Si ride moltissimo nella pièce Sarto per signora di Georges Feydeau, prodotto da Roberto Toni per ErreTiTeatro30, sotto la regia di Valerio Binasco e magistralmente interpretato da Emilio Solfrizzi, andata in scena venerdì 20 novembre al Teatro Bobbio di Trieste.
Feydeau scriveva “Se vuoi far ridere, prendi dei personaggi qualunque, mettili in una situazione drammatica e procura di osservarli da un’angolazione comica” ed ecco che a 23 anni scrive questa pièce.
La struttura dello spettacolo, ospitato nel cartellone de La Contrada, si articola in tre scene; due invece sono le ambientazioni: l’atrio di casa del dottor Molineaux e il mezzanino di una vecchia sarta preso in affitto dallo stesso dottore. Il sipario si apre sull’atrio di casa Molineaux, è mattino e il maggiordomo, mentre sta portando la colazione al dottore, si accorge che quest’ultimo non ha dormito in casa e poco dopo anche la moglie, Ivonne, noterà il misfatto chiudendosi in camera in un pianto disperato; a quel punto ecco con passo felpato rientrare il dottore. Questo è l’antefatto dal quale si origina tutto lo spettacolo fra continui sotterfugi, scambi di identità, equivoci, amori segreti che conquistano e conducono il pubblico tra mille risate nelle due ore di spettacolo e lo tengono incollato e in trepidante attesa di vedere e vivere le scene successive.
Il dottor Molineaux fresco sposo poco incline alla fedeltà affitta un mezzanino alla modica cifra di 250 franchi mensili per poter continuare la sua tresca lontano da occhi indiscreti, peccato fosse una vecchia sartoria con la porta d’ingresso rotta; questo lo costringe a fingersi sarto dando così il via ad una serie di improbabili e grotteschi equivoci ed esilaranti gag che andranno a coinvolgere tutti i personaggi.
La situazione che si crea con i vari escamotage messi in atto dal dottore per non farsi beccare crea la comicità dello spettacolo e attorno alla quale ruota il tutto fra esilaranti malintesi e buffe bugie sempre più inverosimili che il medico racconterà. Lo spettacolo è divertente, brioso, con un ritmo incalzante, battute corte e pungenti, il pubblico assiste divertito e coinvolto non smettendo mai di ridere…a fine serata vi faranno male gli addominali!
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