Salvario: quando una terra è bella ma senza lavoro

Salvario (aka Salvatore Piccione), classe ‘84, è un cantautore emergente pugliese, che si è trasferito però a Torino, avvicinandosi alle sonorità rock del gruppo torinese Nadàr Solo (Matteo De Simone e Federico Puttilli), legato da una forte affinità musicale. Grazie a questa collaborazione artistica, il cantautore riesce a realizzare il proprio sogno, producendo il suo primo lavoro in studio. L’ EP Salvario, che prende il nome della zona a Torino in cui abita, è uscito il 7 dicembre 2015.

Il progetto è un mix vivace di pop­-rock, folk e cantautorato italiano. Gli attacchi energici uniti alla particolare voce di Salvatore raccontano testi autobiografici, come il brano Mare in cui descrive la sua terra d’origine esaltandone una bellezza che però concorre con una quasi totale assenza di prospettive e carriera futura. “Qui c’è il mare, c’è tutto quello che mi pare, qui c’è il mare… solo mare”, con questa frase emblematica riassume la sensazione di libertà che offre Taranto nel presente,​ (fare l’amore, passare le notti a bere al Jamaica ​) ma che è anche una sorta di gabbia per il futuro. Una “paradisiaca prigione” che si ama ma si deve imparare ad abbandonare per non morire soffocati.

L’album contiene altri pezzi come l’intimo ​Per un Istante , o Natale 2014, che racconta il primo Natale passato a Torino, e l’ultimo brano Tutto Quello che ho da Dire dove l’autore con una sonorità più emotiva e delicata cerca di mettere ordine ai propri pensieri ed alle proprie domande.

di Elisa Casciaro

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