Heffron Drive: i limiti di una band per ragazzi

Heffron Drive: i limiti di una band per ragazzi

Sabato 19 al Teatro Rossetti c’è stato il concerto degli Heffron Drive; il gruppo ha riempito il teatro di ragazzi entusiasti di vedere Kendall Schmidt, star di uno dei loro telefilm preferiti, a pochissimi metri da loro. Gli Heffron Drive, infatti sono arrivati al successo grazie alla sit-com Big Time Rush andata in onda dal 2008 su Nickelodeon. Ovviamente, conseguenza di questo background culturale dell’artista è il fatto che il pubblico presente ieri al concerto avesse un’età media di 10 anni (e che probabilmente nei loro concerti è sempre così), il che ci porta a fare un paio di considerazioni sul faticoso lavoro dei due musicisti che si sono esibiti (e che in queste settimane sono in tour nel nostro paese):

1. Tutto quello che dici al di fuori delle canzoni non ha senso: il tuo pubblico è fatto di bambini, e per di più bambini italiani, quelli che l’inglese lo impareranno a 17 anni (forse) guardandosi serie tv in streaming. A nove anni sanno solo dire “Kendall I love You” (che infatti era la frase più urlata ieri) ma per il resto puoi fare battute, essere simpatico o raccontare storie tristi, tanto nessuno capirà nulla.

2. Conseguenza diretta del punto precedente è anche l’attenzione che il pubblico può dare ai tuoi testi, se non capiscono l’inglese devono seguire dei sottotitoli o cercarsi le traduzioni su internet. Ecco perché, per semplificare il lavoro, la maggior parte dei tuoi testi è costituita da “Na-na-na-na” e da “Ye-he-he-he“, decisamente più internazionali.

3. Pulisci le tue esibizioni da ogni grammo di sessualità: fare musica, si sa, è qualcosa che da sempre attrae il pubblico, specie se hai in mano una chitarra elettrica e canti bene. Purtroppo però devi cantare per dei bambini e i loro genitori e quindi ogni gesto, movenza, occhiata, che saresti portato a fare te la devi tenere per te. Nulla di strano se non fosse che per 90 minuti gli unici movimenti che abbiamo visto fare ai due cantanti erano quelli delle coreografie dei balli per bambini al campo estivo delle suore.

4. Il concerto deve durare poco e finire presto: si inizia alle 20 così 21.30 siamo già fuori, i bimbi mangiano prima, i genitori riescono a vedere quello che vogliono in tv. Dimenticati file di fan che ti aspettano urlanti fino a mezzanotte fuori dal camerino, questi hanno il coprifuoco alle 22.

5. Non importa se ci metti davvero il cuore. Gli Heffron Drive cantano davvero bene, meglio di molti musicisti pop molto più famosi; ma i limiti che gli sono stati imposti (probabilmente dal produttore) a causa del tipo particolare di pubblico a cui si rivolgono gli impedisce di esprimersi al 90%. Quelli di ieri erano artisti nei cui occhi si leggeva la stessa tristezza di un leone in gabbia, tirato fuori solo per saltare dentro un cerchio di fuoco senza che a nessuno importi di quello che saprebbe davvero fare.

Ah, essendo il 19 marzo la Festa del papà, a teatro abbiamo visto tantissimi padri accompagnare le loro figlie e i loro figli a questo concerto e poi saltare, applaudire e ballare assieme a loro per tutto il tempo. Poi dicono che le follie per amore le fai solo da adolescente.

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