeon Kwang-In. L’Italia non si fa più riprendere, l’unico brivido è per una botta al naso rimediata da Bari in uno scontro in ricezione. Poi il turno in battuta di Travica e Zaytsev portano il 25-21 del secondo set.
Nell’ultimo set la Sud Corea arriva in vantaggio al primo time out tecnico, complice qualche pasticcio azzurro. Una difesa spettacolare di Bari arma il 14-12 dell’Italia, Lasko lancia lo sprint (20-17) e gli avversari finiscono fuori giri (21 errori) per il 25-20 finale.
Gli azzurri di mister Berruto, sono attesi per il bis con la Corea del Sud, domenica alle ore 21 a Padova.
Perla Del Sole
A decretare la sorprendente notizia sono i risultati provenienti dall’indagine dell’Eurobarometro: i giovani italiani risultano i meno studiosi d’Europa. Istituito nel 1973, il servizio della Commissione europea che misura ed analizza le tendenze dell’opinione pubblica in tutti gli Stati membri e nei paesi candidati ha fornito curiosi risultati. A quanto pare il pensiero di raggiungere una laurea non rappresenta un’opzione attraente per il 38% dei giovani italiani e raggiungiamo addirittura il record essendo la percentuale più elevata in Europa. Solo il 56% degli italiani crede ai benefici studi universitari, contro il 76% dei giovani europei. Neppure la formazione di tipo professionale crea attrattiva nei ragazzi italiani, solo il 50% - il dato più basso in Europa - la definisce un’opzione percorribile per il loro futuro.
17/05/11, 16:14, Postato da: giulio gorobey
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