L’Università di Trieste partecipa a un “viaggio-biciterapia”, protagonista Mila Brollo, 58 anni, diabetica, che lavora nei servizi di salute mentale e che ha deciso di prendersi due mesi di aspettativa per fare un viaggio iniziato il primo aprile da Gemona del Friuli, e che si concluderà all’inizio di giugno a Lampedusa. Noi di Radioincorso.it abbiamo parlato con Aurora Fantin, che lavora presso l’Ufficio servizi per la divulgazione scientifica dell’UniTS, e ci ha dato qualche dettaglio in più.
Com’è nata l’idea di questo viaggio?
Mila ci raccontava che le frullava in testa da un po’ di tempo e che un giorno ha incontrato un viaggiatore diretto in Palestina e che lei aveva ospitato in un suo alloggio a Trieste… e conversando le è venuta l’ispirazione.
Strada facendo, Mila parlerà di servizi per la salute mentale, di mobilità sostenibile, dell’anniversario dei 40 anni del terremoto del Friuli e porterà a Lampedusa libri da donare agli immigrati. Mila Brollo sarà monitorata da uno staff medico coordinato dal Dipartimento di Scienze mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Università di Trieste, che curerà anche gli aspetti scientifici legati alla nutrizione durante il viaggio, in collaborazione con un ricercatore dell’Università di Pisa. Il team medico triestino è composto da Michela Zanetti, Rocco Barazzoni, Arianna Ius, Sabrina Argenta e Riccardo Candido. Attraverso un bracciale elettronico fornito dal Dipartimento sarà possibile registrare in modo continuo dati di attività fisica, quali il dispendio energetico e le calorie consumate, tempi e livelli di attività fisica. Tali dati permetteranno di adeguare in tempo reale la dieta, elaborata con programma personalizzato dalla dottoressa Sabrina Argenta (UCO Clinica Medica), al fine di soddisfare le nuove esigenze della signora. Al termine del viaggio si confronteranno le variazioni dei parametri rilevati all’inizio dell’esperienza (peso, forza muscolare e composizione corporea – massa magra e massa grassa).
Quando ci siamo sentite al telefono hai parlato di una molteplicità degli scopi di Mila e del suo viaggio. Puoi riassumerli?
Mila lavora nel campo della salute mentale e questo è uno dei temi che porterà con sé. Mila è diabetica e dunque porterà un messaggio positivo a tutti i diabetici come lei, mostrando che si può costruire non solo una vita normale, ma anche fare sport e attività fisica come tutti. Anche di più! Mila arriverà a Lampedusa e non è una scelta casuale: porterà dunque un messaggio di accoglienza e speranza a coloro che attraversano il Mediterraneo in cerca di pace. La bici è un altro tema: quello del viaggiare in modo sostenibile, green, a contatto con il paesaggio e con le persone. Poi Mila è vulcanica e chissà quanti altri temi pieni di significato riuscirà a portare a casa dal suo viaggio.
Oltre all’aspetto medico della ricerca, Giuseppe Borruso del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università di Trieste, si occuperà insieme alla dottoressa Viola Defend di unire i dati, le esperienze e le informazioni che la ciclista raccoglierà durante il percorso a delle bandierine virtuali posizionate su una mappa digitale. Si realizzerà un map journal, ovvero un’applicazione in grado di coniugare mappe e carte geografiche relative alle aree attraversate durante il viaggio con testi, immagini, video, collegamenti ai social networks e altri documenti di carattere multimediale. Il map journal prenderà forma durante il viaggio, e a mano a mano che le singole tappe verranno raggiunte si popolerà di informazioni, notizie e curiosità relative al medesimo percorso e ai luoghi attraversati.
Come mai l’Università di Trieste ha deciso di partecipare a questa iniziativa?
All’Università avevamo saputo che Mila cercava una bici elettrica e noi avevamo quella che fu donata al Rettore Peroni in occasione TriesteNext: ci sembrava bello prestale la nostra bici (che poi si è rivelata non all’altezza per un viaggio così lungo). Anche perché la nostra bici si trova nell’ex opp, quindi un luogo di trasformazione possibile, un luogo simbolico e non solo per chi si occupa di salute mentale. Ma il pretesto della bici ci ha fatto incontrare Mila e conoscerla: abbiamo così deciso di partecipare al suo viaggio da quassù offrendole il supporto medico-scientifico di uno staff UniTS e il monitoraggio del percorso attraverso un blog Journal curato dal Prof Borruso e dalla Dott.ssa Defend che seguono Mila durante le sue tappe.
La valenza terapeutica del viaggio consiste nei benefici alla salute che Mila Brollo ne trarrà e dal valore delle relazioni che il viaggio riuscirà a creare, anche attraverso le iniziative organizzate lungo il percorso da associazioni sportive e di volontariato. Tutto questo sarà raccontato da Mila nel suo blog Biciterapia di una Mila vagante. Ovviamente, anche l’Ufficio servizi per la divulgazione scientifica dell’Università di Trieste seguirà il viaggio attraverso i propri canali social (Facebook e Twitter) e il blog geografico, portando in evidenza le ricerche dei nostri docenti, nonché temi di grande attualità e interesse pubblico: salute, attività fisica, benessere, alimentazione, mobilità sostenibile.
Il viaggio di Mila Brollo avrà una notevole copertura sia sui media tradizionali che su web e social network. La trasmissione di Radio 2 Rai Caterpillar e altre testate giornalistiche la seguiranno nelle varie tappe del viaggio.
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