L’Utile dell’Inutile, mostra di arte e cultura a Palazzo Costanzi

DEATTAGLIO SEDIA 2 - ANA CEVALLOS - 2015

Ha preso il via sabato 27 giugno a Palazzo Costanzi - sala Veruda la mostra L’Utile dell’Inutile.

La mostra nasce da un progetto dell’associazione culturale 6idea. Nel progetto degli organizzatori la rassegna s’ispira al saggio L’utilità dell’inutile – Manifesto di Nuccio Ordine. Gli organizzatori della mostra abbracciano l’idea e la concretizzano con una rassegna di opere di adulti e bambini, noti e meno noti, uniti dalla passione e dalla gioia di esprimersi liberamente, usando carta, cartone, stoffa ed altri materiali di scarto,“inutili”.

«L’idea alla base del progetto - spiegano i promotori dell’iniziativa - è quella di dare spazio ad artisti e a esperienze artistiche fuori dal circuito istituzionale delle gallerie d’arte e affini, valorizzando la gioia di esprimersi liberamente senza nessun fine economico, di successo, di mestiere. Il progetto che ne è derivato - concludono i promotori della mostra - ha l’obiettivo di coinvolgere e far riflettere il visitatore lungo un percorso in cui il filo conduttore è l’immaginazione, la creatività applicata al riuso di oggetti inutili e di scarto ed il sentimento della memoria di cosa siamo stati e di cosa potremo sviluppare nel futuro con la nostra cultura e creatività.»

Ne è risultato un percorso, in cui si mescolano i lavori di Ana Cevallos e Luciano Lunazzi che, con grande sensibilità, sanno creare “opere” che coniugano estetica e praticità, usando materiali di uso quotidiano e di scarto. Le fantastiche maschere Maori di cartapesta, realizzate dagli alunni della V classe elementare di Premariacco (UD), e i puppets della European School di Trieste ci mostrano come un progetto didattico possa stimolare la fantasia dei ragazzi. L’istallazione Pomodori a confronto di Ana Cevallos e Claudia Mac Grath, ispirata da uno studio teorico dell’Università del Michigan, ci ricorda che la scienza è, oltre che “utile”, indispensabile per capire lo spreco pericoloso delle risorse dell’ambiente.

Alla fine del percorso lo slogan del FAI (Fondo Ambiente Italiano) Diamo un futuro al nostro passato ci ricorda che, come scrive Nuccio Ordine, “la vita di un museo o di uno scavo archeologico, come quella di un archivio o di una biblioteca , è un tesoro che la collettività deve gelosamente preservare ad ogni costo”.

Marta Zannoner

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Prima o poi la troverò una frase accattivante da scrivere. Forse.
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