Si tiene mercoledì 20 luglio, a partire dalle ore 20.00, la serata finale dell’Opening Band Live Music 2011. Lo scenario sarà quello di piazzale Straulino e Rode, nell’area dell’ex piscina Bianchi (in caso di mal tempo al Teatro Miela) e ospiterà le cinque band finaliste della sezione regionale e i “The dark side of Venus”, vincitori della sezione extra regionale. Le band nostrane dunque, che si contenderanno la possibilità di registrare un cd demo e di suonare in importanti concerti live, sono in ordine di esibizione: Free Strangers’ Society, Mash, The Shoeless, Israel e i Coloured Sweat.

La giuria della serata sarà presieduta dalla cantante, ex concorrente di X-Factor, Dorina Leka, asieme a Francesco Candura, Carlo Apostoli, Roberto De Micheli e Andrea Massaria.

Una serata dunque di grande musica con un grande ospite protagonista: Paolo Benvegnù.

Lo si può definire uno dei pochi parolieri in Italia in grado di dare dignità poetica ai testi da mettere in musica. A capirlo sono state artiste del calibro di Mina e Irene Grandi, che hanno interpretato rispettivamente “Io e te” e “E’ solo un sogno”, scritte da lui.

Ha un legame particolare con Trieste e con la Slovenia. L’ultimo album infatti è stato realizzato in gran parte nello studio Jork di Villa Decani a Capodistria.

Il cantante e tutta la band sono rimasti affascinati da valori semplici del paese d’oltre confine.

Dopo vari lavori adesso è in tour con il suo terzo LP, “Hermann”, un concept album sulla storia dell’uomo, ripercorrendo i classici, dai miti dell’antica Grecia, alla Bibbia, alla letteratura moderna. I testi sono suoi, accompagnato musicalmente dalla sua band, in cui ciascuno ha portato la sua parte, per il disco forse più completo e convincente della loro carriera.

 
 
 
 
 

BLACK ATTITUDE in questo suo “numero zero” si propone di portare un contributo all’ampliamento dei confini e delle proposte musicali di TriesteLovesJazz, presentando in maniera ragionata, consapevole e ordinata generi musicali che in qualche modo hanno una stretta parentela con il jazz, ma soprattutto universi “street”, come l’hip hop, il funk, il soul, l’r&b capaci di coinvolgere il pubblico dei giovanissimi, allargando così ancora di più l’audience del festival.

Non solo concerti, che comunque saranno la parte più importante di BLACK ATTITUDE. Si vuole anche raccontare, con il coinvolgimento di professionisti del settore (giornalisti, scrittori, manager, musicisti di livello nazionale…), le peculiarità, la storia, i meccanismi, l’attualità di alcuni generi amati e popolari come l’hip hop, il funk, il soul… Verranno presentati alcuni libri con la presenza degli autori e qualche ospite di spessore, creando così un incontro con il pubblico, uno scambio, un dibattito. Per rendere più piacevoli le chiacchiere durante l’APERITIVO FUNK, ci sarà anche un dj set di black music come sottofondo.

Il cast della serata è composto da DAMIR IVIC, trentasei anni, giornalista musicale, se si parla di rap e hip hop le vicissitudini di questa scena le ha vissute dall’interno, in prima persona; MICHELE WAD CAPOROSSO, ex writer, breaker e deejay. Conduce una trasmissione su Radio Popolare Network, una rubrica su Radio 2 Rai e un programma su Sky; MIGUEL SELEKTA è uno dei migliori dj hip pop, r&b, reggae, dancehall del Friuli Venezia Giulia; BQ:RAM BQ (Andrea Cecutti) e RAM (Alessandro Rotter): sono un duo di dj e produttori attivi sulla scena musicale con il marchio BQ:RAM da quattro anni; GHEMON, al secolo Gianluca Picariello, nato ad Avellino l’1 aprile 1982, inizia le prime esperienze nel campo della musica rap nel 1996 e dopo 4 anni nel 2000 autoproduce il demo “Bloodstains” col nome di Sangamaro che viene recensito come “uno dei prodotti più interessanti dell’anno…”; AL CASTELLANA, cantante, autore e arrangiatore, è considerato l’interprete più credibile della scena funk e soul italiana. Ha collaborato con Neffa, Fabri Fibra, Tormento dei Sottotono, Alan Sorrenti, Patty Pravo, Ghemon, Daniele Vit e pubblicato due dischi solisti: «Niente di Nuovo» (2000) e «Supafunkitsch!» (2007);

SOUL COMBO, la straordinaria band che accompagna Al Castellana dal vivo è composta da: Amir Karalic e Franco Trisciuzzi alle chitarre, Alessandro Leonzini al basso, Jimmy Bolco alla batteria, Daniele Speed Dibiaggio alle tastiere, Joy Jenkins, Alessandra Marchetto e Cora Alunni Pini ai cori.

Gli organizzatori della serata sono il giornalista musicale e speaker radiofonico Ricky Russo e da Al Castellana.

L’appuntamento è per lunedì 1 agosto 2011 alle ore 21.00 in p.zza hortis a Trieste.

 
 
 
 
 

Una lunga passerella fluttuante accoglie le collezioni degli undici finalisti di ITS#FASHION, la sezione dedicata al fashion design della decima edizione dell’International Talent Support. Il Salone degli Incanti è come sempre luogo ideale per ospitare tutta la creatività, che è letteralmente esplosa in questi giorni a Trieste.

Le proposte dei giovani talenti, provenienti dalle scuole di moda più prestigiose del globo, sembrano voler guardare la realtà da una prospettiva diversa, cercando di annullare le forme, le linee e le convenzioni della moda, reinventando la tradizione. E’ così per la thailandese Fah Chakshuvej, che propone una collezione uomo dove le giacche con taglio a vivo hanno le maniche a uovo, sono rigorosamente sagomate e i cromatismi che vanno dal beige all’ocra e dal bianco all’argento, le fanno guadagnare il “Maison Martin Margiela Award”, che le permetterà di lavorare nel prestigioso laboratorio di Parigi.

Non sembra più esistere la distinzione tra uomo e donna. Entrambi infatti sembrano poter portare con semplicità gli stessi abiti. Il vincitore della “Collection of the Year”, Shaun Samson, infatti ha pensato per l’uomo a delle lunghe tuniche al polpaccio, in lana, portare rigorosamente sopra i pantaloni (nella foto). Quadri scozzesi e fantasie check in rosso, blu e arancio, scemano gradualmente nei grigi e neri in tinta unita. Il taglio è rigoroso e lineare, annulla le linee del corpo e spesso il panno di lana diventa di maglia, creando suggestivi intrecci materici.

Il tricot sembra spopolare in quasi tutte le collezioni. La magia del patchwork si ripresenta infatti anche dall’inglese Ruth Green, vincitrice del “Skunkfunk Sotainbility Award”, che veste le sue donne con lunghe tuniche di lana, dalle maniche a martello, bombate e sagomate. Lunghe vesti dai colori caldi del rosso, dell’arancio e del giallo, sapientemente mescolati al blu elettrico e al nero, che suggeriscono visioni cromatiche cubiste. Anche qui il tricotage non manca, reso con enormi colli in maglia, che letteralmente avvolgono le modelle.

Ma a utilizzare unicamente la maglia, intrecciata e annodata in ogni modo è l’americano Kevin Kramp, che sommerge i modelli in ampi capi in lana di tutti i colori e le fantasie. Una vera e propria fusione di generi, una contaminazione di lavorazioni diverse. Bellissimo il maxi cardigan traforato, realizzato con catene in maglia melange. Il suo estro viene premiato con il “Modateca Award”.

Tra gli undici finalisti un unico italiano in gara, Kristian Guerra, che si aggiudica però ben due premi: “D-Repubblica Award” e il “Fashion Special Prize”. Il giovane designer padovano si è immaginato degli uomini molto simili ad astronauti, con maxi piumini imbottiti e cappucci che coprono il volto. La collazione è decisamente sportiva e i modelli camminano su curiose scarpe ginniche con zeppa, quasi a volersi sopraelevare dalla vita terrena. I colori scelti da Guerra per i tessuti tecnici di questa collezione sono il grigio piombo, il nero e il color fango.

Come ogni anno anche Diesel, il celebre marchio di Renzo Rosso, è stato presente e ha assegnato il “Diesel Award” all’israeliano Niran Avisar, per come ha saputo reinventare il denim nella sua collezione. Avisar ha proposto abiti quasi unisex, con pantaloni molto attillati, camicie e maglie aderenti e trasparenti. Caban in nappa beige, camicie in jeans e uomini con zainetti in pelle gialla. Una collezione armoniosa, che getta addosso un’inconsueta serenità.

Da segnalare anche la sud coreana Sol Ahn, che ha creato in chiave moderna il lupo di mare d’altri tempi. Lunghi pastrani blu con alamari e moschettoni, maglie a righe e maglioni oversize color corda, che fanno pensare a una battuta di pesca in mari lontani.

Originale il progetto dell’olandese Jantine van Peski, che per la collezione donna ha scelto degli abiti – struttura con mini frange avvolte su sagome tubolari. Una visione materica interessante, in cui la seta rossa, blu Cina e rosa antico crea fluidi abiti, sormontati da giacchini in frangia.

Emozioni bucoliche ci arrivano invece da Tabith Osler, dove i colori sono neutri e le sue donne sfilano con drappeggi in seta, nappa e rigorosamente coperte in volto con enormi e svolazzanti foglie di carta. Dagli abiti spuntano fasci di grano, le scarpe sono avvolte dalla paglia e le modelle armeggiano scope di saggina.

Anche quest’anno ITS ha regalato emozioni forti e spunti interessanti per quelli che saranno i designer del domani. La creatività e il talento sono magicamente esplosi per il decimo anno di fila e speriamo che questa esplosione si ripeta ancora per molti anni.

L’inviato Enrico Matzeu

 
 
 
 
 

E’quasi tutto pronto al Salone degli Incanti di Trieste per la decima edizione di ITS, l’International Talent Support, il concorso internazionale dedicato ai giovani talenti della moda, degli accessori e della fotografia, arrivato questa’anno alla sua decima edizione. Dieci anni dunque in cui moltissimi artisti, provenienti dalle migliori scuole di design di tutto il mondo, hanno avuto la possibilità di farsi conoscere dal pubblico, ma soprattutto dagli addetti ai lavori. Un’occasione importante dunque per trovare poi uno spazio nel tanto ambito fashion system.

Sono stati però anche dieci anni di grandi collaborazioni, tra Barbara Franchin, direttrice dell’evento e i grandi marchi, che negli anni hanno contribuito alla realizzazione del concorso. Uno tra tutti è sicuramente Diesel, che grazie alla passione del suo fondatore Renzo Rosso (nella foto), è stata sempre presente in questi dieci anni. Proprio Renzo Rosso infatti riceverà questo pomeriggio, per mano del sindaco di Trieste Roberto Cosolini, il Sigillo Trecentesco della Città quale “simbolico riconoscimento per il decennale sostegno offerto dall’imprenditore a una coraggiosa iniziativa economica e culturale sorta a Trieste quale è ITS, manifestazione che da sempre ha l’obiettivo di formare nuove generazioni di designer di moda, accessori e gioielli e di fotografi specializzati nel settore, proiettando contemporaneamente a livello internazionale l’immagine della città come centro della creatività”.

Un’importante attestazione istituzionale dunque che corona il sodalizio professionale tra Rosso e ITS.

Questa sera intanto verranno inaugurate, con una cerimonia riservata a pochi fortunati invitati, per lo più giornalisti ed esperti internazionali, le sezioni Accessori, Gioielli e Fotografia, che occupano con le loro esposizioni, buona parte della prestigiosa location dell’evento.

Le giurie intanto sono già al lavoro da questa mattina per esaminare i lavori dei 44 finalisti delle quattro sezioni in concorso. A presiederle anche quest’anno il celebre duo di stilisti Viktor & Rolf, affiancati da nomi illustri del mondo del fashion system, come lo stilista Antonio Berardi, la giornalista Giusy Ferrè e la fashion editor di Vogue Sara Maino.

L’attenzione però è puntata tutta sulla serata finale, che si terrà domani alle 21.00, durante la quale oltre ad assistere al fashion show, che come ogni anno regalerà forti emozioni, i fortunati spettatori assisteranno alle premiazioni dei vincitori.

 
 
 
 
 

Oltre un mese di spettacoli realizzati in una delle più affascinanti e preziose location open-air della regione: il Cortile delle Milizie del Castello di San Giusto. La rassegna – avviata lo scorso anno per restituire lo spazio alla città e alle iniziative di teatro all’aperto – ritorna nell’estate 2011 con un programma ricco che entra nel cuore della città.

SerEstate al Castello di San Giusto – questo il titolo dell’edizione 2011 della rassegna – è promossa dal Comune di Trieste e affidata, sul piano della gestione, all’esperienza del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, come per l’edizione “numero zero” nel 2010.

Il cartellone è stato presentato venerdì 8 luglio nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla Sala della Giunta del Comune di Trieste, alla presenza del Sindaco di Trieste Roberto Cosolini.

Il cartellone 2011 intende rimanere fedele alle linee artistiche “storiche” degli spettacoli estivi a San Giusto, spazio che aveva sempre ospitato – oltre a gloriose edizioni del Festival dell’Operetta – proposte di musica leggera, di balletto, cinema e grandi nomi dello spettacolo. Linee che permettono di non scostarsi dalla formula della multidisciplinarietà, grazie a cui – nella bella cornice del piazzale del Castello – si raccoglierà un pubblico vasto e sempre diverso, per inclinazione, sensibilità, preparazione culturale: un pubblico che sa apprezzare il jazz raffinato della rassegna curata dalla Casa della Musica o il genio sregolato di Giovanni Allevi, che sa passare dalla voce rock di Alessandra Amoroso all’incanto del Lago dei Cigni presentato dal balletto del Teatro dell’Opera della Macedonia o dei Pas de Deux della compagnia Cosi-Stefanescu, per divertirsi infine con lo spirito irrisorio di Sabina Guzzanti o con l’irriverente cabaret triestino di Pupkin, che conterà in occasione della recita a San Giusto su guest star d’eccezione come Paolo Rossi ed Emanuela Grimalda.

Serestate al Castello di San Giusto si inaugura nel segno dell’operetta: prodotta dalla Fondazione del Teatro lirico “G.Verdi” il 12 luglio (con repliche il 14, il 16 e il 19 luglio) va in scena Una notte a Venezia, sulle musiche appassionate del re del valzer, Johann Strauss jr, restituite nella direzione orchestrale del Maestro viennese Alfred Eschwe. L’esile intreccio concepito da Friedrich Zell e Richard Genée è stato rielaborato da Gianni Gori, la regia è di Franco Esposito che ha potuto contare su un ottimo cast capeggiato da una voce delle più amate della piccola lirica: quella di Daniela Mazzucato. Il soprano sarà affiancato da Max René Cosotti e da Giuseppe Pambieri, prestato all’operetta nel ruolo di narratore. Naturalmente saranno protagonisti al Castello anche l’orchestra ed il coro del Teatro Verdi.

La musica si fonde alla danza sul palcoscenico di San Giusto, il 20 luglio per il più delicato e commovente dei grandi balletti del repertorio classico: Il Lago dei Cigni. La partitura sarà quella celeberrima di Tchaikovskji e le coreografie quelle preziosissime di Petipa-Ivanov rivisitate da Yaremenko, per l’edizione proposta dal balletto del Teatro dell’Opera della Macedonia. Forte espressività, abilità tecnica e tradizione, assieme a una cura straordinaria per costumi e allestimenti sono i punti di forza della compagnia.

Danza, ma questa volta di carattere esotico, sarà quella eseguita – il 29 luglio – dal Nusantara Arts Forum, uno dei più rinomati gruppi folcloristici di Giakarta. Nato nel 2006, l’assieme vuol promuovere le danze tradizionali e la cultura indonesiane e si è già esibito con eccellenti esiti a livello internazionale. In scaletta le danze più significative delle principali isole dell’arcipelago indonesiano. Lo spettacolo va in scena con la collaborazione del Consolato Onorario di Indonesia.

Una preziosa serata di balletto è in programma anche il 9 agosto protagonisti i Grandi Pas de Deux nell’esecuzione di una delle più rinomate compagnie di danza italane, il Balletto Classico Cosi – Stefanencu. Coreografie dunque struggenti e romantiche, come vuole la tradizione del pas de deux, ma anche assolutamente impegnative sul piano della tecnica, dell’interpretazione e del virtuosismo.

Musica pura, invece, raffinatissimo jazz con nomi di primo livello per TriesteLovesJazz organizzata dalla Casa della Musica e giunta ormai alla sua quinta edizione. Oltre a invadere di melodie ricche di suggestione la consueta location di Piazza Hortis, la rassegna approda quest’anno anche al Castello di San Giusto con tre appuntamenti di pregio.

Il 21 luglio saranno protagonisti i New York Voices uno fra i gruppi vocali più apprezzati al mondo: attivi dagli anni Novanta, da sempre si sono rivolti con grande attenzione alle rivisitazioni del repertorio jazz. Sfoggiano un equilibrio e una tecnica a dir poco sbalorditive, e arrangiamenti di grande intelligenza e originalità.

Il 25 luglio sarà la volta dell’Abercombie Berlin Erskine Sheppard Quartet.

Un vero jazz dream team (così composto: John Abercombie-guitar; Jeff Berlin-bass; Peter Erskine-drums; Bob Sheppard-sax) che vede quattro leggende della musica che hanno segnato la storia del jazz planetario, unirsi in una band da non lasciarsi sfuggire.

Conclusione in grande stile, infine con Steve Lukather, lo storico musicista e fondatore dei Toto, che suonerà il 7 agosto con una band di prim’ordine. Lukather è tra i maggiori chitarristi al mondo, vincitore di 5 Grammy Awards, si è distinto anche come straordinario session man.

Appartiene alla compagine di TriesteLovesJazz anche un appuntamento atteso a Trieste con particolare emozione: il concerto finale della Prima edizione del Premio Luttazzi. Premio che fa seguito a un concorso nazionale per giovani pianisti jazz, iniziativa coordinata in questi mesi da Rossana Luttazzi, che ha coinvolto una giuria di esperti, critici, interpreti per selezionare il giovane vincitore che potrà frequentare un corso di perfezionamento presso la New School for Jazz and Contemporary Music di New York. Il concerto finale – in programma il 24 luglio – celebra Lelio Luttazzi attraverso l’esibizione di alcuni grandi nomi della scena musicale italiana come Rossana Casale, Luigi Bonafede, Roberto Regis, Dado Moroni, Rita Marcotulli, Lorenzo Hengeller, le Voci di Corridoio, Freddy Colt. Condurrà l’esperto critico Dario Salvatori. Il Premio Luttazzi è un’iniziativa in collaborazione con “IL PICCOLO - 130 anni insieme”.

Agli appassionati di musica leggera è dedicata di certo la serata del 26 luglio, protagonista Alessandra Amoroso: la più interessante rivelazione nel panorama italiano, al meno in ambito di voci femminili, si ferma a SerEstate con una tappa del suo Il mondo in un secondo Tour, ispirato all’omonimo album in vetta alle classifiche da oltre 30 settimane. Il concerto – come quello immediatamente successivo di Giovanni Allevi – è presentatola Azalea Promotion in collaborazione con Associazione culturale Motoperpetuo.

Il genio del pianoforte, che con la sua musica ha già affascinato più volte il pubblico regionale e che viene costantemente accolto da clamorosi “sold out”, riserva a Serestate il 27 luglio una tappa del suo Alien World Tour, ispirato all’ultimo album di inediti.

Ancora musica ma questa volta è il rock a dominare: nella programmazione al Castello di San Giusto rientrano infatti alcune date del Summer Rock Festival curato dall’Associazione Musica Libera. I nomi sono molto interessanti, basti pensare al concerto d’apertura – il 28 luglio – che vede sul palcoscenico i Caravan, mitica formazione fondata in Inghilterra nel 1968 da Pye Hastings (chitarra/voce) e composta da Dave Sinclair (tastiere), Richard Sinclair (basso) e Richard Coughlan (percussioni). Il gruppo ha attraversato gli ultimi cinquant’anni di storia della musica, con la sua originalità e forza: il concerto a Trieste celebra il quarantesimo anniversario del loro leggendario album In the Land of Gray and Pink. La serata sarà aperta da una performance del triestino Luigi De Santi.

Il 30 luglio sarà la volta di arti&mestieri una band italiana che ha fama all’estero e si muove con successo nel panorama del rock progressivo degli anni Settanta. Vi fanno parte solisti d’eccezione come Furio Chirico (batteria) e Beppe Crovella (tastiere). A SerEstate avranno un ospite di prestigio, il flautista Mel Collins che ha fatto parte dei King Crimson. la serata sarà aperta dagli Japponesi dei Fantasmagoria.

Il 31 luglio si farà omaggio a Lucio Battisti: il concerto commemorativo si intitola Ci ritorni in mente e proporrà un coinvolgente viaggio poetico attraverso le musiche e i testi di questo indimenticato cantautore. Fra i protagonisti della serata spicca il nome di Alberto Fortis.

The Wall, Wish You Were Here, The Dark Side of The Moon… titoli irresistibili che ormai appartengono all’immaginario comune ed emozioneranno ancora una volta gli spettatori di A Tribute to Pink Floyd il 2 agosto: in scena i Pinkover, nota band triestina che si è specializzata nella riproduzione fedele delle musiche di questo complesso.

Infine una notevolissima sorpresa nel segno del cabaret: due appuntamenti che coniugheranno irriverenza a satira sottile, e che conteranno su grandi protagonisti.

Il 10 agosto è in programma il nuovo recital – intitolato Si! Si!… Si…Oh..Si! – di un nome dello spessore di Sabina Guzzanti, assente dai palcoscenici teatrali triestini da parecchi anni (la più recente apparizione è stata lo scorso luglio per la presentazione invece del suo film Draquila – L’Italia che trema).

Il 3 agosto Serestate al Castello di San Giusto si illumina poi della comicità del Pupkin Kabaret&Friends. Gli attori e i comici del Pupkin, insieme ai fidati musicisti della Niente Band, a ospiti, amici e parenti al seguito proporranno anche sul Colle la classica ricetta del loro stralunato e tumultuoso varietà: comicità, musica, satira, riflessioni confuse e opinioni non richieste… Si chiedono se verranno imprigionati nelle segrete del Castello… Per ora l’unica certezza sono i nomi – davvero eccellenti – dei Friends che li seguiranno in quest’occasione: addirittura la triestina Emanuela Grimalda e Paolo Rossi. Assieme a loro gli amici del Pupkin promettono di creare un incredibile “incubo di una notte di mezza estate”.

Sono inoltre inseriti nel cartellone di Serestate al Castello di San Giusto tre concerti della Civica Orchestra di Fiati “Giuseppe Verdi” che si terranno il 18 luglio e l’1 e l’8 agosto: la apprezzata formazione si concentrerà in questi appuntamenti estivi soprattutto sui compositori italiani, da Verdi e Rossini a Morricone, per fare omaggio alla ricorrenza dei 150 anni dell’Unità nazionale..

Il 6 agosto si esibiranno invece gli artisti vincitori degli Artisti da Bar, distintisi nel corso di una gara concepita come un vero “talent show”.

SerEstate al Castello di San Giusto si compone di alcuni eventi con biglietto a pagamento e di altri a cui invece si accederà attraverso un ingresso “con posto assegnato” al prezzo di 1 euro.

Per tutti i dettagli relativi all’acquisto dei biglietti rimandiamo alla brochure della rassegna e ai punti vendita consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

 
 
 
 
 

Ospiti a “Viva L’Italia”, il programma dell’emittente nazionale Rtl 102.5 , Renzo Tondo, presidente della Regione e Federica Seganti, assessore alle Attività produttive, hanno presentato questa mattina la ricca offerta turistica della regione Friuli Venezia Giulia, insieme ai conduttori del programma, Angelo Baiguini e Valeria Benatti. Si è parlato dei numerosi eventi sportivi, tra cui la famosissima Barcolana, delle particolarità triestine, tra cui il tram di Opicina, dei numerosi concerti che ci saranno prossimamente e dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, che, in continua crescita, offre mete nazionali e sempre più numerose mete internazionali.

E’ stato inoltre annunciato che dal 9 al 25 luglio proprio Rtl trasmetterà per due intere settimane, 8 ore al giorno, da Piazza della Borsa a Trieste, dove sarà posto un Radio Truck dell’emittente. I conduttori che si alterneranno i, parleranno ancora, e più approfonditamente, delle bellezze del Friuli, delle attrazioni turistiche e delle curiosità, per far conoscere a tutta l’Italia i tanti motivi per cui vale la pena venire a visitare questa bellissima regione. Inoltre andranno in onda da Piazza Borsa alcuni dei molti programmi del palinsesto, tra cui proprio Viva L’Italia e La Famiglia Giù Dal Nord.

 
 
 
 
 

Oltre 100 artisti – pittori, scultori, fotografi, visual designers … - del Friuli Venezia Giulia saranno protagonisti, da domenica 3 luglio fino al 27 novembre 2011, della Biennale Diffusa di Trieste: un progetto a cura di Vittorio Sgarbi, avviato nell’ambito della Biennale Arte 2011, che in sinergia con le regioni italiane varca i confini dell’Arsenale di Venezia per estendersi ad alcuni centri della penisola.

Prezioso valore aggiunto della Biennale Diffusa di Trieste sarà la location individuata per l’evento: per la prima volta, infatti, si apriranno al pubblico i magnifici spazi del Magazzino 26, l’hangar di età asburgica costruito tra il 1890 e il 1897, risanato e ristrutturato negli ultimi dieci anni per la direzione di Paolo Portoghesi, esteso lungo un fronte di oltre 200 metri per una superficie complessiva di oltre 30 mila metri quadrati. Magazzino 26, il secondo hangar più grande d’Europa, sarà dunque sede visitabile nel segno di una spettacolare festa dell’arte, cornice e al tempo stesso suggestione portante del percorso espositivo.

La Biennale Diffusa di Trieste sarà il primo passo concreto per l’avvio del grande progetto di recupero del Porto Vecchio di Trieste: e a siglare questo incipit saranno oltre cento protagonisti, espressione della creatività e del talento artistico del Friuli Venezia Giulia. Nomi di grande spicco sulla scena dell’arte contemporanea, come Franco Dugo, Gillo Dorfles, Giorgio Celiberti, Emanuela Marassi, Paolo Cervi Kervischer, Romano Abate, Piccolo Sillani, Livio Rosignano, Alice Psacaropulo, Nane Zavagno, Manuela Sedmach, Davide Skerlj. Si incontreranno e confronteranno con la loro opera al Magazzino 26, in una vera e propria agorà dell’arte contemporanea. La Regione Friuli Venezia Giulia, dunque – area da sempre feconda di contaminazioni culturali e artistiche di atmosfera centro-europeo – si conferma crocevia di idee e progetti, ora riuniti in una sede che si prospetta ideale per la capacità di accogliere e valorizzare arte, performance e installazioni, nel contesto di un piano di recupero del patrimonio di archeologia portuale in dote a Trieste, sin dall’età asbugica.

E nell’ambito della Biennale diffusa di Trieste sarà incastonato il prestigioso allestimento della sezione promossa dall’Iniziativa Centro Europea (InCE) e curata dal Comitato “Trieste contemporanea”, con opere di una quarantina di artisti residenti nei paesi InCE, di origine italiana o con forti legami con l’Italia (per formazione, lunga permanenza o attività didattica), e di artisti italiani operanti nei paesi membri dell’InCE. Gli artisti, rappresentativi di 17 Paesi membri dell’InCE (esclusa l’Italia, coperta dalla parte regionale), sono stati individuati anche attraverso la collaborazione entusiastica e fattiva delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero (ambasciate / istituti italiani di cultura), con il favorevole supporto del Ministero degli Affari Esteri. La sezione offrirà dunque l’opportunità per uno sguardo inedito nei percorsi legati non solo all’arte contemporanea nei Paesi InCe, ma anche all’evoluzione delle collaborazioni in atto fra l’Italia e gli artisti che gravitano in quest’area. Fra le presenze confermate segnaliamo Aleksandrija Ajdukovic (Serbia), Dejan Atanackovic (Serbia), Rok Bogataj (Slovenia), Sergey Bratkov (Ukraine), Brida Group (Slovenia), Cristiano Carloni & Stefano Franceschetti ITALY (Bosnia), Pablo Chiereghin ITALY (Austria), Nemanja Cvijanovic (Croazia), Radu Dragomirescu (Romania), Igor Eskinja (Croazia), Petra Feriancova (Slovakia), Edi Hila (Albania), Tamas Jovanovics (Hungary), Ivan Kiuranov (Bulgaria), Dalibor Martinis (Croazia), Aleksandra Mir (Poland), Timea Anita Oravecz (Hungary), Svetlana Ostapovici (Moldova), Eugenio Percossi ITALY (Czech Republic), Karin Pisarikova (Czech Republic), Stefano Romano ITALY (Albania), Ilija Soskic (Montenegro), HR-Stamenov (Bulgaria), Oleg Tchërny (Belarus), Jelena Tomasević (Montenegro), Veronika Tzekova (Bulgaria), Vana Urosevic (Macedonia), Adam Vackar (Czech Republic), Sasha Zelenkevich (Belarus), Driant Zeneli (Albania).

Nella foto l’opera “Trappole per un dio scomparso” di Romano Abate

 
 
 
 
 

Si è riunito ieri sera il Consiglio Comunale per ascoltare le dichiarazioni programmatiche del sindaco. Alle 20 circa, Cosolini dopo aver fatto consegnare ai consiglieri una copia del suo programma elettorale ne ha illustrato alcuni punti principali. Nella relazione programmatica l’accento è stato posto sulla necessità di stimolare la crescita economica della città, allo scopo di offrire molte più opportunità di lavoro qualificato ai giovani. Una crescita economica che il sindaco immagina “necessariamente attenta alla tutela dell’ambiente”.
Alla relazione hanno replicato le opposizioni. Antonione per il PdL ha criticato il programma perché “troppo ingeneroso con il governo e la regione”, accusate dal Sindaco di non avere una precisa strategia di valorizzazione della città. Il sindaco uscente, Roberto Dipiazza, ha preso la parola per difendere l’operato della sua giunta, sottolineando in particolare il primato di Trieste nelle classifiche di qualità della vita e segnalando, alla nuova giunta, l’importanza di concludere al più presto l’iter di approvazione del nuovo piano regolatore. Fedriga, della Lega Nord, ha duramente criticato la decisione della giunta di modificare i criteri di assegnazione dei bonus bebè. Il consiglio si è protratto fino a notte inoltrata per permettere a tutti i consiglieri presenti di esprimere la loro opinione.
Poche ore prima del Consiglio si è riunita la Giunta Comunale. L’esecutivo ha approvato il pacchetto che prevede l’istituzione della diretta web delle sedute del Consiglio comunale, le giunte itineranti (ogni due settimane in una circoscrizione diversa). Cosolini ha annunciato inoltre, una pagina ufficiale del sindaco su Facebook, per diffondere informazioni e ascoltare le richieste dei cittadini.

 
 
 
 
 

Torna il consueto appuntamento con il Bookcrossing alla Stazione Rogers. Questa volta, però, cambiano i protagonisti. Per il Bookcrossing Kids, lo dice la parola stessa, i protagonisti saranno i più piccoli. L’evento, infatti, interesserà i bambini dai 5 ai 10 anni. E durerà ben tre giorni, a partire da questo pomeriggio alle 17,30 fino a domenica 19.

La ricetta è la stessa dell’ormai conosciuto Free Bookcrossing, ovvero i piccoli dovranno portare con loro un libro che hanno letto, che gli è piaciuto e che avranno il piacere di far conoscere ai compagni d’avventura e, dopo essersi conosciuti, via allo scambio!

Questa volta però i libri, parte importante dell’evento, non saranno gli unici a farla da padrone. Sabato, infatti, dalle 10,30 alle 12,30, le pareti della Stazione Rogers saranno ricoperte di carta da disegno e i bambini avranno la possibilità di dare sfogo alla fantasia disegnando, colorando e pitturando, prendendo spunto anche dai libri.

Domenica dalle 10,30 alle 12,30 il divertente appuntamento dedicato all’infanzia si concluderà in festa!

 
 
 
 
 

17, 18, 19 giugno al Parco San Giovanni di Trieste. Queste le date e la location dell’ultima edizione della 3 giorni, un evento imperdibile per chi ha voglia di alternare le sue giornate tra il divertimento in musica, spettacoli e danze e la riflessione su argomenti di rilievo come il riciclo, l’ambiente, l’energia rinnovabile e soprattutto la cooperazione tra diverse realtà sociali, che appunto si rifà al nome dell’evento.

Un tema di grande interesse e su cui il Festival vuole focalizzarsi è il mondo dell’associazionismo, un tramite fondamentale per divulgare, discutere, riflettere ed esprimere la propria su varietà infinite di argomenti. E proprio all’interno del Festival, come prova di questa importanza, ci saranno i banchetti delle più di 60 associazioni presenti, che potranno interagire con chi ne ha voglia per rispondere a quesiti e per dare informazioni. Proprio alle associazioni sarà dedicato uno spazio: “DiverCitizen”, una “piazza-mercato”, come viene definita, punto di ritrovo per promuovere azioni comuni su e per il territorio, proporre e condividere progetti. Ricordo che sarà presente anche un banchetto di RadioInCorso!

Non saranno solo ragazzi e adulti a riempire la piazza, ci sarà spazio anche per i bambini che saranno intrattenuti da fiabe, giochi e tante attività divertenti che permetteranno ai più grandi di godersi in tranquillità la miriade di attività organizzate in occasione del Festival.

Tra gli eventi di spicco ce n’è uno che unisce due argomenti apparentemente diversi tra loro e ripeto apparentemente, non collegabili: energia rinnovabile e lotta alla mafia. Voi direte “cosa hanno a che fare l’una con l’altra?” Invece il progetto Libero Sole su Libera Terra presenterà il programma secondo cui verranno installati impianti fotovoltaici su strutture confiscate alla mafia. Risparmio energetico e finalità sociale, queste le parole-chiave dell’evento. Un altro spazio dedicato alla mafia sarà L’impoetico mafioso.105 Poeti Per La Legalità, un’antologia di poesie a favore della legalità.

Altri temi di rilevanza sociale verranno affrontati nelle due mostre fotografiche: “La camera scura”, proposta da Amnesty international e all’interno della quale 13 attori poseranno per l’abolizione della pena di morte; e “Obiettivo: un mondo di persone – 24 fotografi in azione”, realizzata a cura dell’Associazione Nadir Pro, che vedrà esposte 60 immagini donate da personalità del fotogiornalismo, impegnate nella lotta contro l’esclusione sociale.

Ma visto che vorrete unire serietà, riflessione e dibattito a tanto sano divertimento, non mancheranno, nel corso delle varie serate, concerti, danze e spettacoli.

La manifestazione è organizzata da I Cammini Aperti Trieste, Il Centro delle Culture, Nadir Pro e Arci.

A breve sarà disponibile sul sito l’intero programma dell’evento!