N.B. La pubblicazione dell’articolo è stata posticipata per esprimere rispetto nei confronti di Steve Jobs, ex CEO di Apple scomparso il 5 ottobre all’età di 56 anni.

La scorsa settimana è stato presentato il nuovo device di casa Apple l’iPhone 4S, e ulteriori funzionalità di iOS5. Questa volta la parte del leone è toccata a Tim Cook, nuovo CEO in carica, oltre che al veterano Scott Forstall (di cui vi segnalo una simpatica presa in giro). I mercati però non apprezzano il semplice upgrade, aspettandosi un nuovo prodotto e portando in calo il titolo Apple di tre punti percentuali.
Fino agli ultimi minuti le speculazioni su di un eventuale presentazione di ben due iPhone hanno contraddistinto i rumour pre evento.
Un processore dual-Core A5, fotocamera completamente nuova da 8MP, registrazione video Full-HD 1080p con stabilizzatore video, assistente vocale “Siri“, supporto HSDPA fino a 14,4Mbps e naturalmente l’ultimo sistema operativo mobile iOS5 affiancato dal servizio iCloud. Queste sono le novità più importanti della nuova creatura di Apple.
In Italia arriverà molto probabilmente entro la fine di ottobre, la data più gettonata è il 28 ottobre.

Andiamo a scoprire nel dettaglio le nuove caratteristiche del nuovo device.

Il nuovo dispositivo avrà il Retina Display e vetro antigraffio sul retro (e naturalmente davanti), stessa tecnologia utilizzata dal predecessore.
Come detto precedentemente, all’interno del iPhone 4S troveremo il chip A5, lo stesso presente sull’iPad 2. Un dual core che sarà due volte più veloce del precedente chip montato sull’iPhone 4 con una grafica fino a sette volte più performante. Sebbene l’upgrade del processore potrebbe far pensare a una durata limitata della batteria, Apple garantisce fino a 8 ore in conversazione sotto rete 3G, oppure 14 ore sotto rete 2G; 6 ore di navigazione web 3G o 9 ore con il WIFI e 10 ore di video o 40 ore di riproduzione musicale.
L’azienda di Cupertino ha imparato dagli errori commessi con l’antenna del modello precedente, risolvendo il problema con la scelta tecnica di inserire due antenne e la capacità di utilizzare l’una o l’altra a seconda della necessità. Gli ingegneri si sono dati da fare per trovare un ottimo metodo di switching automatico tra le due antenne che assicurerà all’utente la massima resa, una migliore ricezione ed il passaggio automatico all’utilizzo della seconda nel caso in cui la mano dovesse ostruirne una, evitando qualsiasi tipo di disagio.

Il nuovo dispositivo supporterà anche la nuova tecnologia dati HSDPA con velocità di download che potrà toccare i 14,4 mbps nelle zone coperte da rete 3G.
Uno delle novità più notevoli è la fotocamera da 8 megapixel (f2,4), il 60% di pixel in più, permettendo di scattare foto di qualità con ancor più dettagli di prima.
Il nuovo smartphone includerà una nuova lente personalizzata a 5 elementi e un filtro IR di tipo ibrido con il quale sarà possibile ottenere immagini più nitide, luminose e precise. Il processore ISP (Image Signal Processor) incluso nel chip A5 dual-core renderà la fotocamera del nuovo iPhone una delle più veloci mai integrate in un telefono. Sull’iPhone 4S, l’app Fotocamera si aprirà molto più rapidamente e la capacità di scatto saranno due volte più veloce rispetto a prima. La nuova fotocamera sarà in grado di registrare video in Full HD 1080p e tramite software interno stabilizzare le immagini, ridurre il rumore ambientale e aumentare la capacità di catturare video in condizioni di scarsa luminosità.

Passiamo alle novità software presentate con iOS5 e viste all’opera nel nuovo device.

Siri è una delle novità più interessanti: è un assistente intelligente che aiuterà a fare tutto tramite controllo vocale (purtroppo attualmente solo in inglese). Il software capirà il contesto in modo tale da permettere all’utente di parlare in maniera del tutto naturale. Se per esempio si chiederà allo smartphone: “Mi servirà l’ombrello questo weekend?”, Siri capirà che all’utente interessano le previsioni meteo. Può sembrare un po’ stupido parlare con il cellulare, però questo, secondo Apple è il futuro. Il software saprà anche utilizzare al meglio le informazioni personali dell’utente: chiedendo “Com’è il traffico qui?” il sistema software comprenderà il significato della parola “qui” semplicemente basandosi sulla posizione attuale data attraverso il GPS.
Oltre questa enorme novità di iOS5 utilizzabile solamente con il nuovo iPhone 4S, il nuovo sistema operativo compatibile con tutti i più recenti device di Apple ha in serbo ulteriori novità.
Il Notification Center rivoluzionerà il sistema delle notifiche in iOS, le notifiche push risulteranno meno invadenti e fastidiose e più semplici da leggere e consultare tanto da integrarsi perfettamente con le funzioni del telefono. Le notifiche saranno richiamabili in modo diretto tramite il Notification Center oppure visibile anche sulla Lockscreen.
Una seconda grande novità è l’integrazione con Twitter, il social network da 140 caratteri sarà integrato sia con la lista dei contatti che con l’applicazione mappe all’interno di iOS per facilitare l’accesso e il tweet rapido a tutti gli utenti.
Altra grandissima novità riguarda gli aggiornamenti software e del sistema operativo via Over The Air, OTA per gli amici. Non servirà più collegare il device al PC ma la sincronizzazione avverrà tramite WIFI, cosa che avviene già con i concorrenti che montano Android. Un grosso passo avanti visto che la maggior parte degli utenti che utilizzano iPhone non hanno mai collegato il device ad iTunes.
Importanti novità anche per quanto riguarda l’applicazione Mail, arricchita dal supporto della formattazione rich-text, ricerca tra il testo della mail e non sono nell’oggetto, gestione più completa dei mittenti e destinatari, dizionario integrato richiamabile in ogni momento e la sincronizzazione delle email importanti con il client per Mac.
Su iPad sarà inoltre disponibile una nuova tastiera. La nuova tastiera sarò posizionata al centro del display divisa in due parti, per un utilizzo più veloce a due mani.
Ultima novità (tra le più importanti) riguarda l’applicazione per gli SMS, infatti sarà possibile sotto rete WIFI (non escludiamo anche sotto rete dati 3G) l’invio di messaggi gratuiti a tutti gli utenti con iPhone, un po’ come accade con FaceTime per le videochiamate. L’applicazione iMessage comparirà anche sugli iPad permettendo l’invio di SMS anche ai tablet di Apple. Una funzione piuttosto rognosa per i carrier, visto l’enorme distribuzione dell’iTelefonino nel mondo. Una previsione per il futuro? Aumento dei costi dei piani internet che andranno a superare come utilizzo le tariffe per gli SMS. Apple per la quarta volta sta rivoluzionando il mondo della comunicazione. iOS5 verrà rilasciato gratuitamente il 12 ottobre.

Per i supercuriosi e i fanboy ecco la registrazione dell’evento. Buona visione!

 
 
 
 
 

Apple con un contenutissimo comunicato stampa attraverso l’Associated Press comunica la tragica notizia della scomparsa di Steve Jobs.
La notizia arriva direttamente dall’azienda di Cupertino nelle prime ore della mattina italiana. Ritiratosi dall’incarico di CEO il 24 agosto per dar spazio al suo braccio destro Tim Cook, Steve Jobs muore all’età 56 anni sconfitto dal cancro al pancreas con cui aveva lottato per molti anni.
Apple ha dedicato una pagina per ricordare l’informatico capace di cambiare più volte il mondo della comunicazione.

Parole di cordoglio dai più importanti nomi del mondo politico e informatico. Il presidente Barack Obama dice addio “ad uno tra i più grandi innovatori americani”. Il fondatore della Microsoft Bill Gates ricorda l’amico, il collega, il concorrente: “Lavorare con lui è stato un incredibile grande onore”. Zuckerberg il fondatore di Facebook: “Grazie per essere stato un mentore”. Anche il co-inventore di Apple, Steve Wozniak dedica una parte del suo sito per ricordare il vecchio amico. Intanto decine di persone portano mazzi di fiori negli Apple Store americani.

 
 
 
 
 

Grosse novità per il social network Facebook, pronto a un corposo lifting grafico e strutturale. Durante il keynote f8, Mark Zuckerberg si è soffermato in modo più minuzioso su questi tre elementi: la nuova Timeline, il nuovo profilo, la musica in streaming e il nuovo Open Graph.

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Google celebra con un simpatico doodle il suo tredicesimo compleanno.
Tredici candeline sulla torta, tre regali da aprire, un bigliettino da leggere, tanti palloncini e le lettere del brand pronte a soffiare e ad esprimere un desiderio, il desiderio degli utenti.
Ecco il “regalo” per gli affezionati utenti di Big G.
Fondato il 27 settembre 1998 da due studenti universitari Larry Page (attuale CEO) e Sergey Brin in 13 anni la minimalista pagina bianca con il logo colorato è diventata molto di più di un semplice motore di ricerca, offrendo ai propri utenti un browser, un social network, un sistema operativo mobile, un servizio cloud per documenti, musica e dati, un sistema di telefonia VoIP e molto altro.
In questi lunghi tredici anni Google è rimasta il leader nel settore delle ricerche, grazie anche alla guida sapiente di Eric Schmidt, espandendosi sempre di più in tutto il settore IT a scapito degli altri servizi di ricerca; una concorrenza che tredici anni fa non si sarebbe mai immaginata una tale espansione!
Il segreto? Semplicità, continuo feedback con gli utenti e tanta innovazione!

 
 
 
 
 

C’era bisogno di aria fresca a Redmond. Ballmer & co. non si sono limitati ad aprire le “finestre”, ma hanno creato una “finestra” tutta nuova. Stiamo parlando di Windows 8, l’ultimo sistema operativo di casa Microsoft presentato da Steven Sinofsky durante il keynote BUILD tenutosi ad Anaheim in California.

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Da parecchi anni gli smartphone sono parte integrante della nostra vita quotidiana, diventando a volte vere e proprie estensioni della nostra persona. In un mercato mobile in continuo sviluppo, i consumatori europei si dimostrano sempre più interessati ai dispositivi di nuova generazione, abbandonando in soffitta i vecchi e rudimentali telefoni old style.

Secondo recenti statistiche della IDC, nel secondo trimestre di quest’anno, per la prima volta il mercato europeo dei “telefoni intelligenti” ha visto un crescita significativa del 48%, tanto da superare il mercato dei cellulari classici in caduta libera del 29% su base annua.

Tra le preferenze dei consumatori europei troviamo gli smartphone dell’azienda coreana Samsung, capace di vendere nel secondo trimestre circa 14 milioni di unità grazie al sistema operativo Android, grossi miglioramenti anche per HTC, Apple e RIM (Blackberry) che hanno registrato rispettivamente un +121%, un +64% e un +15%. Il tutto avviene ai danni della finlandese Nokia, ex leader indiscusso della telefonia, nuovamente in perdita pur con i recenti accordi con Microsoft.

Dal lato dei sistemi operativi, Android sale sul gradino più alto del podio (successo in parte legato alla distribuzione su diversi brand), seguito a ruota da iOS di Apple.

Gli utenti europei si dimostrano quindi sempre più interessati alle nuove proposte tecnologiche, abbandonando le vecchie abitudini e soluzioni come le telefonare e gli SMS per far posto alla navigazione mobile, ai social network, al micro blogging e all’utilizzo delle nuove tecnologie cloud.

Foto: gettyimage
 
 
 
 
 

La sera del 25 agosto 1991 Linus Torvalds annunciò la nascita del kernel open source capace di rivoluzionare il mondo dell’informatica. Basato sul progetto GNU di Richard Stallman e UNIX della AT&T Bell Laboratories, il neonato kernel doveva chiamarsi Freax. Il nome fu poi modificato da Ari Lemmke durante il caricamento del progetto sul server ftp dell’Università di Helsinki, che pensò bene di attribuire al nuovo kernel il nome del suo ideatore con un riferimento al sistema operativo d’origine (UNIX). La mascotte capace di spopolare nel web grazie a tante fan arts e caricature, deriva dalla fissazione di Torvalds per l’uccello acquatico.

Cosa significano questi 20 anni per il kernel open source più popolare del mondo?

Nella sua carriera, Linux è riuscito a conquistare Hollywood (pensiamo agli effetti speciali o al post produzione), la Borsa di Wall Street (i server NASDAQ), le agenzie governative, e ha dato un grosso contributo per abbassare i costi della pubblica amministrazione.

Quasi dimenticavo, è perfino il sistema operativo ufficiale di RadioInCorso!

Questo grazie alla facilità di personalizzazione e utilizzo del kernel, che lo ha reso un ottimo punto di partenza per lo sviluppo di sistemi operativi personalizzati. Si contano circa qualche migliaio di distro diverse, di cui la più utilizzata e conosciuta al grande pubblico è Ubuntu.

Una delle aziende che ha sfruttato più di tutti Linux è sicuramente il colosso di Mountain View. Big G è riuscita a erigere il suo impero miliardario sul kernel open source, utilizzandolo per i server che ospitano tutti i suoi servizi e sviluppando uno dei progetti più ambiziosi e redditizi degli ultimi anni, il sistema operativo mobile Android.

In occasione del ventesimo compleanno del kernel Linux, la Linux Foundation ha pubblicato sul proprio sito un simpatico filmato a cartoni animati che ripercorre la storia del sistema operativo. Buona visione!

 
 
 
 
 

Breaking news inaspettata da Cupertino. La notizia delle dimissioni di Steve Jobs dalla carica di amministratore delegato di Apple, arriva come un fulmine a ciel sereno. (more…)

 
 
 
 
 

L’acquisizione fulminea di Motorola Mobility porterà dei grossi vantaggi alla società di Mountain View, lasciando in braghe di tela Microsoft e stuzzicando Apple. La guerra fra “bande” si fa sempre più dura.

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Molti di voi utilizzano Google come un semplice motore di ricerca, per gestire la corrispondenza digitale o per scambiare commenti tramite il nuovo social network.
Ma cosa c’è realmente dietro a tutto questo?
Un mondo fatto di sviluppatori e tantissimi progetti minori.
Google da sempre è stata un pioniere nelle tecnologie attorno ad internet, sviluppando nuovi prodotti e servizi che hanno letteralmente cambiato la nostra vita.
Purtroppo c’è un cambio di rotta a Mountain View nel quartier generale Google.
Dopo pochi mesi dal suo nuovo incarico di CEO, Larry Page cambia la politica aziendale, annunciando tramite il blog ufficiale la chiusura di uno dei pilastri e punti di riferimento per gli sviluppatori californiani, il Google Labs.
Chiude i battenti, il punto d’incontro tra sviluppatori e utenti, il luogo, dove sono nati i tanti servizi e prodotti che hanno reso Google ricca e famosa.
Dalle pagine minimaliste e per smanettoni del Labs, sono nati servizi come Gmail, GVoice, Wave, Google Goggle e chi più ne ha più ne metta.
La nuova politica di Page è di concentrare le risorse su poche importanti applicazioni, rispetto a uno spargimento di tempo e denaro su tanti piccoli progetti.
I progetti minori saranno unificati o semplicemente dismessi, mentre i più importanti saranno conservati, sviluppati e distribuiti tramite canali ad hoc o Google Code.
Perderemo, con la chiusura di Google Labs, non sono un portale per smanettoni, ma anche la filosofia e la caratteristica pioneristica che contraddistingueva Google dalle altre aziende.
La scelta del CEO di Google è di concentrarsi su pochi servizi/prodotti per migliorarli e farli diventare dei veri e propri standard per la concorrenza.
Questo dimostra anche una nuova maturità per società californiana che preferisce non disperdere le risorse su progetti che non hanno un futuro.
Nel futuro di Google avranno la precedenza servizi come il motore di ricerca, Gmail, Android e il neonato Google+.