Giovani artisti a Bruxelles per Paolo Caccia Dominioni

Alto, magrissimo, un paio di baffi sottili a mascherare la dolcezza del volto, a 20 anni Paolo Caccia Dominioni, architetto-artista classe 1896, futuro idolo di Hugo Pratt, grande illustratore padre di Corto Maltese, combatteva durante la Grande Guerra in Carso. Con stile, equilibrio e molto coraggio, ma padrone dei suoi nervi, come recita il ricchissimo Stato di servizio; Ajba e Merna sono alcune tappe del suo ardire, per la maggior parte oggi in Slovenia, allora Impero austro-ungarico. Qualcosa però lo distingueva: Paolo non solo era un artista, ma dipingeva la guerra in diretta dalle trincee, spesso a pochi metri da quelle asburgiche. Tant’é che italiani e austriaci nei momenti di tregua sovente famigliarizzavano. E proprio a lui e alla sua particolarità è stata dedicata la mostra Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra, allestita con successo nel 2013 in sette sedi istituzionali a Gorizia e Udine, in più spazi a Trieste.

 

Paolo Caccia Dominioni. Un artista sul fronte di guerra ora, fino al 31 gennaio, dopo l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, approderà all’Ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia, secondo un inedito progetto itinerante ideato e curato dall’arch. Marianna Accerboni. Inoltre, una sezione della mostra è incentrata sui giovani artisti provenienti dai licei artistici di Trieste, Gorizia, Friuli, Austria e Slovenia, che hanno interpretato con grande partecipazione, passione e rifiuto il tema della guerra. Un grido di orrore, tinto spesso di rosso, il colore del sangue.

La mostra è allestita fino al 17 dicembre alla Maison de la Jeunesse di Woluwe-St-Lambert (uno dei 19 di cui si compone la capitale belga) grazie all’Associazione Giuliani del Mondo di Trieste e di Bruxelles, presieduta da Dario Locchi e Flavio Tossi, e in collaborazione con il Comune di Woluwe e grazie all’ospitalità degli assessori alla gioventù e sport Eric Bott e alle relazioni internazionali Philippe Jaquemyns. Dal 18 dicembre passerà nella sede FVG a Bruxelles fino al 31 gennaio.