A più di due anni di distanza dall’ultima performance in città, Vinicio Capossela tornerà a esibirsi di fronte al pubblico di Trieste. Si è da poco concluso il tour estivo, e già sul sito ufficiale compaiono le nuove date che continueranno a portare in giro per l’Italia lo show “Marinai, Profeti e Balene”. Delle diciannove tappe in programma, il capoluogo giuliano ospiterà quella conclusiva, il 22 dicembre al Teatro Rossetti. Questo appuntamento sarà preceduto da un’altra data prevista in regione, il 17 ottobre a Pordenone.
Tra un concerto e l’altro, il grande cantautore sarà impegnato anche alla “Rassegna della canzone d’autore” che si terrà dal 10 al 12 novembre al Teatro Ariston di Sanremo, durante la quale verranno consegnate le Targhe Tenco 2011. E già, perché “Marinai, Profeti e Balene” si è appena aggiudicato la Targa come miglior album, precedendo artisti di livello quali Paolo Benvegnù, Marco Ongaro, Mauro Ermanno Giovanardi e Le Luci della Centrale Elettrica. Dopo “Canzoni a Manovella” e “Ovunque proteggi”, è la terza volta che Capossela viene premiato con quello che forse è il più prestigioso riconoscimento, a livello italiano, per la canzone d’autore. Come se ce ne fosse bisogno, un’ ulteriore consacrazione per l’artista nato ad Hannover, che a ventuno anni dall’esordio si conferma una delle personalità di spicco del panorama cantautorale italiano.

 
 
 
 
 

Sono state sufficienti meno di quattro ore per esaurire lo scorso 27 settembre – in apertura di prenotazione – tutti i biglietti per Lord of the Dance di Michael Flatley, programmato al Teatro Stabile regionale il 21 novembre in esclusiva per l’Italia.

Un successo che induce lo Stabile regionale concordemente alla compagnia di produzione dello show a proporne una replica straordinaria che si terrà martedì 22 novembre alle ore 20.30.
Oggi, mercoledì 5 ottobre si aprono le prenotazioni per gli abbonati “ con le stelle” della stagione 2011-2012; i biglietti invece saranno in vendita ai botteghini e naturalmente anche su internet a partire da giovedì 6 ottobre.

Informazioni dettagliate sulla stagione ¬nonché su tutte le formule di abbonamento con i relativi prezzi, sono disponibili in tutti i punti d’informazione e vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: assolutamente nuovo e dedicato agli studenti universitari, dal 2011-2012 parte il punto vendita di Radio Incorso, nel campus universitario.
Tutta la stagione e le possibilità di adesione ai diversi cartelloni solo illustrate anche sul sito www.ilrossetti.it; inoltre il Teatro può essere contattato telefonicamente al centralino 040.3593511.

(Comunicato stampa)

 
 
 
 
 

Ha inizio giovedì 6 ottobre alle ore 18.30 al teatro Miela, la XII rassegna di Spaesati- eventi sul tema delle migrazioni.
Mahi Binebine scrittore e pittore marocchino, dialogherà a con la francesista Anna Zoppellari dell’ Università di Trieste. In occasione dell’incontro, Binebine presenterà il suo romanzo “ Cannibali” , che racconta attraverso la voce narrante del giovane Azouz, le vicende di un gruppo di persone riunite da una comune svolta del destino che partono clandestinamente dal Marocco per l’Europa. La speranza anima la volontà dei protagonisti, che si trovano così a condividere ore e ore di attesa e a riempirle di racconti. Ne emergono delle vite reali, non dei fantasmi di umanità da bollettino televisivo, quando si mostrano gli sbarchi e a numeri si contano i morti ed i dispersi. Senza domandarsi chi siano e dove stiano i veri cannibali.
Nato nel 1959 a Marrakech, Mahi Binebine si trasferisce a Parigi nel 1980 dove studia e insegna matematica. Si dedica anche alla scrittura e alla pittura. Molti romanzi sono tradotti in una decina di lingue. I suoi quadri fanno parte della collezione permanente del Guggenheim di New York.

in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia, Lingue e Letterature dell’Università di Trieste e Alliance Française di Trieste.

(Comunicato stampa)

 
 
 
 
 

Torna l’arte contemporanea al Museo Revoltella. Dal 30 settembre al 4 dicembre l’appuntamento è in via Diaz 27 con “Corrispondenze d’arte - Interventi d’arte contemporanea a colloquio con il Museo Revoltella”. Il vernissage è un vero e proprio evento dove performance di danza verticale, arte e musica contemporanea si fondono per offrire agli ospiti divertimento e cultura. Ideata dal Museo Revoltella e dall’Assessorato alla Cultura del comune di Trieste, la mostra è stata curata da Lorenzo Michelli e Maria Masau Dan, offrendo una nuova relazione tra la prestigiosa istituzione e alcune delle ricerche artistiche più stimolanti del territorio. Il percorso di Corrispondenze d’arte ha inizio nel vasto atrio del Museo, per continuare poi fino ai piani alti dell’edificio, proponendo, lungo l’itinerario, l’incontro con molti artisti di fama internazionale, tra cui Sarah Revoltella che conferma, con la sua presenza, il suo lontano legame con il Museo stesso. Maggiori informazioni sul sito www.museorevoltella.it

 
 
 
 
 

Sabato 24 settembre, la sveglia suona presto la mattina. Salgo in macchina e percorro l’autostrada in direzione Tarvisio. Esco al casello di stazione Carnia e un buco nero mi riporta indietro al 1944. Sono entrato nel territorio della Repubblica Libera della Carnia, sulle strade che ora vengono solcate dalle ruote della mia auto in quel periodo vedevano passare convogli militari e truppe armate. Non si sentiva il profumo di erba e di pini ma di polvere da sparo, morte e sangue. Mi sembra di vedere trincee, rumori di spari, giovani con fazzoletti avvolti sul collo che corrono lungo le vallate. Arrivo ad Ampezzo, la capitale dell’allora Stato Libero, dove si svolge il convegno internazionale “1944:le radici della libertà e della democrazia”, una manifestazione che ha voluto ricordare un episodio esemplare della Resistenza italiana: una zona liberata dall’occupazione nazifascista dai partigiani e istituita in Repubblica. La sala del municipio è riempita in ogni ordine di posto e numerosa è la presenza dei giovani. Gli storici, tra cui docenti dell’Università di Trieste e di Udine, si alternano al microfono deliziando la platea con le loro relazioni sulle fonti e sui documenti dell’epoca. Sono stati studiati i rapporti che intercorrevano tra Clero e Resistenza, in particolare come la Chiesa raramente abbia documentato questi mesi o l’abbia fatto su indicazione vaticane, sono comunque importanti le fonti parrocchiali e diocesane perché erano entità vicine agli umori della popolazione. Sono stati poi esposti i 5 decreti legge emanati dalla Repubblica Libera in cui troviamo elementi innovati per il periodo storico, come ad esempio il suffragio delle donne, la partecipazione politica, l’abolizione della pena di morte, la giustizia gratuita. Principi che ritroveremo poi nella Costituzione repubblicana italiana, lo Stato Libero della Carnia è stato infatti un modello per la forma politico istituzionale dell’Italia. Infine sono state analizzate le fonti memorialistiche e monumentali che con la loro presenza fisica mantengono vivo il ricordo dentro di noi. Un’esperienza che non va solamente ridotta a una dimensione nazionale ma ha peculiarità con altre resistenze europee che sono state presentate nella prima parte del convegno, venerdì 23 a Udine. A conclusione degli incontri il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia ha voluto ricordare che ben presto i testimoni diretti della Resistenza e della Repubblica Libera della Carnia non ci saranno più ed è quindi importante tramandare il ricordo e naturalmente a noi giovani spetta l’arduo compito, cercando di deologizzare questi avvenimenti e facendo luce su episodi controversi, spesso delittuosi, che macchiano la realtà partigiana, affinché le prossime generazioni abbiano una visione dei fatti quanto più avalutativa e veritiera.

 
 
 
 
 

E’ conto alla rovescia per la 30^ edizione delle Giornate del Cinema Muto, dirette dallo storico inglese David Robinson e inserite da Variety fra i 50 migliori festival al mondo. In programma dal primo all’8 ottobre 2011 al Teatro Giuseppe Verdi di Pordenone, le Giornate 2011 offriranno un apporto speciale ai festeggiamenti per i 150 anni dell’unità nazionale, volgendo uno sguardo retrospettivo all’intenso lavoro svolto dagli archivi negli ultimi tre decenni per riportare in luce la ricca eredità della stagione d’oro del cinema italiano: gli anni ’10 e i primi anni ’20 del secolo scorso.

L’indagine schiude un elenco davvero sbalorditivo delle riscoperte e dei restauri compiuti, spesso intorno a produzioni cinematografiche dirette o interpretate da personalità di grande carisma, alle prese con film praticamente inediti. Così, ad esempio, per un’attrice icona del muto, Pina Menichelli, che quest’anno potrà essere ammirata nei panni di una diabolica femme fatale, in La moglie di Claudio di Gero Zambuto, appena restaurato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Accanto a questo film le Giornate proporranno anche una Menichelli più giovane e innocente in Una tragedia al cinematografo, piccante comica del 1913 di autore anonimo. L’altra grande diva del tempo, Francesca Bertini, rivaleggia in malvagità in La serpe (1920) di Roberto Roberti, esemplarmente restaurato dalla Cineteca Nazionale. E una Bertini più giovane interpreta Il veleno delle parole (1913) di Baldassarre Negroni. E l’aristocratico Febo Mari, tormentato pittore preda della Menichelli nel film Il fuoco presentato con successo nell’edizione 2010 delle Giornate, quest’anno sarà celebrato non come attore ma come regista dell’unico film di Eleonora Duse, Cenere (1917), e anche di un altro “vehicle” della Bertini, realizzato per la sua società di produzione, Maddalena Ferat (1920) e basato sull’omonimo romanzo di Émile Zola del 1868.

La deliziosa Gigetta Morano occupa un posto speciale nella storia delle Giornate: nel 1985, quando fu presentata una pionieristica retrospettiva sui comici del muto italiano, era l’unica attrice del periodo ancora in vita e ormai quasi centenaria, rilasciò un’intervista video in cui rievocava con gioia l’incanto di quegli anni innocenti. Quest’anno le Giornate presenteranno Gigetta in Santarellina (1912) di Mario Caserini, un film a lungo ritenuto perduto e basato sul libretto di Meilhac e Millaud per l’operetta del 1883 di Hervé, Mam’zelle Nitouche, e in Le acque miracolose, un’audace commedia che lei interpretata con il suo abituale partner Eleuterio Rodolfi,

E ancora, le Giornate hanno per anni devotamente seguito la storia di La grazia di Aldo De Benedetti – il terzo e ultimo film diretto da questo prolifico sceneggiatore: il film sarà quest’anno presentato in una nuova copia appositamente stampata dalla Cineteca Nazionale. Basato su un racconto del 1894 di Grazia Deledda, alla sua prima uscita nel 1929 il film raccolse un successo di critica ma non di pubblico, e cadde nel dimenticatoio fino a quando Aldo Bernardini e Vittorio Martinelli non lo inserirono nel programma del Festival di Rapallo del 1979. Alle Giornate venne proiettato una prima volta nel 1989, ed esattamente vent’anni dopo, nel 2009, fu riproposto in una versione restaurata digitalmente dal quotidiano l’Unione Sarda, provvista di accompagnamento musicale.

Il programma include anche un nostalgico omaggio ad alcuni dei grandi comici cui erano dedicate le Giornate del 1985; con loro, viene ricordato un piccolo gruppo di registi che, pur avendo diretto nel 1912 alcuni film Cines di notevole inventiva e stile, sono tuttora anonimi. Questi misconosciuti film provengono, come vari altri titoli italiani riuniti questa sezione, dalla leggendaria collezione Desmet dell’EYE Film Instituut Nederland, iscritta quest’anno dall’UNESCO nell’albo della “Memoria del mondo”. È la prima collezione cinematografica ad essere insignita di un tale onore, e le Giornate sono orgogliose di onorare l’EYE e la collezione Desmet realizzando questa speciale rassegna sul cinema nazionale.

(Comunicato stampa)

 
 
 
 
 

Un accattivante cocktail di sonorità contemporanee e suggestioni artistiche “d’autore”: un tris di concerti proposti nella location probabilmente più gettonata dell’estate triestina 2011, il Magazzino 26 nel Porto Vecchio di Trieste, sede della Biennale Fvg fino al prossimo 27 novembre. Saranno tre lunedì “di nota”, quelli in programma dal 26 settembre al 10 ottobre, organizzati per iniziativa del Conservatorio Tartini di Trieste e dell’associazione Biennale Portovecchio, con la collaborazione del quotidiano Il Piccolo, media partner di questo breve ma intenso cartellone concertistico.

Tre proposte musicali che spaziano dal concerto inaugurale di percussioni alla performance Outside Anomalie, intessuta fra musica e immagini, al concerto conclusivo dell’Orchestra laboratorio della Scuola di Jazz del Tartini diretta da Giovanni Maier. Valore aggiunto, per il pubblico cittadino e per chi si troverà a visitare la Biennale nei pomeriggi del 26 settembre, 3 e 10 ottobre, sarà l’accesso gratuito ai concerti (che si svolgeranno nella Sala Convegni del Magazzino 26, dalle ore 18.30), fatto salvo il biglietto d’ingresso alla Biennale Fvg, per l’occasione portato a soli 4 euro dalle ore 18.

Come anticipato, si prosegue lunedì 3 ottobre con il video concerto Outside anomalies, proposto dalla Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Tartini: l’occasione per gustare, proprio in un itinerario, a cura di Paolo Pachini, dedicato all’espressività artistica del nostro tempo, un formidabile intreccio di sonorità contemporanee, shakerate a immagini di penetrante suggestione. Gran finale, lunedì 10 ottobre, nel segno del jazz: e quale jazz, visto che il laboratorio del Conservatorio Tartini è preparato e diretto dal contrabbassista Giovanni Maier, solista fra i più apprezzati della scena jazz nazionale e internazionale. Una decina di allievi della Scuola jazz del Conservatorio si esibirà al Magazzino 26 in una performance decisamente imperdibile per la capacità della giovane band di spaziare in modo trasversale attraverso diversi linguaggi, dal jazz al pop, al rock, alla musica etnica, sempre conservando l’ispirazione creativa e informale che sta alla base della tradizione afro-americana.

Biennale Fvg è visitabile nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì dalle 15 alle 21, giovedì e domenica dalle 10 alle 21, venerdì e sabato dalle 10 alle 23.

 
 
 
 
 

Si avvicina alla grande la nuova stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e la campagna abbonamenti raggiunge il primo traguardo fondamentale: fino a venerdì 23 settembre coloro che desiderano confermare il proprio abbonamento a turno fisso per la Stagione 2011-2012 hanno tempo di recarsi alle Biglietterie del Politeama Rossetti e agli altri punti vendita.

I posti non riconfermati verranno liberati e resi disponibili per i nuovi abbonati a partire da lunedì 26 settembre. Ciò vale per gli abbonamenti ai cartelloni Prosa, Musical, Danza, altripercorsi, per l’abbonamento Famiglie e naturalmente anche per gli abbonamenti Gold e Platinum. Accanto alle sottoscrizioni a “turno fisso”, lo Stabile regionale propone, come sempre, un ricco carnet di formule d’abbonamento, su cui vale la pena informarsi: dagli ormai classici “abbonamenti con le stelle”, alle formule “ad hoc” per famiglie, studenti e ragazzi. Inoltre, novità di quest’anno l’abbonamento “a pagamento mensile”.

La prima parte della stagione 2011-2012 riserva immediatamente al pubblico un carnet di proposte di altissima qualità, spesso in esclusiva nazionale: appuntamenti da non lasciarsi assolutamente sfuggire. La prima tranche di prevendite sarà aperta a partire da martedì 27 settembre quando gli abbonati potranno prenotare i posti per i primi attesissimi titoli in cartellone. Da giovedì 29 sarà invece aperta a tutti la vendita dei biglietti per Itis Galileo di e con Marco Paolini, che inaugura la stagione dello Stabile regionale il prossimo 11 ottobre.

I botteghini saranno di certo presi d’assalto anche dagli appassionati di danza, poiché entrano in prevendita nelle stesse date anche lo spettacolo delle Stelle del New York City Ballet (in scena solo il 26 ottobre), lo straordinario show Puro Tango, firmato da una star del calibro di Miguel Angel Zotto che (il 27 e 28 ottobre) ne sarà anche protagonista assieme a una eccellente compagnia, e – in esclusiva per l’Italia – Lord of the Dance di Michael Flatley, il 21 novembre.

Informazioni dettagliate sulla stagione ¬nonché su tutte le formule di abbonamento con i relativi prezzi, sono disponibili in tutti i punti d’informazione e vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: assolutamente nuovo e dedicato agli studenti universitari, dal 2011-2012 parte il punto vendita di Radio Incorso, nel campus universitario.

Tutta la stagione e le possibilità di adesione ai diversi cartelloni solo illustrate anche sul sito www.ilrossetti.it; inoltre il Teatro può essere contattato telefonicamente al centralino 040.3593511.

 
 
 
 
 

Cinque giorni “ufficiali” di festival siglati da pieno successo, sotto ogni aspetto: hanno registrato il tutto esaurito, come sempre, gli oltre 250 incontri di Pordenonelegge 2011, organizzati in 32 diverse location della città con oltre 300 ospiti italiani e internazionali - scrittori, editori, giornalisti, filosofi, sociologi, artisti, scienziati - e ventuno prime letterarie. «Pubblico straordinario – tengono a sottolineare Gian Mario Villalta, direttore artistico del festival, e i curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet - non solo per la “quantità” degli spettatori, ma anche per la “qualità” della partecipazione agli eventi. La macchina organizzativa ha confermato la sua efficacia in ogni tassello dell’ingranaggio, e tutto si è svolto con grande ordine. Al tempo stesso gli spettatori hanno dimostrato grande consapevolezza e maturità di scelta rispetto a temi, eventi e protagonisti che sulla carta potevano sembrare “di nicchia”, e che invece sono stati presi d’assalto proprio come gli appuntamenti “di cartello” con i personaggi di vastissima notorietà». «Scende il sipario – precisa il presidente della Camera di Commercio Giovanni Pavan – su un’altra grande edizione di pordenonelegge. Sono estremamente soddisfatto di come è stata organizzata, della proposta culturale, del grande lavoro di squadra di istituzioni e di persone. Il mio grazie va a tutti coloro che ogni anno ci regalano una meravigliosa manifestazione che attira sul nostro territorio l’attenzione da tutto il mondo. E’ ora di guardare al 2012, ma lo facciamo con la certezza di avere lavorato bene e di voler continuare su questa strada».

Alessandro Baricco, VS Naipaul, Jeffery Deaver, Zachar Prilepin, Mariapia Veladiano, Zygmunt Bauman, Niles Eldredge, Giorgio Agamben, Eugenio Scalfari, Mauro Corona, Antonio Scurati, Pietrangelo Buttafuoco, Mauro Covacich, Alicia Gimenez Brtlett, Giancarlo De Cataldo, Margherita Hack, Allan Bay, Dino Zoff, Giuseppe Battiston, Arrigo Cipriani, Gene Gnocchi e Mauro Corona sono solo alcuni dei protagonisti che si sono avvicendati in cinque giornate che si sono aperte nel segno dei 150 anni dell’unità nazionale, con lo storico Paolo Mieli, e si sono idealmente concluse sullo stesso filo conduttore con il recital di David Riondino “Cavour, mon amour”. «Ma al di là della proposta capillare a articolata in percorsi che vanno dalla poesia allo spettacolo, dalla storia all’attualità del nostro tempo, dalla scienza al dibattito filosofico, dal cibo allo sport alle proposte della letteratura per l’infanzia, elemento caratterizzante del festival - spiegano i tre curatori – è la possibilità di offrire al pubblico una visione “altra” e possibilmente interattiva di aspetti e dinamiche legate alla letteratura. Fight reading, fight writing, il laboratorio Roland, scritture emergenti, il divertente rave carne-di-romanzo con Massimo Cirri e Natalino Balasso sono eventi che implicano la partecipazione attiva degli spettatori. E soprattutto, pordenonelegge è un festival che non si esaurisce nei cinque giorni di meta’ settembre: il testimone passa infatti alla molteplicità di eventi che, nel corso dell’anno, alimenteranno di energia e idee la prossima edizione della manifestazione, da Dedalus a Roland, a pordenonescrive».

Sul versante dei dati, l’affluenza del pubblico si attesta certamente al di sopra delle precedenti edizioni, proprio perché il festival poteva contare quest’anno su una trentina di appuntamenti aggiuntivi, tutti con pubblico al gran completo. I rilievi legati al sito (www.pordenonelegge.it ) hanno registrato 52961 contatti on line, per 5.852.402 pagine complessivamente visitate dai navigatori in rete, e 31445 contatti solo nella settimana del festival, mentre il pdf del programma è stato cliccato e quindi scaricato ben 318.000 volte, un dato eccezionalmente oltre la media per questo tipo di rilievi. Decisamente positivo è il bilancio della visibilità mediatica del festival, seguito capillarmente dalle testate giornalistiche italiane, con inviati e resoconti. Quest’anno erano 154 gli “Angeli” di pordenonelegge chiamati ad affiancare una ventina di organizzatori attivi nel festival: a testimonianza di un’adesione manifestata concretamente ed entusiasticamente dalla città, che anche quest’anno ha fatto sistema con pordenonelegge, in perfetto asse fra pubblico, organizzazione, esercizi commerciali, strutture ricettive, punti di ristorazione e intrattenimento che hanno vestito i colori, i loghi e l’immagine della manifestazione.

(Comunicato stampa)

 
 
 
 
 

È stata inaugurata il 15 settembre a Trieste, presso il bar-biblioteca-centro culturale “Knulp”, la mostra personale di Morena Cotterle, nell’ambito della manifestazione “Passione Italia”, in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Le fotografie sono state realizzate nella giornata del 17 marzo 2011, durante il tragitto del Delfino Verde Trieste-Muggia. Dopo la laurea in Architettura, la Cottrele ha scoperto la passione per la fotografia.
Ha frequentato corsi di fotografia e di fotoritocco; laboratori fotografici tenuti da diversi fotografi, quali Cesare Colombo, Nino Migliori, Piergiorgio Branzi e Jean Sebastien Monzani, oltre che al workshop di post-produzione e stampa tenuto da Antonio Manta. Le sue produzioni sono state presentate alla Biennale dei Giovani Fotografi Italiani presso il CIFA di Bibbiena, alla quarta Rassegna della Fotografia Marchigiana a Chiaravalle, alla Bottega Fotografica a Senigallia. Ha vinto il premio collettivo di Verona.
In seguito c’è stata la partecipazione a “La Bottega Fotografica a Senigallia”, a Bordo della Macchina del Tempo ancora a Trieste. Maggiori informazioni su http://www.20km.info/eventi/trieste/bar-libreria-knulp.