Aperta la mostra “Frammenti nel vetro… riflessi su poliestere”

Il suo è un taglio sicuramente più tecnologico rispetto a quello dei maestri vetrai veneziani che lavorano nelle antiche fornaci di Murano. Gastone Bianchi pittore, scultore e designer, trae ispirazione dalle antiche fornaci di Murano riuscendo a creare una serie di otto vasi unici per raffinatezza, bidimensionali, magicamente trasparenti. La mostra Frammenti nel vetro…riflessi su poliestere, presentata dall’architetto Marianna Accerboni nella sala Comunale d’Arte di Trieste, in piazza dell’Unità d’Italia, presenta, a fianco alle murrine, otto bozzetti su poliestere, una sorta di interpretazione pittorica degli stessi manufatti che dialogano con essi, condividendone luminosità e lucentezza grazie anche all’interessante gamma cromatica. Gastone Bianchi, ha realizzato le sue creazioni nell’atelier di Diego Feurer a Lugano, dove ha lavorato per due anni assieme ai maestri Matthew Curtis di Sidney e a Thomas Blanck di Berna. Simbolici e coinvolgenti sono anche i nomi delle opere: Wysteria (glicine), Lullaby (la canzone), Corbulino (il vino di Scarpa), ideati dall’autore che, “nella simmetrica armonia, nel cromatismo intenso ma delicato, nella varietà coerente delle forme, testimoniano – commenta Accerboni - la maturità creativa e l’intuito contemporaneo per la bellezza insiti in questo giovane e promettente artista”. Bianchi si è formato alla Scuola Internazionale di grafica di Venezia con i maestri Davide Battistin e Takahiro Kishi. Ha frequentato diversi corsi e laboratori artistici alla Scuola del Vedere di Trieste con i maestri Polomar, Busdon, Gonano, Feruglio. Dopo studi specifici a Lugano, idea e realizza vasi in vetro colorato, dedicandosi anche ai gioielli e al mondo dei fumetti. Al vernissage i fascinosi vetri di murrine sono stati accompagnati da un brindisi speciale con la Vitovska spumantizzata dal giovane vignaiolo Daniele Odoni, squisitamente autoctona come l’artista, presentata da Alberto De Luca nell’ambito del progetto VIN@RTE di Benedetta Moro e Alberto De Luca. Fino al 28 agosto.

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