I suoceri albanesi al Teatro Bobbio

Un debutto molto atteso quello di I suoceri albanesi, fissato per venerdì 29 gennaio al Teatro Bobbio. Un testo di Gianni Clementi che sarà portato in scena da un cast capitanato da Francesco Pannofino e Emanuela Rossi per la regia di Claudio Boccaccini.

I suoceri albanesi parla di una famiglia borghese come tante altre. Lucio è un consigliere comunale progressista, sposato con Ginevra, una chef con un passato costruito su lotte politiche e rivolte generazionali. I due continuano a portare avanti le loro convinzioni e del politically correct hanno fatto uno stile di vita che cercano di tramandare anche a Camilla, la loro figlia sedicenne. Le discussioni politiche e gli insegnamenti si ripetono in ogni occasione che può venire offerta da un telegiornale o dalle visite, assai frequenti, di Benedetta, l’amica di Ginevra, che fa l’erborista alternativa e che non ha un gran successo col sesso maschile. Quando una tubazione del bagno si rompe, i due coniugi, si affrettano a fare effettuare le riparazioni, perchè il loro senso civico impone di non creare disappunto all’ecentrico Tenente Colonnello che abita nell’appartamento sottostante. La ditta contattata per i lavori è formata da due fratelli albanesi, Igli, che ha 35 anni e Lushan, che ne ha 18. La loro storia è molto simile a quelle raccontate dalla stampa, con viaggi su barconi, arrivi in Italia da clandestini e l’attesa di un permesso di soggiorno che finalmente permette l’avvio di un’attività in proprio. Per Lucio e Ginevra i due ragazzi rappresentano quindi un esempio da seguire per Camilla che è invece circondata da ragazzi con situazioni familiari molto più agiate. La luce che i due genitori vedono negli occhi dei ragazzi è quella che solo chi ha provato la fame e le difficoltà può avere mentre si costruisce il proprio futuro, ma quando Lucio dimentica delle carte a casa e rientra prima del previsto, le sue certezze prendono una forma molto diversa.

Marta Zannoner

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Solitamente confusa e tendente al nerd, ho ritrovato la retta via tra i temibili studi universitari grazie a Radioincorso.it.