Neolaureati: cosa cercano le aziende?

Prima di iscriversi a un corso universitario, durante gli studi e soprattutto subito dopo il conseguimento della laurea, la domanda più frequente che ci si pone è: “quale profilo cercano le aziende?”

AlmaLaurea, in collaborazione con Centromarca, Associazione Italiana dell’Industria di Marca, ha analizzato questo tema all’interno dell’indagine “I neolaureati nel mondo del lavoro - Canali di reclutamento, profili, esigenze delle imprese”.

Scopo dell’analisi è di mettere a fuoco le aree disciplinari più richieste dalle aziende (industriali, dei servizi e del mondo agricolo), le competenze ricercate nei candidati e i canali di reclutamento più utilizzati dalle aziende stesse.

Lo studio ha analizzato le opinioni espresse dai responsabili della selezione del personale di 256 aziende, composto per quasi due terzi da imprese di media dimensione (da 51 a 100 dipendenti), da un terzo di imprese di grandi dimensioni (oltre 100 dipendenti) e dal 9% da imprese di piccola dimensione (al di sotto di 50 dipendenti). Il 53% è costituito da aziende del settore dei servizi; il resto da industrie (47%).

Previsioni di inserimento nel biennio 2015-2016. Nelle aziende di grandi dimensioni i giovani, in particolare i neolaureati, sono considerati una risorsa fondamentale su cui poter investire “per tenere alto il potenziale competitivo dell’azienda e del prodotto sui mercati italiano e internazionale”. Per questo motivo il 60% delle industrie prevede da 1 a 20 inserimenti di neolaureati nel biennio 2015‐2016. L’11% oltre 50 assunzioni.

Aree disciplinari e competenze. Il 72,5% dei reclutatori intervistati preferisce assumere giovani in possesso di laurea di secondo livello (magistrale o a ciclo unico). Più rilevanti per il reclutamento inoltre sono le aree disciplinari economico-statistiche, che coprono il 77% delle assunzioni, seguite da ingegneria con il 74,5%. Tra le competenze, fondamentale quella linguistica, richiesta dal 83% delle imprese ma riscontrata solo nel 58% dei candidati. Così come la regolarità degli studi: richiesta dal 74% dei responsabili della selezione, è ritrovata solo nel 49% dei casi.

Principali canali di ricerca. Oltre ad aree disciplinari e previsioni di inserimento, AlmaLaurea e Centromarca hanno stilato una classifica dei canali di ricerca più utilizzati dalle aziende per la ricerca, appunto, del personale da inserire.

I Job Placement risultano essere i canali di ricerca più utilizzati in vista di possibili assunzioni. Ma sanno tutti cosa sono questi Job Placement? È il cosiddetto Sportello Lavoro, presente anche all’Università di Trieste, che ha lo scopo di organizzare tirocini destinati ai neo-laureati e colloqui di orientamento, inviando alle imprese che ne fanno richiesta le informazioni sui profili professionali dei laureati dell’Ateneo. Insomma, Il servizio offre alle imprese la possibilità di far incontrare i propri fabbisogni con le competenze dei laureati, con l’obiettivo di ridurre i tempi di ingresso nel mercato del lavoro.

Una distinzione da considerare quando si parla di canali di ricerca è quella tra piccole e grandi aziende: “tra le grandi imprese - si legge nell’indagine - entrano in gioco anche altri canali di ricerca: ad esempio, la partecipazione ad eventi pubblici di incontro tra domanda e offerta di lavoro come fiere, eventi, career day, ma anche l’utilizzo di social network o social media (in particolare LinkedIn, seguito da Facebook e Twitter)”.

Se volete approfondire tutti gli aspetti coinvolti nella ricerca, qui trovate l’indagine completa.