Torna l’arte contemporanea al Museo Revoltella. Dal 30 settembre al 4 dicembre l’appuntamento è in via Diaz 27 con “Corrispondenze d’arte - Interventi d’arte contemporanea a colloquio con il Museo Revoltella”. Il vernissage è un vero e proprio evento dove performance di danza verticale, arte e musica contemporanea si fondono per offrire agli ospiti divertimento e cultura. Ideata dal Museo Revoltella e dall’Assessorato alla Cultura del comune di Trieste, la mostra è stata curata da Lorenzo Michelli e Maria Masau Dan, offrendo una nuova relazione tra la prestigiosa istituzione e alcune delle ricerche artistiche più stimolanti del territorio. Il percorso di Corrispondenze d’arte ha inizio nel vasto atrio del Museo, per continuare poi fino ai piani alti dell’edificio, proponendo, lungo l’itinerario, l’incontro con molti artisti di fama internazionale, tra cui Sarah Revoltella che conferma, con la sua presenza, il suo lontano legame con il Museo stesso. Maggiori informazioni sul sito www.museorevoltella.it

 
 
 
 
 

In occasione della Barcolana, manifestazione velica di risonanza internazionale l’Associazione artistica CARPE ARTEM organizza la 3^ Rassegna artistica di pittura, fotografia e scultura “In Arte… Ursus. E- Venti sul mare”.

Alla mostra esporranno artisti affermati affiancati da giovani talenti provenienti dall’Italia e dall’estero e selezionati dalla Curatrice, Monica Zaulovic.
La mostra sarà allestita a bordo del Pontone-Gru “Ursus”, recentemente divenuto monumento nazionale, ormeggiato al Molo IV e non distante dal Magazzino 26, sede della Biennale d’Arte 2011 Padiglione Italia.
Venti gli artisti presenti: Claudia Benedetti, Laura Bonifacio Cosmini, Alberto Brumat, Alberto Crismani, Monica Kirchmayr, Elisa Lenaz, Davide Mohor, Angela Oregio Catelan, Marinella Perosa, Olga Pinchera, Carol Probyn Petelin, Banafsheh Rahmani, Sandro Ramani, Gabriella Raseni, Pino Rasile, Tiziana Ravbar, Patrizia Rispoli, Claudio Saccari, Samantha Sila, Fabio Strazzi.
La rassegna prevede le sezioni Pittura, Fotografia e una suggestiva installazione ad opera della giovane artista padovana Angela Oregio Catelan.

L’inaugurazione si terrà giovedì 6 ottobre 2011 alle 18.00, a cui seguirà, grazie alla collaborazione con l’Associazione Colonnelli del Kuntucky, il concerto del fisarmonicista Ghenadie Rotari che si esibirà nel seguente programma:

“Flight beyond the time” di P. Makkonen
“Bossa Nova” di V. Vlassov
“Tango pour Claude” di R. Galliano
“Omaggio ad Astor Piazzolla” di V. Zubitsky.

Sabato 8 ottobre alle 18.00, nell’ambito dell’iniziativa “Vivere con lentezza”, progetto di solidarietà, promosso da “La Bussola dell’Attore”, Francesco Gusmitta, interpreterà alcuni brani tratti dal racconto “Libero” di Gaetano Longo (in onda su Radioattività dal 19 settembre).

La mostra resterà aperta fino al 16 ottobre con orario 15 - 19. Sabato 8 ottobre e domenica 9 ottobre : 10.00 – 12.00 e 15.00 – 19.00. Ingresso libero.
La manifestazione artistica ha il patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dell’UNESCO.

 
 
 
 
 

Evento davvero straordinario alla Biennale Fvg, allestita nel Porto Vecchio di Trieste: proprio in queste ore, a sorpresa, giunge la notizia che Vittorio Sgarbi, curatore del Padiglione Italia di Biennale 2011, in via del tutto eccezionale ha ottenuto per Biennale Fvg – allestita fino al 27 novembre nel Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste – la possibilità di ospitare una piccola ma prestigiosissima personale dell’artista Pordenone Montanari, celebrato dalla critica internazionale come ‘il nuovo Picasso’ del nostro tempo.

Domani, martedì 27 settembre, alle 16, Sgarbi inaugurerà dunque il percorso espositivo in omaggio all’artista rivelazione degli ultimi mesi: a Trieste, nello splendido scenario del Magazzino 26 e nel contesto di Biennale Fvg, saranno visitabili in esclusiva, in aggiunta all’opera già presente all’interno di Biennale Fvg, una decina di dipinti di Pordenone Montanari, ed alcune sue sculture per la prima volta esposte al pubblico.

I dipinti in esposizione a Trieste appartengono alla collezione privata dell’imprenditore anglo-indiano Raja Khara, mentore del settantaquattrenne Americo Montanari, che in arte - e per tributo alla città che gli ha dato i natali – si è ribattezzato appunto “Pordenone Montanari. Com’è noto, la scoperta dell’eccezionale talento artistico di Montanari è avvenuta per caso, e solo di recente: Montanari ha vissuto isolato dal mondo per quasi vent’anni, a una quindicina di chilometri da Biella, dedicandosi solo a pittura e scultura, contando sulla presenza di sua moglie per cibo e rifornimenti di materiali per il suo lavoro. Protetto dal cornicione della villa e dai pini secolari nel suo buen ritiro piemontese, ha prodotto centinaia di dipinti, nature morte e paesaggi, raccontati dagli esperti come geniali e rivoluzionari. Il suo talento nascosto è stato scoperto quando l’uomo d’affari indiano Raja Khara, casualmente, ha richiesto un sopralluogo dell’immobile, che l’artista e sua moglie avevano deciso di mettere in vendita. Vedere e “riconoscere” i tesori artistici realizzati da Montanari, accatastati nell’abitazione, pare sia stata questione di pochi attimi per l’occhio esperto di Khara, subito confortato dall’autorevolissimo parere del noto storico dell’arte britannico Edward Lucie-Smith, che ha immediatamente organizzato per Montanari una grande mostra personale a Londra, momento della consacrazione definitiva del “Pordenone”.

Vittorio Sgarbi, martedì 27 novembre alle 16, non solo siglerà l’inagurazione della mostra omaggio a Pordenone Montanari, ma sarà anche impegnato, al fianco dell’assessore alla Cultura della Regione FVG Elio De Anna, nella presentazione ufficiale del catalogo di Biennale Fvg, uscito nei giorni scorsi, attualmente disponibile al bookshop del Magazzino 26.

L’incontro sarà introdotto dal coordinatore di Biennale FVG Pietro Colavitti e vedrà la partecipazione dei componenti l’Associazione Biennale Portovecchio, che promuove il Biennale Fvg. Orari di visite: lunedì, martedì e mercoledì dalle 15 alle 21, giovedì e domenica dalle 10 alle 21, venerdì e sabato dalle 10 alle 23. Info www.biennaletrieste.it

(Comunicato stampa)

 
 
 
 
 

Giunge ormai al termine l’episodio più lungo dell’evento “Robomonsters”.

L’evento che questa volta si è svolto a Udine presso il circolo Arci di “Casa aupa” ha visto a partire dal primo giorno d’aprile sino a domani (sabato 21, ndr.), un mix tra arte e musica, tutto basato sul tema “robot” con un susseguirsi di serate con selection e dj set, installazioni artistiche, live performance, mostre, “live custon” di robot, “paper toys” e proiezioni. La prima serata è iniziata con la visione del film trash del 1953 “Robot monster”, mentre durante i pomeriggi si sono svolti dei workshop artistici che hanno dato vita alle installazioni e ai papper toys in mostra anche durante le serate, creati dai writer ed artisti come i “RoboKromo”, i “Monster icks”, Matt Flor e Nicolas Vavassori.

La sera i vari dj (Davda, Fudub, dj jahrdo, dj phog, r.x e tamstep), hanno animato le serate con i loro set a base drum’n'bass, dub step, jungle, neurofunk e techstep, sempre accompagnati dalla voce del “Mc Mirty” e dalle proiezioni di “visual art” eseguite da Entrophia.

L’evento si rivela così uno dei più completi della serie Robomonster, e di conseguenza anche uno dei più seguiti.

 
 
 
 
 

Da uno studio di un gruppo di ricercatori europei sembrerebbe che il colore giallo dei “Girasoli” di Van Gogh stia lentamente sbiadendo. Il giallo cromo, a base di cromato di piombo, ha come caratteristica, infatti, la scarsa stabilità chimica e con il passare del tempo tende a diventare sempre più scuro, perdendo così la bellezza originale della tinta. A rischio sarebbero anche i capolavori di altri pittori impressionisti quali Seraut, Manet e Renoir. Queste tinte dotate di grande capacità espressiva dimostrano però di non essere altrettanto valide nel reggere le conseguenze degli agenti deterioranti del tempo.

 
 
 
 
 

Sarà inaugurata domani al Salone degli Incanti di trieste la mostra d’arte contemporanea di Serse, artista veneto di nascita e triestino d’adozione, dal titolo Geometriche dissolvenze. L’artista figura da oltre vent’anni nel novero delle personalità di spicco dell’arte contemporanea italiana, ma l’occasione di allestire una sua mostra personale nella città in cui vive e lavora non si era ancora presentata. L’importanza dell’evento è testimoniata dalla scelta del sito di esposizione, come ha sottolineato l’assessore alla Cultura Massimo Greco durante la conferenza stampa.
Proprio in riferimento al sito, l’ex pescheria di Riva Nazario sauro, Serse ha spiegato la necessità di reinventarne la monumentale struttura architettonica, stabilendo una linea di continuità con le opere esposte. In questo modo è nato un allestimento singolare, parte integrante della mostra, composto per lo più da impalcature e tubi innocenti, quasi a formare uncantiere edilizio. L’idea di non finito suggerita dall’allestimento si pone in netto contrasto con la precisione delle opere, raffiguranti ordinati paesaggi naturali e - soprattutto - architettonici, e realizzate rigorosamente in bianco e nero con l’utilizzo della grafite su carta. L’ispirazione maggiore ai disegni esposti in questa mostra è stata l’architettura della tomba di Giuseppe Brion, realizzata a San Vito d’Altivole da Carlo Scarpa, monumento che serse ha minuziosamente studiato osservandola “con lo spirito dei viaggiatori romantici di fine settecento”, come egli stesso ha scritto. Principali chiavi di lettura sembrano essere il rapporto tra arte e architettura, il riferimento all’arte romantica, l’influenza - attraverso Scarpa - della pittura metafisica di De Chirico.
Riguardo all’importanza del primo di questi tre punti si è espresso anche Mario Cristiani, presidente di Arte Continua, associazione che ha collaborato con il comune di Trieste nella realizzazione della mostra. Cristiani si è detto convinto della necessità di ristabilire uno scambio tra arte e architettura, oggi in gran parte perduto, in modo da avvicinare l’arte al pubblico collocandola nelle città e nel quotidiano.
Dopo l’inaugurazione di sabato 20 novembre, alle ore 18.30, la mostra rimarrà aperta al publico fino al 30 gennaio 2011.