La fame per la musica live in Italia è ancora viva, nonostante le ingenti difficoltà nell’organizzazione di concerti a cui i musicisti, soprattutto di fascia media, vanno incontro. Lo dimostra la nascita delle numerose piattaforme musicali (vedi Sofar Sounds) che tentano di conciliare la passione per la musica live con la dimensione domestica, a titolo gratuito. Guestar è il nuovo progetto web creato da Spaceship Management (Enrico Mutti, Francesco Gaudesi, Paul Sears), l’agenzia di management di artisti del calibro di The Bloody Beetroots, che si occupa di mettere in contatto gli artisti con i loro fan che possono invitarli per un live nella propria dimora.
La piattaforma, che nasce nell’estate 2014, registra già un migliaio di utenti, 132 location e 109 eventi. I musicisti che hanno aderito al progetto sono pochi, ma tutto è ancora in fase di perfezionamento ed è in atto una sfrenata di adesioni oltre a quelle di Dargen D’Amico, Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo degli Aftehours, e Merk & Kremont. Gli ideatori di Guestar dichiarano la differenza tra loro e un house concert è pressocché inesistente, ma non è del tutto vero. La principale fonte di distinzione è che i live stavolta sono gratuiti, nessuno paga o viene pagato. L’operato è per celebrare la musica, la buona (si spera) compagnia e per promuovere artisti che hanno difficoltà ad inserirsi nel classico circuito di mercato. Sarebbe addirittura possibile organizzare un intero tour in abitazioni private.
L’ispirazione arriva nel 2013 quando ad un artista di Spaceship Management fu proposto di partecipare ad un contest in Australia in cui il vincitore avrebbe avuto la possibilità di ospitarlo per un dj set nel giardino di casa sua, ma a questa scintilla sono seguite approfondite analisi di mercato. Il primo evento firmato Guestar ha visto la partecipazione di Dargen D’Amico, cantautore hip hop e dj, che ha accettato con curiosità ed entusiasmo questa sfida. La difficoltà, ma anche la vera bellezza dell’esibirsi in casa di un “normale” cittadino, è proprio l’intimità che si viene a creare. La ricerca di situazioni vere e non preconfezionate si affianca alla fame per la musica live. Suonare su un palco con le luci dei riflettori negli occhi non ha esattamente lo stesso effetto che stare vis à vis con i propri fan e quasi sentire il loro respiro.
Per riuscire a vincere un concerto casalingo è bene proporre un’idea originale, bizzarra oppure semplicemente nostrana e genuina. La sfida è appena iniziata. Chi si aggiudicherà il prossimo live?
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