Sabato 24 settembre, la sveglia suona presto la mattina. Salgo in macchina e percorro l’autostrada in direzione Tarvisio. Esco al casello di stazione Carnia e un buco nero mi riporta indietro al 1944. Sono entrato nel territorio della Repubblica Libera della Carnia, sulle strade che ora vengono solcate dalle ruote della mia auto in quel periodo vedevano passare convogli militari e truppe armate. Non si sentiva il profumo di erba e di pini ma di polvere da sparo, morte e sangue. Mi sembra di vedere trincee, rumori di spari, giovani con fazzoletti avvolti sul collo che corrono lungo le vallate. Arrivo ad Ampezzo, la capitale dell’allora Stato Libero, dove si svolge il convegno internazionale “1944:le radici della libertà e della democrazia”, una manifestazione che ha voluto ricordare un episodio esemplare della Resistenza italiana: una zona liberata dall’occupazione nazifascista dai partigiani e istituita in Repubblica. La sala del municipio è riempita in ogni ordine di posto e numerosa è la presenza dei giovani. Gli storici, tra cui docenti dell’Università di Trieste e di Udine, si alternano al microfono deliziando la platea con le loro relazioni sulle fonti e sui documenti dell’epoca. Sono stati studiati i rapporti che intercorrevano tra Clero e Resistenza, in particolare come la Chiesa raramente abbia documentato questi mesi o l’abbia fatto su indicazione vaticane, sono comunque importanti le fonti parrocchiali e diocesane perché erano entità vicine agli umori della popolazione. Sono stati poi esposti i 5 decreti legge emanati dalla Repubblica Libera in cui troviamo elementi innovati per il periodo storico, come ad esempio il suffragio delle donne, la partecipazione politica, l’abolizione della pena di morte, la giustizia gratuita. Principi che ritroveremo poi nella Costituzione repubblicana italiana, lo Stato Libero della Carnia è stato infatti un modello per la forma politico istituzionale dell’Italia. Infine sono state analizzate le fonti memorialistiche e monumentali che con la loro presenza fisica mantengono vivo il ricordo dentro di noi. Un’esperienza che non va solamente ridotta a una dimensione nazionale ma ha peculiarità con altre resistenze europee che sono state presentate nella prima parte del convegno, venerdì 23 a Udine. A conclusione degli incontri il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia ha voluto ricordare che ben presto i testimoni diretti della Resistenza e della Repubblica Libera della Carnia non ci saranno più ed è quindi importante tramandare il ricordo e naturalmente a noi giovani spetta l’arduo compito, cercando di deologizzare questi avvenimenti e facendo luce su episodi controversi, spesso delittuosi, che macchiano la realtà partigiana, affinché le prossime generazioni abbiano una visione dei fatti quanto più avalutativa e veritiera.

 
 
 
 
 

Si terrà a Trieste il convegno internazionale “Città di confine della Mitteleuropa attorno al 1900. La conservazione del patrimonio del Moderno tra Oradea, Trieste, Vienna, Budapest e Fiume”. L’incontro verrà ospitato presso la Sala Maggiore del Palazzo della Borsa, in piazza della Borsa 14, dalle ore 9 alle 19 di Lunedì 8 novembre. L’evento,organizzato dal Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana dell’Università di Trieste, con l’Associazione rumena per la Cooperazione europea SYNTON, il Romanian Cultural Institute, la Heriscape - Heritage and Landscape Training and Consulting di Bologna e l’Associazione Docomomo Italia Onlus - sezione Friuli Venezia Giulia, vanta il riconoscimento del Consolato generale di Romania a Trieste e la collaborazione dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Lo scopo prefissato è quello di smuovere gli animi di coloro che abitano e governano quelle città che, tra Ottocento e Novecento, hanno vissuto una grande fase di sviluppo pilotata da una forte commistione culturale, con la quale si sono potuti dare alla luce luoghi ed edifici particolarmente importanti.Al fine di salvaguardare questo patrimonio architettonico dal deterioramento, causato sia dallo scorrere del tempo sia anche dai vari abusi, si è scelto il mezzo della propaganda conoscitiva, per far prendere consapevolezza del valore culturale di questa eredità, senza la quale le città perderebbero parte della loro identità.
Il convegno sarà diviso in due fasi. Durante la mattinata si introdurranno argomenti a favore della tutela dei beni costruiti, soprattutto di quelli appartenenti al periodo Moderno, volgendo un occhio di riguardo alla città di Oradea che offre un patrimonio peculiare dovuto alla forte varietà etnica, essendo stata in passato popolata maggiormente da ungheresi, ora, invece, da romeni.
Nella seconda parte, invece, si entrerà nel vivo del convegno in cui si paragonerà la stessa Oradea con altre città dell’ Europa centrale, accomunate da simili elementi sociali, storici e culturali, ed egualmente bisognose di maggior considerazione e rispetto.

 
 
 
 
 

Oggi alle ore 16 avrà luogo il convegno “Dalla persona alla comunità: lo spazio del volontariato nella realizzazione di un benessere condivisibile” nell’Aula magna della Scuola Superiore di Lingue moderne per Interpreti e Traduttori in via Filzi 14, organizzato dall’Associazione di volontariato per adulti diversamente abili “La strada dell’amore” onlus con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e del Centro servizi per il volontariato del Friuli Venezia Giulia. Secondo la presidente dell’associazione Rita Carrino Perrotta “L’obiettivo del convegno è quello di valorizzare la peculiarità dell’attività di volontariato che si può definire come una scelta di realizzazione personale, in una prospettiva di relazioni solidali con gli altri, di sviluppo e di realizzazione di bene comune, di benessere della comunità che realizza e compone il proprio benessere”.

 
 
 
 
 

E’ iniziato questa mattina, nell’aula magna dell’edificio h3 dell’Università di Trieste, il convegno “Progettazione delle macchine elettriche - Problematiche e metodi emergenti nel progetto delle macchine elettriche”. La giornata di studio Aeit si pone come un’occasione di scambio, approfondimento e formazione su alcuni dei temi ritenuti di maggiore importanza applicativa nei campi di progetto e utilizzo delle macchine elettriche.

 
 
 
 
 

L’associazione culturale Strade d’Europa di Trieste organizza due appuntamenti rientranti nel ciclo di Seminari 2009/2010 di Eurasia, la rivista di studi geopolitici e finalizzati ad un approfondimento degli scenari di politica internazionale più importanti. Il convegno “L’Iran e la stabilità del Medio Oriente” è organizzato grazie al contributo dell’Università degli Studi di Trieste. Nonostante la mediazione portata avanti con successo da Brasile e Turchia nei confronti dell’Iran in merito alla questione del suo programma energetico nucleare, gli Stati Uniti e Israele insistono per un’escalation di sanzioni nei confronti di Teheran: il convegno avrà lo scopo di analizzare la vicenda. Si terrà giovedì prossimo alle ore 17:30 presso l’Hotel Letterario Victoria (via Oriani 2, Trieste).

 
 
 
 
 

Quante calorie brucia un corpo quando si studia? Hai rimpianti per la cucina di casa o ne hai abbastanza del ragù? Gli amici ti dicono che dovresti dimagrire? Queste ed altre domande verranno poste ad analisi nel convegno di domani organizzato nell’ambito delle attività promosse dal servizio di consulenza psicologica dell’Erdisu di Trieste. L’evento avrà luogo dalle 16 nell’aula 2B che si trova al secondo piano dell’Edificio H3. È un incontro di sensibilizzazione ed informazione sull’alimentazione e sui disturbi alimentari dal titolo “Il peso dello studio: alimentazione e immagine corporea”.
Guarda il manifesto!