Lo spettacolo Tradimenti di Harlod Pinter, che apre la seconda parte del cartellone de La Contrada dopo la pausa delle festività natalizie, è in scena al Teatro Bobbio da venerdì 8 gennaio. La regia è di Michele Placido e tra i protagonisti ci sono Ambra Angiolini, Francesco Scianna e Francesco Biscione. Noi abbiamo avuto la fortuna di intervistare la protagonista femminile Ambra Angiolini.
Benvenuta a Radio In Corso. Sei già stata a Trieste o è la prima volta?
Ci sono stata altre volte per motivi ovviamente sempre diversi. Questa volta però ci resto un po’ di più e sarà una bellissima occasione per conoscerla meglio come spesso capita grazie alle tournèe teatrali.
Sei già stata a fare un giro in città oppure non hai ancora avuto tempo?
No, non ancora, però conto di farlo il prima possibile. Con l’occasione di poterci stare un po’ è più divertente mischiarsi fra la gente che ci vive.
Parliamo un pochino dello spettacolo, che spazia nel rapporto di coppia e in quello fra amici. Tu sei la protagonista, Emma, manager di una galleria d’arte, amante di Jerry, agente letterario interpretato da Francesco Scianna. Che personaggio è quello di Emma? Emma è molto meno manager di quello che possa sembrare leggendo le note. Nella rappresentazione c’è tanto di tutti quei sentimenti che ognuno di noi un po’ cerca sempre di nascondere, ritenendoli difficili da esternare: “desideri scorretti”.C’è un po’ tutto quello che di solito non si ammette.
Come hai scelto questo spettacolo? Cosa ti è piaciuto di più di quest’opera?
Mi appassionava l’idea di provare ad entrare nel mondo del’autore, cioè di Pinter più che altro. Lo spettacolo mi è stato proposto un anno e mezzo fa, ed è stata una decisione presa come spesso accade in teatro, tanto tempo prima di arrivare sul palco: una conferma che arriva per assurdo facendolo.
A noi incuriosisce molto Michele Placido come regista. Sappiamo che hai già lavorato con lui quindi questa non è la prima volta. Cosa puoi raccontarci su di lui?
Lui è prima di tutto un artista. Diciamo che la parola lo mette a fuoco bene, e come tale ha tanti eccessi nel suo modo di essere, nel suo carattere, nel modo che ha di dirigere. All’inizio lo trovi davvero una doccia che non avevi previsto, uno shampoo che non volevi fare, un frontale che pensavi di non avere mai nella vita e poi invece riesci a capire il suo modo. Il suo modo è quello che ti porta di più a superare i tuoi limiti, a non accontentarti mai di quello che ti sembra di aver raggiunto senza esserne frustrato, spostare il traguardo sempre un po’ più in là per la voglia di non invecchiare mai.
Parliamo invece di te, canti, hai fatto cinema, teatro, radio, televisione… Cosa ti piace di più fra tutte?
È successo tanti anni fa. Molti di noi, forse anch’io ogni tanto, ma soprattutto gli altri si dimenticano che alcune esperienze le ho fatte che avevo 14 anni. Ora ne ho 38 per cui non hanno lo stesso valore di quelle che sono capitate da grande.
Nella tua carriera radiofonica abbiamo notato, scovando nel web, che tenevi un programma domenicale dove tra l’altro si parlava anche di sesso, che credo sia un argomento piuttosto difficile da affrontare, soprattutto alla radio. Ti capitava mai di parlare di tradimenti anche in quel programma?
Mi chiedi uno sforzo di memoria terribile, avevo ventanni, non mi ricordo… Quello che è rimasto a me di più in quell’occasione sono state forse le vicende legate a quel mondo. C’era un dottore con noi quindi le domande erano molte per lui ed erano molto intime, molto private, si parlava per lo più, se non ricordo male, di cose pratiche che di sentimenti.
Prima di salutarci un’ultima curiosità: hai già qualcosa in cantiere dopo questo spettacolo?
Ho finito di girare un film sempre con Michele Placido che ha voglia di farmi misurare con donne diverse. Il film che si chiama Sette minuti, e lo abbiamo veramente finito di girare da pochi giorni con un sacco di donne meravigliose, tra le quali Ottavia Piccolo, Fiorella Mannoia al suo debutto, anche se in realtà ha fatto tante altre cose anni fa nel mondo del cinema: faceva lo stunt, era quella che andava a cavallo al posto delle attrici, quella che faceva scene pericolose e poi è diventata la nostra interprete per eccellenza della musica italiana. Anche lei interpreterà un’operaia come noi ed è stata straordinaria. Poi c’è Maria Nazionale, Violante Placido, Cristiana Capotondi: siamo un gruppone di attrici, e di donne soprattutto, alle quali Michele ha regalato un viaggio un po’ speciale. È stata un’esperienza molto forte, molto bella.
Noi ti ringraziamo intanto per il tempo che ci hai dedicato e ti auguriamo un “in bocca al lupo” per stasera! Speriamo anche che il tempo ti aiuti nel visitare Trieste, oggi è un po’ nuvoloso…
Ho già visto che domani e dopodomani pioverà, ma io sono anche per la pioggia, perciò mi butterò comunque sotto l’acqua… Singing in the rain. Sarò sola, ma la vedrò tutta.
Qui il link all’audio.
(Foto all’interno dell’articolo di Federico Riva © )
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